Le convenzioni Consip sono strumenti importanti per gli acquisti ICT della Pubblica Amministrazione. Questi contratti sono progettati per semplificare l’iter burocratico, ridurre i tempi delle gare e garantire trasparenza, continuità e qualità nelle forniture. Soprattutto nei Comuni, dove il numero di risorse amministrative è spesso limitato e il carico procedurale ricade su pochi uffici, l’utilità delle convenzioni è proprio quella di rendere più rapido l’accesso a tecnologie, servizi e competenze. Se gestiti in autonomia, infatti, definire i termini contrattuali richiederebbe mesi di istruttorie, capitolati e verifiche.
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Lo scarto tra norma e progetto: il punto critico delle convenzioni Consip
Il tema è che la semplificazione delle convenzioni Consip non coincide sempre con l’esperienza quotidiana degli enti. La cornice è chiara, lo strumento è disponibile, ma la sua applicazione richiede una serie di competenze specifiche, una lettura accurata e un coordinamento che non avviene mai in automatico. In quanto contratto nazionale, ogni convenzione Consip deve corrispondere a un progetto locale, rispondere a esigenze concrete, mantenersi allineato a scadenze stringenti, rispettando vincoli organizzativi e requisiti operativi molto diversi da ente a ente. In sintesi, per una PA scegliere la convenzione giusta, rispettare tempi e regole, orchestrare forniture e attività in modo coerente con i propri fabbisogni di digitalizzazione rimane un percorso complesso. La sfida? Tradurre un perimetro standardizzato in un risultato operativo che funzioni sul territorio.
Dove si inceppa il percorso, tra lettura, aderenza e coordinamento
Chi lavora nella PA conosce bene la complessità delle convenzioni Consip. Ogni contratto ha un proprio catalogo, un insieme di codici, vincoli e modalità che non sempre corrispondono alle effettive esigenze degli uffici tecnici, dei responsabili ICT o dei RUP. In sintesi, la decisione non è tanto cosa comprare, ma come identificare e integrare ciò che si compra in un progetto che deve funzionare da qui ai prossimi anni. È qui che si crea un disallineamento tra la logica contrattuale e la logica progettuale.
“Per i Comuni, questo scarto è ancora più evidente – spiega Francesca Colozza, Responsabile Consip e Centrali d’Acquisto, Digital Value -. La digitalizzazione procede per fasi successive, per piccoli blocchi funzionali che devono dialogare tra loro. Una convenzione, da sola, non risolve la complessità: offre un perimetro sicuro, ma richiede una comprensione attenta di tutte le specifiche contrattuali, la capacità di individuare ciò che è pertinente, la consapevolezza sia dei limiti che delle opportunità. Soprattutto, richiede di costruire una continuità tra atti formali e realizzazione tecnica. E la continuità è una delle risorse più rare nei contesti locali, dove gli uffici sono spesso impegnati su molteplici fronti e la gestione del tempo diventa una variabile determinante”.
Dal contratto al progetto: quel passaggio che fa la differenza
Come sottolinea la manager, il vero punto di svolta non è l’adesione alle convenzioni Consip, ma ciò che accade subito dopo. Tradurre un perimetro contrattuale in un progetto funzionante richiede infatti la capacità di mettere ordine nelle procedure, verificare ogni passaggio, coordinare tempi, forniture, documentazione e attività. È un lavoro che tiene insieme aspetti amministrativi e aspetti tecnici, e che spesso decide la qualità e la continuità del servizio.
“Gli enti devono riuscire a collegare ciò che è previsto nel capitolato con ciò che serve davvero sul territorio – sottolinea Colozza -: identificare le linee di fornitura appropriate, verificare le compatibilità tecniche, integrare servizi quando il perimetro della convenzione non è sufficiente. Questa attività richiede una notevole sensibilità di interpretazione, una visione precisa della governance e una continuità strategica. È in questa zona grigia – tra contratto e progetto – che si colloca il nostro lavoro: offrire un insieme di servizi professionali e progettuali che accompagnano l’ente passo dopo passo. Grazie a un’esperienza pluridecennale nel settore pubblico, affianchiamo le amministrazioni nell’analisi dei loro fabbisogni, nell’individuazione delle linee di fornitura coerenti e nel loro coordinamento, nell’integrazione dei servizi non coperti dalla convenzione e nella supervisione delle attività fino alla messa in esercizio del progetto”.
Dal rischio di errore al valore del progetto
Le convenzioni Consip aiutano la PA ad accelerare il ritmo dell’innovazione, garantendo che ogni decisione contrattuale si traduca in un’operatività fluida, senza interruzioni e finalizzata. Il contributo di un partner esperto consente di semplificare la gestione quotidiana delle attività collegate a ogni convenzione: monitorare le scadenze, allineare le forniture con i tempi dell’ente, mantenere un allineamento costante e pertinente tra ciò che viene consegnato e ciò che il progetto richiede. Basta saltare una verifica, allegare un documento incompleto o una dipendenza tecnica non considerata per rallentare tutto il processo.
“Per i Comuni questo rischio è amplificato – ribadisce Colazza -. Gli uffici sono spesso coinvolti in più procedimenti contemporaneamente, i tempi sono stretti, le responsabilità amministrative ricadono su poche figure e l’equilibrio tra attività ordinarie e progettuali è sempre precario. In questi contesti diventa essenziale disporre di competenze capaci di tenere insieme aspetti amministrativi, progettazione ICT, adempimenti del RUP e coordinamento operativo. Quando questa regia è presente, il percorso cambia natura: si riducono i margini di errore, aumenta la prevedibilità dei risultati e l’ente può concentrarsi su ciò che conta davvero”.
Il valore non sta nell’adempimento in sé, ma nel risultato che produce: servizi digitali che funzionano, uffici più efficienti, processi interni più chiari e un’infrastruttura tecnologica solida su cui costruire le prossime evoluzioni. È questo passaggio – dal rischio alla continuità – che rende una convenzione non solo un meccanismo di acquisto, ma una leva di modernizzazione strategica per tutti gli enti pubblici.
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Articolo realizzato in partnership con Digital Value










