La trasformazione digitale che interessa la pubblica amministrazione italiana, i soggetti privati e i cittadini non può prescindere dall’accessibilità: offrire e ricevere servizi, contenuti e piattaforme digitali realmente fruibili da tutti rappresenta una priorità a livello sociale, economico, normativo ed etico.
In questo contesto si inserisce la Misura 1.4.2 PNRR “Citizen inclusion. Miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali”, dal valore di 80 milioni di euro, di cui l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) è il soggetto attuatore, mentre la titolarità compete al Dipartimento per la Trasformazione Digitale.
La Misura 1.4.2 rappresenta il quadro strategico e operativo entro cui si sviluppa il programma di formazione gratuito sull’accessibilità digitale promosso da AgID.
Indice degli argomenti
“Citizen inclusion” e il piano formativo nazionale
Nella cornice della Misura 1.4.2 PNRR, l’Agenzia per l’Italia Digitale agisce come motore di un’importante evoluzione culturale e professionale: attraverso il programma formativo 2023/2024 e il ciclo formativo del 2025 “L’accessibilità per la trasformazione digitale”, avviato nel mese di marzo, AgID ha operato per aumentare la consapevolezza, la competenza e la responsabilità di chi progetta e gestisce servizi digitali, al fine di favorire la costruzione di una comunità di professionisti della digitalizzazione inclusiva.
Il progetto PNRR ha previsto, tra le altre linee d’azione, un ampio piano formativo su scala nazionale destinato a dipendenti pubblici, privati e cittadini interessati a frequentare corsi sul tema dell’accessibilità informatica in modalità sincrona e asincrona, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze tecnico-professionali trasversali nell’ambito dell’accessibilità digitale strutturate su tre livelli (base, intermedio e avanzato), fornendo risposta a diversi bisogni formativi, dalle prime nozioni operative agli approfondimenti specialistici.
Questa scelta metodologica risponde alla necessità di superare la logica del mero adempimento normativo, promuovendo, piuttosto, un vero salto culturale, all’insegna della partecipazione attiva, della progettazione accessibile by design e dell’innovazione inclusiva. La formazione, del resto, è un tema trasversale che coinvolge tutti, professionisti e cittadini. Come evidenziano Morte-Nadal ed Esteban-Navarro (2025), le competenze digitali di base sono un elemento imprescindibile per garantire l’inclusione digitale nell’accesso ai servizi pubblici digitali europei.
Accessibiltià digitale, dai numeri al valore: l’esperienza formativa 2023/2024
L’importanza della formazione sull’accessibilità digitale è confermata dai risultati conseguiti nell’edizione 2023/2024 del programma formativo AgID, che ha coinvolto 3.600 partecipanti. I corsi erogati tramite aule virtuali sono stati 238,mentre le ore di formazione ammontano a 952, con un’ampia offerta formativa centrata sulle seguenti tematiche: User experience per l’accessibilità digitale; Soluzioni di accessibilità: strumenti e buone pratiche; Contenuti accessibili; Strumenti per la comunicazione accessibile; Accessibilità digitale nella legislazione vigente; Disability management; Strategie di accessibilità digitale; UX Accessibility management; Web accessibile.
“L’accessibilità per la trasformazione digitale”: il nuovo ciclo formativo 2025
Le attività formative 2023/2024 sono state seguite da un nuovo ciclo formativo 2025 dal titolo “L’accessibilità per la trasformazione digitale”, che si sta svolgendo in questi mesi. Tale programma è stato progettato per supportare le pubbliche amministrazioni e i professionisti del settore nella creazione di servizi digitali inclusivi e conformi agli standard di accessibilità.
L’approccio ai temi affrontati è teorico e pratico, con una parte della lezione dedicata a esercitazioni operative. Tutti i corsi forniscono un attestato di partecipazione, a fronte di una frequenza di almeno due ore.
I primi tre corsi del ciclo formativo 2025 sono stati i seguenti:
- “Siti web accessibili: buone pratiche da seguire”;
- “Documenti accessibili: progettazione, verifica e pubblicazione”;
- “Tecnologie assistive: panoramica e loro utilizzo”.
I corsi hanno riscosso grande attenzione da parte dei professionisti del settore ma non solo: infatti sono stati seguiti anche da cittadini interessati al tema dell’accessibilità digitale. Il programma formativo del 2025 ha visto, a ora, l’erogazione di 43 sessioni, l’iscrizione di 1.075 persone e la programmazione di 5 nuovi corsi in partenza nelle prossime settimane, come riportato nell’infografica seguente.

L’infografica presenta i dati delle sessioni formative del ciclo formativo 2025, aggiornati alla data dell’8 maggio 2025, già indicati all’interno dell’articolo
I nuovi corsi in partenza avranno un focus su analisi e strumenti a supporto per l’accessibilità di siti web, documenti e app e sugli strumenti dell’accessibilità. Un corso specifico sarà dedicato, infine, al personale dirigente delle Pubbliche Amministrazioni.
I profili professionali dei partecipanti
I corsi hanno coinvolto una platea eterogenea di partecipanti, tra cui professionisti del settore pubblico e privato, sviluppatori, designer, responsabili della comunicazione e cittadini interessati ad approfondire il tema dell’accessibilità digitale. In particolare, le figure professionali più rappresentate sono state: UX/UI Designer, IT Specialist, Web developer, Project manager, Communication specialist, Business analyst, Accessibility specialist, Web Accessibility Expert, Documentation specialist e altre figure come funzionari amministrativi e imprenditori.
Il quadro normativo: le direttive europee e le strategie PNRR
Da un punto di vista normativo, la formazione sull’accessibilità digitale risponde alle direttive europee, che prevedono standard sempre più stringenti in materia, trovando piena attuazione all’interno delle strategie del PNRR.
Più in generale, la normativa attuale ribadisce che la formazione continua su questi temi è un prerequisito fondamentale per la pubblica amministrazione e per i privati affinché i servizi siano digitalmente accessibili. «Dall’analisi del quadro normativo risulta chiaramente l’esistenza di disposizioni vincolanti in tema di accessibilità, le quali implicano precetti ineludibili per diversi settori, come l’edilizia, i trasporti, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, gli spazi pubblici, i servizi sanitari e quelli educativi. L’obiettivo è quello di garantire a tutte le persone la possibilità di avvalersi di prodotti essenziali e realizzare esperienze significative nel modo più autonomo e inclusivo possibile, assicurando a ciascun individuo, interessato o meno da disabilità, condizioni di piena accessibilità. In ambito formativo questo obiettivo è da intendersi non solo come fruibilità degli spazi, e quindi eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche nei termini di una più fruttuosa acquisizione dei contenuti e di un effettivo potenziamento dei processi di apprendimento (Bonavolontà, G. et al., 2023)».
In tale prospettiva, la formazione è un’azione concreta per ridurre il digital divide e costruire servizi digitali moderni, innovativi e realmente inclusivi.
Dove trovare informazioni e iscriversi ai corsi
Tutti i dettagli sulle sessioni formative in essere e in programma, le modalità di iscrizione, il calendario formativo e i materiali di approfondimento sono disponibili nella sezione dedicata del portale tematico AgID sull’accessibilità digitale.
Il portale offre un accesso diretto e aggiornato alle iniziative di formazione, con l’obiettivo di supportare concretamente chi lavora – o desidera lavorare – per rendere i servizi digitali più accessibili a tutti.
Bibliografia
Bonavolontà, G. et al. (2023). Technology and Accessibility in an Inclusive Perspective: Challenges,Opportunities and Educational Implications. Italian Journal of Special Education for Inclusion, XI, 2, 73‐83. https://doi.org/10.7346/sipes-02-2023-07
Morte-Nadal, T., Esteban-Navarro, M.Á. Recommendations for digital inclusion in the use of European digital public services. Humanit Soc Sci Commun 12, 273 (2025). https://doi.org/10.1057/s41599-025-04576-7
Progetto finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU – Misura 1.4.2 PNRR
