Trasformazione digitale: i quattro cardini (più uno) per un’Europa leader nel 2030

La strada verso una trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030 non è semplice: il continente dipende troppo dall’estero – Usa e Cina in primis – per servizi e componenti digitali. Ma il percorso avviato per cambiare le cose sembra promettente. Ecco quali sono i pilastri normativi e gli obiettivi a cui puntare

Pubblicato il 28 Mag 2021

Diego Dimalta

Studio Legale Dimalta e Associati

Eu Flag Waving In Front Of European Parliament Building In Bruss

I prossimi dieci anni saranno fondamentali per realizzare la transizione verso un’economia digitale che sappia essere climaticamente neutra, circolare e resiliente.

L’ambizione dell’Unione europea è quella di essere sovrana digitalmente in un mondo aperto e interconnesso e di perseguire politiche digitali che consentano alle persone e alle imprese di cogliere un futuro digitale incentrato sull’uomo, sostenibile e più prospero.

Europa, una bussola per il 2030 digitale

Per raggiungere questo obiettivo, la Ue ha messo in fila una serie di elementi fondanti:

Naturalmente questo percorso ha avuto come momento di inizio l’emanazione del GDPR atto con cui, per la prima volta, l’intero mercato mondiale ha dovuto ribaltare il proprio paradigma, applicando a internet non più la legge del luogo ove ha sede il server, ma la legge del luogo ove risiedono i cittadini, nel nostro caso, la legge europea.

Questo è un chiaro segnale che ha ispirato le suddette normative e che ispirerà i prossimi anni.

DSA e DMA, l’Ue prova a regolare le Big Tech: obiettivi, limiti e rischi delle proposte

Trasformazione digitale: i 4 obiettivi a cui puntare entro il 2030

La prossima decade, dunque, è oggetto di attenzione da parte della Commissione europea che già in data 8 marzo 2021 aveva presentato al mondo la propria visione per una trasformazione digitale di successo dell’Europa entro il 2030.

La strada però non è semplice perché, come sappiamo l’UE deve fare i conti con l’innegabile dipendenza dai sistemi statunitensi. Ma anche qui, collegando i “puntini” possiamo vedere come in realtà il percorso per ottenere l’indipendenza tecnologica sia ormai stato intrapreso da tempo. La creazione del sistema Gaia X, la sentenza Schrems II con conseguente annullamento del Privacy Shield, sono dichiarazioni di intenti ben chiare: “l’Europa vuole avere il controllo del mondo digitale”. Senza compromessi.

In tal senso, la Commissione indica 4 punti cardinali – il “Digital Compass”- quattro obiettivi a cui puntare entro il 2030.

Competenze digitali

Cittadini con competenze digitali e professionisti digitali altamente qualificati. Entro il 2030, almeno l’80% di tutti gli adulti dovrebbe disporre di competenze digitali di base e dovrebbero esserci 20 milioni di specialisti TIC impiegati nell’UE. Non solo, è necessario altresì ridurre il gender gap, a oggi troppo ampio, includendo un maggiore numero di donne in tali settori digitali.

Infrastrutture sicure e componenti

Infrastrutture digitali sicure, efficienti e sostenibili. Entro il 2030, tutte le famiglie dell’UE dovrebbero disporre di connettività a banda larga e tutte le aree maggiormente popolate dovrebbero essere coperte dal 5G; la produzione di semiconduttori all’avanguardia e sostenibili in Europa dovrebbe essere il 20% della produzione mondiale. Non è del resto concepibile il fatto che un continente come quello europeo debba ritrovarsi totalmente dipendente dall’Asia nell’approvvigionamento di semiconduttori. Il costo della mano d’opera ha difatti negli anni portato a cercare in oriente queste materie prime, circostanza questa che però non ha pagato in quando, a causa dei rallentamenti generati dal Covid molte industrie, prima su tutte quella dell’automotive, hanno subito insopportabili rallentamenti. Non ci sono i materiali per costruire i computer di bordo e le centraline, motivo per cui la UE, ad oggi sta perdendo circa 91 miliardi di euro per le vendite automobilistiche non concluse. Un futuro digital è un futuro fatto anche di chip, rame, centraline, per questo la UE vuole arrivare a un grado di autonomia pari almeno al 25%. Non solo, l’Europa punta a realizzare 10.000 nodi perimetrali altamente sicuri distribuiti nell’UE e dovrebbe infine avere il suo primo computer quantistico.

Trasformazione digitale delle imprese

Entro il 2030, tre aziende su quattro dovrebbero utilizzare servizi di cloud computing, big data e intelligenza artificiale; più del 90% delle PMI dovrebbe raggiungere almeno il livello base di intensità digitale. La Commissione afferma poi letteralmente: “il numero di unicorni dell’UE dovrebbe raddoppiare”. Ma di cosa stiamo parlando? Che cosa si intende con il termine “unicorno”? È facile capire che la Commissione non faccia riferimento al mitologico cavallo visto in numerosi film ma ad una situazione economica, una rarità, quasi impossibile (come un unicorno). Gli unicorni in economia sono quelle imprese che, intraprendendo un percorso prima non pensabile, hanno rivoluzionato il mercato o, comunque una buona parte di esso. Non pensiamo solo alle big tech, ma a tutte quelle società che hanno cambiato un determinato mercato. Ecco, questi unicorni devono raddoppiare entro il 2030.

Digitalizzazione dei servizi pubblici

Entro il 2030, tutti i principali servizi pubblici dovrebbero essere disponibili online; tutti i cittadini avranno accesso alla propria cartella clinica elettronica; e l’80% dei cittadini dovrebbe utilizzare una soluzione di eID. L’Italia in tal senso si dimostra piuttosto avanti anche se il problema principale è sicuramente dato dalla formazione del personale. Possiamo difatti digitalizzare tutta l’organizzazione pubblica ma sino a quando, dall’altra parte dello schermo, ci saranno persone poco sensibili al tema digitale e al tema della protezione dei dati, è innegabile che i cittadini avranno più svantaggi che vantaggi. Un esempio concreto? Ce ne sono davvero in numero elevato: il sistema di INPS che nel click day va in crash permettendo di conoscere la situazione patrimoniale di persone a random; il sistema di gestione dell’esame di Stato degli avvocati che pochi giorni fa, a seguito dell’inserimento delle credenziali, mostrava al candidato la pagina personale di altri colleghi, consentendo di modificare e cancellare anche il profilo (facendo ritirare lo sfortunato e ignaro collega dalla corsa all’esame di Stato); il MISE che è stato sanzionato dal garante per non aver nominato il DPO; il Governo, che ha emesso un decreto sul funzionamento del sistema dei green-pass senza nemmeno consultare il Garante privacy. Insomma, tutti questi episodi ci evidenziano come il problema non sia solo strutturale. Non è che manca solo la banda ed il rame. No. In Ue, e soprattutto in Italia, manca la sensibilità al problema.

Il nodo della protezione dei dati

In tal senso, quindi, servirebbe un quinto punto cardinale. Perché va bene che il punto 1 è dedicato alle persone, ma quello che manca è la formazione del personale nelle materie della protezione dei dati. Più il mondo sarà digitale, più i dati saranno dematerializzati e quindi maggiore sarà il rischio. Possiamo avere competenze digitali ma dobbiamo anche avere la sensibilità su quelli che sono i problemi che potremmo causare agli interessati. Si tratta di aspetti diversi e, dovendo stilare degli obiettivi per il decennio, nulla può essere lasciato al caso, specialmente questo. Per capirci, le persone al Ministero dello Sviluppo Economico hanno sicuramente competenze digitali, ma non hanno nominato un DPO e così hanno pubblicato in chiaro il nome di tutti i manager innovativi. Questo è un problema di sensibilità, di conoscenza della data protection, non solo di competenze digitali. È a questo che infine dovrebbe mirare l’Unione europea, differentemente il rischio è di ritrovarci con in mano una tecnologia molto avanzata e una mentalità invece ancora legata al passato ove la protezione dei dati era un impedimento e non un pilastro per la tutela dei diritti delle persone, come dovrebbe essere.

Margrethe Vestager, ha commentato “il documento di oggi è l’inizio di un processo inclusivo. Insieme al Parlamento europeo, agli Stati membri e ad altre parti interessate, lavoreremo affinché l’Europa diventi il ​​partner prospero, fiducioso e aperto che vogliamo essere nel mondo. I cittadini devono avere la certezza che tutti beneficeremo appieno del benessere offerto da una società digitale inclusiva “.

La speranza di chi scrive è che tale competitività venga raggiunta dalla Ue, unendo il miglioramento tecnologico e professionale ad una ritrovata consapevolezza in merito ai temi etici e di protezione dei dati. Solo così si potrà parlare di miglioramento.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati