l'analisi

Tecnologia e bambini, sappiamo poco degli effetti: ecco i limiti delle ricerche

Campioni molto ristretti di popolazione indagata, focus su un numero limitato di parametri e esclusione di variabili molto influenti, questionari autosomministrati: tutti i limiti delle tecniche di indagine utilizzate sino ad ora per valutare gli effetti delle tecnologie sulle nostre vite

Pubblicato il 09 Apr 2019

Ivan Ferrero

Psicologo delle nuove tecnologie

amyblog.focus-none.original

La ricerca sull’impatto delle nuove tecnologie sulle nostre vite è estremamente frammentata: campioni di popolazione ridotti, questionari somministrati direttamente al campione indagato, un focus estremo su poche variabili che si ipotizzano possano essere le responsabili dell’effetto che si vuole indagare.

Le conclusioni di queste indagini potrebbero definirsi “fluide”, almeno quanto l’oggetto che viene esaminato, ossia una tecnologia in continua evoluzione.

I paradossi della ricerca sugli impatti del digitale

Viviamo una situazione paradossale in cui, nonostante siamo entrati a pieno titolo nell’era dei big data, molte ricerche del settore proseguono analizzando campioni molto ristretti della popolazione indagata, e si focalizzano su un numero altrettanto ristretto di parametri.

Questo spesso rende tali ricerche limitate, in alcuni casi anche fuorvianti e capaci di generare panico morale.

Ecco, quindi, che i social media inducono i nostri figli alla depressione, ma allo stesso tempo li allenano nelle abilità sociali. Che i videogames rendono violenti, ma allo stesso tempo sviluppano le abilità cognitive. Che lo schermo rende dipendenti, ma nel frattempo ogni più piccolo elemento della nostra vita passa attraverso quella lastra di vetro.

Tutta questa confusione genera bias, ossia distorsione, sulle conclusioni, vediamo perché.

Un campione di popolazione limitato

Molte ricerche del settore si concentrano su un campione molto ristretto di popolazione.

Molto spesso sono gli stessi ricercatori che entrano nelle scuole e somministrano di persona i questionari.

In altri casi viene costruito un questionario online che però presenta una reach molto limitata, in quanto i ricercatori si avvalgono della loro rete per raggiungere il maggior numero di persone in target.

Questo comporta che la popolazione indagata spesso appartenga ad una zona ben specifica, in alcuni casi localizzata all’interno di un singolo quartiere cittadino, oppure appartenente al medesimo ceto sociale o ambito di interesse, riducendo l’efficacia e l’universalità della ricerca stessa.

Focus estremo su un numero ristretto di variabili

Si parla di digitale, per cui viene spontaneo indagare il fenomeno rimanendo all’interno dell’ambito digitale.

Quindi risulta naturale costruire la ricerca in modo da ricercare quelle variabili che il ricercatore ritiene essere in qualche modo responsabili del fenomeno che si vuole indagare.

La conseguenza è una ricerca che probabilmente sarà biased per sua natura, in quanto rischia di perdere di vista variabili apparentemente estranee al fenomeno, ma che risultano alla fine essere strettamente correlate e quindi influenti.

Riducendo così tanto il campo visivo dell’indagine si finisce per esaltare il ruolo di variabili la cui influenza è minima, se non addirittura nulla.

Questionari autosomministrati

La maggior parte delle volte le ricerche vengono somministrate direttamente al campione indagato.

Ci si affida quindi all’onestà, alla trasparenza e alla consapevolezza dei soggetti indagati, elementi che non sempre si verificano.

In particolare, si presuppone che questi soggetti abbiano una buona comprensione del fenomeno indagato, e un’ottima consapevolezza di che cosa sta avvenendo nelle loro vite, sia interiori che esteriori.

Quest’ultimo fattore in particolare presenta le maggiori criticità: può un soggetto essere pienamente coinvolto all’interno di un Sistema e allo stesso tempo essere in grado elevarsi e osservare tutto quanto dall’alto?

In una certa misura è possibile, ma bisogna essere molto ben addestrati, cosa che non possiamo pretendere dai non addetti ai lavori.

I vertici di osservazione per l’analisi dei dati

Una stessa ricerca, soprattutto quando è così limitata nella sua costruzione e nella raccolta dei dati, può venire interpretata in modi differenti a seconda del vertice di osservazione che si utilizza.

Questi vertici di osservazione guidano non solo la nostra percezione del fenomeno, ma anche quali variabili considereremo e quali invece riterremo irrilevanti.

E’ uno step che si pone nel momento della costruzione della ricerca.

Molto spesso infatti quando parliamo di digitale e dei suoi effetti nelle nostre vite tendiamo a considerare tutte quelle variabili che implicano, in un modo o nell’altro, la presenza del digitale, perdendo così di vista altre variabili non direttamente correlate ma comunque molto influenti.

In alcuni casi si è anche verificato che una stessa ricerca desse risultati opposti. Da qui poi se ne estrapolano percentuali, correlazioni, e la ricerca ne risulta distorta.

Espandere il raggio di indagine oltre il digitale

E’ proprio in questo contesto così tumultuoso e confuso che Andrew Przybylski e Amy Orben, del Department of Experimental Psychology dell’Università di Oxford, hanno lanciato una provocazione: anziché reinventare la ruota ricercando ogni volta dati ripartendo da zero, perché non sfruttare tutti i dati che abbiamo già a nostra disposizione?

In fin dei conti viviamo nell’era dei big data, giusto?

Quindi il mondo dispone già di data set molto capillari, di larghissima scala, e soprattutto raccolti dal comportamento spontaneo e ignaro dei soggetti che vogliamo indagare.

Con questo pensiero i due ricercatori hanno pensato di indagare lo stesso fenomeno, ossia l’effetto che le nuove tecnologie hanno sui nostri ragazzi raccogliendo data set che andassero anche al di là dell’elemento “digitale”.

Questo gli ha permesso di analizzare i comportamenti spontanei di oltre 350 mila adolescenti.

Il ricorso alla Specification Curve Analysis, ossia uno strumento statistico che permette l’analisi su larga scala di elementi anche non direttamente collegati tra di loro, ha permesso ai due ricercatori di allargare il campo di indagine e andare oltre quelle variabili strettamente connesse all’elemento digitale.

Sono arrivati ad un’importante scoperta: quando le stesse statistiche che puntano i riflettori sui pericoli dell’uso della tecnologia per i nostri ragazzi vengono analizzate in un contesto più ampio, gli effetti dell’utilizzo dei cellulari sulla salute mentale dei nostri ragazzi risultano essere molto ridotti.

Se ci allarghiamo a livello dell’intera popolazione dei nostri adolescenti, allora questi effetti possono risultare anche trascurabili.

Più precisamente parliamo di un’influenza di appena 0.4% sul benessere mentale dei nostri ragazzi.

Gli stessi autori affermano, con tono sarcastico e provocatorio, che mangiare patate ha circa lo stesso grado di influenza, e portare gli occhiali risulterebbe essere anche più dannoso rispetto all’utilizzo dei cellulari sul benessere dei nostri figli.

Gli stessi autori in un altra ricerca effettuata su 1004 adolescenti in Inghilterra tra i 14 a 15 anni hanno rilevato che non esistono prove per cui i videogiochi violenti porterebbero a comportamenti violenti.

Su cosa bisogna puntare realmente i riflettori

La ricerca di Andrew Przybylski e Amy Orben non ci fornisce solamente nuovi insight riguardo al reale grado di impatto della tecnologia sulla salute mentale dei nostri figli.

Di fatto la sua portata è ben maggiore, in quanto mette in luce tutti i limiti delle tecniche di indagine utilizzate sino ad ora nell’indagare questi fenomeni.

Fino ad ora abbiamo sempre guardato nella direzione sbagliata, sia in fase di costruzione delle ricerche, sia in fase di raccolta e di analisi dei dati.

Soprattutto, siamo sempre rimasti ciechi di fronte a come la nostra società si è evoluta in questi ultimi anni, modificando la figura del ricercatore, che si trova oggi ad avere già tutti i dati a disposizione perché “volontariamente offerti” dai soggetti stessi.

E anche qualora mancassero dei dati, rimarrebbe comunque poco da inventarsi, e tutto da raccogliere.

____________________________________________________________________

Bibliografia

Orben A, Przybylski AK, 2019, The association between adolescent well-being and digital technology use, Nature Human Behaviour volume 3, pages173–182 (2019)

Przybylski AK, Weinstein N, 2017, A Large-Scale Test of the Goldilocks Hypothesis: Quantifying the Relations Between Digital-Screen Use and the Mental Well-Being of Adolescents, https://doi.org/10.1177%2F0956797616678438

Przybylski AK, Weinstein N, 2019 Violent video game engagement is not associated with adolescents’ aggressive behaviour: evidence from a registered report. R. Soc. open sci. 6: 171474. http://dx.doi.org/10.1098/rsos.171474

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati