le proposte

Passaggio al DVB-T2, l’allarme dell’industria TV: ecco perché il calendario va rivisto

In vista della scadenza del primo settembre, si profila un quadro d’insieme critico: il rischio è che molte famiglie restino con lo schermo nero e molte emittenti siano costrette a chiudere in un contesto senza regole precise che spingerebbe al “si salvi chi può”. Le proposte di CRTV e una possibile soluzione all’impasse

Pubblicato il 11 Giu 2021

Vincenzo Lobianco

Già consigliere per l’innovazione tecnologica dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

videoregistrazione da remoto

C’era da aspettarselo. Le iniziative di Confindustria Radio Televisioni (CRTV) nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) per segnalare la necessità di rimodulare l’avvio dello switch-off del DVB-T e del refarming della banda 700 MHz erano nell’aria. Come già previsto in queste pagine, troppi erano ancora i punti critici in sospeso del processo e i ritardi nell’attuazione della roadmap definita dal Ministero per immaginare che la transizione potesse avvenire senza ostacoli o rallentamenti.

La prima scadenza è il primo settembre 2021 ed è previsto, a tale data, che gli operatori nazionali e la Rai regionale dismettano la codifica MPEG-2 per passare alla codifica MPEG4, ricevibile solo dai televisori HD. Questa scadenza è molto ravvicinata e lascerà con lo schermo nero molte famiglie che hanno a disposizione solo televisioni o ricevitori SD, non dotato di decodifica MPEG-4. Eppure, potrebbe esserci una soluzione che permetterebbe di evitare il peggio.

TV, cosa cambia col refarming della banda 700 MHz

Il quadro d’insieme

Il quadro d’insieme è abbastanza critico.

La diffusione di televisori e set-top box compatibili con il nuovo standard DVB-T2 non è soddisfacente. L’ultimo aggiornamento dell’indagine dalla Fondazione Ugo Bordoni del mese di marzo 2021, pubblicato sul sito del MiSE ci informa che circa il 50% delle famiglie non è dotato di ricevitore DVB-T2 mentre le proiezioni più ottimistiche (campione “oggettivo” e trend supportato attraverso incentivi statali all’acquisto) a settembre 2021 danno ancora il 29,2% delle famiglie prive di almeno un ricevitore T2. Si tratta di circa 6,9 milioni di famiglie, un dato molto alto che dovrebbe auspicabilmente tendere a zero al 30 giugno del 2022 ma difficilmente lo sarà. Si prevede poi che al 1° settembre ancora 0,9 milioni di famiglie avranno ancora solo il televisore SD anche se lo scenario più ottimistico – forse lo è eccessivamente – prevede che questo numero si azzeri a tale data.

Sul fronte poi degli adempimenti amministrativi le cose non vanno molto meglio. Si apprende che devono essere ancora completate le procedure di assegnazione delle frequenze locali, le gare per l’assegnazione delle autorizzazioni ai fornitori di servizi media (FSMA) locali che dovranno occupare queste frequenze e per i numeri LCN. Inoltre, non risulta che si siano ancora completate le gare per l’assegnazione della ulteriore capacità trasmissiva disponibile a livello nazionale e delle relative frequenze e nemmeno conclusi gli accordi per condividere i c0siddetti  “mezzi” multiplex da assegnare agli operatori nazionali con un multiplex in DVB-T.

Insomma, un quadro piuttosto scuro che non può far pensare che il completamento della transizione al DVB-T2 e del refarming della banda 700 MHz possa avvenire senza scossoni.

Le richieste di Confindustria Radio Televisioni

Le richieste di Confindustria Radio Televisioni vanno nella direzione di concedere maggior flessibilità alle scadenze previsti nella roadmap di transizione. In primo luogo, abolire l’obbligo per tutti gli operatori nazionali di passare contemporaneamente dall’MPEG-2, lo standard ricevibile dai televisori non HD, all’MPEG-4 il 1° settembre 2021. Come prima detto, l’indagine FUB prevede che ancora a questa data circa 0,9 milioni di famiglie avranno solo un televisore non-HD, rappresentando circa il 4% delle famiglie ma la forchetta di questa stima sembra essere abbastanza ampia. Secondo CRTV, il passaggio dovrebbe essere progressivo per rete e territorio in maniera da non lasciare nessuna famiglia con lo schermo nero. Inoltre, viene richiesto di non obbligare gli operatori a trasmettere in DVB-T2 dopo il 30 giugno 2022, lasciando agli stessi la facoltà di scegliere se continuare ancora a usare il DVB-T fino a quando la diffusione del dei ricevitori T2 non avrà raggiunto la quasi totalità delle famiglie anche nei secondi e terzi televisori. Queste richieste appaiono ragionevoli laddove non pregiudichino la scadenza del 30 giugno 2022 per il passaggio delle frequenze agli operatori di rete mobile che, ricordiamo, si sono impegnati, con l’asta del 2018, a pagare circa 2 miliardi di euro per aggiudicarsele. E infatti CRTV non richiede il rinvio di tale appuntamento. Si mette però in discussione uno dei criteri cardine del processo di transizione previsto dalla legge, ossia quello di trasportare tutte o quasi le televisioni esistenti nel post-refarming della banda 700 MHz e di ampliare la capacità trasmissiva a disposizione dei fornitori di servizi audiovisivi per offrire un maggior numero di programmi in HD o addirittura in 4K.

Molte emittenti a rischio chiusura?

È dimostrato che mantenere il DVB-T, anche se con la sola codifica MPEG-4, in una situazione che vede in quasi tutte le regioni solo 14 frequenze disponibili in luogo delle circa 30/40 odierne non consentirebbe di mantenere, dopo il refarming, tutti i programmi attualmente in onda. Potrebbe quindi avvenire una decimazione di programmi in un contesto senza regole precise che scatenerebbe una guerra al “si salvi chi può”. È vero che sarebbe per un periodo transitorio ma potrebbe causare probabilmente la chiusura di molte emittenti. CRTV stessa vede questo pericolo e ritiene che il problema si possa affrontare attraverso “l’orchestrazione” della procedura da parte del Ministero e con il consenso delle emittenti, soprattutto locali, seriamente intenzionate a continuare a “fare” televisione anche dopo il refarming della banda 700 MHz.

Il “nodo” incentivi

Veniamo infine al capitolo degli incentivi. La lettera di Confindustria richiede che venga avviata la seconda fase di sussidio all’acquisto dei nuovi televisori o ricevitori DVB-T2. La prima fase non ha dato ancora risultati molto soddisfacenti. Il bonus è di 50 euro per l’acquisto di un televisore o set-top box ma la sua concessione è limitata alle sole famiglie con ISEE non superiore a 20.000 euro. Secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore e di fonte MiSE, sarebbero stati richiesti solo circa 25 dei 150 milioni a bilancio per questa agevolazione per l’acquisto di poco più di 510.000 apparati tra televisori (oltre 430.000) e decoder TV o satellitari. Per la seconda fase si prevede di aumentare il contributo per l’acquisto a 100 euro rimuovendo il limite ISEE e rendendolo quindi disponibile a tutte le famiglie. È tuttavia necessario rottamare il vecchio televisore di casa, sia esso a tubi o a schermo piatto delle primissime generazioni. L’investimento aggiuntivo previsto è di 100 milioni di euro, già in bilancio per il 2021. CRTV richiede quindi che il decreto che fissa le modalità operative per l’erogazione di questo contributo venga rapidamente approvato per fornire una migliore incentivazione alla sostituzione, ordinata, dell’apparecchio ricevente ormai obsoleto con un nuovo dispositivo DVB-T2

Conclusioni

Sia consentito, in chiusura di questo articolo, lanciare un’ulteriore proposta per l’erogazione di questi contributi. Perché non pensare a distribuire in maniera massiva un ricevitore DVB-T2 in formato pen-stick da collegare direttamente alla presa HDMI del televisore? Secondo i dati forniti da FUB, le famiglie dotate di solo televisori non-HD e quindi presumibilmente privi di porta HDMI dovrebbero arrivare, al 1° settembre 2021, a 0,9 milioni o addirittura scendere a 0 nello scenario “supportato”. Le famiglie prive di televisori DVB-T2, ma comunque con TV HD (e relativa porta HDMI) sarebbero circa 6,9 Milioni. Con un investimento non superiore a 100 milioni di euro si potrebbero distribuire i mini-ricevitori per trasformare la quasi totalità di questi televisori HD in DVB-T2. La “chiavetta” DVB-T2, se acquistata in grandi quantità non dovrebbe infatti costare più di 10-15 euro e consentirebbe quindi di colmare il gap verso il DVB-T2 in tempi ragionevolmente brevi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati