In un esperimento alla scuola Litubium di Torino, abbiamo deciso di mettere alla prova quattro tra i più avanzati sistemi di intelligenza artificiale generativa con una sfida: la prova scritta dell’esame d’avvocato. Volevamo capire se questi modelli – GPT, Claude, Gemini e Deep Seek– non solo conoscono il linguaggio giuridico, ma sono anche in grado di qualificare casi di vita concreta, fornendo proposte di soluzioni. Il risultato? Tre su quattro hanno superato la prova. Vediamo quali abilità giuridiche sembrano possedere questi modelli e quali i possibili impatti sulle professioni legali.
lo studio
L’AI può superare l’esame da avvocato? Ecco l’esperimento
Un esperimento alla scuola Litubium di Torino ha portato a somministrare a OpenAI o1 Pro, Gemini, DeepSeek e Claude i quesiti dell’esame da avvocato: tre AI su quattro l’hanno superato, ecco i dettagli
Referente della Commissione Intelligenza artificiale del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Torino
Ordinaria di diritto privato, Vice-direttrice del Centro ReCEPL, Università Suor Orsola Benincasa, Napoli
Professoressa a contratto Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Bologna
Ordinario di Elettronica, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell’Informazione, Università di Bologna
Professore ordinario. Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Bologna

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