il commento

Nuova gara 5G nel digital divide: punti critici e prospettive

Dopo la gara andata deserta, si riapre la gara per l’aggiudicazione non più di 1 miliardo di euro, ma di meno di 600 milioni. I punti critici restano inevasi nella sostanza, ma stavolta la gara dovrebbe avere successo. Anche se la lotta al digital divide deve ripartire subito per rimediare a storiche criticità del settore

Pubblicato il 23 Mag 2022

5g_wireless

A meno di due settimane dalla chiusura della gara per la realizzazione della rete 5G nelle aree bianche andata deserta, il Ministero per l’Innovazione e la Trasformazione Digitale pubblica il nuovo bando che dovrebbe superare i problemi emersi nella prima versione. I tempi dell’auspicata “concertazione” sono stati veloci, incluso il coinvolgimento della Commissione europea.

A questo punto si riapre la gara per l’aggiudicazione non più di 1 miliardo di euro, ma di meno di 600 milioni.

Italia 5G, asta deserta: i motivi del no e gli scenari futuri

Cosa non aveva funzionato e cosa cambia? Vale la pena di ricostruire sinteticamente quanto accaduto per poi capire quale sarà verosimilmente l’esito finale.

Le caratteristiche del primo bando 5G

I bandi per le infrastrutture 5G sono due: il primo per la realizzazione dei backhauling ad altissima capacità per i siti esistenti (circa 11.000) e il secondo, quello andato deserto, per intervenire in circa 3.000 aree a fallimento di mercato (circa 2.400 obbligatorie e 600 facoltative) nelle quali non erano previsti siti radiomobili 5G con le prestazioni previste dalla Strategia Italia Digitale 2026. Entrambi i bandi avevano una dotazione di circa un miliardo di euro ed erano articolati in lotti territoriali relativamente omogenei.

L’obiettivo prestazionale del bando per i nuovi siti è sostanzialmente quello delle reti Very High Capacity Network (VHCN), vale a dire 150 Mbit/s in downlink, ma con 30 Mbit/s in uplink. L’intervento prevedeva, inoltre, la realizzazione di infrastrutture private, passive e attive, comprensive dei rilegamenti di backhauling. Inoltre, doveva essere garantita la copertura di almeno il 30% delle aree di ogni Regione.

Alle caratteristiche tecniche e prestazionali si aggiungevano poi stringenti vincoli sul rispetto dei tempi (con avanzamenti semestrali e il completamento entro giugno 2026) e penali importanti (da 15.000 a 50.000 euro per sito non coperto, fino all’eventuale revoca del contributo), nonché il rispetto delle condizioni di accesso wholesale fissate secondo l’indirizzo dell’AGCom. Infine, venivano chieste delle garanzie economiche per l’esecuzione della convenzione ed era previsto un meccanismo di claw-back per l’eventuale sovra-compensazione, come in tutte le gare di questo tipo.

Il finanziamento pubblico raggiungeva il livello più finora previsto nelle gare pubbliche, vale a dire fino al 90% delle spese ammissibili.

Le criticità emerse

Può stupire che possa andare deserta una gara che prevede la copertura a fondo perduto del 90% delle spese ammissibili. In realtà, come era emerso anche in passato sui finanziamenti per la banda larga nelle aree a fallimento di mercato, la sostenibilità degli investimenti dipende anche dal bilanciamento tra il flusso atteso dei ricavi e i costi operativi, per cui anche a fronte della realizzazione di nuove infrastrutture pubbliche, non necessariamente gli operatori privati avevano ritenuto conveniente utilizzarle per attivare i servizi.

La figura che segue consente di comprendere meglio la tipologia delle aree di intervento, identificate come aggregazione di aree molto puntuali (ogni pixel è di 100x100m). Come ha rilevato un candidato in occasione della prima gara, in molti casi le aree individuate comprendevano pochi pixel o pixel molto distanti tra di loro, rendendo estremamente oneroso l’investimento.

Inoltre, nel caso di questi nuovi siti in aree relativamente marginali e, a maggior ragione in virtù dell’obbligo di apertura dell’infrastruttura anche ai concorrenti, è difficile immaginare flussi di ricavi incrementali al netto di quanto direttamente legato ai servizi wholesale. Di fatto, anche ipotizzando l’utilizzo di tutto il finanziamento pubblico (90%) l’intervento richiedeva almeno 100 milioni di investimenti privati, oltre ad alcune decine di milioni di costi operativi annui. Verosimilmente è proprio l’incidenza dell’affitto dei siti, dell’energia e degli altri costi operativi, a fronte di ricavi incrementali marginali, che ha scoraggiato i candidati, ovvero ha portato a ritenere strategicamente più opportuno aspettare che altri si facessero carico della realizzazione dell’infrastruttura per poi utilizzarla alle condizioni all’ingrosso. Se però, razionalmente, tutti gli operatori fanno le stesse valutazioni l’esito è inevitabilmente quello di rinunciare alla partecipazione.

A questo si aggiungono naturalmente gli stringenti vincoli di gara sopra ricordati (copertura, tempistica, condizioni all’ingrosso, penali), che hanno di fatto portato a valutare troppo rischiosa la partecipazione alla gara. Il tutto in un anno, il 2022, che prevede anche il pagamento della maxi-rata da 4 miliardi di euro per frequenze 5G aggiudicate nel 2018.

Le opzioni per il superamento delle criticità

A fronte delle criticità emerse e ipotizzando di mantenere l’obiettivo prestazionale fissate, le vie di uscita erano fondamentalmente riconducibili a tre variabili.

  • La prima variabile riguarda i ricavi. Si può innanzitutto immaginare un aumento delle risorse pubbliche, ma dato che il contributo è già pari al 90% il problema rimane sostanzialmente lo stesso, non potendo incidere – per via dei vincoli in materia di aiuti di Stato – sui costi operativi che sono il vero nodo da sciogliere. In linea teorica si potrebbe anche ipotizzare un incremento dei prezzi dei servizi all’ingrosso garantiti al beneficiario del contributo, ma questo comporterebbe un’asimmetria rispetto alle altre aree e ulteriori complessità da affrontare, risolvibili solo in una logica da “servizio universale”. In tale caso verrebbero introdotti di fatto degli “oneri di sistema” a garanzia dell’universalità dei servizi, ma con un intervento regolamentare complessivo sui servizi a banda ultralarga.
  • La seconda variabile riguarda i costi. Una progettazione unitaria che tenga conto delle esigenze di tutti gli operatori potrebbe consentire un incremento dell’efficienza dell’intervento e la massimizzazione della copertura. Anche in questo caso, l’impatto effettivo potrebbe però non essere particolarmente rilevante, anche perché, con ogni probabilità, alcuni operatori hanno già definito dei progetti congiunti, e comunque richiederebbe di ipotizzare un consorzio che raggruppi tutti gli operatori. Anche l’utilizzo del modello di intervento diretto da parte dello Stato non sembra portare ulteriori benefici e si scontra con la complessità sperimentata nel recente passato, oltre a dover comunque affrontare successivamente il problema dell’effettivo utilizzo delle infrastrutture da parte degli operatori.
  • L’ultima opzione riguarda, infine, la soglia di copertura minima. Riducendo tale soglia, e a parità di altre condizioni, i partecipanti potrebbero selezionare solamente le aree per le quali il ritorno dell’investimento diventa accettabile. In questo caso, le altre aree marginali rimarrebbero definitivamente escluse in attesa di successivi interventi o evoluzioni tecnologiche.

Le caratteristiche del nuovo bando 5G per il fallimento di mercato

La scelta operata dal Governo per la rapida pubblicazione del nuovo bando è stata naturalmente la terza e il numero minimo di aree da coprire è stato di fatto dimezzato (da 2.403 a 1.201), senza ulteriori vincoli, mentre il finanziamento risulta ridotto del 40% circa (da 974 milioni di euro a 567 milioni). La riduzione del finanziamento è sicuramente legata all’esigenza di mantenere una coerenza con le valutazioni fatte inizialmente e per evitare il rischio di un sovra-finanziamento, ma questo libera teoricamente nuove risorse per ulteriori interventi.

I lotti territoriali rimangono quelli della precedente versione (sei) e rimangono sostanzialmente bilanciati. Tutte le altre condizioni del bando sono state sostanzialmente confermate. L’obiettivo prestazionale è stato mantenuto e il contributo pubblico massimo rimane pari al 90% delle spese ammissibili. Anche i tempi e le condizioni di accesso (fissate dall’AGCom) rimangono quelle del primo bando, così come i criteri di valutazione, che prevedono un peso della componente tecnica pari al 80% contro il 20% per quella economica.

Il futuro della lotta al digital divide

A questo punto cosa succederà?

È innanzitutto lecito aspettarsi che a fronte della concertazione e delle nuove condizioni ci sia almeno un candidato o raggruppamento che si farà avanti e che la gara venga effettivamente aggiudicata. Tuttavia, è altrettanto chiaro che rimarranno delle aree territoriali, per quanto marginali, che non saranno coperte dai servizi 5G, quanto meno al livello prestazionale fissato dal bando. Solo all’esito della procedura di gara si potrà poi fare il punto per capire l’entità del divario digitale che si andrà a creare e le condizioni, innanzitutto economiche, per rimuoverlo.

Il 10 giugno la consegna delle offerte, mentre viene confermata la data di firma della convenzione per fine luglio 2022.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2