suggerimenti pratici

IA generativa, introdurla in azienda e restare competitivi: come fare



Indirizzo copiato

L’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) sta rivoluzionando il mondo dell’innovazione, offrendo nuove prospettive di ottimizzazione e democratizzandone l’accesso. Questa tecnologia, integrata nella strategia delle organizzazioni, potrebbe diventare un elemento chiave per rimanere competitivi in un mondo in continua evoluzione

Pubblicato il 31 ott 2023

Andrea Cavallaro

Digital Innovation Strategy & Management

Andrea Gaschi

Practice Leader di Partners4Innovation per l’area Digital Open Innovation, P4I

Marco Pinciroli

Senior consultant presso Methodos



BIM, Ai,,Artificial,Intelligence,,Iot,Internet,Of,Things,,Metaverse,,Machine,Learning,
BIM

L’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) è un’opportunità straordinaria e senza precedenti che sta rivoluzionando i mercati e che sarà strettamente intrecciata con il futuro di moltissime organizzazioni. Non solo spalanca nuovi orizzonti sul fronte dell’efficientamento delle attività, ma democratizza l’accesso all’innovazione, offrendo la possibilità di accedere facilmente capability e competenze specialistiche dell’innovazione (come ad esempio l’analisi di mercato, lo sviluppo software, ecc.) grazie all’accessibilità in continua crescita e alla facilità d’uso delle tecnologie e delle piattaforme già disponibili.

Per abbracciare appieno questa rivoluzione l’Intelligenza Artificiale Generativa deve diventare parte integrante della strategia di innovazione dell’organizzazione come una leva fondamentale che passi dalla scelta dei giusti strumenti, dallo sviluppo delle competenze necessarie e dalla creazione di una nuova cultura e mindset aziendali, affinché la cultura AI-driven diventi parte del modo di lavorare e prendere le decisioni dell’organizzazione. Solo così le aziende potranno capitalizzare appieno questa opportunità e mantenersi competitive in un mondo in costante evoluzione.

L’intelligenza artificiale generativa come abilitatore dell’innovazione

In qualsiasi contesto organizzativo l’innovazione può essere vista come l’attività che genera nuovi prodotti, servizi, processi o soluzioni in grado di creare valore per l’organizzazione che la implementa.

Ad oggi, la letteratura sembra essere unanime nel riconoscere che la creatività e la capacità di innovazione siano parti integranti dell’essere umano e al di là delle capacità attuali della GenAI. Sono gli esseri umani che propongono nuove idee, ricercano e sviluppano soluzioni innovative, elaborano e implementano azioni strategiche per favorire l’innovazione e svolgono tutti gli altri compiti a supporto dell’innovazione organizzativa. Ma sarà sempre così? Potrà mai l’AI generativa sostituire gli esseri umani nelle loro attività di innovazione?

La risposta non appare semplice. Una cosa però è certa: la GenAI sta rapidamente guadagnando importanza come prezioso alleato in tutte le tappe cruciali del processo di innovazione: dall’analisi e ricerca delle opportunità, alla generazione e selezione di idee, allo sviluppo di MVP e prototipi, alla sperimentazione, fino al go-to market.

L’intelligenza artificiale generativa si sta affermando come una leva tecnologica fondamentale che promette di ridurre l’incertezza delle previsioni e il costo di attività di analisi laboriose attraverso la sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e generare nuovi risultati, liberando tempo alle persone e sprigionandone il potenziale creativo. Diversi studi hanno infatti dimostrato che la collaborazione uomo-AI può portare alla produzione di risultati più innovativi rispetto a quelli ottenuti solo con l’uomo o con l’intelligenza artificiale: ad esempio, una ricerca riportata da Sequoia Capital (noto fondo di Venture Capital), sostiene che l’intelligenza artificiale generativa può rendere i “creative workers” almeno il 10% più efficienti e/o creativi, permettendo loro di diventare non solo più veloci ed efficienti, ma anche più capaci di prima. Ciò è reso possibile anche dall’emergere di una vasta gamma di strumenti potenziati dall’intelligenza artificiale generativa, ciascuno dedicato a supportare specificamente una determinata fase del processo innovativo.

E se l’intelligenza artificiale generativa fosse la chiave per potenziare e moltiplicare l’intelligenza umana nell’individuare, plasmare e concretizzare le idee più innovative? Potremmo essere di fronte ad una nuova era per l’innovazione. Un’era in cui ogni fase del processo di innovazione vedrà il potenziamento delle competenze e capacità umane tramite l’ausilio di sistemi di AI Generativa sempre più avanzati.

L’intelligenza artificiale generativa nel processo di innovazione

Già oggi, gli strumenti di intelligenza artificiale generativa possono giocare un ruolo rilevante, migliorando l’efficienza e l’efficacia, in ciascuna delle principali fasi del processo di innovazione, come illustrato di seguito:

Al di là di alcuni strumenti più generalisti, ad esempio ChatGPT, che possono essere impiegati lungo tutte le diverse fasi del processo di innovazione grazie alla loro capacità di eseguire compiti differenti, troviamo sul mercato tool “specializzati” in attività specifiche, come possono essere Github co-pilot (per velocizzare le attività di sviluppo MVP e prototipi digitali) e Jasper per le attività di comunicazione e marketing, giusto per citare un paio di esempi.

Questi strumenti agevolano il lavoro di chi si occupa di innovazione e non solo in termini di velocità. Pensiamo alla fase di generazione di idee, nella quale strumenti come Seenapse permettono di generare moltissime idee, combinando pensiero laterale tipico dell’essere umano con la velocità dell’AI. ChatGPT stesso risulta essere un ottimo partner in fase di brainstorming: curando con attenzione il prompting, è possibile spingere lo strumento a pensare “out-of-the-box”, magari incoraggiandolo a proporre idee folli. Come spesso accade nell’utilizzo di questo strumento, si tratta di creare una vera e propria interazione, a volte anche molto articolata, per ottenere i migliori risultati. Discorso analogo potremmo fare per la fase successiva del processo di innovazione, quella relativa alla sperimentazione: ChatGPT e gli strumenti di GenAI possono contribuire alla generazione delle ipotesi da validare, identificare quelle più critiche e suggerire quali tecniche di sperimentazione scegliere per massimizzare gli apprendimenti e minimizzare i costi.

Integrare l’IA Generativa nel processo di innovazione e nell’organizzazione: una checklist pratica

Quali sono i principali elementi da considerare per introdurre con successo l’AI generativa all’interno dei processi di innovazione e, più in generale, all’interno delle organizzazioni? Di seguito alcuni suggerimenti pratici da seguire.

  • Identificazione delle esigenze specifiche per l’implementazione della GenAI, tramite l’individuazione e prioritizzazione dei casi d’uso più significativi, che permettano di valutare dove l’IAG può aggiungere il maggiore valore all’interno del processo di innovazione.
  • Sviluppo di una roadmap dettagliata per l’integrazione graduale della GenAI all’interno del processo di innovazione, con obiettivi chiari e indicatori di successo per valutarne l’impatto sull’organizzazione.
  • Costruzione di una cultura organizzativa e competenze “AI-Driven”, tramite un’adeguata e proattiva pianificazione e gestione del cambiamento. Per massimizzare l’impatto positivo della GenAI, è essenziale costruire una cultura aziendale orientata alla sperimentazione, basata sui dati e che consideri la GenAI come catalizzatore di un cambiamento non solo tecnologico, ma anche e soprattutto culturale, favorendo lo sviluppo di competenze e attitudini “AI-Driven”, fondamentali per garantirne un’adozione di successo e un utilizzo efficace. Si tratta, infatti, di innovare il modo di lavorare per chi fa innovazione e, come per qualsiasi altra trasformazione, il suggerimento è coinvolgere le persone nel processo di transizione, incoraggiandole a partecipare attivamente e co-creare l’evoluzione delle proprie modalità di lavoro.
  • Identificazione e sperimentazione degli strumenti a supporto. Questo potrebbe implicare l’adeguamento dell’infrastruttura IT e la scelta delle piattaforme di GenAI più idonee alle necessità aziendali, soprattutto quando si esce dal perimetro della fase pilota. Un consiglio prezioso è quello di sperimentare diverse applicazioni e trovare quelle che meglio si adattano alla propria realtà.
  • Definire un modello di governance dell’AI, che passi attraverso l’assegnazione chiara di ruoli e responsabilità all’interno dell’organizzazione, che possa non solo guidare l’introduzione di strumenti di IAG nella funzione innovazione, ma anche “travasare” esperienze, conoscenze e competenze acquisite nel resto dell’organizzazione e negli altri processi rilevanti dell’azienda.

Abbracciare l’AI Generativa per rimane competitivi nella nuova era dell’innovazione

Sebbene, oggi, l’intelligenza artificiale generativa non possa ancora assicurare un grado di creatività e innovatività paragonabile alle capacità umane, potrebbe tuttavia essere la chiave per l’innovazione aziendale del futuro. L’integrazione efficace dell’intelligenza artificiale generativa è un imperativo per rimanere all’avanguardia nell’era dell’innovazione. La sua adozione e implementazione strategica richiede una pianificazione attenta, una guida esperta e la costruzione di una cultura aziendale e delle competenze AI-Driven.

Conclusioni

Con una strategia ben definita, la GenAI può diventare un asset prezioso, espandendo i confini della capacità di innovazione delle organizzazioni. La leadership aziendale è chiamata a guidare l’implementazione strategica della GenAI, formulando una visione audace e chiara e favorendo le condizioni per realizzarla. Non solo, le organizzazioni potrebbero sfruttare le proprie unità di innovazione come un vero e proprio cantiere e caso d’uso concreto di sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa: l’esperienza e le lezioni apprese dalle persone coinvolte nelle attività di innovazione potranno poi essere conoscenza preziosa per spingere verso un’adozione più pervasiva nel resto dell’organizzazione questa tecnologia. Solo in questo modo le aziende potranno guidare il cambiamento e prosperare nell’era della “AI-Empowered Innovation”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati