La digitalizzazione dei servizi pubblici ha reso l’identità digitale uno strumento imprescindibile per accedere a prestazioni fondamentali come sanità, istruzione, previdenza e servizi comunali. In Italia, lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ha raggiunto una diffusione capillare: secondo i dati dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), al 29 giugno 2025 sono state emesse oltre 40,7 milioni di identità Spid, con milioni di accessi mensili ai portali della Pubblica Amministrazione.
Tuttavia, questa crescita ha portato con sé nuove sfide. Una delle più dibattute riguarda la sostenibilità economica del sistema, soprattutto dopo che diversi gestori hanno introdotto canoni annuali per il mantenimento dell’identità digitale, con costi che variano da pochi euro fino a oltre 20 euro l’anno. La decisione è stata motivata dalla mancata copertura finanziaria da parte dello Stato, che ha lasciato i provider privati a fronteggiare autonomamente i costi di gestione e sicurezza. Questo ha sollevato interrogativi sull’equità dell’accesso ai servizi digitali, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione.
In parallelo, il governo ha annunciato l’intenzione di superare progressivamente lo Spid a favore della Carta d’Identità Elettronica (Cie), ritenuta più sicura e conforme agli standard europei. Ma il passaggio non sarà immediato, e nel frattempo Spid resta il principale strumento di autenticazione digitale in Italia. Questo scenario di transizione espone il sistema a nuove vulnerabilità in ambito cybersecurity, soprattutto per quanto riguarda l’interoperabilità tra piattaforme, la protezione dei dati sensibili e la resilienza delle infrastrutture digitali. Le sfide principali riguardano la gestione sicura delle identità digitali, la prevenzione degli accessi non autorizzati e la capacità di risposta agli attacchi informatici sempre più sofisticati, che colpiscono non solo i cittadini ma anche le reti pubbliche e private.
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Spid Sicuro: la nuova funzionalità di LepidaID
In questo contesto si distingue Lepida, gestore Spid (IdP) attivo su mandato della Regione Emilia-Romagna. L’azienda offre un servizio pubblico e gratuito rivolto ai cittadini e agli enti del territorio, operando con una specifica attenzione a trasparenza, accessibilità e sicurezza: le recenti novità introdotte da LepidaID – come il sistema Spid Sicuro e l’aggiornamento dell’App – rispondono proprio a esigenze concrete di cybersecurity.
Spid Sicuro, in particolare, è la funzionalità pensata per chi ha già attivato Spid con LepidaID e desidera monitorare eventuali anomalie. Il sistema consente di accedere al portale LepidaID e, tramite autenticazione, visualizzare tutte le attivazioni associate al proprio codice fiscale. In caso di incongruenze, l’utente può segnalare l’anomalia e avviare una procedura di verifica. “Abbiamo voluto rendere il processo semplice e intuitivo, perché la sicurezza non deve essere un ostacolo, ma un diritto”, sottolinea Lepida.
La nuova App LepidaID: più sicurezza, migliori prestazioni
Parallelamente al lancio di Spid Sicuro, Lepida ha avviato l’aggiornamento dell’App LepidaID, introducendo miglioramenti significativi in termini di sicurezza, prestazioni e compatibilità.
La nuova versione è compatibile con Android dalla versione 9, iOS dalla versione 13 e Huawei con HarmonyOS 1.
Questa scelta nasce dalla necessità di escludere i sistemi operativi obsoleti, che non ricevono più aggiornamenti di sicurezza. “L’identità digitale non può essere affidata a dispositivi non sicuri. Per questo abbiamo scelto di puntare su sistemi aggiornati e robusti”, spiega ancora Lepida. L’App aggiornata garantisce quindi una protezione più efficace contro le vulnerabilità informatiche, grazie all’uso di protocolli di sicurezza avanzati e all’ottimizzazione delle performance.
Passaggio alla nuova App LepidaID: una guida rapida
Il passaggio alla nuova versione dell’app richiede una sola operazione da parte dell’utente: la riassociazione del proprio account Spid LepidaID. La procedura è stata progettata per essere rapida e intuitiva, senza interruzioni nell’accesso ai servizi digitali. “Abbiamo lavorato per garantire una transizione fluida, perché sappiamo quanto sia importante la continuità nell’uso dei servizi pubblici”, afferma il responsabile dell’assistenza utenti.
Gli utenti che utilizzano dispositivi con sistemi operativi non compatibili potranno continuare a usare la versione precedente dell’App, ma con funzionalità limitate. Lepida consiglia, ove possibile, di aggiornare il dispositivo per garantire un livello di sicurezza adeguato.
L’impegno di LepidaID per un’identità digitale sicura e accessibile
L’identità digitale Spid LepidaID è un servizio pubblico che garantisce agli utenti una verifica rigorosa e affidabile. Questo approccio è fondamentale per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione e del settore privato in modo sicuro. “L’identità digitale deve essere un diritto universale, non un privilegio. Per questo il nostro servizio è gratuito e accessibile”, ribadisce Lepida.
La gratuità del servizio è quindi un valore imprescindibile per Lepida, che punta a diffondere un’identità digitale sicura su tutto il territorio. L’intero processo di aggiornamento è accompagnato da una rete di assistenza dedicata, con guide, Faq e supporto tecnico per utenti ed enti.
Con il lancio della nuova App è stato anche aggiornato il logo LepidaID, che sarà utilizzato nei materiali di comunicazione, rafforzando l’identità visiva del servizio.
Sicurezza, consapevolezza e futuro dell’identità digitale
La sicurezza Spid non è solo una questione tecnica, ma una responsabilità condivisa tra enti, utenti e sviluppatori. In un futuro sempre più connesso, la fiducia nell’identità digitale sarà fra i pilastri della cittadinanza. Ne consegue che strumenti capaci di fare dell’affidabilità un valore rappresentano un modello virtuoso in grado di ispirare l’intero ecosistema pubblico.
Contenuto realizzato in partnership con Lepida













