il progetto

Infrastruttura Cloud per la ricerca, l’esempio di Milano Bicocca

Sfide e vantaggi del progetto volto a orientare l’intera infrastruttura scientifica dell’Università Bicocca di Milano verso l’utilizzo estensivo di tecnologie cloud secondo il modello ”As a Service”. Quali sono gli skill adeguati per la gestione dell’infrastruttura e la necessità di un cambio anche culturale

Pubblicato il 11 Ott 2018

Loredana Luzzi

Direttore Generale Università degli Studi di Brescia e componente direttivo AisdeT

Stefano Moroni

Direttore Area Sistemi Informativi - Università degli studi di Milano Bicocca

cloud-computing-1

Una infrastruttura di cloud privata a supporto della ricerca già realizzata e la prospettiva di orientare l’intera infrastruttura scientifica  verso l’utilizzo estensivo di tecnologie cloud secondo il modello ”as a Service” con l’obiettivo di garantire ai ricercatori l’accesso alle risorse di calcolo senza l’ostacolo  delle tempistiche e delle difficoltà amministrative. L’innovativo progetto dell’università degli studi di Milano Bicocca.

Cosa è stato fatto a Milano Bicocca

Negli ultimi anni, anche su precisa indicazione di AGID – nelle linee guida del Piano Triennale dell’IT – si è provveduto, nel mondo universitario, per la parte di sistema informativo amministrativo-contabile, alla migrazione dei servizi su cloud (Public, Consip SPC e Cineca). La scelta, come è noto, discende dal fatto che si è avuta evidenza di migliori performance e minori costi, in termini di TCO (Total Cost of Ownership), nella gestione dei sistemi operativi e dei loro dati su cloud, con buona pace dei sistemi di gestione ed archiviazione periferici ed indipendenti di lontana memoria.

Dal punto di vista dei servizi di supporto per la ricerca si è realizzata una piattaforma infrastrutturale sulla quale sono stati migrati la gran parte dei sistemi e si è realizzato un archivio attivo per lo storage dei dati. In estrema sintesi si è realizzata una infrastruttura di cloud privata che contempla la possibilità di estensioni su cloud pubblico, per politiche di disaster recovery e di scalabilità, secondo il modello del cloud ibrido.

La prospettiva

Ora si pone il problema di come attrezzarsi per una gestione facile – intendendo con ciò accessibilità e modalità di gestione – sicura ed economica.

Con l’affermarsi del paradigma del cloud computing e con la diffusione di servizi a elevato valore aggiunto l’ipotesi è quella di procedere con un ulteriore step di innovazione orientando l’intera infrastruttura scientifica di Ateneo verso l’utilizzo estensivo di tecnologie cloud secondo il modello ad esse connaturato dell’”as a Service”.

Il rationale della proposta risiede nella necessità di adeguare le risorse e i servizi disponibili per la ricerca alle nuove esigenze, in termini di completezza di strumenti di elaborazione e di quantità di risorse di calcolo e di storage, con l’obiettivo di fornire complessivamente un servizio che rappresenti fattore abilitante per le attività di ricerca prescindendo dalla complessità gestionale dei sistemi hardware on-premise e dalle tempistiche ormai non più adeguate dell’approccio alla creazione dei servizi tipico del passato.

La formula a consumo di presunto e non garantito è la logica caratterizzante il paradigma stesso del cloud computing che consente l’utilizzo ottimizzato delle risorse in modalità “paghi solo quello che consumi e in funzione dei tuoi bisogni” – “pay per use” e  “pay as you grow” sembra poter rispondere alle esigenze di economicità e, permettendo l’attivazione di risorse aggiuntive senza ulteriori procedure tecniche e/o amministrative, conferisce al modello quella dinamicità necessaria per massimizzare le tempistiche di messa in produzione in ottica “time to science”.

L’obiettivo, per altro fondante del paradigma cloud, è fornire un insieme di servizi ad elevato contenuto tecnologico e subito disponibili dei quali poi operare le operazioni di rendicontazione e ribaltamento dei costi in base al consumo reale delle risorse.

Il vantaggio del paradigma “As a Service”

Il vantaggio del paradigma “As a Service” appare chiaro anche nella stessa fase di analisi delle esigenze e delle prestazioni richieste per il semplice fatto che, in luogo di complessi esercizi teorici che molto spesso si possono risolvere solo con un certo sovradimensionamento statico (overprovisioning), si possono effettuare test di performance su differenti piattaforme per capirne la migliore aderenza alle necessità.

Per il resto sono assodati i vantaggi in termini di scalabilità delle risorse in funzione del loro utilizzo: la cosiddetta elasticity di una risorsa che può anche essere gestita in automatico – software driven e di completezza di servizi ad essa collegati (IaaS e storage).

In estrema sintesi si vuole offrire un servizio tramite un approccio, erogazione as a service in cloud, sostanzialmente emancipato dalla complessità progettuale e gestionale del medesimo servizio sviluppato ad hoc e ospitato nei data center di Ateneo e realizzabile con tempistiche assolutamente non paragonabili.

Una volta configurato il sistema all’interno del cloud scelto si procederà al suo spegnimento nelle fasi di inutilizzo, ottenendo i relativi vantaggi economici del modello “pay per use”, e all’eventuale estensione delle risorse di calcolo se valutato utile (“pay as you grow”).

Fattore abilitante e risorse

Qui forse risiede il vero aspetto innovativo dell’intero modello proposto: l’accesso alle risorse di calcolo da parte dei ricercatori non necessiterà più delle tempistiche e delle difficoltà amministrative, spesso ostative, delle procedure di acquisto e delle gare di appalto.

Si procederà alla stipula di contratti con provider di servizi cloud su base presunta e non garantita in modo di fornire ai ricercatori l’accesso alle risorse immediato evitando il passaggio da procedure di acquisto e relative tempistiche.

Semplicemente si dovrà progettare e testare il servizio voluto e usarlo (qui, in funzione del livello di complessità, sarà eventualmente necessario il ricorso a risorse di consulenza specialistica esterne per la configurazione degli ambienti).

La rendicontazione delle risorse utilizzate sarà presentata dal provider a valle dell’utilizzo su base bimestrale o trimestrale. Per quanto riguarda la gestione interna vi può essere la gestione centralizzata da parte dell’Area Sistemi Informativi con l’imputazione dei costi ai singoli centri di costo.

Si realizzerebbe un sistema informativo di tipo “esostrutturale”, cioè un insieme di risorse eterogenee e distribuite governate da una infrastruttura di accesso ai servizi di Ateneo, che consentirebbe una gestione snella e agile delle risorse che potranno essere on premise, in cloud o in outsourcing in funzione di considerazioni di opportunità e di sostenibilità (secondo il modello di approvvigionamento tipico dei sistemi IT moderni dell’adaptive sourcing che consente il ricorso alle risorse o alle metodologie di sviluppo in scenari, sempre più frequenti alla luce dell’elevato tasso di sviluppo continuo dell’IT, non sempre governabili o sostenibili per mancanza di skill e expertising).

Evidentemente parte dei servizi per la ricerca rimarrebbero installati presso le attuali strutture di data center, per questo parliamo di cloud ibrido, onde permetterne l’utilizzo in caso di progetti per i quali l’adozione del cloud pubblico non fosse valutato efficace.

Si riportano le principali caratteristiche delle soluzioni ict, a confronto

ElementoModello classicoCloud
Time to scienceDipendente dalle procedure di acquisto, disponibilità dei produttori/vendor, messa in esercizioNear-real time
Adesione allo standard ISO/IEC 27018No
Adesione agli standard ISO/IEC 27001/27002Sì (misure minime e altre previsioni AGID per le PP.AA.)
ResilienzaNo
PortabilitàSì (con onere di risorse umane)Sì (dati, infrastrutture, VM etc.)
EconomicitàMinimaMassima
Disponibilità di risorse umane con specifiche skillDipendente dal personale dedicatoOn demand
Trasparenza e controllo dell’applicazione delle condizioni contrattuali economiche e prestazionaliSì (non real-time)Sì; real-time (con cruscotti dedicati; penali pre-stabilite)
Stato dell’arte della sicurezzaNo
Elasticità del provisioningNo (dipendente da procedure amministrative, disponibilità e tempistiche dei fornitori/vendor, personale interno specializzato, disponibilità di spazi fisici)Sì (scalabilità di risorse hardware, software e reti)
Ammortamento infrastrutturePeriodo di tempo in anni; non sempre garantito (l’utilizzo di specifiche risorse può essere destinato a cessare con la fine dell’esigenza e rimanere pertanto, di fatto, non ammortizzato)Non applicabile (non esistendo acquisto di beni ma solo di servizi)
Possibilità di personalizzazioneLimitateElevate (pur in relazione alla tipologia di contratto attivato)
Capacità di management delle soluzioniSì (dipendente dalla presenza, disponibilità e competenze del personale)Sì (on demand)
Ecological footprintElevataMinima (per la singola infrastruttura)

Si tralasciano di proposito analisi di dettaglio sui costi e sulle procedure; è intuitivo il risparmio di risorse strutturali per il/i data center e di risorse umane a custodia e controllo degli stessi, oltre ai costi notevoli di manutenzione ed, all’inizio del processo, di progettazione.

Le sfide

E’ necessario però sottolineare che, a fronte di una tale prospettiva, sicuramente innovativa, è necessario ragionare su quali siano gli skill adeguati per la gestione di tali sistemi. Dallo sviluppo e la tenuta dei sistemi in house si passa ad un sistema diffuso che richiede attività di programmazione, verifica e controllo diverse da quelle fin qui adottate.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello culturale: non tutto l’universo dei ricercatori è pronto a comprendere le potenzialità del cloud, la sua sicurezza e la fruibilità dei dati: si tratterà di investire in informazione e formazione oltre a garantire un robusto supporto nella definizione dei contratti e nella verifica delle garanzie in ordine alla sicurezza ed alla utilizzabilità del dato raccolto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4