Il caso

A cena col rapper via NFT: come la blockchain cambia il rapporto tra fan e musicisti

Il potenziale degli NFT per il mercato musicale prevede anche la possibilità di stringere i rapporti tra gli artisti e il loro seguito, permettendo di vivere esperienze fisiche insieme come assistere a una sessione di registrazione o passare del tempo insieme: l’esperienza del rapper Maruego offre spunti di riflessione

Pubblicato il 18 Ott 2022

È intrigante l’idea di creare un rapporto più umano e personale tra artisti musicali e fan sfruttando gli NFT. Il fan, oltre che in qualche intervista, è abituato soprattutto a vedere come i musicisti appaiono sui social, nelle storie o nei reel o nei videoclip ufficiali con cui si promuovono i singoli. Ma si tratta sempre di persone.

Credo che un artista musicale possa tranquillamente vivere esperienze reali con i propri fan. Per esempio farli assistere a una sessione di registrazione in studio, andare a cena fuori insieme, fare una partita a un videogame o una chiacchierata in videochiamata con chi abita in un posto lontano da dove si trova l’artista. Come rapper, ho approcciato questo ambito iniziando a collaborare con TalenTokens, piattaforma italiana che punta a mettere in contatto fan e artisti tramite l’acquisto di NFT. Così, il mio rapporto con gli NFT, pur essendo iniziato un paio di anni fa, si sta intensificando sempre di più.

NFT e metaverso, gli impatti sul mercato musicale: ecco cosa fanno le major

NFT e mercato musicale

Ho scoperto la loro esistenza durante il lockdown dovuto alla pandemia, perché era un periodo in cui avevo molto tempo a disposizione e lo passavo guardando video online, navigando nei forum e leggendo post, commenti e discussioni riguardanti questo mondo che mi ha subito affascinato. Come la maggioranza delle persone che non si occupano di business digitale per professione, ci ho messo un po’ a capire bene di cosa si trattasse, ma del resto da sempre credo che, ogni giorno, si possano accrescere le proprie nozioni su qualsiasi argomento.

Al momento non seguo questo settore anche al di fuori del mercato musicale, ma credo dipenda solo dal fatto che, quando mi è arrivata notizia di un artista che ha realizzato un’opera in NFT, non si trattava di uno di quelli che seguivo. Anche per il mercato musicale, in ogni caso, mi è servita una lunga ricerca per realizzare che gli NFT potessero essere molto utili: precisamente quando ho capito che garantiscono all’artista la tutela dei propri diritti.

La pubblicazione di un album in NFT

La blockchain consente a un pittore, a un cantante o ad altre figure dell’ambito artistico e creativo, di poter avere sempre tutto sotto controllo. Anche per questo motivo, a inizio 2022, insieme allo staff di Mediterranea Saving Humans abbiamo deciso di prendere il mio ultimo album, “92” – uscito nell’estate del 2021 per la mia etichetta discografica, LaCrème – per ripubblicarlo in versione NFT. La metà dei proventi sono andati in beneficenza a questa ONG: la prima italiana che si occupa del recupero dei migranti in mare. Chi conosce la mia storia personale (da bambino sono immigrato dal Marocco verso l’Europa affrontando un viaggio molto difficile), può capire bene come tenessi particolarmente a un’operazione di questo genere.

NFT, come cambia il rapporto con i fan

In questi ultimi mesi, è arrivata anche l’opportunità di collaborare con TalenTokens e mi è piaciuto subito l’aspetto “fisico”, ossia la possibilità di poter vivere un’esperienza reale tramite un NFT. Nel momento in cui pubblichi musica o comunque sei un personaggio noto, in qualche modo vendi la tua immagine, e il modo ideato da TalenTokens per farlo penso sia molto interessante. L’NFT, fino a oggi, è sempre e solo stato associato a un’opera digitale, in questo caso invece si tratta di realizzare un’esperienza reale e ho trovato questa idea molto innovativa, all’avanguardia.

Inoltre ho già avuto modo di testare la navigazione all’interno della piattaforma tramite l’app, e non l’ho trovato affatto complicato: la semplicità dipende anche dal fatto che basta iscriversi per avere già un wallet e che si usino prima di tutto gli euro per operare, nel senso che solo una volta acquistato un NFT, dopo lo si può rivendere e quindi usare anche l’utility token della piattaforma. Inoltre c’è anche un aspetto divertente perché i fan possono scambiarsi queste esperienze, sotto forma di NFT, come se fossero figurine. Sono una persona che si interessa spesso di cose al di fuori del proprio ambiente, e mi fa piacere fare da apripista a questo “nuovo” mondo.

Credo di conoscere bene la mia fanbase e, pur non avendo una sfera magica per prevedere come reagirà, devo mettere in conto che all’inizio ci sarà chi non capirà esattamente di cosa si tratti. Bisogna certamente investire del tempo e impegnarsi per capire questo mondo, un po’ come è capitato a me durante il lockdown. Allo stesso modo so anche che ci sarà chi sa di cosa stiamo parlando ma che, probabilmente, si tratterà di una minoranza. È normale, perché bisogna essere consapevoli che siamo agli albori di questo mercato.

Conclusione

Avere l’opportunità di fare da tramite per far capire meglio questo mondo, non può che farmi piacere e rendere ancora più stimolante questa collaborazione. È una bella occasione, infatti, se mi identifico in un fan o torno con il pensiero al periodo in cui non era ancora iniziata la mia carriera musicale, se Nipsey Hussle (il famoso rapper losangelino purtroppo assassinato nel 2019) fosse ancora vivo e si fosse reso disponibile per un “NFT experience”, molto probabilmente l’avrei acquistata per poterlo conoscere. Mi sarebbe piaciuto capire che persona fosse, parlarci per accrescere le mie conoscenze e, magari, andare in studio di registrazione con lui… si può anche fantasticare, immaginare che gli sarei stato simpatico, che saremmo diventati amici e alla fine avremmo anche collaborato. Mi piace pensarla così.

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