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Cloud banking, perché è importante nei servizi finanziari



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Tutto quello che bisogna sapere sul cloud banking, una leva di innovazione per gli istituti dei settori bancario e finance, nonché per le aziende del fintech: obiettivi, vantaggi, architettura e alcuni casi aziendali di rilievo

Pubblicato il 12 mar 2025

Giuseppe Arcidiacono

Responsabile Sistema Informativo at ARCEA



ricerca e innovazione cloud banking
ricerca

Il Cloud banking, ossia l’utilizzo delle potenzialità connesse al cloud computing per gestire, archiviare ed elaborare dati e operazioni di natura finanziaria all’interno di infrastrutture scalabili e sicure, è divenuto, grazie alle sue dirompenti capacità innovative, l’argomento principale in cima alle agende di tutti gli istituti bancari del mondo.

Un contesto in cui risulta opportuno, però, bilanciare la necessità di modernizzare il settore bancario con le rigide regole che da sempre normano in maniera stringente il funzionamento dei meccanismi connessi al mondo della finanza, alle transazioni, alla gestione del risparmio e dei capitali pubblici e privati, nonché con il framework normativo del settore finanziario, arricchito di recente dal regolamento Dora.

Cloud banking, lo scenario

L’idea di fondo del cloud banking è quella di sfruttare piattaforme ormai capillarmente diffuse ed utilizzate in tutti i settori, quali Amazon Web Services (AWS), Google Cloud o Microsoft Azure, per rivoluzionare un ambito da sempre “conservatore” ed ancorato a riti, cerimonie o tradizioni secolari per offrire servizi moderni, flessibili e sicuri o, in altre parole, al passo con le tecnologie del nuovo millennio.

Indubbio, infatti, che nel corso degli ultimi anni, il cloud ha avuto un ruolo fondamentale nell’accelerare l’innovazione per le aziende di ogni tipologia, consentendo di attingere a nuovi modelli di servizio, migliorando la produttività, l’efficienza dei costi e la flessibilità dei processi aziendali interni, trasformando il modo di fare business oltre alle aspettative di clienti, partner ed investitori.

La nuvola digitale, inoltre, può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza per quelle banche di lungo corso che oggi si trovano in affanno a causa dell’entrata in scena di competitor travolgenti che puntano con decisione al mercato del Fintech.

In tale contesto, una posizione estremamente autorevole sull’uso del cloud in Europa per le banche è quella della European Banking Federation che, dall’alto delle proprie 33 associazioni bancarie nazionali in Europa che insieme rappresentano circa 3.500 banche, ha sottolineato come “l’adozione di tecnologie innovative da parte delle banche europee richiede un equilibrio tra un quadro affidabile e coerente di regolamentazione finanziaria e flessibilità per adattarsi ai modelli aziendali in evoluzione. La natura intrinsecamente transfrontaliera delle soluzioni di servizi digitali deve essere affrontata da banche, regolatori e fornitori di servizi digitali su un terreno comune, cercando la facilitazione sicura dell’innovazione dei servizi finanziari in tutta Europa. Un quadro giuridico paneuropeo appropriato e armonizzato è fondamentale per facilitare l’adozione di tecnologie innovative”.

Come Funziona il Cloud Banking

Se agli albori della trasformazione digitale il cloud banking era inquadrato dalle banche semplicemente come un modo per fornire servizi finanziari ai clienti da remoto, superando i limiti imposti dagli sportelli e dalle sedi fisiche, grazie alla repentina evoluzione della tecnologia, che oggi offre potenzialità semplicemente impensabili solo qualche anno fa, i colossi della finanza si rivolgono alla grande nuvola informatica con lo scopo di rendere più efficiente, redditizia ed attrattiva l’intera filiera bancaria.

Non è un caso che la già citata European Banking Federation abbia dedicato una sezione del proprio portale al migrazione verso il Cloud e sia promotrice di una serie di pubblicazioni incentrate sui vantaggi, i rischi e le opportunità derivanti dall’azione di questa tecnologia nell’ambito finanziario.

Architettura del Cloud Banking

Secondo l’EBF, in particolare, “La migrazione dalle soluzioni IT on-premise al cloud deve essere considerata come un viaggio consapevole e attento per le banche. Deve necessariamente basarsi sull’evoluzione delle strutture IT e dei servizi bancari esistenti. Gradualmente, le soluzioni cloud private possono essere costruite, trasformate in combinazioni di modelli cloud e infine accolte in un ambiente diversificato”.

La Federazione Europea delle Banche propone anche un approccio ed un modello implementativo che si propone di portare un istituto bancario sul cloud in quattro step fondamentali:

Fonte: Federazione Europea delle Banche

In estrema sintesi, mutuando principi e definizioni già utilizzate in altri ambiti nei quali il Cloud si è già imposto da diverso tempo, è possibile individuare quattro paradigmi fondamentali di implementazione di un’architettura di rete basata sul cloud.

Cloud Pubblico

Il cloud pubblico consente agli istituti finanziari di archiviare i dati dei clienti in data center condivisi e di garantire una elevata capacità di modulare i servizi in base alle reali esigenze degli utilizzatori. E’ immediatamente comprensibile come questa configurazione, se da un lato garantisca importanti vantaggi in termini di costi, scalabilità e flessibilità, susciti preoccupazione e perplessità basate sulle difficoltà di tutela dei dati personali e sulla circostanza per la quale molti dei server in cui vengono memorizzati i dati si trovano in Paesi differenti rispetto a quelli nei quali operano i clienti.

Cloud Privato

Quando le banche hanno iniziato a spostare i servizi nel cloud, la maggior parte ha scelto un ambiente di cloud privato perché considerato più sicuro.

Un cloud privato è un ambiente di cloud computing che appartiene interamente a una singola organizzazione.

Tutti i cloud service su un cloud privato utilizzato da un istituto finanziario sono forniti su una rete privata, limitando la capacità dei malintenzionati di penetrarvi e compromettere i dati dei clienti.

L’infrastruttura per le istanze di cloud privato si trova in genere all’interno di un data center di proprietà dell’istituto finanziario o di un fornitore terzo, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza.

La contropartita è naturalmente rappresentata da una minore elasticità e dalla necessità di garantire investimenti più elevati in quanto non è possibile suddividere tra più soggetti i costi relativi all’infrastruttura ed alla gestione dei servizi.

Cloud Ibrido

Una modalità di adozione del cloud che punta ad esaltare le potenzialità ed a ridurre, al contempo, gli svantaggi dei modelli sopra descritti è sicuramente quella dell’hybrid cloud, che offrono, in estrema sintesi, una combinazione di offerte di ambienti pubblici e privati.

Multi-Cloud

I multicloud possono essere descritti come particolari tipologie implementative nelle quali sono selezionati diversi servizi (pubblici e privati) di numerosi fornitori.

In ambito bancario, tale scelta sta diventando sempre più popolare in quanto consente agli istituti finanziari di acquistare ai prezzi più bassi disponibili da diversi fornitori, mitigando anche i rischi legati all’eccessiva dipendenza da un soggetto terzo (conosciuta in termini tecnici come “vendor lock in”).

Principali leve verso il Cloud Banking

L’avvento del Cloud nel mondo bancario è avvenuto sicuramente grazie ad un certo grado di “osmosi” con altri ambiti, sicuramente più aperti e pronti all’adozione di tecnologie innovative, che hanno gradualmente influenzato le scelte dei principali colossi che operano nell’ambito finanziario in tutto il mondo.

La nuvola digitale, però, ha potuto beneficiare di alcune leve fondamentali che traggono origine proprio nelle peculiarità e nelle caratteristiche in alcuni casi uniche dell’ecosistema nel quale operano gli istituti bancari.

La sostituzione dei sistemi legacy

Fino a qualche anno fa, uno scenario particolarmente ricorrente in ambito bancario era quello connesso all’utilizzo di infrastrutture private risalenti nel tempo che gli istituti non riuscivano a dismettere a causa di importanti investimenti ancora non ammortizzati. Tale situazione ha condotto spesso a situazioni particolarmente onerose nelle quali la manutenzione erodeva una quota rilevante del budget IT con la conseguenza che non risultava possibile sfruttare le vere potenzialità della rivoluzione digitale.

Allo stato attuale, invece, numerosi istituti bancari stanno sfruttando la migrazione verso il cloud per superare l’empasse legato alle cosiddette “infrastrutture legacy” attraverso la sottoscrizione di abbonamenti ritagliati su misura in base alle reali esigenze delle banche ed in grado di far convivere, almeno nella fase di transizione, i server “on premise” con i servizi remoti.

L’ascesa delle fintech e delle challenger bank

Il cloud banking ha cambiato l’esperienza bancaria complessiva a tal punto che alcune nuove banche non hanno affatto sedi fisiche. Le cosiddette “challenger bank”, ossia quelle aziende tecnologiche che fanno molto affidamento su prodotti e servizi di tecnologia finanziaria (fintech), utilizzano, ad esempio, il cloud per implementare piattaforme bancarie totalmente digitali.

Le immense potenzialità garantite dalle nuove tecnologie permettono, in particolare, a tali “start-up finanziarie” di offrire, attraverso strumento totalmente virtuali, gli stessi servizi degli istituti finanziari tradizionali, inclusi conti correnti e di risparmio, prestiti e carte di credito, senza le spese generali delle filiali e dei dipendenti necessari per gestirle.

L’emergere dell’open banking

L’avvento del cloud nel mondo bancario ha aperto anche le porte al cosiddetto “open banking”, una pratica per la quale gli istituti finanziari rendono disponibili i dati dei propri clienti a soggetti terzi, con il fine ultimo di promuovere l’innovazione e fornire nuovi servizi.

I dati dei clienti, in particolare, previa autorizzazione da parte dei soggetti interessati, sono generalmente condivisi in maniera automatizzata generando opportunità di marketing finalizzate alla stipula di prestiti, mutui, allo sviluppo di prodotti digitali di consulenza finanziaria o all’avvio di opportunità di investimenti.

Adozione di funzionalità “pronte all’uso”

Il passaggio dal cloud privato a quello pubblico da parte di molti istituti finanziari ha consentito ai fornitori di cloud pubblico di offrire prodotti nuovi e innovativi in un modello di prodotto come servizio, consentendo alle banche di sperimentare diversi servizi e prodotti per i clienti.

Le banche utilizzano il cloud per diversi scopi, tra cui:

  • Core Banking su Cloud: Gestione di conti correnti, prestiti, pagamenti.
  • Open Banking e API : Integrazione con fintech e altri istituti finanziari.
  • Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML): Analisi predittiva e personalizzazione dei servizi.
  • Big Data e Analytics: Raccolta e analisi dei dati dei clienti per strategie di marketing e gestione del rischio.
  • Sicurezza e Conformità: Protezione da attacchi informatici e rispetto delle normative bancarie.

L’ EBF Cloud Banking Forum

Un elemento particolarmente interessante nell’ambito del Cloud Banking è rappresentato dall’ EBF Cloud Banking Forum, che può essere, invero, considerato come un tentativo unico di creare un dialogo tra autorità competenti, fornitori di servizi cloud (CSP) e banche, con l’obiettivo di adottare un approccio di vigilanza armonizzato nei confronti del cloud computing e supportare la rapida adozione di soluzioni cloud pubbliche/ibride nel settore bancario.

Nei suoi flussi di lavoro iniziali, l’EBF Cloud Banking Forum ha creato quattro documenti tecnici, che riflettono aspetti importanti per l’adozione del cloud da parte delle banche europee (la tabella seguente è stata realizzata utilizzando come fonte il sito EBF).

Cloud auditing Assurance resources & pooled auditsThe use of Cloud Computing by Financial InstitutionsCloud exit strategy – testing of exit plansOutsourcing Register: Cloud specific guidance
https://www.ebf.eu/wp-content/uploads/2022/07/EBF-Cloud-Banking-Forum_cloud-auditing_July-2022_final.pdfhttps://www.ebf.eu/wp-content/uploads/2020/06/EBF-Cloud-Banking-Forum_The-use-of-cloud-computing-by-financial-institutions.pdfhttps://www.ebf.eu/wp-content/uploads/2020/09/Cloud-exit-strategy-Testing-of-exit-plans.pdfhttps://www.ebf.eu/wp-content/uploads/2020/06/200604-EBF-Cloud-Banking-Forum_Outsourcing-Register-cloud-specific-guidance_final.xlsx

Con il supporto di un quadro normativo armonizzato attraverso suggerimenti di best practice volontarie e fornitura di background formativo, i fornitori di servizi cloud e le banche europee stanno cercando di evitare una frammentazione dannosa per il cloud computing in tutta l’UE.

A tal fine, i documenti riflettono sulle caratteristiche speciali dell’uso del cloud da parte degli istituti finanziari e affrontano i requisiti previsti dalle linee guida EBA sugli accordi di esternalizzazione da una prospettiva specifica del cloud.

Vantaggi, aspetti critici e rischi connessi al Cloud Banking

Alla luce di quanto descritto in precedenza e del contesto di riferimento in corso di analisi, di seguito sono sintetizzati i principali vantaggi legati all’introduzione del Cloud in istituto bancario:

Allo stesso modo, sono di seguito analizzati gli aspetti critici ed i principali rischi che un istituto bancario dovrebbe attentamente considerare quanto decidere di intraprendere la strada che porta verso il Cloud:

Casi concreti di successo nell’implementazione di soluzioni cloud in ambito bancario

Al fine di acquisire un quadro quanto più possibile completo ed esaustivo delle modalità di implementazione del Cloud nell’ambito bancario, sono proposte nel seguito della trattazione alcuni tra i più importanti casi di successo che hanno consentito a soggetti di calibro internazionale operanti nel settore finanziario di ottenere significativi risultati grazie all’adozione di servizi basati sulla nuvola digitale.

Goldman Sachs – “GS Financial Cloud for Data” (AWS)

Goldman Sachs ha lanciato GS Financial Cloud for Data, una piattaforma basata su Amazon Web Services (AWS) che fornisce dati di mercato e strumenti di analisi a investitori istituzionali, hedge fund e fintech.

Obiettivo del progetto:

  • Offrire un accesso più veloce ed efficiente ai dati finanziari.
  • Eliminare le complessità dell’infrastruttura dati tradizionale nel settore finanziario.
  • Migliorare la capacità di analisi per il trading e la gestione del rischio.
  • Fornire API cloud-native per permettere a sviluppatori e aziende di creare nuovi servizi finanziari.

Strategia di implementazione:

Goldman Sachs ha sfruttato AWS per costruire una piattaforma scalabile e sicura, capace di gestire enormi quantità di dati finanziari in tempo reale.

  • Serverless Computing e Cloud-Native API per una gestione più efficiente.
  • Data Analytics avanzata per supportare decisioni di investimento.
  • Tecnologie di Machine Learning per previsioni di mercato.
  • Sicurezza e Compliance con strumenti avanzati di crittografia.

Tecnologie Utilizzate

Benefici ottenuti:

  • Riduzione del 90% nei tempi di elaborazione dati per il trading.
  • Maggiore accessibilità ai dati di mercato, grazie a API cloud-native.
  • Sicurezza avanzata, con strumenti di monitoraggio delle minacce informatiche.
  • Ottimizzazione della gestione del rischio, grazie all’analisi avanzata su dati in tempo reale.
  • Migliore esperienza per i clienti istituzionali, con accesso più rapido a informazioni critiche.

Goldman Sachs, con il supporto di AWS, ha creato un’infrastruttura cloud moderna che permette alle istituzioni finanziarie di analizzare i dati di mercato in modo più rapido ed efficace. La piattaforma rappresenta un grande passo avanti nell’evoluzione della finanza digitale e del trading ad alta frequenza.

JPMorgan Chase – Cloud e AI per la Finanza

JPMorgan Chase ha adottato il cloud computing e l’intelligenza artificiale (AI) per ottimizzare la gestione dei dati, migliorare la sicurezza, ridurre le frodi e potenziare il servizio clienti. L’istituto utilizza Google Cloud e AWS per implementare soluzioni avanzate di analisi dei dati e machine learning nel settore finanziario.

Obiettivo del progetto:

  • Migliorare la sicurezza e la conformità con strumenti di monitoraggio avanzati.
  • Ottimizzare l’analisi del rischio finanziario con Big Data e AI.
  • Rafforzare il rilevamento delle frodi tramite algoritmi di machine learning.
  • Aumentare la scalabilità dei servizi bancari, riducendo la dipendenza da data center fisici.
  • Migliorare l’efficienza delle operazioni bancarie grazie a un’infrastruttura cloud.

Strategia di implementazione:

JPMorgan Chase ha trasferito una parte delle proprie operazioni su Google Cloud e AWS, implementando soluzioni AI-driven per analisi predittiva, rilevamento delle frodi e gestione dei dati finanziari.

  • Machine Learning e AI per l’analisi delle transazioni e il rilevamento delle anomalie.
  • Cloud computing per il trading ad alta frequenza, con elaborazione dati più veloce.
  • Big Data Analytics per una migliore gestione dei rischi di mercato.
  • Security Operations Center basato su Cloud, con monitoraggio in tempo reale delle minacce.

Tecnologie utilizzate

Benefici ottenuti:

  • Riduzione del 30% dei costi IT grazie all’ottimizzazione delle risorse cloud.
  • Incremento del 40% nell’efficienza del rilevamento delle frodi, grazie agli algoritmi AI.
  • Capacità di elaborare milioni di transazioni al secondo, migliorando il trading in tempo reale.
  • Maggiore sicurezza e compliance, con crittografia avanzata e monitoraggio AI-driven.
  • Scalabilità dinamica, che consente alla banca di gestire picchi di transazioni senza problemi.

Uno dei principali successi dell’adozione del cloud è stato il miglioramento del rilevamento delle frodi con l’intelligenza artificiale. JPMorgan Chase utilizza AI e machine learning per analizzare le transazioni in tempo reale e identificare modelli sospetti, riducendo drasticamente le perdite dovute a frodi bancarie.

  • Utilizzo di modelli predittivi per rilevare schemi fraudolenti.
  • Blocchi automatici per transazioni sospette con revisione AI.
  • Riduzione dei falsi positivi, migliorando l’esperienza del cliente.

Grazie a Google Cloud e AWS, JPMorgan Chase ha potenziato la sicurezza, migliorato la gestione del rischio e reso i propri servizi finanziari più efficienti. Il cloud banking e l’AI stanno ridefinendo il settore bancario, consentendo alle istituzioni di adattarsi rapidamente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Deutsche Bank – Partnership con Google Cloud

Deutsche Bank ha siglato una partnership strategica pluriennale con Google Cloud per modernizzare la propria infrastruttura IT, migliorare l’efficienza operativa e promuovere l’open banking. L’obiettivo principale è digitalizzare i servizi bancari, sfruttando tecnologie cloud avanzate per innovare nel settore finanziario.

Obiettivo del progetto:

  • Modernizzare i sistemi bancari tradizionali, riducendo la dipendenza da data center fisici.
  • Implementare l’open banking e migliorare la connettività con fintech e sviluppatori.
  • Aumentare la sicurezza e la conformità normativa, grazie agli strumenti di protezione avanzati di Google Cloud.
  • Utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare l’analisi dei dati e il servizio clienti.
  • Ottimizzare la gestione delle transazioni e il trading ad alta frequenza.

Strategia di implementazione:

Deutsche Bank ha adottato un’architettura cloud ibrida con Google Cloud, combinando applicazioni on-premises e cloud-native. La banca utilizza tecnologie avanzate per:

  • Ridurre la complessità IT, migrando i sistemi legacy su cloud.
  • Migliorare la scalabilità e il tempo di risposta per le operazioni bancarie.
  • Supportare la creazione di nuovi servizi bancari digitali tramite API cloud-native.
  • Garantire la massima sicurezza e conformità alle regolamentazioni bancarie globali.

Tecnologie utilizzate

Benefici ottenuti

  • Riduzione del 50% dei tempi di elaborazione delle transazioni, migliorando la rapidità del trading.
  • Maggior sicurezza con strumenti avanzati di AI e monitoraggio continuo delle minacce.
  • Aumento della capacità di elaborare milioni di transazioni al secondo, migliorando la gestione del rischio finanziario.
  • Implementazione di servizi open banking, favorendo l’integrazione con fintech e sviluppatori esterni.
  • Ottimizzazione dei costi IT, eliminando parte dell’infrastruttura fisica e riducendo le spese di manutenzione.

Caso d’uso: open banking e servizi digitali

Uno degli obiettivi principali della collaborazione con Google Cloud è favorire lo sviluppo dell’open banking, permettendo a fintech e sviluppatori di creare nuove applicazioni finanziarie basate sui dati della banca.

  • Implementazione di API bancarie per l’integrazione con app fintech.
  • Utilizzo di AI per offrire consigli finanziari personalizzati ai clienti.
  • Possibilità di creare nuovi modelli di pagamento e gestione finanziaria.

Grazie alla partnership con Google Cloud, Deutsche Bank ha compiuto un passo fondamentale verso la digitalizzazione dei suoi servizi bancari. L’adozione di cloud computing, AI e open banking sta trasformando il modo in cui la banca interagisce con clienti e partner, migliorando sicurezza, efficienza e innovazione.

Capital One – La Prima Banca 100% Cloud con AWS

Capital One è stata una delle prime grandi banche a migrarsi completamente su cloud, abbandonando i data center tradizionali per adottare Amazon Web Services (AWS). Questo ha reso Capital One un modello pionieristico di banca digitale cloud-native, migliorando sicurezza, scalabilità e innovazione tecnologica.

Obiettivi del progetto:

  • Trasformare completamente l’infrastruttura IT, eliminando i data center fisici.
  • Migliorare la sicurezza e la protezione dei dati attraverso strumenti cloud avanzati.
  • Aumentare l’efficienza operativa e ridurre i costi IT.
  • Utilizzare AI e Machine Learning per ottimizzare il servizio clienti e la gestione del rischio.
  • Creare nuovi servizi bancari digitali e migliorare l’esperienza utente.

Strategia di implementazione:

Capital One ha trasferito tutte le proprie operazioni bancarie su AWS, diventando la prima banca completamente cloud-native. Questa trasformazione ha richiesto una riprogettazione completa dell’architettura IT, inclusa l’adozione di:

  • Elaborazione serverless per migliorare la velocità e l’efficienza.
  • Data analytics avanzata per la gestione del rischio e l’analisi del comportamento dei clienti.
  • Machine Learning e AI per il rilevamento delle frodi e il servizio clienti personalizzato.
  • Zero Trust Security Model, con crittografia avanzata e gestione degli accessi basata su AI.

Tecnologie utilizzate

Benefici ottenuti:

  • Eliminazione completa dei data center, riducendo del 40% i costi IT.
  • Maggiore scalabilità, con possibilità di gestire milioni di transazioni al secondo.
  • Migliore sicurezza informatica, grazie a AI e modelli di sicurezza Zero Trust.
  • Riduzione del 30% delle frodi bancarie, grazie a sistemi avanzati di machine learning.
  • Esperienza utente migliorata, con assistenti virtuali e sistemi AI per l’analisi del comportamento dei clienti.

Capital One utilizza AWS per monitorare miliardi di transazioni e identificare schemi di frode in tempo reale.

  • Analisi predittiva basata su machine learning per rilevare anomalie nei pagamenti.
  • Blocchi automatici su transazioni sospette, con revisione AI.
  • Sistemi di autenticazione biometrica per aumentare la sicurezza delle transazioni.

Capital One ha rivoluzionato il settore bancario diventando la prima banca al mondo 100% cloud-native, grazie all’adozione completa di AWS. Questo ha permesso di migliorare sicurezza, efficienza, scalabilità e innovazione, rendendola un modello di riferimento per altre istituzioni finanziarie.

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