misure e incentivi per la digitalizzazione

Digitale, Arcuri (Invitalia): “Così la PA può essere il traino per la competitività del paese”

Sono diverse le misure e le iniziative in essere che dimostrano che le istituzioni possono agire in sinergia e dotarsi di moderni strumenti per essere più trasparenti e rispettose dei tempi delle imprese e dei cittadini. Vediamo quali sono

Pubblicato il 20 Mar 2020

Domenico Arcuri

amministratore delegato di Invitalia

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Parola d’ordine: digitalizzazione. La pubblica amministrazione, le imprese e i professionisti stanno imboccando in maniera sempre più decisa la strada della trasformazione digitale, anche grazie a un pacchetto di misure e incentivi che il governo sta attuando con la collaborazione di Invitalia.

L’Agenzia per lo sviluppo contribuisce da anni a rendere più efficiente la macchina amministrativa attraverso la digitalizzazione delle procedure e la semplificazione dei processi.

Misure e incentivi per la digitalizzazione

In prima linea c’è il supporto al Ministero dello Sviluppo Economico per la gestione informatica di alcune importanti agevolazioni rivolte alle imprese. Qualche esempio: i bandi per le Zone Franche Urbane, la misura Beni Strumentali (Nuova Sabatini), il Voucher per la digitalizzazione e il Voucher per l’Innovation Manager. E poi le iniziative in materia di e-government e open data, come il Registro Nazionale degli Aiuti e OpenCUP. Vediamoli più da vicino.

Per il Voucher Innovation Manager, che favorisce i processi di trasformazione tecnologica, gli applicativi informatici ad hoc sviluppati da Invitalia hanno avuto un impatto tangibile sulla riduzione dei tempi di risposta ai beneficiari: i 50 milioni di euro disponibili sono stati assegnati a 1.831 Pmi e reti d’impresa dopo una sola settimana dalla chiusura dello sportello, il 13 dicembre 2019.

Anche nel caso del Voucher Digitalizzazione, finalizzato all’innovazione dei processi aziendali, la messa a punto di una macchina tecnico-amministrativa digital oriented ha consentito di velocizzare la verifica dei requisiti di ammissibilità e di effettuare i controlli su tutte le domande presentate. Risultato: ad oggi sono 41.284 i voucher erogati per un importo complessivo di oltre 149 milioni di euro.

La collaborazione tra Mise e Invitalia si è consolidata anche con la misura Beni Strumentali – Nuova Sabatini, utilizzata da una moltitudine di imprese per acquistare macchinari, attrezzature e impianti, nonché software e tecnologie digitali. In particolare è stata realizzata una piattaforma ICT per tener testa alla consistente mole di 84.445 domande: al 2 gennaio 2020 i finanziamenti deliberati da banche e intermediari finanziari superano i 18 miliardi di euro a fronte di 1,3 miliardi di contributi decretati dal Ministero.

C’è poi la misura Zone Franche Urbane, che prevede programmi di defiscalizzazione e decontribuzione in specifiche aree territoriali, per la quale l’Agenzia affianca il Mise dal 2013 attraverso un sistema interamente digitale e interoperabile con altre banche dati pubbliche, in grado di ridurre i tempi amministrativi. Oggi le ZFU interessano 60 territori del Paese, dislocati su 15 regioni. Sono oltre 1,2 miliardi le agevolazioni concesse a quasi di 47.000 imprese e professionisti.

Un altro significativo traguardo in chiave digitale è rappresentato dal Registro Nazionale degli Aiuti, che Invitalia ha realizzato per conto del Mise in risposta alle disposizioni europee sugli aiuti di Stato. Il Registro è lo strumento nazionale per verificare che gli aiuti pubblici siano concessi con la massima trasparenza e nel rispetto della normativa comunitaria. Garantisce l’accesso ai dati senza restrizioni e senza necessità di identificazione e autenticazione. È quindi in grado di semplificare il rapporto tra imprese e PA, con un passaggio di prospettiva dalla autocertificazione al controllo di ufficio, che può essere effettuato online e in tempo reale. Al 7 gennaio 2020 sono 3.318 i regimi di aiuto censiti, 7.443 gli utenti registrati e 1.668 i soggetti giuridici accreditati al portale www.rna.gov.it. Gli aiuti concessi dall’avvio dell’iniziativa sono 1.351.864, per un valore complessivo superiore ai 22 miliardi di euro e un numero di beneficiari pari a 586.015.

Per una PA più moderna e trasparente

Sempre nell’ottica di una PA più moderna e trasparente va poi ricordato il pluripremiato OpenCUP, vale a dire il portale che rende accessibili a tutti, in formato aperto e navigabile, i dati di un settore prima conosciuto solo dagli addetti ai lavori: la programmazione della spesa sugli interventi di sviluppo in Italia.

In questo caso Invitalia, insieme a Sogei, è stata partner della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) per realizzare uno strumento in grado di migliorare la qualità dei processi decisionali e di sviluppare la capacità di rendicontare risorse pubbliche. OpenCUP consente di scaricare i dati, fare ricerche e visualizzare i progetti in modo semplice, su mappe e infografiche, selezionandoli per settore, costo e territorio.

Queste iniziative dimostrano che le istituzioni possono agire in sinergia e dotarsi di moderni strumenti per essere più trasparenti e rispettose dei tempi delle imprese e dei cittadini. Invitalia è pronta a proseguire la sua azione per accelerare la diffusione delle tecnologie digitali nella macchina pubblica con progetti di informatizzazione, e-government e open data, nella consapevolezza che una pubblica amministrazione più efficiente e accessibile è un potente fattore competitivo per il Paese.

*Questo articolo è stato scritto prima che Domenico Arcuri fosse nominato Commissario per l’emergenza coronavirus 

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