Bisogno di stare sempre più connessi, noia, malumore e aggressività quando non ci si riesce: la dipendenza da Internet non è un disturbo ad oggi riconosciuto ma ha i propri sintomi, che indicano un malessere più profondo. Come riconoscerli, a cosa portano, i passi per uscirne
pedagogista del digitale, Coordinatore dei formatori e referente per l'Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale
La dipendenza da Internet è una dipendenza di tipo comportamentale, un modo disfunzionale di affrontare gli stress della vita. In Corea del Sud è stato dichiarato un problema sanitario nazionale, ma la preoccupazione è crescente anche in altre nazioni, americane ed europee.
La linea che separa la dipendenza dal semplice vizio è sottile, specialmente rispetto alle abitudini che possono essere ricondotte a dipendenza da Internet.
La parola dipendenza, spesso usata a sproposito, nel gergo medico sanitario presenta delle implicazioni importanti. Ad esempio, il gioco d’azzardo compulsivo è una dipendenza riconosciuta e classificata nel DSM, il manuale che categorizza la diagnosi psichiatrica per le malattie mentali.
In generale, se sviluppiamo un bisogno compulsivo di utilizzare i nostri dispositivi digitali e se, tanto più, questo interferisce con la nostra vita impedendoci di fare le cose che quotidianamente dobbiamo svolgere, allora siamo di fronte ai primi segnali distintivi di una possibile dipendenza.
Indice degli argomenti
Cinque cose da sapere sulla dipendenza da Internet
La dipendenza da Internet non è ancora un disturbo mentale ufficialmente riconosciuto.
I ricercatori hanno formulato dei criteri diagnostici, ma il disturbo ma non è incluso nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali[1] (DSM-5). Tuttavia, la dipendenza da gioco su Internet è inclusa come condizione per ulteriori studi, e la dipendenza da Internet si sta sviluppando come area specialistica.
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Sono stati identificati almeno tre sottotipi di dipendenza da Internet: dipendenza da videogiochi, cybersex (o dipendenza dal sesso online) e dipendenza dal gioco d’azzardo online.
Ci possono essere sovrapposizioni tra ciascuno di questi sottotipi: ad esempio, il gioco d’azzardo online coinvolge giochi online e i giochi online possono avere elementi di pornografia.
Sempre più spesso, la dipendenza da dispositivi mobili e la dipendenza da social media sono oggetto di indagine
La cura della dipendenza da Internet passa attraverso un mirato intervento psicoterapeutico di tipo cognitivo-comportamentale.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale interviene al fine di ridurre gradualmente il comportamento di dipendenza da Internet.
Sono 99 in Italia i servizi che si occupano dei disturbi internet correlati, con un’équipe che conta complessivamente 347 professionisti.
Sono 37 i centri che danno aiuto a ragazzi under 14. La Lombardia è la regione con più servizi.[2]
Quali sono i sintomi della dipendenza da Internet
La dipendenza da Internet non è formalmente riconosciuta, quindi può essere difficile ottenere una diagnosi. Tuttavia, diversi esperti in dipendenza comportamentale hanno contribuito a individuarne i sintomi più comuni.
Tutti i tipi di dipendenza da Internet contengono le seguenti quattro componenti:
Uso eccessivo di Internet e test di valutazione
Potrà sembrare scontato ma questo è uno dei primi indicatori.
L’uso eccessivo di Internet è un sintomo-chiave ma nessuno sembra in grado di definirne esattamente la quantità di tempo: mentre le linee guida dell’American Academy of Paediatrics (AAP) suggeriscono non più di due ore di tempo dello schermo al giorno per i giovani sotto i 18 anni[3], non ci sono raccomandazioni ufficiali per gli adulti.
Da considerare che due ore passate sullo schermo possono risultare esigue nel 2022, in cui le persone usano i computer per lavoro, studio o per stare in relazione con le altre persone.
Digital Report con focus specifico sull’Italia di WeAreSocial e Hootsuite, tempo medio speso on-line quotidianamente
Inoltre, alcuni autori aggiungono l’avvertenza “per uso non essenziale” relativamente alla raccomandazione di non superare le due giornaliere, ma per una persona che ha sviluppato una dipendenza da Internet, ogni utilizzo del computer può essere definito come essenziale.
Report dell’Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale e Social Warning sulla dieta mediale degli adolescenti in fascia 12-16 anni
Quindi, come fare per valutare quando il nostro uso di Internet è eccessivo e a rischio “dipendenza”?
Sono state realizzate alcune domande, tratte dagli strumenti di valutazione della dipendenza da Internet, che possono per aiutare a capirlo[4].
Quante volte ti capita di trovare difficile interrompere l’utilizzo di Internet?
Quante volte continui ad usare Internet anche se in realtà volevi smettere?
Quante volte altre persone ad esempio partner, figli, genitori o amici ti invitano a ridurre l’utilizzo di Internet?
Quante volte preferisci navigare in Internet anziché trascorrere il tempo con altre persone ad esempio partner, figli, genitori, amici?
Quante volte dormi troppo poco perché sei online?
Quante volte pensi ad Internet anche se in quel momento non sei online?
Quante volte provi felicità al pensiero di andare su Internet?
Quante volte dici a te stesso che dovresti passare meno tempo su internet?
Quante volte hai cercato invano di ridurre il tempo passato su Internet?
Quante volte svolgi i compiti a casa in fretta per poter andare prima su Internet?
Quante volte trascuri i doveri quotidiani (lavoro, vita familiare), perché preferisci andare su Internet?
Quante volte vai su Internet quando ti senti scoraggiato/a?
Quante volte utilizzi Internet per sfuggire alle preoccupazioni o per scacciare emozioni negative?
Quante volte ti senti nervoso, frustrato o irritato se non puoi utilizzare Internet?
Al test si può rispondere con: Mai (0 punti), Raramente (1 punto), A Volte (2 punti), Spesso (3 punti), Molto Spesso (4 punti).
Il punteggio massimo è 56; valori intorno a 28 sono già un chiaro indicatore di una dipendenza da internet.
Per “utilizzare” o “andare” su internet intendiamo tutte le attività che si possono svolgere esclusivamente online come fare shopping, utilizzare i social media, messaggiare, giocare a videogiochi online.
Astinenza da Internet
Originariamente intesa come la base della dipendenza fisica da alcol o droghe, i sintomi di astinenza sono ora riconosciuti anche nelle dipendenze comportamentali, tra cui la dipendenza da Internet.
I sintomi comuni di astinenza da Internet includono rabbia, tensione e depressione.
Questi sintomi possono essere percepiti come noia, tristezza, malumore, nervosismo, svogliatezza ed irritabilità quando impossibilitati a “connettersi”.
Assuefazione
L’assuefazione è un segno distintivo della dipendenza da alcol e droghe e sembra essere applicabile anche alla dipendenza da Internet: un desiderio sempre più difficile da controllare per l’utente, e da soddisfare rimanendo sempre più connessi alla rete.
La ricerca di come passare più tempo online diventa un pensiero fisso e un tema predominante nella vita e nei pensieri.
Il desiderio di trascorrere online sempre maggiori quantità di tempo potrebbe portare a far prevalere questa attività su tutte le altre.
Conseguenze negative dell’uso di Internet
Quando l’uso eccessivo di Internet diventa una dipendenza, difficilmente si riescono ad avere rapporti personali offline e quelli che si hanno rischiano di essere trascurati.
L’abuso di tecnologie digitali impoverisce infatti la capacità di relazionarsi con le altre persone al di fuori degli schermi, in particolare le capacità sociali come ascoltare gli altri, stare in compagnia e comunicare efficacemente.
L’attenzione è dedicata principalmente alla vita digitale, e si è spesso stanchi ed esausti per lo stare collegati fino a ora tarda privandosi del sonno e dell’interazione offline con parenti e amici.
Molti genitori nelle mie consulenze raccontano la loro preoccupazione in quanto vedono le proprie figlie e figli sempre più attratti dalle loro attività online e sempre meno presenti ad attività e relazioni reali.
Se la dipendenza è verso il gioco d’azzardo online, lo shopping online o il cybersex, non mancano le conseguenze economiche.
Dipendenza da Internet nei bambini
La dipendenza da Internet è particolarmente preoccupante per i ragazzi e gli adolescenti.
I ragazzi non hanno la conoscenza e la consapevolezza per gestire correttamente il proprio uso del computer e non hanno idea dei potenziali danni che può generare l’abuso di Internet. Oggigiorno, complice la pandemia e i relativi lockdown, la maggior parte dei ragazzi ha accesso ad un computer e ad Internet.
I ragazzi sono sempre più abituati a lunghi periodi di tempo nei quali sono connessi ad Internet ma “scollegati” dal mondo tangibile che li circonda.
I ragazzi che possono accedere liberamente alla rete si trovano a maggiore rischio di coinvolgimento nel cyberbullismo, sia nel ruolo di vittima, che di bullo o spettatore.
I ragazzi che abusano di Internet hanno maggiori probabilità di usare il cellulare per il cybersesso, in particolare attraverso il sexting, o l’accesso a risorse che potrebbero potenzialmente aumentare il rischio di dipendenza sessuale e danni sessuali online, come siti pornografici o app di dating online.
I ragazzi che giocano a videogiochi online spesso affrontano la pressione dei coetanei per lunghi periodi di tempo al fine di sostenere il gruppo con cui stanno giocando o per mantenere le loro abilità videoludiche.
Questa mancanza di confini può rendere i ragazzi vulnerabili allo sviluppo di dipendenza da videogiochi.
I passi per uscire dalla dipendenza da Internet
Se riconosci i sintomi della dipendenza da Internet in te stesso o in qualche tuo caro, parla con il tuo medico per ottenere aiuto.
Potrà suggerirti dei professionisti con cui poterti confrontare come psicologi, pedagogisti ed altri terapeuti.
Se pensi di avere una dipendenza da Internet alcuni passi potrebbero aiutarti nel cercare una soluzione o a decidere di farti aiutare.
Ammettilo
Il primo passo per risolvere qualsiasi tipo di problema è uscire dalla fase di negazione e accettare di avere un problema.
Questa è la tua prima vittoria per il proprio percorso di miglioramento. Ammettendo che hai un problema, diventi onesto con te stesso e questo ti permette di “leggere” con maggiore chiarezza tutta la situazione.
Inoltre, ti fa capire quanto “tossico” è diventato per te l’uso di internet.
Cerca la terapia
Ora che hai ammesso di avere un problema, perché non fare qualcosa al riguardo?
Se riconosci i sintomi della dipendenza da Internet in te stesso o in qualche tuo caro, parla con il tuo medico per ottenere aiuto.
Limita l’utilizzo dello smartphone
Iniziare un percorso di Digital Detox è qualcosa che puoi fare solo se hai la determinazione e la forza per farlo. Una volta che ti rendi conto che la dipendenza da internet è per te un male, puoi iniziare a riprendere il controllo sulla tua vita.
Qualsiasi percorso di disintossicazione deve essere graduale, anche nel caso di dipendenza da Internet. Cosa puoi fare?
Inizialmente puoi limitare le tue sessioni online a 30 minuti.
Puoi darti alcune regole per non usare Internet dopo una certa ora ogni giorno e per limitare l’utilizzo dello smartphone in determinate zone della tua casa o dello spazio in cui vivi.
In pratica, rendere delle zone “Device Free” come, per esempio, la camera, il bagno e la cucina.
Torna a socializzare offline
Invita i tuoi amici a fare delle attività piacevoli.
Esci più spesso e fai diventare la tua priorità passare del tempo con le persone a te più care: fai ciò che ami e cerca di mantenere le tue relazioni offline più attive delle relazioni che vivi esclusivamente online.
Smetti di messaggiare con i tuoi conoscenti tutto il giorno e chiedi loro di incontrarsi dal vivo.
Se pensi di essere dipendente da videogiochi online, prova a svolgere delle attività di gruppo (magari giocose) all’aperto.
Ci sono molte altre cose che puoi fare senza l’uso di computer o dispositivi intelligenti: volontariato, attività culturali, di tutela dell’ambiente.
Attività che richiedono di uscire di casa ed essere occupato per ore, mantenendo la mente distaccata da quanto sta avvenendo online negli ambienti digitali preferiti.
Segui piccole routine per interrompere grandi circoli viziosi
Una routine rende la vita più organizzata e gestita: la gestione del tempo è la chiave per risolvere i problemi di dipendenza da Internet. Soprattutto quando non ti rendi più conto di quanto tempo stai passando online e perché!
L’obiettivo sarà calendarizzare nuove attività da svolgere assieme ad un sano utilizzo di Internet: in questo modo, potresti riuscire a gestire la voglia di controllare il tuo telefono ogni due minuti.
Per esempio, dandoti delle regole temporali su quando controllare lo smartphone oppure no.
Decidendo di lasciare il cellulare in carica in cucina (e non in camera) ogni notte. Controllando i social network solamente da PC e non da smartphone.
Piccole routine per interrompere grandi circoli viziosi.
Se le cose stanno andando fuori controllo e ti ritrovi sempre più dipendente dalle tecnologie, puoi decidere di sbarazzarti dei tuoi dispositivi digitali per un periodo di tempo fisso, soprattutto quelli che pensi ti stiano maggiormente danneggiando.
Potrebbe essere la tua console di gioco, il tuo smartphone o il tuo laptop.
Puoi chiedere aiuto a un amico o a un tuo parente e lasciarlo tenere le tue cose per un po’ per aiutarti a non cadere in tentazione.
Cerca il perché
Perché sei così dipendente da internet? Perché ti senti solo? O non hai nessuno con cui condividere le tue emozioni? O stai cercando l’approvazione sociale?
Questi sono i principali motivi possibili dell’abuso di Internet: cercare la tua motivazione è un passo importante per affrontare questa dipendenza.
Conclusioni
Definire cosa sia dipendenza nel 2022 non è cosa semplice.
Online tutti facciamo di tutto, e viviamo in un mondo sempre più interconnesso, in cui il bisogno di sentirsi adatti e di sentirsi parte di una comunità è sempre più forte.
Bisogni naturali dell’essere umano, che vengono soddisfatti nel modo più immediato da una tecnologia creata ad hoc per farci passare sempre più tempo davanti uno schermo e condividere sempre più nostre informazioni.
Dobbiamo tornare a sviluppare la capacità di essere semplicemente noi stessi, senza dover sempre fare qualcosa o dimostrare agli altri di farlo: sarà questa la sfida educativa dei prossimi anni.
Una sfida che ci coinvolge tutti: adulti, ragazzi e bambini. Una sfida intergenerazionale.
Perché, se siamo così fragili davanti a uno schermo, quanto lo saremo dentro ad un metaverso?
Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Child & Adolescent Health”, infatti, 120 minuti sono il massimo consentito per proteggere le capacità cerebrali dei più piccoli e non si parla solo di smartphone, ma di qualunque dispositivo, compresi videogiochi e televisione. ↑
Elenco di domande standard definite nel 2009 dal professore olandese G. J. Meerkerk dell’Addiction Research Institute di Rotterdam che ha realizzato la ‘Compulsive Internet Use Scale’. ↑
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