pandemia e democrazia

Il voto “remoto” durante il lockdown: stato dell’arte in Europa, Italia e Regioni

L’emergenza Covid19 ha costretto il Parlamento Europeo, Camera, Senato e Consigli regionali a utilizzare sistemi di videoconferenza e modalità di voto “a distanza”. Chi era pronto e resiliente ha allestito velocemente soluzioni innovative; chi no ha rimediato come ha potuto. La best practice del Consiglio regionale Campania

Pubblicato il 06 Lug 2020

Giuseppe Ferretti

Direttore Tecnico Sistemi Informativi, Consiglio regionale della Campania - Componente del Tavolo tecnico per Dematerializzazione e Digitalizzazione, Conferenza dei Parlamenti regionali

voto

L’imprevedibile necessità di evitare assembramenti fisici nelle Aule parlamentari, sia durante le sedute plenarie che in quelle delle Commissioni, ha imposto drastiche e immediate riorganizzazioni logistiche, tecnologiche, procedurali e regolamentari, al fine di garantire comunque l’esercizio disciplinato della democrazia.

Esaminiamo in che modo le varie Assemblee legislative hanno affrontato “praticamente” tali problematiche tecniche, nei tre aspetti fondamentali di uno #smartparliament: partecipazione alla discussione, gestione documenti, votazione.

Bruxelles vintage: il ritorno di carta e penna

A lockdown iniziato, nonostante la Brexit e la conseguente riduzione del numero dei seggi dell’Europarlamento (EP), sono rimaste da gestire 705 postazioni: comunque troppe, perfino per le capienti e moderne Aule plenarie di Bruxelles e di Strasburgo, attrezzate con sistemi fissi di conference e voto. Con una decisione storica, il Presidente EP, David Sassoli (anch’egli obbligato personalmente alla quarantena nei primi giorni del lockdown, come gli altri 75 eurodeputati provenienti dall’Italia), ha “chiuso” fino al 31 luglio 2020 la sede francese, ha concentrato tutto nella sede belga ed ha consentito ai deputati, di ben 27 diverse nazioni, di intervenire alle sessioni plenarie in videoconferenza (trasmessa anche in diretta streaming) da casa o dall’ufficio, oppure in Aula ai pochi Capigruppo o Presidenti di Commissioni, ben distanziati e quindi senza mascherina.

In piena emergenza però, non avendo ancora pronto l’annunciato sistema di e-voting remoto sicuro, al fine di limitare gli spostamenti dei deputati (altrimenti obbligati alla quarantena) ma non bloccare l’operatività dell’EP, i leader dei gruppi politici europei, dovendo approvare misure urgenti per combattere la pandemia, hanno accettato di introdurre una procedura temporanea, alternativa, di voto “a distanza”, via e-mail.

In pratica, l’asincronia tra discussione e votazione ha reso interminabili la preparazione e l’esecuzione delle sedute plenarie, che si stanno svolgendo così:

  • alle 10.00 il Presidente, nell’Aula semideserta, apre la discussione in videoconferenza, cui partecipano ordinatamente da remoto i prenotati, mentre tutti i 704 deputati ricevono la scheda di voto, via posta elettronica; i deputati devono: stampare la scheda, votare nelle rispettive caselle, firmarla con inchiostro, scansionarla e ri-inviarla in allegato via mail (che viene raccolta ed esaminata “a mano” da “scrutatori” plurilingue, a tale scopo ingaggiati);
  • alle 12.30, il Presidente comunica il risultato delle votazioni d’urgenza e fissa i termini per presentare gli emendamenti (14.00) e per le votazioni separate (16.00);
  • alle 17.30, il Presidente apre la votazione sugli emendamenti e i deputati ricevono le relative schede di voto (idem come sopra);
  • alle ore 20.00, il Presidente comunica i risultati delle votazioni sugli emendamenti e apre la votazione finale, e i deputati ricevono le relative schede (idem come sopra);
  • alle 22.30, il Presidente comunica i risultati finali delle votazioni.

Questa modalità di voto, che potremmo definire “vintage”, ha stupito e messo in crisi non pochi MEP (Membri Europarlamento), soprattutto i più giovani, che banalmente, essendo eco-friendly e nativi digitali, a casa non hanno più né stampante né carta!

Inoltre, via email non è possibile effettuare votazioni a scrutinio segreto (incluse nomine), ai sensi dell’art. 191 del Regolamento del Parlamento Europeo e del GDPR.

Camera e Senato: votazioni “fuori scranno”

Anche a Palazzo Montecitorio (630 Deputati) e Palazzo Madama (315 Senatori) i parlamentari sono comunque troppi per poter rispettare le regole di distanziamento. Tenuto conto del divieto di mobilità interregionale, confidando nella prolungata impossibilità di viaggiare verso Roma per molti parlamentari, ci si è basati su accordi “tra gentiluomini” per ottenere presenze diradate in Aula e nelle Commissioni (anche perché l’imposizione esplicita di un tale accordo sarebbe stato anticostituzionale) ma salvaguardando il numero legale.

La particolare conformazione delle due storiche Aule ha consentito di distanziare e distribuire una parte di deputati e senatori non solo in emiciclo, ma anche nelle tribune riservate al pubblico e agli operatori dell’informazione.

Quindi, nonostante numerosi parlamentari abbiano chiesto di valutare la possibilità di tenere le sedute parlamentari in luoghi più ampi o di autorizzare il lavoro agile, è stato concesso di svolgere da remoto solo riunioni degli Uffici di Presidenza e audizioni informali.

Roberto Fico (Presidente della Camera) e Maria Elisabetta Alberti Casellati (Presidente del Senato) hanno autorizzato veloci sedute solo in presenza, con mascherina, per un numero ridotto di parlamentari, senza videoconferenza (ma con la consueta diretta streaming), senza voto da remoto.

In Senato, per quanto riguarda il voto elettronico in presenza, l’Ufficio Organizzazione – Strategie dell’Informatica ha lavorato, insieme ai fornitori di tecnologia, per sviluppare provvisoriamente una app interna per la votazione “fuori scranno” in modo da integrare il sistema di voto fisso (quello a circuito chiuso, incardinato sugli scranni) al sistema mobile su tablet, in una sorta di ibrido fisso/mobile, ma pur sempre on premise, essendo circoscritto alla rete wi-fi in Aula (quindi senza ricorrere ad alcuna VPN – Virtual Private Network o altri sistemi simili). Un server dedicato raccoglie i voti digitati sui tablet e si presenta al sistema fisso come uno dei concentratori dei terminali di voto.

Alla Camera, è stata attuata una soluzione più o meno simile: è stata realizzata un’applicazione che gira su PC portatili, integrati, in modo analogo, al sistema di voto fisso.

Tali soluzioni quindi, pur consentendo di proseguire le attività parlamentari in modo “tradizionale” (discussione solo in presenza, voto palese e segreto, etc.) hanno il vincolo fondamentale della presenza fisica in Aula. Il che costringe alla ricerca continua di un (delicatissimo) equilibrio tra la necessità di garantire il numero legale, con le giuste proporzioni delle diverse rappresentanze politiche e geografiche, e quella di evitare assembramenti potenzialmente rischiosi per la salute di tutti, con tempi di discussione contingentati.

Le Regioni tra Aule di emergenza, voto “ponderato” o sistemi remoti

Anche le Regioni, in tempi di Covid, hanno cercato equilibrio tra esigenze politiche, tecnologie e salute. Fin dall’inizio dell’emergenza, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province autonome, coordinata da Rosa D’Amelio (che è Presidente del Consiglio regionale della Campania) si è riunita più volte in videoconferenza, a testimonianza della ribadita volontà di proseguire, anche solo in modo virtuale, e regolamentare, per quanto possibile, in modo uniforme l’attività istituzionale all’interno delle Assemblee regionali.

Per gli aspetti tecnologici, a maggio 2020, si sono riuniti in videoconferenza, da tutta Italia, i componenti del “Tavolo Tecnico in materia di Dematerializzazione e Digitalizzazione”, in primis sul tema “Dematerializzazione dell’iter legislativo e motivazioni alla base della scelta dei software per videoconferenza e voto da remoto; Economicità e Cybersecurity”.

Partendo dalla ricognizione sui software in uso ai Consigli regionali, si è sviluppato un confronto su: applicativi utilizzati per gestire le sedute consiliari in remoto; voto palese e segreto da remoto; sedute di Consiglio in modalità ibrida, ossia con parte dei consiglieri in presenza e parte in remoto; resilienza dei sistemi di voto da remoto in caso di cyberattacchi specifici; svolgimento dell’attività istituzionale (attività degli organi in seduta di Consiglio, sedute delle Commissioni, Conferenza dei capigruppo ed Ufficio di presidenza).

Dall’esame di specifici questionari sul tema, è emersa una vasta eterogeneità di soluzioni adottate.

Dove non è stato possibile utilizzare locali più ampi né sistemi remoti, l’accordo politico ha consentito di svolgere la seduta in Aula con la presenza in platea dei soli Capigruppo (o loro delegati), che hanno espresso il voto “ponderato” (cioè ogni voto del Gruppo è stato conteggiato, a mano, tante volte quanti sono i componenti del Gruppo).

In alcuni Consigli regionali le attività si sono continuate a svolgere in presenza, ma in luoghi chiusi più capienti per consentire il distanziamento fisico dei partecipanti, con necessità di riattrezzare impianti di conference, di videoripresa e voto elettronico (per chi lo utilizzava già in Aula).

Alcune Regioni hanno avuto disponibile solo software gratuito di videoconferenza, con le conseguenti limitazioni, per cui hanno solo potuto rilevare “de visu” la presenza dei consiglieri, compiere la discussione (con non pochi problemi per disciplinare l’apertura/chiusura dei microfoni dei partecipanti remoti), ma soprattutto hanno potuto effettuare solo il voto palese per appello nominale, a voce, in audio/video (confidando nella tenuta delle connessioni internet domestiche dei consiglieri).

Altre Regioni, più attrezzate, hanno potuto remotizzare discussione, consultazione documenti e votazione, ma non il voto segreto, per motivi di sicurezza.

Solo pochi virtuosi sono riusciti a replicare, anche in remoto, le peculiarità delle sedute in presenza.

Insomma, emergono realtà differenziate, il che, ancora una volta, dimostra come le emergenze, anche tecniche, nonostante impattino fortemente sulle Organizzazioni, possano essere affrontate e risolte meglio da coloro che sono già preparati ed allenati: i cosiddetti “resilienti”.

Consiglio regionale Campania: una best practice?

Nel 1970, come si rileva dalle foto d’epoca in bianco/nero, i primi consiglieri eletti si riunivano in un’Aula “prestata” dalla Provincia di Napoli; la discussione era supportata da pochi microfoni fissi, la gestione documentale era solo cartacea (con le stenografe in Aula) e le votazioni palesi avvenivano per alzata di mano, mentre quelle a scrutinio segreto e le nomine erano espresse su schede cartacee da infilare in apposita urna di legno.

Nel corso della corrente legislatura, guidata dalla Presidente Rosa D’Amelio e in attuazione di specifiche deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Campania, i sistemi d’Aula si sono ulteriormente evoluti, grazie all’utilizzo e all’integrazione delle più avanzate tecnologie. Ad esempio: sistema audio-video conference, con regia professionale e sistema semiautomatico di resocontazione digitale e sottotitolazione; diretta streaming e video-on-demand sul canale web ufficiale; terminali di voto multimediali, dotati di smartcard individuali per l’identità digitale di Consiglieri ed Assessori; totale dematerializzazione, con utilizzo di tablet in Aula (per consultazione documenti e progetti di legge all’ordine del giorno) e utilizzo di workflow documentale per l’iter legis, dalla firma digitale della proposta di legge/ disegno di legge della Giunta, passando per le Commissioni, fino alla promulgazione e pubblicazione sul Bollettino Ufficiale digitale.

Oggi, a 50 anni esatti dalla sua fondazione, la Regione Campania, grazie alle tecnologie, è pronta per continuare a funzionare al 100%, anche con le Aule “vuote” ma presidiate da remoto.

Qual è la user experience resa disponibile oggi a 51 Consiglieri e 9 Assessori, che partecipano da remoto (ma non in VPN) con i propri device personali standard, senza mascherina?

Per registrare formalmente la propria presenza alla seduta, per prenotare direttamente un intervento nella discussione, per consultare nel gestore documentale i documenti all’ordine del giorno e per votare in modo sincrono, tutto a distanza e in piena sicurezza, sono stati allestiti rapidamente strumenti professionali di videoconferenza, collaboration e app, con interfacce standard di frontend e backend, semplificate ma integrate con i sistemi già in uso.

Essi consentono qualsiasi tipo di votazione da remoto in real time (palese, segreta, nomine), a valore legale, basandosi su protocollo sicuro, credenziali di dominio, autenticazione multifactor, firma digitale remota e crittografia. Infatti, dopo aver confermato la propria intenzione di voto (favorevole, contrario o astenuto), al consigliere viene richiesto di digitare il codice OTP (One Time Password) che ha ricevuto via SMS sul proprio smartphone. Il Consigliere ha sempre la possibilità di visualizzare e scaricare gli attestati di voto che certificano, in modo non modificabile e non ripudiabile, i voti espressi. Nel caso di voto segreto, il procedimento è simile, con la differenza che le distinte informazioni, relative al consigliere che ha votato e alla preferenza espressa, vengono memorizzate nel sistema in modo disaccoppiato, rendendo impossibile poter risalire da una all’altra; inoltre, l’attestato di voto segreto viene criptato e può essere decriptato solo con una password creata direttamente dal Consigliere e nota solo a lei/lui.

Tale sistema di e-voting, aperto e riutilizzabile, conforme al GDPR e alla cybersecurity, ha destato l’interesse delle altre Regioni. La sua realizzazione è stata possibile perché in Campania si era iniziato, da tempo, a dedicare attenzione al tema dell’e-procurement ICT e ad effettuare, “de facto”, appalti innovativi. Tale visione olistica ha permesso di valorizzare al massimo gli ecosistemi digitali, su cui si sono concentrati gli (esigui) investimenti possibili con fondi ordinari di bilancio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2