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Dai contanti ai pagamenti invisibili: l’era dell’embodied finance



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L’embodied finance rappresenta l’evoluzione dell’embedded finance, con servizi invisibili e adattivi che si integrano nei flussi quotidiani, trasformando pagamenti e credito in esperienze fluide e naturali. Un nuovo paradigma per banche, fintech e consumatori

Pubblicato il 3 ott 2025

Simone Chiappino

Executive Leader | Digital Transformation



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I confini tra esperienza e servizio finanziario si stanno progressivamente riducendo. Mentre la finanza embedded integra i servizi nei flussi digitali, la embodied finance promette un’evoluzione ulteriore: trasformare il processo decisionale in un’esperienza pervasiva, percepita come naturale e continua.

Questa trasformazione – come dimostrano anche casi come quelli di Amazon, Tesla, Klarna e Uber – sta ridefinendo il rapporto tra consumatori e servizi finanziari, creando esperienze fluide e personalizzate.

La nuova dimensione dei servizi finanziari

La rivoluzione digitale nei pagamenti e nei servizi finanziari, dunque, non si limita più a trasferire transazioni dall’analogico al digitale. Oggi assistiamo a una trasformazione profonda che dissolve i confini tra esperienza di acquisto e servizio finanziario, rendendo quest’ultimo parte integrante e quasi invisibile del percorso del consumatore. In questo scenario, l’embedded finance — l’integrazione diretta di pagamenti, credito e servizi bancari nelle piattaforme digitali — rappresenta solo il primo passo.

Il vero salto evolutivo potrà essere rappresentato dall’embodied finance, che estende l’integrazione verso un adattamento contestuale della finanza. Questo passaggio è guidato non solo da strumenti come l’intelligenza artificiale, che apprendono azioni ricorrenti e preferenze, ma anche dall’adozione massiva del digitale, dal declino del contante al cambiamento del concetto di valore dettato da criptovalute e token. La diffusione degli e-wallet e la crescita esponenziale dei dati scambiati accelerano ulteriormente questa trasformazione.

In sostanza, è come se il metodo di pagamento o il finanziamento non fosse più una scelta consapevole dell’utente, ma si integrasse automaticamente nel flusso di acquisto, interiorizzato dal sistema fino ad attivarsi ancor prima che l’utente ne sia consapevole. L’embodied finance estende l’embedded finance su una nuova dimensione: relazionale, adattiva e semantica.

Dal contante ai pagamenti invisibili: la nuova normalità digitale

In Italia e in molte economie avanzate, il contante è in forte declino e in alcuni contesti già superato dai pagamenti digitali. Dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano – nel 2024 i pagamenti digitali hanno rappresentato il 43 % dei consumi, rispetto al 41 % dell’uso del contante – evidenziano come il digitale stia progressivamente prevalendo, alimentando un ecosistema dove l’embedded finance è ormai la norma in crescita.

Tra i fattori trainanti:

  • Effetto post-pandemico che ha favorito l’adozione di soluzioni mobili, embedded e remote banking, con crescita di pagamenti istantanei.
  • Diffusione di wallet digitali, biometria e dispositivi wearable collegati all’Internet of Things.
  • Affermazione di soluzioni BNPL e embedded lending che facilitano l’accesso al credito in modo integrato.
  • Adozione di cloud e API che consentono integrazioni rapide e scalabili.

Questi trend, pur con differenze tra Paesi e segmenti della popolazione, delineano una nuova normalità digitale che spinge verso servizi sempre più integrati.

L’evoluzione dall’embedded all’embodied finance

Se l’embedded finance rappresenta la prima dimensione dell’integrazione, l’embodied finance ne amplia il potenziale, introducendo una dimensione invisibile e adattiva. Qui i servizi diventano adattivi più che programmabili, scalabili più che solo integrabili, addestrabili e non solo modulari, umanizzati nella capacità di interpretare bisogni e contesto.

Le tecnologie abilitanti comprendono cloud, API flessibili, microservizi e soprattutto intelligenze artificiali contestuali capaci di apprendere dai comportamenti in tempo reale.

In questo modello:

  • I servizi finanziari possono agire in modo quasi invisibile, senza interrompere l’esperienza d’acquisto.
  • La collaborazione tra attori (banche, fintech e big tech) si sviluppa come ecosistemi di piattaforme interconnesse.
  • L’interazione evolve in un processo continuo e adattivo, dove la tecnologia interpreta bisogni e costruisce fiducia.
  • I modelli organizzativi si orientano verso architetture a grafo: ogni nodo (servizio, partner, cliente) è autonomo ma interconnesso.

La differenza tra i due approcci può essere riassunta nella tabella seguente.

Embedded finance Embodied finance
Programmabilità (regole statiche)Adattività (modelli che apprendono dal contesto)
Integrabilità (SDK, API)Scalabilità (ecosistemi a grafo, orchestrazione)
Granularità (microservizi)Addestrabilità (AI + dati in-flow)
Continuità (seamless, frictionless)Umanizzazione (interazione naturale)

Tabella 1 – Dal modello embedded a quello embodied.

Esempi concreti

  • Adattività: accesso biometrico, wallet digitali e pagamenti invisibili (Uber).
  • Scalabilità: polizze integrate nell’acquisto (Tesla e Hertz).
  • Addestrabilità: orchestrazione preferenze (Amazon, AgentPay Mastercard).
  • Umanizzazione: simulazioni immersive e VR (Bank of America).

Amazon mostra la predisposizione all’embodied finance, orchestrando preferenze e opzioni di pagamento, mentre Bank of America sperimenta esperienze VR che trasformano la simulazione in uno strumento di engagement.

In prospettiva, queste simulazioni possono aiutare l’utente a visualizzare l’impatto reale sul proprio portafoglio: per esempio quali spese personali ridurre o quali guadagni ottenere al variare delle condizioni di mercato.

Opportunità dell’embodied finance per banche e fintech

Nonostante la crescita dei pagamenti digitali, una parte rilevante della popolazione e molte imprese restano escluse. In alcuni Paesi europei la penetrazione digitale è ancora inferiore al 50%, limitando l’accesso a servizi innovativi come il credito al consumo.

In questo scenario, l’euro digitale, se introdotto, potrebbe rappresentare un’opportunità per banche e fintech di raggiungere fasce oggi escluse, offrendo un modulo di accesso semplice, sicuro e interoperabile ai pagamenti digitali. Parallelamente, il ruolo dei wallet digitali potrebbe evolvere: da semplici contenitori di carte e identità a veri e propri nodi fiduciari.

Le infrastrutture in via di sviluppo (come l’EUDI Wallet) offrono uno spunto di riflessione sul futuro della finanza adattiva. Estendendo il concetto di e-wallet a un oggetto personale che integri moneta, identità e logiche di attivazione, in prospettiva, se divenisse interoperabile e certificabile in termini di valore, potrebbe attivare servizi finanziari e concessioni creditizie più veloci sulla base dell’identità finanziaria e dei dati contestuali.

Un esempio che sfiora questo modello è il BNPL, che sta dimostrando di essere apprezzato dai consumatori per forme di credito più flessibili e integrate. L’espansione digitale della moneta potrebbe accelerare la diffusione di questi modelli, rendendoli interoperabili e più inclusivi.

Per cogliere queste opportunità, banche e fintech devono rinnovare strategie e infrastrutture: alleanze con big tech, investimenti in API, cloud e analytics, ma anche sistemi di risk management avanzati e orientati alla prevenzione. È fondamentale umanizzare la tecnologia, passando da logiche di vendita “push” a interazioni trasparenti e basate sui reali bisogni degli utenti.

L’esperienza di acquisto e finanziamento come unico flusso fluido

La digitalizzazione e l’embodied finance promettono di trasformare i pagamenti ma anche i servizi di credito al consumo. L’impatto sarà un’integrazione più fluida in un flusso unitario di acquisto e finanziamento. Ciò costituirebbe l’adozione di piattaforme multi-lender tali da offrire opzioni personalizzate e calibrate sul profilo dell’utente.

Immaginando un flusso si potrebbe pensare che si articoli su cinque passaggi chiave:

  • Scoperta/Checkout: soluzioni BNPL, embedded payments e Click to Pay con accesso unificato.
  • Decisione: motori AI e open finance per offerte personalizzate e scoring dinamico.
  • Transazione: wallet digitali e biometria per accessi sicuri e immediati.
  • Riconciliazione: piattaforme multi-lender per la gestione trasparente dei finanziamenti.
  • Post-transazione: analisi dati e strumenti di budgeting per educazione e fidelizzazione.

L’esperienza cliente va così ripensata e supportata da:

  • Interfacce unificate e omnicanale: le piattaforme legacy lasceranno il posto a sistemi open, che garantiscono la semplificazione e integrazione.
  • Sistemi resilienti e affidabili: il monitoraggio continuo, DevOps e RegTech saranno al centro della compliance regolatoria.
  • Piena integrazione dei dati: connettività tra attori e pratiche MLOps per unificare l’intero ciclo di vita dei modelli.

Dalla digitalizzazione alla fiducia inclusiva

Il futuro dei servizi finanziari non è più un semplice passaggio dalla carta al digitale. È una trasformazione profonda che conduce dal concetto di embedded finance — l’integrazione programmata dei servizi — a quello di embodied finance — una presenza adattiva, pervasiva e contestuale.

Gli esempi mostrano come dispositivi, AI, API e wallet possano anticipare e facilitare il servizio nell’esperienza del consumatore. Ma la trasformazione di un processo, come quello finanziario, risiede proprio nel cambio delle logiche di adattabilità, scalabilità, addestrabilità e interazione naturale (umanizzazione della tecnologia). Così il servizio può essere percepito non solo come un costo, ma come strumento di inclusione e benessere finanziario.

La sfida per banche e fintech sarà quindi governare questa trasformazione, affinché l’embodied finance diventi davvero strumento di fiducia, inclusione e benessere.

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