Le soluzioni basate su AI stanno guadagnando spazio nel dibattito pubblico e si affermano come motore di un profondo cambiamento aziendale. Secondo il report del AI in action: How Gen AI and agentic AI redefine business operations, le tecnologie di Generative AI e Agentic AI possono generare efficienza, competitività e valore strategico.
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Agentic AI in azienda: dalle sperimentazioni all’integrazione
Tuttavia, la transizione da progetti pilota a iniziative pienamente integrate nei processi aziendali presenta ancora delle sfide. Come evidenzia una recente analisi del MIT, la mancanza di obiettivi chiari, la mancanza di supporto esterno di esperti AI alle iniziative sperimentali e le difficoltà nell’inserire l’AI nel flusso quotidiano delle operations portano spesso a progetti frammentati o scollegati dal core business.
Eppure, quando Gen AI e AI agentica vengono adottate con successo e integrate nei processi core, le business operations si trasformano da semplici funzioni operative a vere leve di creazione di valore strategico.
Il report AI in action: How Gen AI and agentic AI redefine business operations offre risposte concrete alle criticità evidenziate dal MIT, delineando un percorso chiaro per superare le sfide legate all’integrazione dell’AI nei processi aziendali e valorizzando il potenziale trasformativo delle tecnologie Gen AI e agentiche.
Il cuore delle business operations
Parlare di business operations significa riferirsi al cuore pulsante delle attività aziendali: supply chain e procurement, gestione finanziaria, processi HR e interazioni con i clienti. Queste funzioni, essenziali per il funzionamento quotidiano di qualsiasi organizzazione, stanno vivendo una profonda trasformazione grazie all’intelligenza artificiale. È proprio in questi ambiti che Gen AI e AI agentica mostrano il loro impatto più evidente, ridefinendo ruoli e processi tradizionalmente considerati “operativi”.
ROI e adozione: numeri che raccontano una svolta
I dati del Capgemini Research Institute parlano chiaro: le aziende che hanno investito in Gen AI e Agentic AI hanno ottenuto un ritorno medio sugli investimenti pari a 1,7 volte il capitale allocato. Il 40% delle organizzazioni prevede ROI positivi entro 1-3 anni, mentre un ulteriore 35% entro 5 anni. Questo rappresenta un punto di svolta nella percezione della sostenibilità economica dell’AI.
Nel 2025, il 36% delle aziende ha già adottato soluzioni di Gen AI, in netta crescita rispetto al 20% del 2024. Circa il 30% ha introdotto agenti intelligenti nei propri processi. Queste implementazioni non sono marginali: si registrano aumenti significativi dell’efficienza operativa, riduzioni degli errori e dei costi, oltre a un miglioramento della soddisfazione dei clienti. E la tendenza è destinata a crescere, con un’espansione prevista del 48% dei progetti legati all’AI agentica entro la fine del 2025.
Dove l’AI genera valore concreto
Lo studio evidenzia quattro aree chiave in cui Gen AI e Agentic AI stanno producendo benefici tangibili.
Nella supply chain e nel procurement, l’AI consente di ottimizzare rotte di trasporto e progettazione dei magazzini, con una riduzione media del 23% dei costi di fulfillment. I modelli predittivi migliorano l’accuratezza delle previsioni di domanda fino all’85%, riducendo i costi di inventario. General Electric, ad esempio, ha ottenuto una riduzione del 20% dei costi di inventario grazie a sistemi di demand forecasting e manutenzione predittiva.
Nel settore finanza e contabilità, l’automazione tramite AI ha portato a una riduzione dei costi fino al 25% nei processi di audit e reporting. SafeGuard Financial ha rivoluzionato i propri sistemi di monitoraggio, riducendo del 75% i casi di violazione normativa. La gestione intelligente delle fatture, l’analisi predittiva dei flussi di cassa e il monitoraggio delle frodi sono solo alcune delle applicazioni più diffuse.
Per quanto riguarda le people operations, l’AI sta trasformando il recruiting e la gestione del capitale umano. Electrolux ha digitalizzato i processi di talent acquisition, riducendo del 78% i tempi di scheduling dei colloqui e aumentando dell’84% il tasso di conversione delle candidature.
Nel campo delle customer operations, Gen AI e Agentic AI hanno contribuito a ridurre i costi operativi del 22%. Telstra, principale operatore australiano, ha introdotto strumenti di Gen AI per assistere gli operatori in prima linea, con il 90% del personale che ha riscontrato miglioramenti in termini di tempo ed efficacia. Un’altra azienda ha automatizzato la creazione di proposte commerciali, riducendo i tempi da una settimana e mezza a due giorni e liberando fino a 30 ore di lavoro settimanale.
Leadership e competenze: il vero acceleratore
Nonostante i risultati incoraggianti, solo un leader su tre è oggi un convinto sostenitore della Gen AI. Questo rallenta l’adozione su larga scala, anche se le organizzazioni con leadership forte e governance matura raggiungono ROI il 45% più velocemente.
Le competenze rappresentano un altro nodo cruciale. Nei prossimi tre anni, quasi due terzi dei dipendenti vedranno cambiare le proprie mansioni a causa dell’AI. L’interazione uomo-macchina diventerà la norma, richiedendo non solo competenze tecniche, ma anche abilità collaborative e trasversali. L’AI non è solo un cambiamento tecnologico, ma una trasformazione culturale profonda.
Dal contenimento dei costi alla creazione di valore
Gen AI e Agentic AI stanno trasformando i modelli operativi, orientandoli verso insight e valore strategico. Le imprese che sapranno integrare dati e AI in modo strategico costruiranno organizzazioni più agili, connesse e capaci di rispondere alle sfide di mercati in continua evoluzione.
Per sviluppare operazioni aziendali basate sull’AI, è fondamentale definire una leadership chiara e una governance strutturata, preparare la forza lavoro, ridisegnare i processi in chiave strategica, adottare gradualmente agenti AI su scala, mantenere il focus sul contenimento dei costi e pianificare la scalabilità delle iniziative.
Oltre l’efficienza: nuove opportunità di crescita
Guardando al medio termine, l’Agentic AI non si limiterà a migliorare l’efficienza, ma diventerà un alleato nella creazione di nuovi modelli di business. Gli agenti AI potranno suggerire nuove linee di prodotto, identificare nicchie di mercato emergenti e abilitare servizi personalizzati su larga scala. L’intelligenza artificiale diventerà una leva non solo per contenere i costi, ma per generare nuove entrate e differenziare l’offerta.
Il futuro è già qui
Gen AI e Agentic AI non rappresentano più un’opzione futuristica, ma un pilastro delle operation moderne. Nei prossimi anni, il 70% delle organizzazioni prevede di ridisegnare radicalmente i propri processi sfruttando proprio l’AI agentica. Si passerà da un approccio orientato al contenimento dei costi a una visione in cui l’intelligenza artificiale diventa motore di crescita, innovazione e resilienza.
La sfida per le imprese sarà duplice: garantire governance e fiducia, e al contempo sviluppare le competenze necessarie per una collaborazione sempre più stretta tra esseri umani e macchine. Solo chi saprà cogliere questa trasformazione nella sua interezza sarà davvero in grado di costruire organizzazioni connesse, agili e capaci di anticipare il cambiamento.











