politiche energetiche

L’energia del futuro: nessun indugio nella strategia energetica nazionale

La strategia energetica nazionale nel quadro delle politiche europee per l’energia e il clima al 2030. Quali sono gli obiettivi, le misure e le linee strategiche e qual è il ruolo dei consumatori. Ecco la rotta tracciata dal Ministero dell’Ambiente verso un futuro sostenibile per tutti

Pubblicato il 09 Ott 2018

Carlo Maria Medaglia

ProRettore alla Ricerca della Link Campus University

clean energy

Decarbonizzazione entro il 2025 e incremento del 30% delle fonti rinnovabili sono solo due tra gli obiettivi delineati dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN), documento di indirizzo strategico presentato congiuntamente dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dello Sviluppo economico con decreto del 10 novembre 2017.

Obiettivi verso cui ormai ci siamo incamminati e non possiamo più permettere di sviare.

La SEN prelude il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che ogni paese membro dell’Unione Europea deve presentare in Commissione entro il 2018 per poi renderlo definitivo entro il 2019. Quali misure saranno adottate per raggiungere gli obiettivi fissati al 2030 per quanto riguarda le cinque dimensioni dell’energia, ovvero: la sicurezza energetica la decarbonizzazione, l’efficienza energetica, il mercato interno, l’innovazione e la competitività?

Energia, la strategia italiana nel quadro delle politiche Ue

L’orizzonte tracciato dalla SEN si delinea come un percorso strettamente congiunto con la visione a lungo termine del 2050 stabilita dall’Europa; visione che prevede la riduzione di almeno l’80% delle emissioni rispetto al 1990 e il raggiungimento degli obiettivi ambientali al 2030, in linea con i traguardi stabiliti nella COP21 di Parigi. La Commissione europea attraverso la Comunicazione «Clean Energy for All Europeans» ha presentato il corposo pacchetto di proposte legislative e di analisi riguardanti l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, l’assetto del mercato dell’energia elettrica e la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico. Il Consiglio europeo con il Clean Energy Package 2016 ha aggiornato i nuovi obiettivi clima energia al 2030 spostando l’obiettivo efficienza energetica dal 27% al 30%.

L’obiettivo del Clean Energy Package è mantenere l’Unione europea competitiva nel processo di de-carbonizzazione che cambia i mercati energetici mondiali. Il Pacchetto per l’Energia Pulita contiene le proposte legislative pertinenti allo sviluppo delle fonti rinnovabili e del mercato elettrico, alla crescita dell’efficienza energetica e alla definizione della Governance dell’Energy Union. Per conseguire l’obiettivo di un sistema energetico europeo in grado di garantire energia sicura, sostenibile, competitiva e a prezzi ragionevoli per i consumatori, il “Pacchetto” comprende le proposte di regolamento sulla preparazione ai rischi nel settore dell’energia elettrica (nel caso di crisi) e sull’agenzia per la cooperazione dei regolatori nazionali dell’energia, il piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile 2016-2019 e una serie di comunicazioni inerenti, tra cui costi e prezzi dell’energia, trasporti, ricerca e innovazione. Le proposte relative ai settori ETS e non ETS sono state presentate per prime e attualmente sono in più avanzata fase di definizione dell’iter di approvazione. La Commissione propone inoltre un cambiamento di rotta per l’ecodesign e una strategia per la mobilità sostenibile connessa e automatizzata. Il pacchetto di misure, «la più ampia e complessa iniziativa mai adottata in ambito energetico» si inserisce nel quadro delle politiche europee per l’energia e il clima al 2030, e nel solco tracciato dalla comunicazione della Commissione COM (2011) 885 def., che ha definito la «Tabella di marcia per l’energia 2050», ponendo per quella data l’obiettivo di ridurre almeno dell’80 per cento le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990.

Gli obiettivi dell’Europa

Dall’Europa arriva quindi una serie di proposte che mirano a raggiungere tre obiettivi principali:

  • mettere al centro l’efficienza energetica;
  • conquistare la leadership a livello mondiale nelle energie rinnovabili;
  • garantire condizioni eque per i consumatori.

La Commissione auspica che il nuovo quadro possa servire da stimolo per la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro. La comunicazione che accompagna il pacchetto rileva che questo, mobilitando fino a 177 miliardi di euro supplementari all’anno di investimenti pubblici e privati a partire dal 2021, nel prossimo decennio potrà generare un aumento sino all’1 per cento del PIL e creare 900.000 nuovi posti di lavoro.

Le azioni strategiche delineate dalla SEN

  • La promozione e la diffusione di tecnologie rinnovabili, sviluppo questo considerato funzionale non solo alla riduzione delle emissioni, ma anche al contenimento della dipendenza energetica e all’obiettivo di riduzione del divario di prezzo dell’elettricità rispetto alla media europea. L’ambizioso obiettivo da raggiungere entro il 2030 è del 28% di rinnovabili sui consumi complessivi così articolati:
  • le rinnovabili elettriche al 55% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015;
  • le rinnovabili termiche al 28 – 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015;
  • le rinnovabili trasporti al 17 – 19% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015.
  • L’efficientamento energetico, con gli obiettivi di ridurre i consumi annui dal 2021 al 2030 (10 Mtep/anno) e favorire il cambio di mix settoriale per il raggiungimento del target di riduzione CO2 non-ETS con particolare attenzione ai settori del residenziale e a quello dei trasporti. La SEN vuole favorire le iniziative per la riduzione dei consumi col miglior rapporto costi/benefici per raggiungere nel 2030 il 30% di risparmio rispetto al tendenziale fissato nel 2030, nonché di dare impulso alle filiere italiane che operano nel contesto dell’efficienza energetica come edilizia e produzione ed installazione di impianti.
  • La decarbonizzazione del sistema energetico, per raggiungere importanti benefici ambientali e sanitari e cooperare al conseguimento degli obiettivi europei. E’ fondamentale che si conseguano in tempo utile investimenti in infrastrutture e impianti, anche procedendo alla riconversione degli attuali siti in poli innovativi di produzione energetica. Pertanto, gli obiettivi indicati nella SEN per questo aspetto sono:
  • la chiusura degli impianti termoelettrici a carbone al 2030 senza extra costi;
  • l’accelerazione della chiusura degli impianti termoelettrici a carbone al 2025 con investimenti mirati.
  • L’incremento delle risorse pubbliche per ricerca e sviluppo in ambito clean energy, ambito in cui l’Italia si è ritagliata un ruolo da protagonista facendosi promotrice della Mission Innovation nata dalla COP21. La Mission Innovation prevede il lancio di progetti di frontiera cleantech con il raddoppiamento entro il 2021 delle risorse pubbliche destinate agli investimenti in ricerca e sviluppo in ambito clean energy. Necessario quindi un rafforzamento dell’impegno pubblico per creare le condizioni per attrarre investimenti privati contribuendo in tal modo allo sviluppo di soluzioni tecnologiche idonee a sostenere la transizione energetica, mantenendo costi ragionevoli e offrendo concrete opportunità di impresa nonché di occupazione. L’obiettivo fissato dalla SEN per questo tema è il raddoppio degli investimenti in ricerca e sviluppo clean energy: da 222 Milioni nel 2013 a 444 Milioni nel 2021.

Condicio sine qua non per l’attuazione della SEN è la perfetta sintonia tra gli attori del processo di sviluppo delineato. Un impegno che vede quindi il coinvolgimento di Istituzioni, imprese, Autorità di regolazione e società civile.

La centralità del consumatore

Vorrei soffermarmi proprio sul ruolo del consumatore, un aspetto che all’interno della SEN riveste un posto centrale. Fermo restando la necessità di policies pubbliche efficienti, sarà la società civile ad essere il finalizzatore dell’intero processo, saranno le scelte di consumo verso un utilizzo consapevole delle fonti energetiche l’elemento essenziale.

A tal proposito si legge nella SEN: “Centralità del consumatore come motore della transizione energetica, da declinare in un maggiore coinvolgimento della domanda ai mercati tramite l’attivazione della demand response, l’apertura dei mercati ai consumatori e auto-produttori (anche tramite aggregatori) e lo sviluppo regolamentato di energy communities”.

Nei prossimi anni, si dovrà puntare molto sulla società civile, nucleo fondante di ogni azione programmatica, contrariamente a quanto suggerito da un malsano sentire comune che vede i decisori politici lontani dalle esigenze delle comunità, soprattutto nel percorso che condurrà all’attuazione delle Linee programmatiche previste dalla SEN.

D’altronde, la logica bottom-up, ossia quel processo che ha le sue radici dal basso è una delle garanzie maggiori di successo in qualsiasi dinamica strategica. Una strategia bottom-up regola infatti la gestione di conoscenze e la risoluzione di problemi. Solo quando il consumatore è al centro del cambiamento il processo di innovazione può dirsi realizzato.

In quest’ottica rientra la riflessione sulla metamorfosi del consumatore: figura che si evolve in prosumer – che vede l’unione del concetto di produttore di energia (producer) e di consumatore (consumer). Negli ultimi anni si parla di prosumer e aggregatori, come passaggio necessario per la transizione energetica verso un sistema che sia rinnovabile in toto. In paesi come Francia, Germania e Regno Unito già da tempo i prosumer sono parte del sistema energetico, nel nostro Paese è con la SEN che si delineano nuove forme di produzione. Saranno le nostre case i luoghi in cui saranno tangibili i vantaggi economici e ambientali tanto auspicati.

Il lavoro svolto negli ultimi quattro anni dal Ministero dell’Ambiente ha visto per la prima volta il Palazzo di Via Cristoforo Colombo un driver dello sviluppo, come più volte sottolineato dal Ministro Galletti, non più il “Ministero del No”, ma il Ministero dello sviluppo e della crescita.

Il processo innescato in questi anni non può subire battute d’arresto perché la rotta è stata tracciata e la direzione imboccata è quella verso il futuro, un futuro sostenibile per tutti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati