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AI e giornalismo: come ChatGpt è diventato affidabile grazie a una gaffe



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Una frase di ChatGPT dimenticata in un articolo ha innescato un fenomeno di normalizzazione dell’intelligenza artificiale. L’errore virale ha creato un precedente mentale: se la usano i professionisti, allora è affidabile per tutti

Pubblicato il 6 nov 2025

Gabriele Gobbo

Consulente e docente in digital marketing, divulgatore della cultura digitale



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Qualche settimana fa un quotidiano nazionale ha pubblicato un articolo con in calce una frase generata da ChatGPT. La svista editoriale è diventata virale sui social, ma il vero problema non è l’errore in sé. È che milioni di persone ora pensano: “se lo usa il giornalista, allora l’AI è affidabile”. E così, involontariamente, l’articolo ha dato la patente di credibilità all’intelligenza artificiale.

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