I portali web non sono più un semplice spazio informativo o promozionale, ma il principale punto di contatto tra l’azienda e i suoi interlocutori: clienti, prospect, partner. È qui che si definisce la prima impressione, spesso determinante, e si costruisce la percezione complessiva dell’identità aziendale, ancor prima di qualsiasi interazione diretta.
Alla luce di questo scenario, progettare e gestire il sito web aziendale richiede una visione strategica, orientata non solo alla forma, ma soprattutto alla funzione e all’esperienza dell’utente.
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Siti web aziendali: dalle origini alla trasformazione in piattaforma digitale
I primi siti web erano semplici vetrine digitali la cui unica ambizione era “esserci”. Un indirizzo online, poco più. Poi, lentamente, le pagine hanno iniziato a popolarsi: qualche modulo di contatto, una sezione FAQ, i primi accenni di e-commerce. Il sito web si stava trasformando, da biglietto da visita statico a un embrione di piattaforma di servizio. Negli anni più recenti si è vista la trasformazione da sito web a portale, quindi a una piattaforma online complessa che funge da punto di accesso a molte risorse e servizi, spesso personalizzati in base all’utente.
L’accelerazione inaspettata è arrivata con la pandemia. Il Covid-19 ha agito da catalizzatore, trasformando la presenza online da optional a necessità imprescindibile. All’improvviso, le aziende si sono trovate a dover erogare non solo alcuni, ma tutti i servizi attraverso il proprio canale digitale: supporto clienti, vendite, formazione, gestione delle relazioni. Il sito web è diventato il vero e proprio cuore pulsante dell’operatività.
I tre pilastri invisibili del successo digitale
Oggi, però, “esserci” non basta più. Il mercato è saturo di presenze digitali. La vera sfida – e l’opportunità – sta nel trasformare il sito web aziendale in uno strumento che faccia davvero la differenza. Non è più una questione di semplice visibilità, ma di valore concreto: un vantaggio competitivo per l’organizzazione e un’esperienza superiore per i clienti e utenti.
Tuttavia, nella corsa alla trasformazione digitale, molte aziende si focalizzano sulla forma — la grafica, i contenuti, l’interfaccia utente — trascurando gli aspetti strutturali che determinano il vero successo di un progetto web. Tre in particolare sono imprescindibili: sicurezza, accessibilità e scalabilità, pilastri invisibili su cui costruire esperienze digitali di qualità. Ignorarli significa esporsi a rischi concreti, da violazioni dei dati a esclusione degli utenti fino a ostacoli alla crescita. Comprenderli a fondo è oggi una priorità per chiunque voglia progettare un ecosistema digitale all’altezza delle sfide future.
Vediamoli più nel dettaglio.
Sicurezza come criterio progettuale fondamentale
La sicurezza è spesso data per scontata, finché non succede qualcosa. E quando accade, le conseguenze possono essere gravi: perdita di dati, interruzioni del servizio, danni reputazionali e, nei casi peggiori, sanzioni legali.
Le statistiche parlano chiaro: ogni giorno circa 30.000 siti web vengono compromessi da attacchi informatici. Un numero impressionante, che mette in luce quanto la superficie di attacco si sia ampliata con l’aumento dei servizi digitali.
Per questo, la sicurezza non può più essere vista come un componente aggiuntivo, ma come un criterio progettuale. Una piattaforma moderna deve integrare funzionalità avanzate e certificazioni riconosciute a livello internazionale, come ISO/IEC 27001 per la gestione della sicurezza, o SOC 2 per il controllo interno e la protezione dei dati.
Oltre alla crittografia del traffico, oggi è fondamentale adottare un approccio multilivello: firewall applicativi, autenticazione a più fattori, gestione granulare dei ruoli utente e protezione dagli accessi non autorizzati.
Anche il cloud computing gioca un ruolo importante. Le soluzioni PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software as a Service) più evolute offrono strumenti di monitoraggio continuo, rilevamento automatico delle minacce, mitigazione degli attacchi DDoS e backup automatizzati. Con il supporto di un team SOC interno, la piattaforma diventa un vero e proprio presidio di sicurezza attiva.
In un contesto in cui downtime, attacchi e perdita di dati sono sempre più frequenti, scegliere la piattaforma giusta equivale a proteggere il futuro della propria organizzazione.
Accessibilità nativa per l’inclusione universale
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quasi 2 miliardi di persone nel mondo vivono con una disabilità. Eppure, il 96% dei siti web non è accessibile a queste persone. Un dato che fa riflettere, specialmente se si considera che l’accessibilità è spesso già richiesta per legge (si veda l’European Accessibility Act) — in particolare nei settori pubblico, sanitario ed educativo.
Ma oltre alla conformità normativa, rendere un portale web accessibile rappresenta una scelta strategica. Significa garantire a tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità, la possibilità di navigare, interagire e accedere alle informazioni. È anche una questione di inclusività, immagine e impatto sociale.
Una piattaforma digitale moderna deve fornire strumenti integrati per l’accessibilità, come:
- Supporto alla navigazione da tastiera;
- Compatibilità con screen reader;
- GeneratorI di testo alternativo per le immagini;
- Controllo del contrasto visivo;
- Capacità di ridimensionamento del testo e layout responsive.
La vera accessibilità non si improvvisa e non si può demandare a soluzioni esterne e costose. Deve essere nativa, pensata fin dall’inizio, integrata nei componenti e nei template. Questo approccio permette non solo di risparmiare tempo e costi, ma anche di scalare l’accessibilità su tutta l’architettura digitale.
Un aspetto spesso sottovalutato è anche l’accessibilità della piattaforma stessa: anche chi progetta e sviluppa portali, se portatore di disabilità, dovrebbe poter lavorare agevolmente con gli strumenti forniti. Un ecosistema accessibile è tale in ogni sua parte — non solo per chi naviga, ma anche per chi costruisce.
Scalabilità per crescere senza limiti
Viviamo in un’epoca in cui il cambiamento è la regola. Il tuo portale web deve potersi evolvere con la stessa rapidità con cui cambia il mercato, le abitudini dei clienti o le esigenze aziendali. Questo richiede piattaforme flessibili, capaci di adattarsi e crescere senza dover essere ripensate da zero ogni volta.
Una piattaforma moderna deve consentire scalabilità funzionale e organizzativa. Dal lato business, significa offrire strumenti low-code che permettano anche ai team non tecnici di agire: creare landing page, aggiornare contenuti, lanciare nuovi micrositi o portali regionali senza dover passare ogni volta dall’IT.
Dal lato tecnologico, significa poter integrare facilmente nuove funzionalità, come moduli di e-commerce, strumenti di personalizzazione, applicazioni per la gestione delle richieste, o servizi esterni tramite API.
Un esempio pratico? Un operatore telefonico potrebbe, grazie a una piattaforma scalabile, permettere al team marketing locale di lanciare rapidamente un sito dedicato alla promozione di un’offerta in una specifica area geografica. Senza intoppi, senza tempi d’attesa, senza colli di bottiglia IT.
La scalabilità riguarda anche l’integrazione con i sistemi aziendali esistenti. Pensiamo a un produttore che vuole offrire ai suoi rivenditori un portale con accesso sicuro a listini aggiornati, disponibilità in tempo reale e possibilità di ordinare componenti: tutto questo è possibile, a patto di avere una piattaforma capace di collegarsi in modo fluido alla catena logistica e ai sistemi ERP.
Scalabilità, in definitiva, vuol dire poter espandere le esperienze digitali con la stessa velocità con cui si espandono le esigenze del mercato.
Dalle dxp alla trasformazione digitale completa
Alla luce di queste sfide, affidarsi a un semplice CMS (Content Management System) tradizionale potrebbe non bastare più. Serve un’evoluzione verso una Digital Experience Platform (DXP): una soluzione unificata, progettata per orchestrare esperienze digitali personalizzate, sicure e scalabili, attraverso tutti i canali e i touchpoint.
Una DXP moderna consente di:
- Gestire contenuti e portali su larga scala;
- Integrare e personalizzare servizi e funzionalità;
- Garantire accesso self-service sicuro;
- Rispettare gli standard di sicurezza e accessibilità;
- Estendere l’esperienza digitale a partner, clienti e dipendenti con coerenza e controllo.
In un’unica piattaforma, tutto diventa più fluido: il marketing può creare, l’IT può governare, l’utente può accedere. Il risultato è una trasformazione digitale autentica, non solo a livello tecnologico ma anche culturale e organizzativo.
L’imperativo strategico del 2025
Nel 2025, un sito web non può più essere considerato una formalità o un progetto da rimandare. È il fulcro dell’identità digitale di un’organizzazione, il punto attraverso cui si costruiscono fiducia, reputazione e relazione con il mercato.
In uno scenario in cui i portali gestiscono servizi pubblici, dati sensibili e customer journey sempre più complessi, la mediocrità non è più tollerabile. Sicurezza, accessibilità e scalabilità non sono semplici requisiti tecnici: sono le fondamenta su cui poggia la qualità dell’esperienza digitale, oggi e domani.
La vera domanda non è più “abbiamo un sito web?”, ma: “il nostro sito è in grado di sostenere le ambizioni e la crescita della nostra organizzazione?”
Chi saprà rispondere in modo concreto a questa sfida avrà un vantaggio competitivo reale e duraturo.











