la riflessione

Lavoriamo tutti per l’AI? L’uomo e la tecnologia, tra dipendenza e potere



Indirizzo copiato

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo i ruoli tra uomo e macchina, mettendo in luce dinamiche di dipendenza, sfruttamento e controllo. Il contributo umano rimane centrale, ma spesso avviene in condizioni precarie e poco riconosciute

Pubblicato il 19 mag 2025

Giuliano Pozza

Chief Information Officer at Università Cattolica del Sacro Cuore



reinforcement learning ai e lavoro umano
Human vs artificial intelligence concept. Business job applicant man competing with cartoon robots sitting in line for a job interview

Il rapporto tra intelligenza artificiale e lavoro umano solleva interrogativi sempre più urgenti.

Partendo da un’esperienza personale, vorrei provare a riflettere sulle dinamiche di potere, sfruttamento e dipendenza che emergono nella coesistenza tra l’uomo e le tecnologie intelligenti, con implicazioni dirette anche sul piano geopolitico.

Il fascino della tecnologia e la sua influenza sulle scelte personali

La riflessione che condivido mi è nata dalla mia recente esperienza di utilizzo di un famoso robot da cucina. L’ho ammetto, sono un entusiasta: non ho cucinato praticamente nulla nei miei primi 55 anni di vita, ora sforno in continuazione risotti, minestre, torte, pizzoccheri, ragù di nocciole (provatelo anche senza robot: strepitoso!), creme simil nutella, yogurt… L’ho acquistato prima di Natale come regalo per mia moglie, naturalmente su sua richiesta esplicita. Non avevo apprezzato però la finezza strategica della consorte: il suo obiettivo non era avere un robot da cucina, il suo (giusto) obiettivo era avere qualcun altro in famiglia che condividesse con lei l’onere della cucina. Infatti, dopo un’occhiata perplessa al robot, ha sentenziato che era troppo complicato per lei, forse più da ingegnere, perché non lo provi tu? Sapeva che non avrei resistito al fascino del connubio perfetto tra un processo ben strutturato e la tecnologia. E così è stato amore a prima vista.

Intelligenza artificiale e lavoro umano: chi serve chi?

Poi ho cominciato a riflettere: è il robot che lavora per me, o sono io che lavoro per alimentare il robot da cucina?

La domanda potrebbe essere generalizzata così: siamo noi che usiamo la tecnologia o è la tecnologia che usa noi per diffondersi e prosperare?

Si badi bene che la domanda potrebbe essere posta anche riguardo a piante o animali. Ad esempio, N. Harari, l’autore di “Sapiens. Da animali a dei”, fa un’analisi simile guardando la storia dell’agricoltura dal punto di vista del frumento. Siamo noi che abbiamo usato il frumento per nutrirci ed evolverci, o è il frumento che ha sfruttato noi per diventare una delle piante più diffuse del pianeta? E i cani? I gatti? Pochi animali hanno avuto il loro successo nel diffondersi e crescere…

Un ecosistema creato per l’intelligenza artificiale

Ma torniamo alla tecnologia. Qualcuno mi ha detto qualche anno fa che, vista dall’esterno, la nostra civiltà sembrava avesse come obiettivo primario quello di alimentare i social media. Con l’intelligenza artificiale questo fenomeno è esploso, ma il concetto è lo stesso. E si badi bene che quanto si dirà nel seguito è vero a livello macro ma anche micro. Anche nei progetti aziendali prima che l’AI lavori per noi, noi dobbiamo lavorare per l’AI. Prima dobbiamo costruire un contesto di dati e di basi di conoscenza utilizzabili, poi dobbiamo “formare” l’AI e infine potremo avere un’AI che lavora per noi.

Ci sono due modalità con cui noi lavoriamo per l’AI, una implicita (o incosciente) e una esplicita. La modalità implicita è quella che L. Floridi[1] chiama “avvolgimento”. Infatti, negli ultimi anni l’umanità ha lavorato alacremente per creare l’ambiente ideale perché gli strumenti di intelligenza artificiale potessero prosperare.

Da internet in poi (ma in parte anche prima), abbiamo digitalizzato massivamente dati, documenti e processi rendendo il mondo più adatto alle Intelligenze Artificiali e agli Agenti Artificiali che agli umani. Quindi abbiamo iniziato a lavorare per l’Intelligenza Artificiale ancora prima che la maggior parte di noi la incontrasse sul suo cammino, almeno in forma evidente.

Data labeling e lavoro precario nell’era dell’AI

Perché l’AI viene da lontano (almeno dagli anni 50), ma la maggior parte delle persone ha iniziato ad utilizzarla negli ultimi due anni, dopo l’esplosione di ChatGPT. Ma sono decenni che lavoriamo tutti per costruire il mitico “avvolgimento”.

La seconda modalità è quella esplicita. La modalità esplicita ha diversi risvolti, se ne citano due particolarmente significativi:

Catalogazione dei contenuti per il training AI

Ci sono molte persone che ogni giorno lavorano a catalogare i contenuti utilizzati per il training dell’AI. Infatti, non basta mostrare a un’AI ancora vergine delle immagini di gatti perché capisca che sono gatti… qualcuno dovrà dirle (nella fase di training) che si tratta di gatti. Questo lavoro non particolarmente appagante è spesso una forma di sfruttamento. Lavoratori anche qualificati dal Sud America, dall’Asia e dall’Africa passano ore a catalogare immagini per paghe miserrime. Nelle Filippine ci sono circa due milioni di persone che lavorano ore o giorni per pochi dollari per attività di “data labeling” che fruttano miliardi alle big tech che vendono i prodotti. In un suo articolo l’MIT parla di “AI Colonialism”. La crisi economica del Venezuela, per esempio, ha reso disponibili centinaia di migliaia di lavoratori istruiti che per pochi dollari si prestano a lavori di data labeling, un po’ per le aziende di AI e un po’ per i grandi produttori di auto. Questi ultimi, infatti, si stanno buttando sulla guida autonoma (rincorrendo Tesla) e questo richiede la catalogazione di un numero esorbitante di immagini.

Oversight umano e mitigazione dei bias

La paga può variare molto, ma in Venezuela si va dai 90 cents ai 2$ l’ora. Wired ha addirittura trovato evidenze di sfruttamento del lavoro minorile per attività di data labeling, spesso con l’esposizione di minori (per lo più adolescenti) a contenuti violenti o inappropriati.

L’oversight umano è essenziale per mitigare i bias nei modelli AI. Il tema dei bias non è nuovo. Ad esempio, nel 2019 uno studio dell’università di Berkley dimostrò come gli algoritmi utilizzati per valutare le persone che richiedevano un mutuo penalizzavano pesantemente le comunità nere e latine, con minore accesso al credito e interessi più elevati. L’American Civil Liberties Union (ACLU) ha segnalato casi in cui i bias negli algoritmi di identificazione facciale, in particolare la scarsa accuratezza nell’identificazione delle persone di colore dovute verosimilmente ad un training molto focalizzato su visi caucasici, hanno causato arresti ingiusti e discriminatori. I bias possono essere di tipo diverso: degli algoritmi in se, dei dati di training ad esempio incompleti, dei dati di training contenenti essi stessi dei bias o pregiudizi, dell’accuratezza dei meccanismi di misura e di clustering, di selezione o esclusione incorretta di dati e infine bias nella fase di data labeling. E questo ci riconduce al tema precedente. Come si vede, in ogni caso l’uomo ha un ruolo fondamentale sia nell’introduzione che nella mitigazione dei bias.

E se il data labeling è un’operazione critica, la verifica della qualità del data labeling al fine di mitigare i bias lo è ancora di più. Ma, come si è visto, anche questo ricade nelle attività gestite da milioni di umani che, in condizioni precarie e sottopagati, svolgono uno dei compiti più importanti per l’economia di oggi e di domani.

Verso un modello di sviluppo AI sostenibile e giusto

La domanda sorge spontanea: stiamo costruendo un gigante su piedi di argilla?

Per un mercato che, secondo il recente report di Grand View Research, vale oggi 390.91 miliardi di dollari e che si stima varrà 1.811,75 miliardi di dollari nel 2030, veramente abbiamo bisogno di ricorrere allo sfruttamento dei poveri e degli svantaggiati del pianeta? Non beneficeremmo tutti grandemente di un vero e sostenibile “human in the loop”, con persone motivate, selezionate e pagate correttamente che verifichino la qualità del dato e delle etichette di catalogazione dei dati, che sono un po’ l’alimento base dell’AI?

Intelligenza artificiale, instabilità e ruolo dell’Europa

Mi ritrovo sempre più spesso a pensare all’affermazione del Professor Ethan Mollick: “we are focusing on the wrong kind of AI apocalypse. […] Rather than just being worried about one giant AI apocalypse, we need to worry about the many small catastrophes that AI can bring.”[2] E purtroppo, lo abbiamo visto anche nelle ultime vicende geopolitiche, la tecnologia non governata sta diventando un fattore di instabilità più che di progresso.

A mio parere stiamo cadendo sempre più in fretta nel problema dei tre corpi. Per chi non avesse letto il bellissimo libro di Liu Cixin, stiamo costruendo da noi un mondo infernale come quello dei Trisolariani. Tre soli che, orbitando in un unico sistema, creano un’instabilità cronica che distrugge periodicamente tutto. Le gravità potenti e interconnesse del potere tecnologico, del potere economico e del potere militare (si veda l’analisi acuta di Ian Brenner in merito) stanno aumentando la velocità e l’impredicibilità del sistema, con potenziali effetti catastrofici.

The Next Global Superpower Isn't Who You Think | Ian Bremmer | TED

Forse non è troppo tardi. Forse nell’attuale contesto geopolitico l’Europa che, a mio parere (pur con tutti i suoi limiti), è un faro di civiltà in un mondo complesso e instabile, può contribuire a far emergere un nuovo ordine mondiale di governo. Ci sono segnali lasciano intravedere la possibilità di un ruolo nuovo per il “vecchio continente”: di fronte all’instabilità e a volte alla schizofrenia degli Stati Uniti, all’aggressività della Russia e alle ambizioni della Cina, il primo mercato mondiale per importazioni ed esportazioni potrebbe tornare a giocare un ruolo a tutto tondo per stabilizzare il nuovo sistema trisolariamo. Prima delle piccole o grandi catastrofi.

Note


[1] “Etica dell’intelligenza artificiale” – L. Floridi – Ed. R. Cortina – 2022

[2] “Ci stiamo focalizzando sul tipo sbagliato di Apocalisse da intelligenza artificiale. […] Invece di preoccuparci per un’apocalisse da intelligenza artificiale gigante, dovremmo preoccuparci delle tante piccole catastrofi che l’intelligenza artificiale può generare.”

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4