Biologia forense

Forensic Biological Examination: come funziona la ricerca delle tracce biologiche per scopi forensi

Luci forensi, lampada di Wood, thermal scanner sono alcune delle tecnologie utilizzate per la Forensic Biological Examination nel laboratorio di biologia forense. I risultati dei più recenti studi sperimentali e come sono catalogati gli artefatti, ovvero i segnali “fake” sulle tracce biologiche

Pubblicato il 25 Ago 2022

Eugenio D'Orio

Direttore Generale Bioforensics Research Center

Genetica forense: marcatori genetici per la predizione di caratteristiche fenotipiche

Si definisce “Forensic Biological Examination” quella attività tecnica che ha luogo nel laboratorio di biologia forense con lo scopo di ricercare, identificare e documentare le tracce biologiche presenti sui reperti di interesse investigativo-forense.

Questa fase è la prima dei complessi step tecnici che, nell’insieme, mirano a trovare tracce utili per le attività investigative e, successivamente, a definire il genotipo delle singole tracce. Rappresenta un punto critico del workflow investigativo-forense perché il buon esito dell’attività tecnico-investigativa dipende, in buona parte, anche da una corretta e completa ispezione dei reperti biologici.

Biologia forense, manca lo standard: ecco una proposta di validazione

Infatti, quanto più è elevato il numero di tracce identificate nella fase di ispezione preliminare dei reperti, tanto più potranno – seppur potenzialmente – essere precise ed accurate le successive analisi e i successivi dati tecnici che costituiranno spunto investigativo e/o fonte di prova nel futuro processo penale che si andrà ad instaurare.

Generalmente, la forensic biological examination è condotta nella stanza cd. “di inizio operazioni tecniche” del laboratorio forense. Ad eseguire tali operazioni sono Tecnici e Dirigenti opportunamente qualificati.

Forensic Biological Examination: le tecnologie più utilizzate

La Forensic Biological Examination consiste nell’effettuazione di una attenta attività ispettiva dei reperti che vengono processati. L’ispezione avviene secondo molteplici modalità, di carattere tecnico, e tramite l’applicazione di diverse metodologie.

Oltre alla cd. “ispezione ad occhio nudo”, o naked eye observation, volta a valutare la presenza di verosimili tracce biologiche macroscopiche di interesse forense, sono potenzialmente utilizzabili una serie nota di tecnologie che, per funzionamento, risultano particolarmente utili per lo scopo, tra cui:

  • Luci forensi: strumenti di potenza, precisione e grandezza ampiamente variabile a seconda delle caratteristiche strumentali;
  • Lampada di Wood: nota già per le sue applicazioni medico-dermatologiche, consente, tramite l’emissione di un fascio luminoso sull’area target dell’ispezione, l’identificazione di particolari segnali che potrebbero essere ascrivibili alla presenza di tracce verosimilmente biologiche sul reperto in analisi;
  • Tecnologia Thermal-Scanner: di recentissima introduzione, si basa sullo studio delle diverse temperature del substrato/reperto in analisi. La differenza termica potrebbe essere un dato preliminare utile ad operare l’identificazione e/o la presenza di tracce biologiche latenti che dovrebbero teoreticamente avere una temperatura leggermente diversa rispetto al reperto, ovvero il substrato su cui queste aderiscono;
  • Tecnologia near-UV e near-IR: di recentissima introduzione, si basa sullo studio di diversi segnali raccolti nell’ambito dello screening ispettivo del reperto allorquando questo viene ispezionato tramite sorgenti luminose che emettono a specifici nm tipici dei campio biofisici denominati “near-UV” e “near-IR”.

È doveroso far notare che, allo stato, non esistono raccomandazioni rigide, ovvero ciascun laboratorio forense che svolge anche l’attività di Forensic Biological Examination è libero di dotarsi di strumentazione tecnica utile allo scopo senza particolari e/o stringenti raccomandazioni.

Relativamente ai metodi di svolgimento del rilievo, è opportuno rappresentare che questo può essere condotto con discreta discrezionalità da parte del Tecnico/Dirigente che lo sta ponendo in essere.

Un esempio pratico di ciò consiste nel fatto che, relativamente all’ordine delle tracce, ed all’ordine con cui queste devono essere ricercate sul reperto in analisi, non vi sono – anche in questo contesto – delle rigide raccomandazioni a cui attenersi.

A ciò deve unirsi anche il fatto che ogni laboratorio, ovviamente dotato di un proprio SGQ – Sistema di Gestione della Qualità, può procedere alla nomenclatura delle singole tracce identificate basandosi su criteri interni. Ciò può potenzialmente – e fattivamente – condurre alla produzione di nomenclatura diversa per una stessa traccia se lo stesso reperto è analizzato in due distinti laboratori che svolgono questo tipo di rilievi tecnici.

I risultati dei più recenti studi sperimentali

Negli ultimi anni, una serie di attività sperimentali sulla Forensic Biological Examination sono state condotte al Bio Forensics Research Center, grazie anche alla collaborazione di diversi Dipartimenti Universitari italiani ed esteri, nonché grazie alla mobilità degli studenti e dei ricercatori tramite il programma ERASMUS.

Gli studi hanno portato alla pubblicazione di dati estremamente utili in quest’ambito delle indagini tecniche per scopi forensi; in particolare si è – per ora – dimostrata la capacità di identificare, documentare e repertare tracce biologiche del volume di appena 0.5 µL. Questo dato conforta molto i tecnici, in quanto garantisce direttamente un’elevatissima accuratezza ed affidabilità delle tecniche e dei metodi presi in esame ed utilizzati per la sperimentazione.

Precedenti studi, inoltre, avevano già rappresentato che, nell’ambito della Forensic Biological Examination, solo il 15% delle tracce biologiche totali, in condizioni sperimentalmente note e controllate, era visibile “ad occhio nudo” sui reperti in analisi. Ciò ben evidenzia che per l’esame ispettivo delle tracce biologiche v’è assoluta necessità di utilizzare tecniche e metodi che siano ad hoc sviluppati.

Altri studi, invece, hanno messo in evidenza anche la quantità di visibilità fenotipica delle tracce (studio effettuato su tracce ematiche), descrivendo opportunamente standard e risultati.

Altri studi, ancora, hanno analizzato la presenza dei segnali emessi dalle tracce biologiche, e identificabili con l’apposita strumentazione tecnica, con il passare del tempo.

È infatti noto che le matrici biologiche – generalmente – sono oggetto di fisiologici fenomeni di degradazione e decadimento. Questa caratteristica può certamente incidere anche sulla possibilità di identificare correttamente le tracce biologiche per fini forensi. Lo studio prodotto ha mostrato una grande affidabilità dei mezzi tecnici e metodologici utilizzati in campioni biologici invecchiati di oltre un anno dalla data di produzione della traccia.

Altri studi, infine, hanno studiato la presenza di artefatti, come analizzeremo di seguito.

Gli artefatti: cosa sono e come vengono catalogati

Uno degli ultimi studi sperimentali – presentato lo scorso giugno 2022 al Simposio delle Scienze Forensi organizzato dall’Università di Miami (USA) – Florida International University – ha preso in esame l’aspetto legato agli artefatti nell’ambito della Forensic Biological Examination.

Gli artefatti – per definizione – risultano essere dei segnali fittizi, i quali potrebbero portare ad un’errata interpretazione del dato tecnico. Gli artefatti sono documentalmente già noti nell’ambito della genetica forense, ovvero quella sotto-disciplina delle scienze forensi che si occupa della genotipizzazione delle tracce.

Tramite la già menzionata attività sperimentale, i ricercatori del Team di Bio Forensics Research Center hanno voluto valutare se questi fenomeni interessano anche l’ambito della Forensic Biological Examination, e, se presenti, hanno voluto operare una iniziale catalogazione e descrizione dei diversi segnali “fake”, ovvero riconducibili agli artefatti.

Lo studio, che si è svolto in condizioni standard e controllate, ha portato ad evidenziare che il fenomeno degli artefatti è assolutamente presente anche nella fase della Forensic Biological Examination, che la sua penetranza, ovvero la percentuale di presenza, è assolutamente rilevante e che sono descrivibili artefatti raggruppabili in almeno due diverse tipologie di categorie, tra loro diverse per aspetti fenotipici del segnale fake rilevato.

Lo studio descrive infatti la presenza di una tipologia “Brightly”, ovvero artefatti cd. “brillanti”, contraddistinti dal piccolo volume, da un aspetto puntiforme e dall’essere maggiormente presenti in particolari tipologie di substrato/reperto in analisi.

Un’altra tipologia di artefatto descritta è lo “Shadowly”, ovvero artefatti cd. “ombrosi”, contraddistinti da un volume spesso esteso, dalla forma assolutamente variabile e dall’essere maggiormente presente allorquando si usano strumenti tecnici che emettono a particolari lunghezze d’onda.

Conclusioni

Una analisi tecnico-forense di successo non è che un puzzle ordinato e preciso. La buona riuscita dell’attività tecnica dipenderà infatti dal grado organizzativo di ciascuno degli step tipici dell’attività tecnica; specialmente quando ci sono dei meccanismi “da monte a valle” – come in biologia/genetica forense – è particolarmente utile che i primissimi step tecnici siano curati in modo assolutamente dettagliato.

Altrimenti si rischierebbe di inserire un errore, ovvero una lacuna iniziale. Questo vizio non sarà più successivamente rimuovibile dal sistema e porterà ad un report tecnico finale di bassa qualità.

La Forensic Biological Examination è la prima delle attività tecniche – di tipo ispettivo – che coinvolge i reperti di interesse forense e le relative tracce biologiche.

È necessario porre massima attenzione su questo step, che rappresenta a tutti gli effetti un punto critico dell’intero sistema tecnico-investigativo.

È fondamentale, in tal senso, lo sviluppo costante di attività di ricerca scientifica, volte a migliorare sempre la qualità e l’accuratezza dei metodi e delle tecnologie che sono applicate per questo scopo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3