trasformazione digitale

Società digitale e Trentino, Rossi: “Così investiamo sulle persone per trasformare il territorio”

Il capitale umano è la chiave del successo della trasformazione. Così il Trentino sta formando una generazione in grado di avviare i necessari processi di sviluppo, partendo dalla scuola fino alla formazione dei dipendenti pubblici e privati, come ci racconta il presidente della Provincia Autonoma

Pubblicato il 31 Mag 2018

Ugo Rossi

Presidente Provincia autonoma di Trento

digital people

La trasformazione digitale è il tema che, forse più di altri, è in cima all’agenda dei decision maker, ovvero delle persone a cui è affidata la responsabilità di dirigere un’azienda o di governare un territorio, piuttosto che una nazione.

L’affermarsi della società digitale, sostenuta dalle tecnologie di nuova generazione, porta con sé la necessità di adeguare, se non cambiare in maniera strutturale, modelli sociali e modelli economici che per decenni sono stati punto di riferimento del nostro agire.

L’epoca dell’innovazione incessante

Nella storia dell’uomo mai abbiamo assistito ad un’epoca caratterizzata da un repentino ed incessante livello di innovazione e trasformazione, sostenute da uno sviluppo tecnologico le cui metriche non sono più misurabili nel medio e lungo periodo bensì su un arco temporale di qualche anno, se non di mesi.

Società digitale e liquida

Di fronte ad un contesto in così rapido mutamento, tutti – nessuno escluso – siamo chiamati a dare risposte con altrettanta rapidità ed efficacia. E la sfida si preannuncia quanto mai impegnativa perché una società digitale è per definizione – ce lo ricorda ZygmunT Bauman – una “società liquida”, perché i suoi protagonisti, dai produttori ai consumatori, sono in continua trasformazione e quindi nel nostro operato dobbiamo considerare (e gestire) la variabile dell’incertezza: quello che vale per oggi, con tutta probabilità, non potrà valere per domani. E’ per questa ragione che possiamo assegnare al termine “incertezza” una valenza neutra e non più negativa. Neutra perché così appaiono le dinamiche delle società digitale: incerte nella loro evoluzione ma non nel loro accadimento.

Se facciamo nostra l’intuizione del sociologo e filosofo polacco, dobbiamo attrezzarci, innanzitutto da un punto di vista culturale, ad avviare “processi liquidi” di cambiamento, ovvero in grado di adattarsi via via a seconda del mutare delle condizioni in cui ci troviamo ad operare.

Trasformazione digitale, il capitale umano chiave del successo

La trasformazione digitale non è solo un processo tecnologico ma ha nel capitale umano e sociale il fattore definitivo di successo. Il ciclo di vita della tecnologia è un ciclo sempre più breve e ciò comporta il fatto che qualsiasi tecnologia, anche la più dirompente, è destinata ad essere rimpiazzata nel breve e medio periodo da un’altra, ancora migliore e innovativa. E per innovativo intendo la capacità della tecnologia di concorrere a migliorare la qualità di vita delle persone.

Ciò che rende la tecnologia abilitante, sia nella pubblica amministrazione sia nelle aziende, sono le persone che quotidianamente ci lavorano e la rendono disponibile a cittadini e clienti.

Investire sulle persone per trasformare il territorio

Le professioni digitali sono quindi il vero valore su cui noi fondiamo la propensione alla trasformazione di un territorio o di un’azienda. Senza il capitale umano e sociale, la tecnologia non riesce ad essere nemmeno abilitante del processo di trasformazione.

Per questo motivo ritengo che il primo investimento – parlando di trasformazione e società digitali – debba essere riservato alle persone con l’obiettivo di formare una generazione in grado di gestire la governance della trasformazione digitale e di avviare i necessari processi di sviluppo. Tale impostazione vale – a mio avviso – sia per la pubblica amministrazione sia per le aziende private di qualsiasi dimensione e settore merceologico.

Formazione per l’intero ciclo di vita, cosa fa il Trentino

Una nuova generazione non si crea in pochi giorni o mesi, ma richiede l’allestimento di un processo formativo che partendo dai primi anni di scuola arriva ben oltre l’entrata nel mercato del lavoro da parte delle persone.

Seguendo questo filo logico – che in realtà altro è il ciclo di vita della persona – in Trentino abbiamo introdotto fin dalle scuole dell’obbligo la terza lingua (dopo italiano e tedesco), perché la nuova società digitale ha una lingua universale: l’inglese. Senza la conoscenza dell’inglese è impensabile parlare di governance della trasformazione digitale o di nuove professioni.

Le professioni per la trasformazione digitale

Le nuove professioni digitali non sono patrimonio esclusivo di professionisti con un alto livello di scolarizzazione ma, al contrario, iniziano fin dalle scuole professionali. In Trentino abbiamo quindi investito molto sulla meccatronica, costituendo a Rovereto un polo internazionale per l’attrazione di aziende del settore, ma andando a permeare le scuole professionali con i fondamentali della meccanica, dell’elettronica e dell’informatica. Sarà questa la prima linea delle professioni di domani: meccanici, elettricisti, periti ma anche agronomi, camerieri, cuochi, che si formeranno in Trentino, dovranno saper parlare tre lingue e, negli ambiti delle rispettive professioni, dovranno saper utilizzare al meglio macchinari e soluzioni digitali sempre più evolute e pervasive. L’economia trentina ad oggi si basa su settori quali turismo ed agricoltura che, soprattutto il primo, sono già guidati da regole e criteri digitali. Un esempio per tutti: quasi l’80% delle prenotazioni turistiche oggi – non domani – passa attraverso la Rete. Risulta evidente che già oggi nessun professionista del turismo potrà prescindere dal web.

Programmi e corsi di studio per scuole e università

Lo stesso discorso vale per le scuole superiori e l’università dove già da tempo stiamo investendo in programmi e nuovi corsi di studio. La scuola trentina è un’eccellenza e dobbiamo continuare a garantire il livello attuale. La formazione delle nuove generazioni è il migliore investimento che un territorio può fare per il futuro. Senza conoscenza nessuna tecnologia ci salverà da un mercato sempre più competitivo e sempre più globale.

Incontro fra ricerca e aziende

Ritornando al concetto di società liquida, mi piace pensare anche ad una formazione che, forte dei fondamentali, sia altrettanto liquida, ovvero in grado di intercettare le nuove richieste ed i nuovi fabbisogni del mercato del lavoro e delle aziende. In Trentino stiamo investendo molto sulla ricerca applicata perché crediamo che il sistema della ricerca debba incontrarsi con il mondo delle aziende alle quali va garantito un supporto in termini di innovazione e competitività.

La partita si giocherà a tutto campo e non riguarderà settori specifici: la trasformazione digitale cambierà l’agricoltura, così come cambierà un’officina o un laboratorio artigianale, piuttosto che un albergo o un impianto di risalita.

L’inizio di una nuova era

Stiamo vivendo l’inizio di una nuova era in cui tutto sarà connesso e tutto (o molto) sarà digitale: così è stato all’inizio della rivoluzione industriale con il motore a scoppio, così lo sarà per il digitale. L’importante è continuare a garantire ad un territorio la capacità di governare questi cambiamenti.

In Trentino abbiamo realizzato con finanziamenti pubblici locali la dorsale in fibra ottica, autostrada digitale di oltre 1000 chilometri dentro cui correranno i servizi di prossima generazione. E grazie a questa dorsale che entro due anni arriveremo con la banda ultra larga in oltre il 90% delle abitazioni e nel 100% delle aziende.

Non è possibile parlare di nuove professioni digitali senza aver pianificato un adeguato programma di istruzione e l’infrastrutturazione del territorio.

Professioni digitali per una realtà in movimento

Entrando più a fondo nel tema delle nuove professioni digitali credo che non si possa più parlare di figure generiche, quali “sviluppatori” o “personale Ict”. Questo è un termine destinato a passare in secondo piano.

Le professioni di domani richiederanno un altissimo livello di specializzazione per affrontare, con competenza e preparazione, settori oggi in forte sviluppo: ci saranno le professioni legate ad Internet delle cose (Iot), all’It Security, al Data Scientist, e ancora allo sviluppo di soluzioni verticali. L’elenco è lungo e variegato, basti pensare allo sviluppo di soluzioni mobile.

Nessuno ha la sfera magica per prevedere quali saranno le professioni digitali di domani ma tutti abbiamo oggi davanti agli occhi – ed occorre saperla leggere – una realtà in rapido movimento.

Ripeto, avere la presunzione di individuare oggi i (nuovi) mestieri di domani potrebbe rivelarsi un errore tragico. Piuttosto sono dell’idea che si debbano creare delle piattaforme nuove di conoscenza che permettano ai giovani di verticalizzarsi e specializzarsi durante il percorso formativo.

Il piano del Trentino per la scuola digitale

Recentemente il Trentino ha adottato un proprio piano per la scuola digitale, inteso come documento d’indirizzo per il consolidamento e il rilancio di una strategia complessiva d’innovazione del sistema educativo d’istruzione e formazione. L’obiettivo è di individuare un nuovo posizionamento del sistema educativo nell’era digitale.

Questo piano intende proporre una visione di educazione nell’era digitale che accompagni le scuole che vogliano cogliere le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali. La scuola trentina mira a cambiare gli ambienti di apprendimento e ad educare i ragazzi ad un uso consapevole del digitale.

Intervenire sulla preparazione digitale

Non dobbiamo dimenticare quanti sono oggi nel mercato del lavoro: fare comunicazione, marketing, insegnare, vendere case o gestire un negozio richiede sempre più un’anima o una preparazione digitale. E su questo, a mio parere, possiamo e dobbiamo intervenire in tempi rapidi, cambiando e attualizzando programmi scolastici e corsi di studio universitari.

Formazione digitale dei dipendenti

La società digitale non è solo domani ma è già oggi. Ne sanno qualcosa le aziende che da tempo chiedono un aiuto alla formazione del proprio personale, sia esso operaio, quadro intermedio o dirigente. In Trentino, da anni, abbiamo un percorso di formazione dei dipendenti e garantiamo alle aziende, oltre ai corsi, anche degli incentivi, per promuovere dentro le stesse dei percorsi continuativi di aggiornamento.

Ciò che vale per le aziende pubbliche deve valere anche per gli enti pubblici, chiamati ad offrire nuovi servizi – diversi per tipologia ma anche per modalità di erogazione – e che richiedono nuove figure professionali o la riqualificazione del personale esistente. Proprio i servizi di nuova generazione potrebbero essere un’opportunità per l’entrata dei giovani nella pubblica amministrazione, attraverso un’equilibrata gestione del turn-over.

Da amministratore di un territorio, qual è il Trentino, a forte tasso di innovazione, trovo questa prospettiva entusiasmante, oltre che impegnativa, perché ci consente di declinare, ancora una volta e in maniera autentica, l’Autonomia del Trentino. E per Autonoma intendo la possibilità di disporre direttamente delle risorse finanziarie proprie – garantite non da fondi statali ma unicamente dalle tasse versate dai trentini – e degli strumenti legislativi necessari a fornire le risposte più appropriate alle reali esigenze del territorio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3