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Industrie creative: 25 competenze per il futuro digitale



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Il progetto CYANOTYPES definisce un quadro europeo di competenze creative per rispondere alle transizioni digitali, verdi e sociali, rafforzando il legame tra formazione, lavoro e innovazione nel settore culturale

Pubblicato il 5 nov 2025

Gianna Angelini

Direttrice scientifica di AANT



IA e creativitià (1) competenze crative

Le industrie culturali e creative europee sono oggi al centro di tre grandi transizioni: digitale, verde e sociale. Cambiano i linguaggi, gli strumenti e i modelli economici, ma cambiano anche le competenze richieste a chi lavora nella cultura, nell’arte, nel design, nei media o nei nuovi ecosistemi creativi.

Un quadro di competenze per le transizioni

A rispondere a questa sfida è CYANOTYPES – Strategic Skills for Creative Futures, progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+, che costruisce un quadro comune di competenze per rendere il settore più resiliente, sostenibile e innovativo. Coordinato dalla HKU University of the Arts Utrecht, il progetto riunisce università, reti creative, enti di formazione e organizzazioni professionali di quindici Paesi, tra cui l’Italia con Materahub. Il suo obiettivo è definire un linguaggio condiviso delle competenze creative, capace di connettere formazione, lavoro e politiche pubbliche.

I cinque cluster dell’agire creativo

Il cuore del progetto è il Creative Agency Competence Framework, una mappa di 25 competenze organizzate in cinque cluster detti Agency Clusters, che descrivono le diverse dimensioni dell’agire creativo:

  • Collective Agency – collaborare, co-creare, agire in ecosistemi complessi;
  • Public Agency – lavorare con valori, narrazioni, politiche e impatti sociali;
  • Data-driven Agency – comprendere e usare dati, tecnologie e sistemi digitali in modo critico;
  • Value-creating Agency – trasformare idee in valore economico, culturale e sociale;
  • Regenerative Agency – integrare sostenibilità, cura e responsabilità nelle pratiche creative.

Ogni competenza è accompagnata da descrittori di conoscenze, abilità e responsabilità, allineati al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF, livello 5) e ai principali framework europei (DigComp, EntreComp, GreenComp, LifeComp). Il risultato è una griglia che traduce in termini operativi la capacità dei professionisti della cultura di innovare, collaborare e rigenerare valore nel tempo.

Apprendimento trasformativo e consapevolezza riflessiva

CYANOTYPES introduce un approccio di triple loop learning, un modello di apprendimento che va oltre la semplice acquisizione di abilità tecniche. Il primo “loop” riguarda ciò che facciamo – imparare competenze pratiche e operative. Il secondo si concentra su come lo facciamo – riflettere sulle strategie, sugli strumenti, sulle relazioni. Il terzo, il più trasformativo, chiede di interrogarsi su perché lo facciamo: i valori, le finalità, l’impatto delle nostre azioni. Questo metodo, ispirato alla ricerca sistemica e alla cibernetica, mira a sviluppare una consapevolezza riflessiva, personale e collettiva, che permette di navigare la complessità e di ridefinire

Sperimentazioni in contesti reali

Il progetto non si limita alla teoria. In tutta Europa sono in corso oltre venti progetti pilota che sperimentano il framework in contesti reali: università, reti professionali, imprese creative, enti locali.

Tra i casi più interessanti:

  • Vienna: l’Università delle Arti Applicate sperimenta l’introduzione di micro-credential nei percorsi artistici e professionali, per certificare competenze specifiche come la digital content co-creation.
  • Belgio: Mediarte applica il modello per supportare freelance e lavoratori dei media con strumenti di autovalutazione e percorsi di apprendimento continuo.
  • Grecia: la European Creative Hubs Network utilizza CYANOTYPES per integrare la sostenibilità nella governance dei creative hubs.
  • Italia: con Materahub, il framework è testato nei percorsi di formazione per formatori e nel collegamento tra VET e industria culturale, in sinergia con i patti territoriali per le competenze.

Ogni pilota adotta il modello come struttura di apprendimento adattiva, capace di collegare attori diversi – formatori, istituzioni, imprese, artisti – in veri e propri ecosistemi locali di innovazione.

Riconoscere le competenze invisibili

Il framework CYANOTYPES fornisce un linguaggio comune per riconoscere competenze spesso invisibili, ma decisive nelle professioni culturali: la capacità di collaborare in reti ibride, di unire dati e narrazioni, di gestire progetti sostenibili e inclusivi.
Queste competenze trasversali sono oggi considerate la chiave della competitività europea: la Commissione UE le indica come prioritarie per affrontare il mismatch tra formazione e occupazione e per costruire una transizione giusta. Attraverso un approccio modulare, CYANOTYPES consente di integrare tali competenze nei percorsi formativi esistenti, nei programmi di formazione continua e nei sistemi di micro-credential europei, favorendo la mobilità e il riconoscimento reciproco.

Le opportunità per il sistema italiano

Il settore culturale e creativo italiano è tra i più frammentati e vulnerabili alle trasformazioni tecnologiche. Il modello CYANOTYPES offre un’opportunità per integrare formazione, innovazione e sostenibilità, aiutando scuole, accademie, centri di competenza e imprese a progettare percorsi di sviluppo coerenti con le priorità europee del Patto per le Competenze e del Green Deal. Applicare il framework significa anche costruire ecosistemi locali di apprendimento: reti tra università, enti pubblici, imprese creative e cittadini, capaci di condividere linguaggi e metodologie per affrontare le transizioni in modo cooperativo.

Una piattaforma aperta per l’innovazione

CYANOTYPES non è solo un progetto di ricerca, ma una piattaforma aperta che rende disponibili i propri risultati sotto licenze Creative Commons. Sul Toolkit online sono accessibili guide, lesson plan, strumenti di autovalutazione, modelli di micro-credential e casi studio. L’Osservatorio CYANOTYPES raccoglie report, scenari e analisi sui fabbisogni di competenze nelle industrie creative europee, collegandosi alle iniziative della Pact for Skills e dell’European Skills Agenda.

Un blueprint per il futuro creativo europeo

Nel nome del progetto, “Cyanotypes” – il procedimento fotografico blu inventato da John Herschel nel 1842 – c’è un simbolo potente: il blueprint, la traccia di un’idea in costruzione. Allo stesso modo, il framework è un disegno aperto, che invita organizzazioni, educatori e professionisti a riscrivere insieme la mappa delle competenze creative del futuro.

Perché, come ricorda il motto del progetto, we are all works in progress: tutti siamo, in fondo, blueprint in evoluzione.

Per approfondire:

Toolkit e materiali formativi
Osservatorio e risorse

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