Intelligence e tecnologie

Servizi segreti e politica, la lezione” della Cia sul fattore “umano” nel digitale

Nell’era del digitale, l’aspetto dei Servizi Segreti è sempre più decisivo anche sotto un punto di vista diplomatico e di tecniche umane. La figura della spia va dunque ripensata in un’ottica di integrazione tra le facoltà umane e tecnologiche. Ecco perché l’ingerenza politica può portare a parzialità e minare la democrazia

Pubblicato il 22 Gen 2021

Marco Santarelli

Chairman of the Research Committee IC2 Lab - Intelligence and Complexity Adjunct Professor Security by Design Expert in Network Analysis and Intelligence Chair Critical Infrastructures Conference

satelliti spia commerciali -

Sono ore decisive che faranno da spartiacque per un Conte bis o un nuovo governo. Se da una parte c’è il nodo sull’approvazione del nuovo Recovery Plan, dall’altro c’è in ballo la più “sanguinosa” delega sui Servizi Segreti e sulla composizione della nuova struttura di governo.

Quindi, da un lato abbiamo il progetto approvato Next generation EU, conosciuto come Recovery Fund o, come dicono tanti, “Piano per la ripresa e la resilienza”, da utilizzare per il rilancio del Paese nel triennio 2021-2023 con i Recovery bond, titoli di Stato europei, che servono per i Piani nazionali di riforme, ovvero il Recovery Plan.

Dall’altro, la scelta accurata sui Servizi Segreti su cui aleggiano ancora dubbi e perplessità per via di un’ingerenza inverosimile della politica su tale argomento.

Andiamo a vedere come, sotto input americano, l’aspetto dei Servizi Segreti sia sempre più decisivo e fondamentale anche sotto un punto di vista diplomatico e di tecniche umane.

La nomina del nuovo direttore della CIA

È notizia di qualche giorno fa che il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato chi sarà il nuovo direttore della CIA, il diplomatico di carriera William Joseph Burns. In merito alla sua nomina, il Presidente Biden ha affermato: Burns “condivide la mia profonda convinzione che l’intelligence debba essere apolitica e che i professionisti dell’intelligence dedicati al servizio della nostra nazione meritino la nostra gratitudine e rispetto”. Se confermato, sarebbe il primo capo della Cia proveniente dal dipartimento di Stato.

Burns ha un curriculum di tutto rispetto: 64 anni, una laurea in storia presso La Salle University e una in relazioni internazionali presso il St John’s College, a Oxford, è stato ambasciatore in Giordania (1998-2001), assistente segretario per il Vicino Oriente (2001-2005), ambasciatore in Russia (2005-2008). Per 33 anni al Dipartimento di Stato sotto presidenti repubblicani e democratici, è diventato vicesegretario di Stato nel 2011, durante la presidenza di Barack Obama, fino alle dimissioni del 2014 per passare alla direzione del think tank di affari internazionali di Washington Carnegie Endowment of International Peace. Tra le onorificenze ricevute dagli altri governi, il nostro Presidente Sergio Mattarella lo ha nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana il 13 gennaio 2017.

Diplomazia e ritorno alle spie umane

Dalla scelta di questa figura cruciale, come abbiamo visto un eccellente diplomatico, “il migliore diplomatico della sua generazione”, come lo ha definito David Ignatius sul Washington Post e dalle ricadute sul nostro sistema Paese, è importante sottolineare la necessità sia di avere figure che siano impegnate non solo nella parte strettamente politica, dove di solito ci sono scaramucce tra partiti, ma anche nella parte di relazioni e soprattutto in quella inerente argomenti molto delicati come lo sviluppo tecnologico, la nascita cruciale del 5G e il conseguente rapporto tra potenze. In tal senso gli USA sembrano prendere una posizione netta, che è quella di raccontare il mondo non più attraverso gli occhi propri, gestiti a oltranza secondo solo degli interessi specifici, come dimostrava la presidenza Trump, ma di vederli anche attraverso gli occhi di chi normalmente fa dell’azione diplomatica un topic centrale per lo sviluppo del Paese. In questo pertugio, che unisce sia le reali esigenze delle imprese che quelle dello Stato, c’è bisogno di persone che sappiano avere relazioni e sappiano fare le “spie” non solo attraverso la tecnologia come si dice troppo spesso, ma anche attraverso contatti nazionali e internazionali nell’ambito della sicurezza.

Human-in-the-loop, una resistenza culturale?

In tal senso, da uno studio di Fabio Vanorio e Francesco D’Arrigo per l’Istituto Italiano di Studi Strategici “Niccolò Machiavelli” intitolato “Intelligence hyper-loop, su come la considerazione del concetto “human-in-the-loop” sia vitale per la rivoluzione digitale dello spionaggio”, emerge una visione un po’ contrastante rispetto a quanto invece la nomina di Burns ci dimostra ed è anche di ciò che vorremmo parlare in questo articolo.

L’elemento umano con questa nomina vuole essere sempre più centrale per la gestione dell’elemento tecnologico. Non si rischia assolutamente di essere anacronistici. Infatti, partendo proprio dallo studio, di per sé eccellente, si evince che lo scopo della ricerca è “di indagare scientificamente sul ruolo che gli esseri umani possono svolgere nel promuovere o ostacolare il progresso tecnologico della Comunità Intelligence”. La Comunità Intelligence viene chiamata anche “National Security Enterprise” (NSE), inteso come un insieme di agenzie e processi che collaborano per uno scopo o visione comune. Da qui parte il concetto di “Human-In-The-Loop” che fa riferimento al rapporto Uomo-Macchina, i due aspetti principali alla base della crescita tecnologica di un sistema.

L’Uomo è fondamentale nel favorire questa crescita in ogni ambito, così come nella costruzione delle sei fasi dell’Intelligence Loop, o Ciclo Intelligence, costituito da indirizzi di ricerca, pianificazione e direzione, raccolta, trattamento ed elaborazione, analisi e produzione, e disseminazione.

Il coinvolgimento dell’Uomo è importante proprio perché sa catalogare e studiare l’evoluzione specifica dell’AI e del Machine Learning applicate alle indagini. Anche se lo studio Vanorio-D’Arrigo segnala uno scricchiolio nel ruolo dell’essere umano nell’Intelligence Loop, in quanto se un processo organizzativo non funziona, la tecnologia più innovativa non può fare a meno di risentirne, l’elemento umano sa gestire i processi dell’Intelligence Loop. Sa anche prevedere i principi alla base dell’AI (5G, Machine Learning, Big Data). Il problema principale, ad esempio nelle indagini asimmetriche, è che molte volte non c’è il sufficiente contributo tra uomo e macchina. Si dovrebbe invece dare sempre più importanza alla branca dell’intelligence costituita da fonti umane e dall’interazione interpersonale.

In tal senso, con il progresso della tecnologia, la fonte umana non verrà depotenziata, ma si adeguerà. In tale direzione fondamentale è la Virtual Humint: l’insieme del lato umano della Humint e di quello virtuale del Socmint, ossia la Social Media Intelligence. La Virtual Humint, disciplina che si occupa maggiormente della creazione di identità virtuali in rete, soprattutto nelle piattaforme social, al contrario di quanto si possa pensare, riporta l’Uomo alla sua centralità nell’analisi e nella raccolta delle informazioni, andando a colmare così i vuoti che per forza di cose vengono lasciati dalla tecnologia. Uomo-Macchina possono funzionare senza che necessariamente la macchina, nel corso della sua evoluzione, sostituisca l’uomo.

Da questo “potenziamento” tecnologico sono derivate due scuole di pensiero. La prima è quella dei Big Data, che analizza i dati in maniera quantitativa attraverso l’uso di software di analisi di alta tecnologia, ma mancanti del “fattore umano” che fornisce quel dettaglio in più spesso fondamentale per la svolta di un’indagine. Questi software rappresentano un impegno di spesa, tempo di formazione del personale e gestione non indifferenti.

La seconda scuola di pensiero, che invece fa un’analisi qualitativa delle informazioni, è la cosiddetta Analyst Human Centric. Lo dice il nome stesso: l’analista umano è al centro dell’attività di indagine e i software sono marginali.

Per capire meglio la differenza di approccio tra i due metodi basta pensare alla lotta al terrorismo: con i big data si ottiene una visione complessiva e statistica degli eventi, mentre attraverso la Virtual Humint, l’analisi è svolta in maniera verticale e andando a fondo agli eventi partendo dagli specifici aspetti delle informazioni presenti nel cyberspazio e cercando anche nuovi spunti. Basti pensare alla grande attività svolta da Bellingcat, il sito di giornalismo inglese che con strumenti di open source gratuiti e i suoi giornalisti analisti, è riuscito a scovare gruppi terroristici dell’ISIS provenienti dal confine turco, un reparto speciale dell’ISIS, il Katibat al-Battar, a scoprire chi fossero i due agenti russi accusati di avere avvelenato Sergei Skripal e geolocalizzato i sicari dei narcos nello stato messicano di Chihuahua. Ricordiamo poi la campagna di propaganda dell’ISIS, CyberJihad, che recluta sempre più i suoi adepti attraverso i social network, quindi utilizzando il cyberspazio, lo stesso cyberspazio, in cui la Virtual Humint sa benissimo come muoversi, con lo stesso approccio metodologico che la Humint mette in pratica nel mondo reale.

Politica o diplomazia per i servizi segreti?

Nella catena organizzativa e dell’approccio umano all’intelligence, la tutela della sicurezza nazionale rischia spesso di finire in secondo piano per colpa di più piccoli obiettivi individuali di membri del governo, del parlamento o di altre élite politiche, e si ha la cosiddetta “politicizzazione dell’Intelligence”, o a causa di una cattiva diplomazia. La NSE, di cui si parlava prima, ad esempio, spesso preferisce i dispositivi di sorveglianza per la raccolta dei dati all’uomo per evitare di incorrere in pregiudizi e disinformazione: il dispositivo scatta fotografie e quindi rende qualcosa di tangibile rispetto a una fonte umana clandestina. In questo modo però la politicizzazione ricade sulle scelte operative, dando maggiore spazio alle fonti tecniche e dimenticando l’importanza delle relazioni tra le persone, anche con estrazioni culturali diverse, nella raccolta e nello studio delle informazioni. In tal senso si perde quello che viene normalmente chiamato il contesto su cui si manifestano determinate azioni.

Ecco l’importanza della nomina della CIA. Le spie umane saranno sempre più “diplomatiche” nel vero senso del termine. 

Oggi come in passato, devono essere invisibili, ma la differenza rispetto ad allora è che oggi, oltre agli agenti, devono dar conto anche alle macchine, in più con la diffusione dei social network, è sempre più insidioso lavorare sotto falsa identità o sotto copertura per via di possibili intercettazioni in ambito di controspionaggio. Quindi la loro invisibilità va gestita in base ai rapporti che ogni spia si riesce a creare all’interno di un sistema di empatia con situazioni di Paesi diversi e va ripensata non attraverso una legge del taglione o di out out, ma assolutamente in una legge di integrazione tra le facoltà umane e quelle tecnologiche. Qui risiede anche il fatto che entrare con la politica troppo sui servizi segreti può portare ad una parzialità che andrà a minare la democrazia di ogni paese.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4