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Educare con l’IA: in cerca di equilibrio tra tecnologia e pedagogia



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L’intelligenza artificiale sta trasformando l’educazione, favorendo personalizzazione, inclusività e coinvolgimento. Le piattaforme digitali ripensano il ruolo dell’insegnante, mentre cresce l’interesse per soluzioni che combinano apprendimento, gioco e analisi dei dati in ambienti sicuri e adattivi

Pubblicato il 9 lug 2025

Max Azarov

co-founder di Novakid Inc.



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L’uso dellintelligenza artificiale nella didattica sta trasformando il modo in cui studenti e insegnanti interagiscono, apprendono e costruiscono conoscenze. Proviamo a comprendere meglio potenzialità e limiti di questa rivoluzione digitale.

Il modello estone e la sfida culturale dell’IA a scuola

In queste settimane sta facendo discutere la partnership sancita tra il Governo Estone e OpenAi per portare nelle scuole l’app ChatGPT Edu e avviare un programma nazionale che coinvolgerà migliaia di studenti. L’obiettivo è rafforzare le competenze degli studenti nei sistemi di intelligenza artificiale, aiutarli nello studio e stimolare la loro creatività, alleggerendo al contempo il carico di lavoro degli insegnanti, per esempio nella pianificazione delle lezioni e nelle mansioni amministrative.

Le reazioni dell’opinione pubblica si sono subito polarizzate tra chi guarda con interesse al modello estone, che da quasi tre decenni promuove un uso consapevole della tecnologia a scuola, e chi invece è propenso a limitare l’uso delle tecnologie e dei dispositivi digitali tra i minori.

Intelligenza artificiale nella didattica come leva per l’inclusione

Come piattaforma educativa pensata per l’apprendimento della lingua inglese nella fascia 4-12 anni, ci interroghiamo costantemente sul tema del corretto uso delle risorse digitali, con la consapevolezza di quale formidabile strumento rappresentino per una didattica più inclusiva e democratica, se usate correttamente. Siamo presenti in 50 Paesi del Mondo, e la sfida è proprio quella di utilizzare la nostra tecnologia per migliorare la connessione tra le persone e trasformare l’istruzione in un’esperienza che metta al centro educatori e studenti per un apprendimento equo e “umanocentrico”. In particolare, è evidente come l’intelligenza artificiale – nell’ambito dell’istruzione digitale – stia prendendo forma come uno strumento capace di offrire sia connessioni più profonde e sia la “gamification” dell’apprendimento.

La percezione dei genitori e l’evoluzione del tempo schermo

Da una ricerca effettuata su 15 dei Paesi in cui siamo presenti, tra cui anche l’Italia, è emerso che genitori e studenti stanno modificando il loro approccio verso le risorse digitali. In particolare è interessante notare come il “tempo schermo” ai fini dell’educazione dei bambini stia diventando determinante e come il 49% dei genitori intervistati riconosca ormai i benefici delle risorse digitali per l’apprendimento. In Italia, in particolare, il tempo schermo dedicato ad attività educative è aumentato del +43% dal 2022 al 2024 e il 20% dei genitori intervistati sceglie i corsi online per supportare i figli nell’apprendimento delle lingue straniere. Relativamente ai vantaggi delle risorse digitali i genitori intervistati apprezzano soprattutto la possibilità di avere sempre a disposizione i materiali didattici (46%), di avere una maggiore varietà di scelta (33%) e di riscontrare maggiore attenzione e coinvolgimento nello studio da parte dei propri figli (28%). Il sondaggio, nel suo complesso, ha dimostrato che il tempo trascorso davanti allo schermo nell’ambito dell’apprendimento è prezioso quando è strutturato in modo appropriato e rientra in un ambiente gestito con cura che supporta sia la crescita accademica sia lo sviluppo sociale.

L’IA come copilota degli insegnanti nel digital learning

Tornando alla questione iniziale, ovvero l’uso dell’Intelligenza Artificiale nella didattica, ritengo sia necessaria una premessa: integrare l’intelligenza artificiale nell’insegnamento richiede un approccio strategico ponderato, che dovrebbe potenziare il ruolo dell’insegnante, migliorare l’esperienza di apprendimento e identificare con maggiore precisione le aree in cui gli studenti hanno difficoltà, per migliorare, in ultima istanza, i risultati raggiunti da questi ultimi.

Integrazione dell’AI in classe: come creare lezioni coinvolgenti e personalizzate

La nostra esperienza di integrazione dell’intelligenza artificiale nelle classi online di lingua inglese ha dimostrato che l’IA può svolgere il ruolo di copilota al fianco degli educatori, aiutandoli a fornire un feedback più efficiente e personalizzato agli studenti. Inoltre aiuta i nostri metodologi a comprendere il tono emotivo della lezione e a migliorare il programma e i metodi di insegnamento. Con l’AI è possibile creare lezioni coinvolgenti e personalizzate, per ottimizzare l’apprendimento e arricchire l’esperienza degli studenti. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale stanno già dando risultati notevoli nel miglioramento delle competenze orali, nella comunicazione e nella creatività.

Come progettare contenuti digitali educativi e inclusivi

Questo non significa che la sfida per il settore edtech sia semplice, tutt’altro. Per una piattaforma educativa, infatti, è fondamentale garantire lo sviluppo di giochi e attività realmente stimolanti ed efficaci per i giovani studenti. E affinché tali contenuti siano educativi e coinvolgenti ci sono una serie di caratteristiche chiave da tenere in considerazione nello sviluppo dei prodotti:

  • l’età dei fruitori (i contenuti devono essere adeguati al gruppo di età a cui si rivolgono),
  • il valore educativo (ogni gioco e livello ha un chiaro obiettivo educativo allineato con il programma di studi),
  • il grado di coinvolgimento e divertimento (i giochi devono essere divertenti per mantenere l’interesse dei bambini),
  • e l’interattività (alti livelli di interattività aiutano a mantenere il coinvolgimento e supportano anche l’apprendimento attivo).

Strumenti di monitoraggio dei progressi e adattabilità di app e prodotti edtech

Altrettanto essenziali nello sviluppo di App e prodotti edtech sono anche gli strumenti di monitoraggio dei progressi e l’adattabilità: le attività educative devono essere progettate in modo da regolare la loro difficoltà in base alle prestazioni dell’allievo, fornendo maggiore supporto quando un bambino ha difficoltà e aumentando la sfida quando il bambino eccelle.

Sensibilità culturale e inclusività

Non meno importante anche la sensibilità culturale e l’inclusività: i giochi devono essere culturalmente neutri o sensibili e inclusivi, rappresentando personaggi e ambientazioni in cui i bambini di diverse parti del mondo possano relazionarsi. Ci sono infine da considerare anche gli aspetti legati all’interfaccia utente, che deve essere semplice e intuitiva, alla scalabilità e alla possibilità di acquisire aggiornamenti.

Una didattica globale e democratica grazie all’intelligenza artificiale

Per concludere, credo che l’aspetto più entusiasmante per chi opera nel nostro settore sia vedere come l’apprendimento digitale stia rendendo democratica l’istruzione poiché elimina i confini geografici e crea uno spazio per bambini e ragazzi provenienti da contesti diversi in cui imparare insieme, condividere prospettive e sviluppare naturalmente una consapevolezza globale.

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