cultura digitale

Sociologia digitale: a che serve e perché ne abbiamo tanto bisogno

Cosa vuol dire imparare, avere dei diritti, lavorare, godere della cultura in mondo sociale completamente immerso in un contesto digitale? Se viviamo in una società digitale, allora abbiamo bisogno di una sociologia digitale per capire come prendano forma i nuovi processi sociali, dai diritti dei rider all’NFT

Pubblicato il 07 Mag 2021

Davide Bennato

professore di Sociologia dei media digitali all’Università di Catania

light-digital-texture

Nel dibattito delle scienze sociali contemporanee, sta prendendo sempre maggiore visibilità un concetto relativamente nuovo che si presenta come un paradigma molto interessante per collocare il contesto di lavoro delle discipline dell’uomo: la sociologia digitale.

Il termine ufficialmente comincia a essere usato nel 2009, ma diventa un elemento chiave dell’orientamento sociologico internazionale nel 2013 quando si comincia a sentire l’esigenza di convegni dedicati, volumi specifici e linee di ricerca sostanzialmente nuove.

Gearty Grilling: Judy Wajcman on the impact of digital technology

Gearty Grilling: Judy Wajcman on the impact of digital technology

Guarda questo video su YouTube

Descritto in questo modo potrebbe sembrare un nuovo assetto della sociologia contemporanea e in quanto tale di specifico interesse del mondo accademico che si confronta con strumenti e concetti nuovi, spesso oscuri e poco interessanti per la maggior parte delle persone.

Pur essendo un orientamento importante della ricerca contemporanea, la sociologia digitale è un ambito che molto avrebbe da dire su come affrontare alcuni problemi contemporanei e su come gestire alcuni processi che hanno mostrato quanto sia obsoleto usare i modelli cognitivi che abbiamo avuto in eredità dal XX e dal XXI secolo.

Quindi prosaicamente la domanda diventa: a che serve la sociologia digitale?

La sociologia applicata al mondo digitale

Come tutti gli argomenti complessi, anche questo ha bisogno di una sua contestualizzazione. Uno dei punti di partenza della sociologia digitale è considerare il XXI secolo una frattura rispetto ai secoli precedenti. I processi sociali (e i linguaggi) sono rimasti sostanzialmente gli stessi – identità, famiglia, gruppi, relazioni, istituzioni e così via – quello che è cambiato è il contesto in cui applicare questi concetti, e questo contesto è il mondo digitale. Il XXI secolo ha introdotto nella vita collettiva una nuova sfera sociale rappresentata dai social media, una nuova serie di tecnologie – algoritmi e dispositivi dell’intelligenza artificiale – e una nuova famiglia di processi sociali nata dall’interazione fra questi elementi. Un esempio per tutti: le echo chamber, frutto dell’interazione fra processi comunicativi che avvengono nei social media e gli algoritmi di suggerimento dei contenuti. Lo scopo della sociologia digitale è capire come prendano forma i processi sociali all’interno dello spazio socio-digitale, analizzandone le conseguenze a livello micro e macro sociale anche con l’uso di specifiche strategie di ricerca che ricorrono strumenti computazionali (big data, tra gli altri).

Una volta definito il campo di azione della sociologia digitale, è relativamente facile descrivere in che contesti può essere applicata. Provo a fare un excursus assolutamente personale e arbitrario, solo per descrivere che tipo di contributo la sociologia digitale potrebbe dare ai tempi che stiamo vivendo.

Piattaforme digitali e diritti

Cominciamo con il tema dei diritti, tema che nella cronaca recente ha preso la forma della tutela dei rider. Il tema chiave della sociologia digitale in questo campo è come proteggere i diritti delle persone dallo strapotere delle piattaforme tecnologiche? Il tema dal punto di vista tecnico è appannaggio del diritto, ma la domanda riguarda anche le forme di rappresentanza. Consideriamo il caso dei rider. La soluzione che è stata adottata è che vengano a essere assunti come lavoratori autonomi in una situazione lavorativa definita dalle piattaforme (Uber, Justeat, Glovo, per citarne alcune). Questa è una soluzione piuttosto classica, far rientrare il lavoratore all’interno delle maglie definite dal datore di lavoro attraverso diritti tutelati. La questione è che non tutte le situazioni in cui processi lavorativi sono gestiti da piattaforme possono essere ricondotti a fattispecie lavorative precedenti. Una delle soluzioni possibili avrebbe potuto essere una contrattazione sindacale di tipo computazionale: ovvero se è una piattaforma digitale che decide i processi lavorativi del rider, avrebbe potuto essere una piattaforma digitale a gestire i diritti esercitati dallo stesso rider senza abbandonarlo nelle more del datore di lavoro-piattaforma. Detto con una battuta: se il capitalista è una app, il sindacalista dovrebbe essere una app.

Il lavoro è di nuovo merce “low cost”: le sfide per il nuovo decennio

La formazione nel mondo digitale

Consideriamo invece la questione della formazione: secondo un approccio di sociologia digitale il tema centrale potrebbe essere come e cosa conoscere in un mondo digitale. Il tema della formazione in un mondo digitale, al momento, si sta concentrando intorno alla didattica a distanza (DAD) e la domanda intorno al quale si sta polarizzando il dibattito è DAD si oppure DAD no. È palese la povertà intellettuale di questa domanda che porta con sé anche atteggiamenti conservatori atti a sostenere la presunta superiorità della didattica in presenza. Le domande al centro del ragionamento dovrebbero essere ben altre: cosa devono conoscere i ragazzi per essere cittadini del XXI secolo? Come devono imparare le giovani generazioni per evitare che la propria formazione diventi obsoleta? Posta in questi termini la questione non è più se i ragazzi devono imparare il coding oppure no, ma che caratteristiche devono avere curricula che si credono ormai definiti. Faccio un esempio volutamente eccentrico: consideriamo i programmi di chimica dei licei. A causa di un pernicioso mix di marketing e disinformazione, in rete circolano alcune panzane su usi e conseguenze dei prodotti chimici che costellano la nostra vita quotidiana, dalla presunta pericolosità dell’olio di palma all’incapacità di comprendere i reali rischi di un vaccino. Un curriculum di chimica da cittadino del XXI secolo dovrebbe sicuramente dare le nozioni per capire il funzionamento delle sostanze e dei reagenti, ma dovrebbe anche insegnare come valutare il rischio di un farmaco o di un prodotto, e come cercare le fonti attendibili per avere informazioni precise sulle sostanze chimiche. La Media Education è da tanto tempo che si interroga sull’importanza di strumenti mediali e digitali per l’apprendimento al passo coi tempi ed ha messo a punto sofisticato framework concettuali: che tutto questo si traduca in DAD si e DAD no è quantomeno svilente.

Ho fatto solo alcuni esempi che riguardano la vita quotidiana di ciascuno di noi – i rider, la scuola – ma si potrebbe estendere la prospettiva della sociologia digitale a ogni settore.

Sociologia digitale applicata a economia, cultura e politica

Per esempio la politica. Uno dei temi è come proteggere il processo democratico dall’attacco delle piattaforme: una domanda più concreta è fino a che punto è legittimo che un politico usi spregiudicatamente le capacità di comunicazione permesse dalle piattaforme e di contro fino a che punto è legittimo che le piattaforme silenzino un politico? Oppure l’economia. Qui uno dei temi è come produrre valore economico in un mondo di stakeholder frammentati e marketplace digitali. Esempio, i content creator: chi sono, cosa fanno e che caratteristiche hanno i creatori di contenuti delle piattaforme (Youtuber, Tiktoker, podcaster, streamer, gamer)? Come possono tutelare la propria attività lavorativa dallo strapotere delle piattaforme e dagli algoritmi di visualizzazione e monetizzazione? Oppure la cultura. Uno dei temi possibili è: quali sono le forme culturali per capire il mondo di oggi? Esempio: il mercato degli NFT, è solo speculazione oppure è un modo diverso di istituzionalizzare la produzione artistica digitale che ha forme e modi diversi dall’arte del XX secolo? Altra domanda: come garantire la fruizione culturale in un periodo di pandemia globale? Bastano le piattaforme digitali nazionalizzate – una sorta di Netflix – oppure c’è bisogno di un sistema diverso?

Non fungible token (NFT): così la blockchain cambia il mercato dell’arte

Conclusioni

Come si vede sono tutte domande che alla loro base hanno un’idea molto forte: cosa vuol dire imparare, avere dei diritti, lavorare, godere della cultura in mondo sociale completamente immerso in un contesto digitale. Se viviamo in una società digitale, allora abbiamo bisogno di una sociologia digitale.

La sociologia è nata in un momento in cui i modelli sociali del XVIII secolo erano diventati obsoleti, e i modelli sociali del XIX secolo stentavano a imporsi ed essere riconosciuti. Allo stesso modo la sociologia digitale sta prendendo piede in un mondo che è sempre più complesso e sempre più bisognoso di risposte che diano conto di questa complessità.

Cinicamente possiamo ricordare che, chi per prima comprese le novità di alcuni aspetti della modernità furono i totalitarismi del XX secolo. Nel XXI secolo questo è uno scenario che non possiamo permetterci.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati