biotech

Veicoli a guida autonoma: cambiano i soccorsi per ambulanze e automediche



Indirizzo copiato

I veicoli a guida autonoma possono rivoluzionare i soccorsi per ambulanze e automediche migliorando l’efficienza del trasporto, riducendo i tempi di risposta e garantendo un trasporto sicuro e coordinato dei pazienti senza necessità di personale di guida

Pubblicato il 14 lug 2025

Igor Valandro

CEO Air-Connected Mobility



industria 5.0 hmi transizione 5.0 risorse; veicoli guida autonoma

I veicoli a guida autonoma stanno rapidamente passando da fasi di sperimentazione alla vita reale. Grazie alla lettura intelligente dell’ambiente, la guida autonoma dovrebbe permettere di rendere le strade più sicure e di ottimizzare i trasporti di massa. In ambito sanitario, il loro potenziale si moltiplica promettendo un incremento nella disponibilità di soccorsi, la riduzione degli incidenti e una migliore efficienza operativa a bordo per prestare cure ottimali tempestivamente.

L’introduzione su larga scala di ambulanze e automediche a guida autonoma non è più una questione di “se”, ma di “quando” e “come”. Se da un lato le tecnologie di base sono ormai disponibili e facilmente integrabili, resta da completare il lavoro normativo, infrastrutturale e culturale.

Come funzionano i veicoli a guida autonoma

La guida autonoma è resa possibile da una combinazione di tecnologie di guida automatizzata di livello avanzato, come sensori LIDAR, soluzioni come i GPS di precisione, sistemi di comunicazione V2X (Vehicle-to-Everything) e sistemi di intelligenza artificiale in grado di rilevare ostacoli, interpretare la segnaletica stradale, valutare le condizioni del traffico e prendere decisioni autonome in tempo reale.

Veicoli a guida autonoma per l’emergenza

Nel contesto sanitario, tuttavia, il ruolo dei veicoli sanitari va oltre la semplice mobilità: i veicoli sanitari autonomi sono progettati per diventare un’estensione tecnologica del sistema di emergenza, in grado di coordinarsi con i centri operativi del 112, ricevere istruzioni dinamiche, aggiornare in tempo reale lo stato del paziente trasportato e comunicare con l’ospedale o struttura sanitaria di destinazione per anticipare la preparazione dei reparti. Non si tratta semplicemente di trasportare un paziente: si parla di un mezzo sanitario connesso e intelligente, capace di essere parte attiva nel processo di salvataggio.

Vantaggi di ambulanze e automediche a guida autonoma

Uno dei principali vantaggi dell’introduzione di ambulanze dotate di guida autonoma è senza dubbio la riduzione dei tempi di risposta sanitaria, possibile grazie all’interazione diretta con i sistemi semaforici e altre infrastrutture con soluzioni IoT e alla capacità di calcolare in tempo reale il percorso più veloce per evitare ingorghi, incidenti o ostacoli imprevisti. In situazioni emergenza, dove ogni secondo conta e la lucidità può fare la differenza, la precisione nella guida e la costanza delle prestazioni delle ambulanze a guida autonoma hanno inoltra la potenzialità di eliminare errori umani dovuti a stress, stanchezza o imprevisti ambientali.

A differenza delle ambulanze, la cui principale funzione è il trasporto dei pazienti, le automediche sono pensate per portare sul posto personale medico con competenze avanzate e attrezzature salvavita. In scenari futuri, le automediche a guida autonoma potrebbero essere impiegate per recapitare rapidamente attrezzature salvavita o farmaci in zone isolate o in anticipo rispetto all’arrivo dell’ambulanza, o ancora per trasportare campioni biologici tra laboratori e ospedali, riducendo i tempi e rischi legati all’intervento umano.

Logistica e veicoli a guida autonoma

Dal punto di vista logistico, disporre di un parco mezzi a guida autonoma offre una gestione centralizzata ed efficiente delle risorse, permettendo di dislocare i veicoli dinamicamente in base a richieste di intervento o previsioni di rischio come eventi pubblici, condizioni metereologiche avverse o altri fattori.

Biotech e veicoli a guida autonoma

In un futuro non più così remoto i veicoli sanitari non saranno più semplici veicoli ma vere e proprie unità mobili di terapia intensiva dotate di tecnologie avanzate e in grado di intervenire in autonomia in caso di emergenza. Per arrivare a questo scenario, la sinergia con il settore biotech sarà essenziale.

I sensori biomedici, i sistemi di monitoraggio continuo, la diagnostica in tempo reale e la personalizzazione delle cure, infatti, si integrano perfettamente con le funzionalità dei veicoli intelligenti. Le ambulanze del futuro potranno essere dotate di sistemi automatizzati di analisi del sangue, defibrillatori intelligenti, moduli per la somministrazione automatica di farmaci e laboratori mobili per analisi molecolari. La combinazione tra raccolta dati in tempo reale e intelligenza artificiale permetterà anche di effettuare una pre-diagnosi automatizzata durante il trasporto e di inviare direttamente i dati all’ospedale per preparare il personale sanitario all’arrivo del paziente.

Sicurezza e etica dei veicoli a guida autonoma

L’adozione di veicoli sanitari autonomi presenta alcune criticità che è importante affrontare, a partire dal tema della sicurezza. I sistemi devono infatti essere estremamente affidabili, tolleranti ai guasti e protetti contro eventuali attacchi informatici. Un malfunzionamento di un’ambulanza autonoma in missione critica può infatti avere conseguenze gravissime, così come un sabotaggio o attacco hacker.

I veicoli autonomi presentano anche problematiche di natura etica e normativa. Per esempio, in caso di incidente, chi è responsabile? Il produttore del software, l’ente sanitario, il fornitore della rete di comunicazione, o l’algoritmo stesso? La questione è ancora aperta, e le normative attuali non sono ancora pronte a gestire queste particolari casistiche.

Interconnessione e interoperabilità dei veicoli a guida autonoma

Un ulteriore problema è posto dalla necessità di interoperabilità. I veicoli autonomi sanitari devono poter comunicare direttamente sia con infrastrutture urbane intelligenti come semafori e centraline urbane, che con server ospedalieri, dispositivi di monitoraggio e, in alcuni casi, anche con altri veicoli di emergenza. Affinché questo avvenga, servono standard condivisi, infrastrutture digitali avanzare e una forte cooperazione pubblico-privato.

Una transizione di questa scala richiederà formazione de personale, adattamento dei protocolli sanitari, nuovi modelli assicurativi e una governance efficace ed attenta, ma i benefici che i veicoli sanitari possono portare sono potenzialmente enormi.

I veicoli autonomi applicati al sistema sanitario aprono scenari inediti: mezzi più intelligenti, reattivi, capaci di supportare il personale medico anche da remoto, agendo come vere e proprie estensioni digitali del sistema ospedaliero e sanitario in generale.

guest

0 Commenti
Più recenti
Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati