intelligenza artificiale

AI in sanità: oltre le etichette, serve logica umana



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Calcolatrici, lavastoviglie, software clinici: davvero tutto questo è “intelligenza” artificiale? Se continuiamo a chiamare AI ciò che non lo è, finiremo per amplificare “allucinazioni” invece che costruire progresso. La sanità potrebbe essere il banco di prova dove non possiamo permetterci di sbagliare

Pubblicato il 20 ott 2025

Alex Dell'Era

Co-coordinatore, Gruppo Scienze della vita – FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) Adjunct Professor – DiTEiM Department, CUIRIF (Centro Universitario Internazionale per la Ricerca sull’Innovazione e la Formazione)



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L’intelligenza artificiale in sanità rappresenta una delle frontiere più promettenti e controverse dell’innovazione tecnologica. Eppure, dietro l’entusiasmo e le aspettative si nasconde un problema di fondo: non tutto ciò che viene etichettato come AI lo è davvero. Questa confusione terminologica non è solo una questione accademica, ma ha conseguenze concrete sulle scelte cliniche, normative ed economiche.

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