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Banda ultralarga, ecco l’aiuto che verrà dalle Camere di Commercio

Il progetto “ULTRANET. Banda ultra larga, Italia ultra moderna” mira a favorire la conoscenza e la diffusione della BUL come strumento di sviluppo territoriale. Partirà a settembre e coinvolgerà tutte le 60 Camere di commercio d’Italia

Pubblicato il 07 Giu 2017

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La connettività a banda ultralarga riveste un’importanza strategica per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, come stabilito nella strategia EU 2020. L’Agenda Digitale Europea evidenzia l’importanza della BUL per il miglioramento della competitività delle imprese, l’inclusione sociale, l’occupazione e per la qualità della vita in generale. L’obiettivo dell’Unione è assicurare che entro il 2020 tutti i cittadini europei abbiano accesso a connessioni molto rapide, superiori a 30 Mbit/s, e che almeno il 50% delle famiglie sia abbonata a servizi Internet con una velocità di connessione superiore a 100 Mbit/s.

La strategia adottata dal Governo italiano per colmare il ritardo del nostro Paese in termini sia di copertura che di velocità di connessione dei servizi prevede un intervento capillare sul territorio nazionale, realizzando politiche volte a ridurre il digital divide nelle c.d. aree bianche e, al contempo, sviluppare servizi digitali avanzati per dare impulso ad una crescita economica ed inclusiva anche nelle cosiddette aree grigie e nere.

In tale direzione, è recente la notizia della nascita del “network nazionale Industria 4.0” presentata dal ministro Carlo Calenda e dai vertici di Unioncamere, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato e Cna, che – attraverso una fitta rete di punti distribuiti sul territorio nazionale (competence center, punti impresa digitale e digital innovation hub) – intende accompagnare e supportare le imprese nella trasformazione digitale 4.0.

Il contributo del sistema camerale non si limiterà però alla realizzazione di 77 PID “Punti Impresa digitale”. Nel contesto appena descritto e in stretta sinergia con le azioni dei PID e del Network nazionale Industria 4.0, Unioncamere italiana sta infatti avviando il progetto “ULTRANET. Banda ultra larga, Italia ultra moderna” che si pone l’obiettivo di favorire la conoscenza e la diffusione della BUL come strumento di sviluppo territoriale, attraverso una comunicazione corretta, continua e costante dell’azione del Governo e dei benefici attesi per i destinatari, diretti e indiretti degli interventi, nonché di sostenere la connessione tra imprese, Pubblica Amministrazione e società civile stimolando la crescita di servizi innovativi e, conseguentemente, la domanda di reti più veloci.

Facendo leva su figure professionali opportunamente formate che provvederanno al coinvolgimento degli stakeholder del territorio, il progetto Ultranet prevede una serie di iniziative rivolte alle imprese, agli operatori economici, ai cittadini (in primis delle aree bianche, ma non solo) volte a:

  • stimolare la nascita di nuovi servizi e l’aumento della domanda di connettività;
  • fornire informazioni su tempistiche, modalità e stato di sviluppo del piano BUL aumentandone la reputazione;
  • comunicare e far comprendere le opportunità che la BUL offre come infrastruttura abilitante ai servizi digitali
  • trasferire il “sapere utile” affinché le imprese italiane – in particolare le piccole-medie imprese – e i cittadini capiscano le potenzialità dell’e-commerce e ne implementino le soluzioni, comprendano come condividere e utilizzare i dati aperti, come fare rete e creare business, e adottino strumenti e processi che generino innovazione (per esempio quelli in chiave Industria 4.0), ma anche rafforzino i dati relativi alle attività svolte in rete.

Inoltre, attraverso azioni mirate, si opererà per far crescere la capacità amministrativa delle Camere di commercio e dei vari enti della Pubblica Amministrazione, in piena collaborazione con le indicazioni e i piani del Governo in termini di:

  • supporto al Progetto di sviluppo del piano di intervento pubblico;
  • capacità di definizione di servizi pubblici digitali pensati per le imprese e per il cittadino;
  • capacità di stimolo alla domanda di connettività e servizi digitali sul territorio quali per esempio quelli in ambito turismo e cultura in sinergia con le iniziative del protocollo d’Intesa MiSE-MiBACT-AgID;
  • formazione continua del personale sui temi del digitale, sull’uso degli strumenti tecnologici e sullo stimolo e gestione dell’innovazione.

Da ultimo, ma non per questo meno importante, verso le scuole ed altri soggetti pubblici potenzialmente interessati (es. Ospedali, Musei, ecc.) saranno realizzate attività informative su come utilizzare le potenzialità della BUL in modo corretto, sicuro e spendibile, e per favorire l’alfabetizzazione digitale affinché, soprattutto le nuove generazioni, possano agire da catena di trasmissione nei confronti della società civile.

Il Progetto – che verrà presentato ufficialmente nel mese di settembre 2017 – prevede un coinvolgimento diretto di tutte le 60 Camere di commercio d’Italia come sponda privilegiata per il raggiungimento degli obiettivi sopra enunciati, grazie alla loro presenza diffusa su tutto il territorio nazionale e alla interlocuzione diretta con le rappresentanze del mondo amministrativo, produttivo e sociale in genere sui temi dell’innovazione e della digitalizzazione.

Su questi temi, infatti, il Sistema Camerale ha maturato negli ultimi anni forti competenze grazie ad una serie di iniziative avviate per sostenere la digitalizzazione delle imprese e della Pubblica Amministrazione, anche progettando e sviluppando – attraverso l’agenzia di Sistema Infocamere – avanzate soluzioni informatiche (a partire dal Registro delle Imprese) per la realizzazione dei servizi delle Camere di commercio, della PA e delle imprese su tutto il territorio nazionale.

Altre importanti iniziative che possono essere richiamate sono attinenti ai seguenti quattro ambiti:

  1. generazione di stimoli per far crescere e alimentare la domanda di servizi digitali di eGovernment specifici per le imprese e per facilitare la concretizzazione di iniziative imprenditoriali. In questa direzione si collocano le diverse iniziative che il Sistema Camerale, anche grazie alla Società di sistema Infocamere, sta portando avanti in stretto contatto con il MiSE e l’AGID, quali la fatturazione elettronica, SUAP e fascicolo elettronico di imprese, sistema di pagamento elettronico Pago PA;
  2. supporto all’infrastrutturazione a banda ultralarga delle aree produttive. A titolo di esempio si cita l’esperienza realizzata da circa trenta strutture – tra Camere di commercio e Unioni Regionali – che, con il supporto di Uniontrasporti, sono state protagoniste a vario titolo di questo processo che ha portato, in alcuni casi, alla progettazione e realizzazione della cablatura a banda ultralarga di aree produttive mentre, in altri, ha creato le condizioni per un’accelerazione dei piani di intervento di operatori di telecomunicazioni nazionali e locali;
  3. diffusione della cultura digitale nelle imprese in particolare le micro e le piccole. Il Sistema Camerale organizza da sempre una serie di seminari su svariati temi quali il digital marketing, i social media, l’e-commerce, il cloud computing, la sicurezza nel web, SCM/CRM, open data, IoT e industry 4.0, incontrando un’ampia platea di imprenditori, rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni di categoria, ecc.;
  4. supporto alle imprese per l’adozione e l’utilizzo degli strumenti per la crescita digitale. A titolo di esempio si cita l’esperienza delle “Borse di studio Eccellenze in digitale” – iniziativa replicata per tre anni consecutivi promossa da Unioncamere e Google e che ha visto la presenza di giovani “evangelizzatori” presso oltre 60 Camere di commercio che hanno fornito assistenza one-to-one alle PMI per facilitare e migliorare la presenza nel web e sfruttare le opportunità del web per accrescere il proprio business.

Altro esempio è il programma di formazione e tirocini per giovani ed imprese “Crescere in Digitale”, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Google realizzato nell’ambito di Garanzia Giovani e finalizzato a far incontrare giovani formati sui temi del digitale e imprese.

Il Sistema Camerale è, quindi, in grado di assicurare alcuni vantaggi strategici a supporto dell’attuazione della Strategia nazionale per la BUL, tra i quali:

  • presenza capillare su tutto il territorio nazionale;
  • buon livello di digitalizzazione grazie all’utilizzo consolidato di piattaforme tecnologiche nello svolgimento di parte delle funzioni ad esso attribuite (es. Registro Imprese, SUAP, ecc.);
  • vicinanza alle imprese ed ai cittadini grazie alle attività ed ai compiti istituzionali attribuiti a sostegno dello sviluppo e della competitività del territorio;
  • relazione consolidata con altre amministrazioni a livello locale e centrale.

Il Progetto, collocandosi nell’attuale contesto in continua evoluzione e prendendo a riferimento le positive esperienze maturate dal Sistema Camerale, mira a costruire un nuovo ecosistema per le reti di BUL, in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati nell’ambito della “Strategia italiana per la banda ultralarga” – dalle Pubbliche Amministrazioni, alle imprese, alla società civile – con l’obbiettivo condiviso di porre le basi per una società flessibile e dinamica che sappia adattarsi alle esigenze di un mondo digitalizzato, quale quello attuale.

In questo ambito il Sistema Camerale si candida per essere in prima fila nel fornire sostegno al MiSE (ed agli organi di Governo coinvolti sul tema) per informare/sensibilizzare cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione sul tema della BUL, premettendo loro di comprendere i vantaggi di tali operazioni in termini di miglioramento e semplificazione della qualità della vita e incremento della produttività.

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