tassonomia verde

Banche e finanza sostenibile: come adeguarsi alle norme Ue



Indirizzo copiato

Le normative UE sulla sostenibilità stanno ridefinendo il ruolo delle banche, incentivandole a orientare investimenti verso business sostenibili mediante strumenti come CSRD, ESRS e tassonomia europea con impatti su operatività e competitività

Pubblicato il 2 mag 2025

Sandro Tucci

Banking Market Leader di GFT Italia



sostenibilità e digitale (1)

Gli strumenti digitali aiutano le banche a orientare il proprio capitale e gli investimenti delle aziende clienti verso business sostenibili. Allineamento alla tassonomia ESG, report di sostenibilità accurati e oggettivi, monitoraggio dei KPI “green”: questi diventeranno fattori di successo per consentire alle imprese un accesso al credito agevolato.

Banche e finanza sostenibile: il quadro normativo europeo

Le recenti evoluzioni della normativa europea confermano il ruolo cruciale delle banche per orientare capitali e investimenti verso business sostenibili: c’è un progressivo affinamento dei regolamenti e del conseguente impatto sull’agenda agenda finanziaria della transizione ecologica.

L’UE ha infatti fissato per le banche obiettivi di disclosure relativi alle loro performance di sostenibilità attraverso tre normative che si sono susseguite nel tempo e parzialmente sovrapposte: la NFRD (Non-Financial Reporting Directive), che per prima ha istituito la prassi per le aziende di rendicontare la sostenibilità delle loro attività; la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che ha specificato meglio gli obblighi di regolamentazione in termini di modalità, tempistiche e dimensioni delle aziende; per ultimo, il decreto Omnibus che ha limitato in parte l’ambito di applicazione per garantire una maggiore competitività economica.

In particolare, con il decreto Omnibus tutte le scadenze per la disclosure dei “green data” aziendali vengono spostate al 2027 (e a seguire con gli scaglioni successivi), escludendo da tali prescrizioni tutte le aziende al di sotto dei 1.000 dipendenti. Ѐ confermata l’obbligatorietà per le aziende superiori ai 1.000 dipendenti di integrare il proprio bilancio aziendale con informazioni dettagliate sull’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) secondo i criteri ESRS (European Sustainability Reporting Standards), validando tale rendicontazione attraverso revisori esterni.

Uscendo dall’alveo dell’obbligatorietà, il decreto Omnibus ha formalizzato il nuovo standard VSME (Voluntary standard for non-listed micro-, small- and medium-sized undertakings) che fornisce alle PMI le linee guida per la rendicontazione volontaria di tutte le loro attività ESG. Tuttavia, indipendentemente dall’obbligatorietà, può capitare una banca richieda tali informazioni a queste aziende, per valutare un eventuale accesso agevolato al credito.

La tassonomia europea come pilastro della finanza sostenibile per le banche

Sempre in ottica di disclosure, l’UE sta stimolando le banche nel promuovere i finanziamenti sostenibili delle imprese; un’importante opportunità, in questo senso, è senza dubbio l’accesso al credito che, potrebbe prevedere una strada agevolata per finanziamenti aderenti alla tassonomia Europea.

Ricordiamo come la tassonomia è fondamentale per il processo di transizione ecologica ed è lo strumento che l’Europa ha messo a disposizione delle imprese e degli istituti finanziari, per individuare quali investimenti siano da intendersi realmente sostenibili.

Per essere considerato aderente alla tassonomia, un finanziamento deve rispondere a uno dei sei obiettivi ESG, senza impattare in modo negativo sugli altri né tanto meno violare i principi di garanzia minima. Gli obiettivi ESG sono:

  • mitigazione del cambiamento climatico,
  • adattamento al cambiamento climatico,
  • uso sostenibile e protezione dell’acqua,
  • transizione verso un’economia circolare,
  • prevenzione e controllo dell’inquinamento e
  • protezione e ripristino dalla biodiversità.

Come già detto, al momento, l’UE ha reso obbligatoria la sola comunicazione delle performance sostenibili delle aziende, ma non si esclude che, nei prossimi anni, integri la normativa rendendo vincolante l’indicazione di obiettivi sui propri KPI di sostenibilità e, di conseguenza, il progressivo monitoraggio verso il raggiungimento dei target fissati.

Indicatori chiave per misurare la finanza sostenibile per le banche

Per ottemperare alle indicazioni regolatorie europee, quindi, acquisterà sempre più importanza per le banche aumentare, nel proprio attivo, il peso di crediti concessi aderenti alla tassonomia e, di conseguenza, si dovrà prestare sempre più attenzione a due indicatori che vanno a misurare proprio questa performance bancaria. Sto parlando di:

  • GAR (Green Asset Ratio), ossia la percentuale di investimenti “verdi” rispetto al totale di quelli attivi e relativi alla clientela soggetta a CSRD della banca,
  • BTAR (Banking Book Taxonomy Alignment Ratio), che misura quanto gli investimenti di una banca rispettano i criteri di sostenibilità dell’UE relativamente alla clientela non soggetta a CSRD.

L’importanza degli strumenti digitali per la finanza sostenibile nelle banche

In questo contesto, il primo passo necessario per le banche è quello di dotarsi di nuovi strumenti digitali per la valutazione degli investimenti e del loro allineamento con la tassonomia, con il fine di determinare in modo sistematico e oggettivo, il loro impatto su tali indicatori. Questo passaggio è fondamentale, per vari motivi: gli strumenti digitali garantiscono una valutazione accurata e standardizzata, riducendo il rischio di errori e semplificando il processo di adeguamento.

Dal punto di vista dell’efficienza operativa, una banca non può affidarsi a uno strumento manuale come parte integrante del processo valutativo di una richiesta di finanziamento da parte di un’azienda, perché questo risulterebbe troppo lento, dispendioso, ma soprattutto soggetto a errori umani. L’adozione di soluzioni digitali permetterebbe inoltre l’integrazione di grandi volumi di dati provenienti da fonti diverse, consentendo analisi in tempo reale e più accurata, ottenendo decisioni più rapide e consapevoli.

Un altro fattore che rende fondamentale per una banca l’adozione di uno strumento digitale per la valutazione del proprio indice di sostenibilità è quello relativo all’automatizzazione dei processi e della trasparenza: scegliere di integrare il proprio processo di valutazione del credito con uno strumento digitale significa favorire l’automatizzazione dei processi di raccolta e analisi dei dati, facilitando al tempo stesso la loro indicizzazione, tracciabilità, integrità e possibilità di aggiornamento. Questo comporta notevoli vantaggi in termini di trasparenza dal punto di vista della compliance normativa e un forte miglioramento della qualità delle informazioni comunicate al mercato con rinnovate ricadute in termini di competitività rispetto alle altre banche.

Banche e finanza sostenibile: i vantaggi competitivi

Infatti, senza strumenti digitali che supportino le banche nella raccolta di informazioni legate alle performance sostenibili delle aziende sono due le principali conseguenze: la prima è che gli enti creditizi non hanno alcuna possibilità di governare il processo di raccolta di dati, che rimane sotto la totale responsabilità delle aziende stesse, con tutti i limiti che questo comporta in termini di correttezza e trasparenza; la seconda conseguenza è la reale difficoltà di tradurre dati legati alle performance ESG delle aziende in kpi quantitativi condivisi e confrontabili

Oltre ai benefici descritti, mi piace sottolineare il vantaggio competitivo connesso a una sempre maggiore attenzione che il pubblico pone nei confronti dei temi legati alla sostenibilità: una banca che si è dotata di strumenti digitali per l’analisi e la comunicazione della propria conformità con i principi guida della tassonomia è sicuramente considerata più attrattiva e meritevole di fiducia da parte dei consumatori e degli stakeholder. Questo aspetto contribuisce al posizionamento della banca tra i leader nel settore della finanza sostenibile che diventa sempre più centrale a livello europeo.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
L'ANALISI
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3