Quando si parla di Intelligenza Artificiale il pensiero corre spesso alla sostituzione dell’essere umano nelle attività più operative o “compilative”: analisi di grandi moli di dati, redazione di testi standardizzati, gestione di processi ripetitivi. All’opposto, l’individuo è portato a pensare che l’AI non possa competere in quei campi che consideriamo intimamente umani: pensiero critico, empatia, capacità di scelta etica. In questo elenco rientra anche la creatività, vista tradizionalmente come il territorio più esclusivo della mente umana.
innovazione
AI e creatività, da nemiche ad alleate strategiche: gli esempi
L’intelligenza artificiale non sostituisce la creatività umana, la potenzia. Modelli generativi offrono variazioni e connessioni inattese, mentre le persone mantengono giudizio, etica e direzione. Imprese e scuole già sperimentano co-creazione, con nuove competenze e ruoli professionali emergenti
Head of Execution & Business Transformation di Cegos Italia

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