DOMANDA
Ho emesso una fattura elettronica a un ente pubblico per l’importo di 50 euro, dopo due mesi hanno deciso di pagarmi in contanti e mi chiedono la nota di credito, in quanto sostengono che non possono pagare in contanti una fattura elettronica: è vero questo? Vorrebbero un semplice scontrino. Mi posso rifiutare dato che ho già emesso fattura?
RISPOSTA
Deduco che Lei abbia la possibilità tecnica e giuridica di emettere sia la fattura elettronica che il documento commerciale (ex scontrino fiscale). Se Lei è un commerciante al minuto (art.22 DPR 633/1972) la regola è la emissione del documento commerciale, salvo che il cliente non dovesse richiedere la fattura non oltre il momento di effettuazione della operazione (consegna/pagamento). Non esiste una norma che vieta il pagamento in contanti di fatture elettroniche, ma potrebbero essere in vigore regolamenti interni dell’Ente che inibiscano questa possibilità. Quindi, posto anche che la emissione della fattura non dovrebbe aver comportato alcun debito per IVA (in quanto emessa nei confronti di un ente pubblico, vedi articolo 6 DPR 633/1972), si porrebbe tuttavia il problema che Lei, emettendo un nuovo documento commerciale in data odierna, certificherebbe che l’operazione è stata effettuata oggi, e ciò potrebbe non essere vero. Infatti, se ci trovassimo di fronte ad una prestazione di servizi, nessun problema, perché il documento commerciale (odierno) che facesse seguito ad una nota di credito, a fronte di un corrispettivo non pagato, non muterebbe la status giuridico della operazione; ma se si trattasse di una cessione di beni, l’unica giustificazione che vedrei per la fattispecie da Lei rappresentata potrebbe essere un reso merce e una nuova consegna certificata dal documento commerciale emesso in data odierna.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome