esperto risponde

Fattura proforma per prestazioni mediche, cosa dicono le norme

Vediamo in che modo si può gestire secondo le regole la fatturazione elettronica differita per le prestazioni mediche che risultano da più fatture proforma

Pubblicato il 11 Nov 2022

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

fattura elettronica forfettari

DOMANDA

Sono un libero professionista sanitario, in regime forfettario, e svolgo la mia attività presso gli studi di un centro medico tutti i lunedì di ogni mese. Faccio fattura proforma/avviso di parcella a fine giornata. A fine mese emetto nei confronti dello stesso centro fattura elettronica differita riepilogativa (TD24) da inviare a SDI contenente, nella parte descrittiva, il riferimento alle fatture proforma (allegandole per la relativa conservazione) emesse nel mese descrivendone le prestazioni contenute nelle stesse. Solo successivamente all’emissione della mia FE differita, il centro invia il pagamento.

È giusta questa procedura, oppure devo fare una fattura immediata a fine mese come parcella (TD 06 essendo iscritto ad un albo professionale) con i riferimenti ad ogni fattura proforma (gli importi superano i 300 euro), descrivendone le prestazioni effettuate ad ogni paziente contenute nella stessa? Il centro riscuote ed emette ricevuta fiscale al paziente trasmettendone i dati a S. Tessera Sanitaria. Io fatturo le prestazioni, rese agli stessi, al centro medico a fine mese.

RISPOSTA

La fattura proforma o avviso di parcella non ha alcuna rilevanza fiscale, tranne il caso in cui dovesse essere utilizzato per la c.d. fatturazione differita. Tuttavia perché si parli di fatturazione differita, è necessario che esista una “operazione” come definita dall’articolo 6 del DPR 633/1972, che per le prestazioni di servizi si considera esistente nel momento in viene effettuato il pagamento del corrispettivo (in suo favore da parte del centro medico). Nel caso da Lei prospettato, le c.d. fatture proforma da Lei emesse sono dei semplici promemoria delle prestazioni effettuate, posto che, non essendo intervenuto il pagamento della prestazione da parte del centro medico, non esiste “operazione” nel senso sopra indicato quindi, non esiste (ancora) l’obbligo di emettere fattura. Quindi Lei a fine mese non dovrebbe emettere una fattura “differita”, ma una fattura immediata o parcella (TD06), facendo riferimento alle prestazioni eseguite, avendo cura di non indicare in fattura (elettronica) dati che potrebbero comportare violazione del codice della Privacy, posto che le fatture elettroniche vengono inoltrate ad un soggetto terzo (il Sistema di Interscambio).

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati