la stretta

Truffe sui social: l’Ue mette un freno all’impunità per le big tech



Indirizzo copiato

Il Digital Services Act e l’azione dell’Irlanda segnano la fine dell’autoregolamentazione per le big tech, chiamate a responsabilità diretta nella prevenzione delle truffe digitali sui social media

Pubblicato il 5 giu 2025

Marco Martorana

avvocato, studio legale Martorana, Presidente Assodata, DPO Certificato UNI 11697:2017



truffe online

Mentre l’Irlanda guida l’iniziativa europea per imporre alle Big Tech l’obbligo di verificare l’identità e l’autorizzazione degli inserzionisti finanziari, Meta si trova al centro di una crisi senza precedenti, con Facebook e Instagram invasi da truffe digitali che colpiscono milioni di utenti e mettono in discussione la responsabilità delle piattaforme nel prevenire i raggiri online.

La trasformazione delle piattaforme digitali e l’emergere delle truffe sui social, Meta, Instagram

Negli ultimi anni, l’esplosione della pubblicità online e la pervasività dei social media hanno trasformato radicalmente il panorama della comunicazione commerciale, aprendo nuove opportunità di promozione, ma anche gravi vulnerabilità sul piano della sicurezza informativa e della tutela del consumatore.

Le piattaforme digitali, da semplici contenitori di contenuti generati dagli utenti, si sono evolute in sofisticati ambienti pubblicitari regolati da algoritmi predittivi e sistemi di targeting iperpersonalizzato. Questo mutamento ha reso le Big Tech attori centrali anche nel campo della comunicazione finanziaria, con conseguenze giuridiche e sociali di grande rilievo.
Proprio in questo contesto si inseriscono due fenomeni recenti e fortemente interconnessi: da un lato, l’azione dell’Irlanda volta a responsabilizzare le piattaforme rispetto alla pubblicazione di pubblicità finanziarie ingannevoli; dall’altro, la crescente emergenza delle truffe online che colpiscono in modo massivo gli utenti di Meta, in particolare su Facebook e Instagram.

Entrambi i casi segnalano un cambio di rotta nella percezione del ruolo delle piattaforme: da soggetti neutrali a co-gestori dell’ecosistema informativo, ai quali si iniziano a richiedere obblighi positivi di prevenzione e controllo.

L’iniziativa irlandese contro le truffe social nel settore finanziario

La Bank of Irland ha recentemente lanciato un allarme sulla crescita incontrollata delle truffe finanziarie online, molte delle quali veicolate attraverso canali pubblicitari digitali. Secondo i dati forniti, una quota significativa delle frodi che colpiscono investitori privati in Irlanda e nell’Unione Europea trova origine in pubblicità sponsorizzate o in profili social apparentemente autorevoli, che promettono guadagni facili tramite investimenti in criptovalute, forex o prodotti finanziari inesistenti. In questo scenario, le piattaforme come Google, Meta e TikTok sono accusate di non effettuare controlli sufficienti sull’identità degli inserzionisti e sulla veridicità delle informazioni fornite, limitandosi a risposte ex post quando il danno è ormai compiuto.
L’Irlanda, quale Paese ospitante delle sedi europee di molte Big Tech, ha assunto un ruolo guida nel promuovere un coordinamento tra autorità di regolazione finanziaria, organismi per la protezione dei consumatori e legislatori europei, con l’obiettivo di introdurre obblighi chiari e cogenti per le piattaforme digitali.

L’iniziativa si propone di andare oltre la mera autoregolamentazione per vincolare giuridicamente le piattaforme a verificare preventivamente l’identità dei soggetti che promuovono prodotti o servizi finanziari e ad assicurarsi che siano autorizzati o registrati presso autorità competenti.

Questa richiesta si ricollega direttamente alle disposizioni contenute nel Digital Services Act (DSA), entrato in vigore il 17 febbraio 2024, che stabilisce un quadro normativo innovativo per la responsabilità delle piattaforme digitali. In particolare, l’art. 26 del DSA impone ai prestatori di piattaforme online l’obbligo di fornire informazioni dettagliate sugli inserzionisti commerciali e di garantire la tracciabilità degli annunci. Tuttavia, l’efficacia di queste norme dipende dalla loro concreta attuazione e dalla capacità delle autorità di vigilanza di monitorarne il rispetto.

Il caso Meta: una crisi strutturale nella gestione delle frodi online

Se l’Irlanda propone un’azione sistemica sul piano regolatorio, l’esperienza quotidiana degli utenti dimostra quanto urgente sia un intervento. Meta, conglomerato che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, è oggi teatro di un’epidemia di truffe online che assumono forme sempre più variegate e sofisticate.

Dai finti annunci di trading automatizzato, ai profili fasulli che imitano personaggi noti, fino ai link malevoli nascosti dietro pubblicità accattivanti, la rete delle frodi sembra espandersi senza che vi siano contromisure realmente efficaci.
Le segnalazioni aumentano costantemente e riguardano non solo gli utenti privati, ma anche aziende e professionisti danneggiati dall’utilizzo fraudolento della propria immagine.

Le campagne di phishing camuffate da promozioni, le “truffe del marketplace” e i finti investimenti sono solo alcune delle modalità con cui i criminali informatici operano indisturbati. Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che, nonostante Meta dichiari di utilizzare sistemi basati su intelligenza artificiale per rilevare attività sospette, la maggior parte delle truffe riesce comunque a raggiungere gli utenti, sfruttando i meccanismi automatici di profilazione e diffusione degli annunci.

Responsabilità giuridica delle piattaforme nelle truffe social

La responsabilità di Meta, sotto il profilo giuridico, appare dunque non più eludibile.
La giurisprudenza europea ha iniziato a riconoscere che, nei casi in cui la piattaforma agisca attivamente nella selezione, promozione e monetizzazione dei contenuti, essa non può invocare la mera neutralità tecnologica prevista dalla Direttiva sul commercio elettronico (2000/31/CE).

Con l’entrata in vigore del DSA, le piattaforme di grandi dimensioni come Meta sono state classificate come “Very Large Online Platforms” (VLOPs), e pertanto soggette a obblighi rafforzati di diligenza e trasparenza, inclusa la valutazione sistemica dei rischi connessi alla diffusione di contenuti illegali o fraudolenti.

Tra libertà economica e dovere di protezione: le tensioni normative

Il nodo centrale della questione riguarda l’equilibrio tra la libertà economica degli operatori digitali — e il loro diritto a fornire servizi di intermediazione — e l’interesse pubblico alla protezione dei cittadini da pratiche ingannevoli. Il diritto dell’Unione Europea riconosce e tutela entrambi questi valori, ma la loro coesistenza richiede un bilanciamento che oggi appare sempre più difficile. Se fino a pochi anni fa la priorità era garantire lo sviluppo dell’economia digitale, oggi l’attenzione si sposta sulla necessità di evitare che tale economia diventi strumento di danno sistemico ai consumatori.
Da qui nasce la proposta, avanzata da diversi studiosi e organismi di regolazione, di introdurre un nuovo paradigma giuridico: il duty of care algoritmica. Tale concetto prevede che le piattaforme debbano adottare non solo misure reattive, ma anche precauzioni tecniche e organizzative volte a prevenire l’abuso degli strumenti di promozione digitale. In altri termini, la responsabilità delle piattaforme non deriverebbe solo dal mancato intervento, ma anche da una progettazione inadeguata dei sistemi che veicolano contenuti ingannevoli.
Una simile evoluzione sarebbe coerente con il principio di “progettazione responsabile” (by design and by default) già previsto dal GDPR per i trattamenti automatizzati di dati personali, e potrebbe essere esteso all’intera architettura dei sistemi pubblicitari delle piattaforme. Ciò comporterebbe, ad esempio, l’obbligo di filtrare automaticamente le pubblicità di soggetti non autorizzati a offrire prodotti finanziari, o di fornire agli utenti strumenti più chiari per valutare la credibilità degli annunci ricevuti.

Verso una regolazione integrata e proattiva

L’azione promossa dall’Irlanda e l’emergenza truffe su Meta indicano con chiarezza che il tempo della autoregolamentazione volontaria è finito. I governi e le autorità di vigilanza stanno cercando strumenti per obbligare le piattaforme a diventare parte attiva nella lotta contro le frodi, riconoscendo il loro ruolo centrale nel moderno ecosistema informativo. In parallelo, emerge la necessità di rafforzare le competenze delle autorità nazionali e sovranazionali, sia in termini tecnici sia giuridici, per poter esercitare un controllo efficace su sistemi complessi e opachi.
L’integrazione tra le norme del DSA, le direttive sui servizi finanziari e le normative sulla protezione dei consumatori rappresenta la sfida principale dei prossimi anni.

Ma al di là delle regole formali, sarà decisivo monitorare l’effettiva implementazione delle misure e garantire che i giganti del web non possano più sottrarsi alla responsabilità dei contenuti che promuovono e monetizzano. Solo così sarà possibile costruire uno spazio digitale più sicuro, in cui l’innovazione tecnologica non sia più il paravento per l’impunità delle frodi.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
L'ANALISI
ANALISI
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
LA DECISIONE
Digital gap: l’Europa punta a un sostegno mirato per le zone rurali
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
LA DECISIONE
Digital gap: l’Europa punta a un sostegno mirato per le zone rurali
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4