competenze

Intelligenza artificiale, conoscerla per non farci rubare il lavoro

Non dobbiamo temere l’intelligenza artificiale che in Europa verrà sviluppata e utilizzata all’interno di un sistema ben definito di regole per tutelare i diritti e la salute dei cittadini europei. Dobbiamo però imparare a conoscerle gli algoritmi e usarli in modo consapevole e sicuro

Pubblicato il 14 Ott 2021

Emanuela Girardi

membro direttivo AIxIA e founder di Pop AI

deep fake_ intelligenza artificiale_5

Quando parlo di come le nuove tecnologie cambieranno il nostro modo di lavorare vedo nascere l’ansia nella maggior parte delle persone che temono di perdere il proprio posto di lavoro perché verranno sostituite da un algoritmo oppure hanno paura di essere in qualche modo controllate da un sistema automatico di intelligenza artificiale.

In realtà le tecnologie non ci ruberanno il posto di lavoro e non ci controlleranno, le tecnologie sono neutre ma sono sviluppate e utilizzate da esseri umani che decidono l’obiettivo da raggiungere attraverso l’utilizzo delle tecnologie e in quale contesto impiegarle.

Ecco perché la visione antropocentrica europea dell’intelligenza artificiale è importante, perché in Europa vogliamo sviluppare e utilizzare queste tecnologie per migliorare la vita dell’uomo.

Cosa vuol dire migliorare la vita lavorativa con l’IA

La prima domanda che dobbiamo porci è quindi cosa vuol dire migliorare la vita dell’uomo in ambito lavorativo attraverso l’utilizzo delle tecnologie di AI.

Grazie all’impiego delle tecnologie di AI molte mansioni potranno essere automatizzate liberando l’uomo da attività ripetitive, noiose, alienanti, faticose o pericolose. Pensiamo all’automazione robotica dei processi che può essere introdotta in alcune funzioni amministrative, oppure all’utilizzo della robotica nelle aziende manifatturiere, nella logistica o in attività o contesti rischiosi o non confortevoli per l’uomo come depositi di materiali chimici, miniere, luoghi infetti…

I numerosi studi sui lavori del futuro sono abbastanza concordi nel dire che in generale solo alcune mansioni dei nostri lavori verranno automatizzate, e che i lavori che scompariranno saranno una piccola parte. Inoltre, c’è un diffuso ottimismo sul bilancio positivo dei nuovi posti di lavoro creati da questa transizione digitale: cioè ci saranno più lavori nuovi di quanti verranno cancellati dalle nuove tecnologie.

Le competenze per i nuovi lavori del futuro

Ma il problema è che le persone che perderanno il posto di lavoro non avranno le competenze per svolgere i nuovi lavori che nasceranno. Servono quindi attività di riqualificazione della forza lavoro per insegnare le competenze necessarie a svolgere i nuovi lavori del futuro. Anche in questo caso le tecnologie di AI possono fornire un contributo positivo perché permettono sia di analizzare in modo predittivo le competenze necessarie per svolgere i lavori del futuro, sia di sviluppare dei piani di formazione personalizzati sulle specifiche lacune evidenziate per ogni azienda e per ogni lavoratore. Utilizzando l’apprendimento adattivo si possono inoltre tenere in considerazione i singoli bisogni formativi e il fatto che ognuno di noi impara in modo diverso: le tecnologie ci possono quindi aiutare a rendere la formazione più inclusiva e al servizio delle persone.

Ma quali sono i lavori del futuro e le nuove competenze che dobbiamo apprendere?

I nuovi lavori del futuro vengono definiti come “rosa blu e verdi” e corrispondono indicativamente alle categorie della cura, del digitale e della sostenibilità.

I lavori rosa

I lavori rosa sono le professioni legate alla cura e all’insegnamento, definiti rosa perché sono oggi svolti principalmente da donne. Questi lavori non verranno sostituiti da algoritmi di AI perché richiedono competenze trasversali (le soft skills) quali intelligenza emotiva, capacità relazionali e comunicazionali ed empatia che non sono automatizzabili. Però anche questi lavori cambieranno e grazie al supporto delle tecnologie di AI miglioreranno le condizioni dei lavoratori che dovranno però imparare a conoscere e utilizzare le nuove tecnologie.

I lavori blu

I lavori blu invece riguardano le professioni che richiedono competenze digitali avanzate e in particolare su AI, dati, cloud, blockchain, IoT. Oggi c’è una fortissima domanda con un’offerta piuttosto limitata e molti posti rimangono vuoti per mancanza di persone con le competenze adeguate. Questo fenomeno, meglio conosciuto come skills mismatch, rappresenta il divario esistente tra le competenze richieste dalle imprese e quelle di cui sono in possesso i lavoratori e oggi riguarda circa 10 milioni di lavoratori in Italia e con un impatto sul PIL di circa l’8%.

Serve una rivoluzione culturale per risolvere questa situazione e mettere lo sviluppo del capitale umano come priorità strategica dell’agenda governativa. In primis è necessario un piano politico serio e strutturato di formazione della forza lavoro. Allo stesso tempo è necessario incentivare lo studio delle discipline scientifico-tecnologiche (STEM: Science, Technology, Engineering and Mathematics) per garantire che nel medio/lungo periodo ci siano sufficienti lavoratori con queste specializzazioni. Inoltre, dovremmo sviluppare un sistema educativo bilingue che accanto alle materie tradizionali insegni la lingua dell’intelligenza artificiale, cioè insegni a tutti gli studenti cosa sono le tecnologie di AI e come utilizzarle in modo sicuro perché quasi tutti i lavori del futuro richiederanno queste conoscenze e se non le forniamo in modo strutturato durante il percorso scolastico rischiamo di trovarci con dei potenziali emarginati e disoccupati digitali.

I lavori verdi

La terza categoria dei lavori del futuro riguarda i lavori verdi, cioè tutte le professioni che contribuiscono a favorire la trasformazione ecologica. Oggi i lavori verdi in Italia sono già più di 3 milioni e sono in continua crescita; vanno dai cuochi sostenibili, che utilizzano le tecnologie per controllare la provenienza e la qualità degli ingredienti e per ottimizzare l’uso delle materie prime minimizzando gli sprechi nell’ottica dell’economia circolare, ai nuovi meccatronici che combinano le competenze sui motori e quelle sull’elettronica e sulle nuove tecnologie che sono ormai integrate in tutte le auto di nuova generazione. Ma l’area dei “green jobs” dove le tecnologie di AI stanno già dando un grande contributo riguarda l’agricoltura, attraverso la raccolta e analisi dei dati delle colture è infatti possibile ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche, che saranno sempre più scarse, e dei fertilizzanti, che potrebbero essere nocivi, e ottimizzare la produzione in funzione delle reali necessità. Gli operatori della filiera agricola dovranno quindi imparare a usare le nuove tecnologie come supporto decisionale per migliorare la propria competitività e per ridurre l’impatto ambientale delle loro attività.

L’AI per migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro

L’ultimo e forse più importante contributo che le tecnologie di AI possono dare in ambito lavorativo riguarda il loro utilizzo per migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro. I dati degli incidenti e delle morti sul lavoro in Italia sono davvero sconfortanti e inaccettabili, a oggi nel 2021 sono già state registrate 677 denunce di infortuni mortali (erano 1270 nel 2020) e un totale di 554.340 infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel 2020. Grazie all’impiego delle tecnologie di AI e IoT si possono identificare e monitorare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e sviluppare delle attività preventive per eliminarli. Se prendiamo ad esempio la manutenzione predittiva sugli impianti industriali, non solo è utile per ridurre i fermi dei macchinari ed evitare ritardi nei piani di produzione, ma è un intervento fondamentale per evitare che dei guasti possano causare infortuni a delle persone.

Anche l’impiego di sensori può migliorare la sicurezza del lavoro, si possono infatti raccogliere e analizzare i dati relativi alla presenza di fonti eccessive di calore, patogeni o sostanze nocive e generare un segnale di allarme al superamento di una soglia limite evitando così incidenti per i lavoratori. Inoltre grazie ai wearables, ai dispositivi intelligenti indossabili, si possono raccogliere dei parametri vitali dei lavoratori che stanno compiendo delle mansioni considerate rischiose, ed è possibile intervenire in maniera preventiva in presenza di segni di stanchezza o malore per evitare incidenti. Ovviamente tutte queste attività devono essere condotte nel rispetto delle normative sulla privacy e dell’AI Act, il nuovo regolamento europeo che regolerà l’utilizzo dei sistemi di AI, che è in fase di discussione al Parlamento Europeo e che probabilmente entrerà in vigore nei prossimi due anni.

Conclusioni

Non dobbiamo quindi temere gli algoritmi di intelligenza artificiale che in Europa verranno sviluppati e utilizzati all’interno di un sistema ben definito di regole per tutelare i diritti e la salute dei cittadini europei. Dobbiamo però imparare a conoscerli e usarli in modo consapevole e sicuro per poter svolgere i nuovi lavori che nasceranno nella prossima società digitale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2