servizi digitali

Un “new digital deal” per regolare le big tech: le azioni Agcom nel contesto Ue

L’evoluzione del mercato digitale verso nuovi assetti competitivi ha conseguenze in molti ambiti della vita economica e sociale. Un’indagine conoscitiva Agcom intende mapparne le problematicità per individuare nuove regole in grado di tutelare consumatori e imprese: gli ambiti di azione del regolatore e il contesto europeo

Pubblicato il 26 Feb 2021

Laura Aria

Commissaria Agcom

Elisa Giomi

Commissaria Agcom

Digital-service-act

Mappare le problematicità dell’ecosistema digitale e acquisire una solida base conoscitiva che consenta di individuare un set di regole e procedure idonee a fronteggiare le prossime sfide regolatorie. È l’obiettivo della prima indagine conoscitiva delle varie tipologie di servizi digitali presenti sul mercato avviata da Agcom.

La Delibera n. 44/21/CONS relativa all’indagine è stata approvata all’unanimità dal Consiglio nel corso della seduta del 4 febbraio scorso.

L’azione dell’autorità italiana tiene, ovviamente, conto non solo del contesto normativo italiano, ma anche di quello europeo, con l’obiettivo di giungere a un sistema regolatorio che dia maggiori garanzie e tutele a consumatori, utenti e imprese.

Regolazione dei servizi digitali: il contesto europeo

Con la Comunicazione “Shaping Europe’s Digital Future” del febbraio 2020 la Commissione europea ha posto all’attenzione delle istituzioni europee e nazionali la necessità di individuare nuovi strumenti di regolazione dell’ecosistema digitale. La successiva pubblicazione, nel dicembre 2020, delle due proposte legislative sul Digital Services Act e Digital Market Act ha prefigurato uno scenario basato sulla creazione di un mercato unico per i servizi digitali e di un ambiente online innovativo e competitivo.

Nell’ordinamento nazionale è prossimo il recepimento delle Direttive europee che rinnovano il quadro regolamentare in materia di servizi di comunicazione elettronica, di servizi media audiovisivi e di diritto d’autore nel mercato unico digitale, assegnando nuovi compiti all’Autorità.

L’azione regolatoria di Agcom, la delibera

I settori nei quali AgCom svolge la sua azione regolatoria sono profondamente interessati dall’evoluzione dei servizi digitali. Le loro caratteristiche intrinseche rendono di fondamentale importanza approfondire gli effetti del ruolo delle piattaforme nell’economia e nella società, nonché i possibili strumenti di tutela dei diritti fondamentali degli utenti e della concorrenza nei mercati soggetti alla vigilanza dell’Autorità.

AgCom, forte dell’esperienza e del confronto in ambito eurounitario maturato con gli altri Regolatori nel campo delle comunicazioni elettroniche e dei media, intende contribuire al dibattito innescato dalle istituzioni comunitarie sul tema dei servizi digitali, nell’obbiettivo di individuare soluzioni adeguate alla rapidità dei processi tecnologici in atto.

Ciò tanto più se si tiene conto del ruolo svolto in tale ambito dalle piattaforme online e della centralità che questi soggetti hanno assunto nel mondo dell’economia digitale, anche crescente nell’attuale pandemia. In questo contesto si inserisce la decisione di Agcom di avviare l’indagine conoscitiva delle varie tipologie di servizi digitali presenti sul mercato. Da un lato, infatti, sono rilevanti le problematiche e le criticità connesse all’uso di tali tecnologie; dall’altro, sono indubbi i vantaggi individuali e collettivi assicurati da tali servizi in termini di accesso ai servizi, accelerazione dei processi, riduzione dei costi ed efficienza.

Pertanto, risulta cruciale per l’Autorità acquisire una solida base conoscitiva che integri il già robusto bagaglio di conoscenze ed esperienze maturate nel settore delle comunicazioni e dei nuovi media, al fine di individuare un set di regole e procedure idonee a fronteggiare le prossime sfide regolatorie che l’ecosistema digitale pone. In quest’ottica, il dibattito sul nuovo strumentario proposto dalla Commissione potrà indubbiamente offrire interessanti spunti di riflessione e analisi.

In tal senso, precedentemente all’introduzione di ogni eventuale forma di regolazione, l’indagine conoscitiva avviata da AgCom si propone come obbiettivo quello di registrare, per la prima volta, le criticità dell’ecosistema digitale in tutte le sue componenti, tenendo in doveroso conto il quadro normativo europeo e nazionale di riferimento.

Le fasi dell’attività istruttoria

L’attività istruttoria dell’Autorità si articolerà in differenti fasi, e, in dettaglio:

  • una mappatura dei “servizi infrastrutturali” operanti sul mercato;
  • l’individuazione delle problematiche generate da o associate a ciascuna tipologia di servizio;
  • una rappresentazione sinottica dell’attuale quadro normativo;
  • una ricognizione e comparazione degli interventi legislativi, regolamentari o giurisprudenziali attualmente in essere in ciascuno Stato Membro dell’Unione Europea e nel contesto internazionale con la finalità di individuare per ciascuna delle problematiche individuate, le best practices in materia.

I nuovi assetti competitivi del digitale e gli effetti sulla vita economica e sociale

Tale programma di lavoro muove dalla constatazione che gli sviluppi tecnologici, l’innovazione dei servizi offerti e l’evoluzione del mercato digitale verso nuovi assetti competitivi producono effetti in molteplici ambiti della vita economica e sociale, sia per i consumatori che per le imprese.

In primo luogo, la raccolta di informazioni sugli utenti che fruiscono dei servizi digitali genera una quantità crescente di dati che, se da un frangente configura nuove forme di business e di valore, dall’altro pone come ineludibile il tema della concentrazione delle informazioni individuali e collettive (i cosiddetti big data e i metadati) e della loro modalità di circolazione, con risvolti in termini di personalizzazione della comunicazione, anche politica, e di sicurezza della rete.

In secondo luogo, motori di ricerca, servizi e-mail e di social networking rappresentano ambiti privilegiati in cui possono nascere e alimentarsi fenomeni quali hate speech, eco-chambers, information pollution che circolano in un ecosistema informativo già di per sé molto complesso – e che rischiano di alterare il processo decisionale degli individui e dei processi democratici, nonché più in generale di compromettere il tessuto sociale.

Va tenuto inoltre presente che i servizi di intermediazione online risultano tra i fattori determinanti per il successo commerciale delle imprese che utilizzano il patrimonio informativo generato dal data management per arrivare ai consumatori finali. È dunque essenziale che tra imprese e fornitori di servizi di intermediazione online si instaurino rapporti ispirati alla buona fede e alla correttezza, che scongiurino pratiche potenzialmente dannose, sia per le imprese medesime sia, indirettamente, per i cittadini come acquirenti di un servizio digitale.

Accanto ai vantaggi per consumatori e imprese legati allo sviluppo dei servizi offerti sulle piattaforme online, si evidenzia, come accennato, l’esistenza di possibili fallimenti di mercato in grado di incidere sul benessere collettivo in termini economici e sociali. Si pensi, per esempio, alle problematiche connesse con le esternalità positive, ovvero con la produzione di beni meritori che comportano, da un lato, effetti positivi per gli utenti sulla qualità tecnologica dei servizi fruiti ma, dall’altro, favoriscono la concentrazione di servizi, considerati ormai quasi essenziali, in capo a un limitato numero di aziende tecnologiche, con potenziali effetti pregiudizievoli sull’innovazione e su tutti coloro che a diverso titolo fruiscono dei servizi digitali, soprattutto in termini di trasparenza e libertà di scelta.

Un sistema regolatorio per i nuovi modelli di business digitale

In linea, come detto, con quanto individuato dalla Commissione europea nelle proposte sul Digital Service Act e sul Digital Market Act, occorrerà pertanto creare le condizioni per la messa a punto di un sistema regolatorio per i nuovi modelli di business digitale che garantisca – lato consumatori e utenti – maggiore controllo sui propri dati e – lato imprese – un trattamento equo e non discriminatorio nei rapporti contrattuali con le piattaforme online.

Si fa riferimento, dal punto di vista degli strumenti a disposizione della regolazione, al possibile ricorso all’adozione di una specifica disciplina ex ante – sempre nel solco delle menzionate proposte delineate dalla Commissione europea – articolata su un sistema orizzontale di obblighi applicabili alle piattaforme (quali quelli di trasparenza e non discriminazione) e sull’approntamento di possibili specifici remedies.

Acquisire una solida base conoscitiva dei fenomeni in atto sarà quindi precondizione essenziale per elaborare e calibrare interventi rispettosi del principio di proporzionalità, e che tengano conto del rischio di obsolescenza rispetto a processi tecnologici in continua e costante evoluzione.

Inoltre, considerato il centrale rilievo che assumono nel dibattito fondamentali valori costituzionali, occorrerà poi individuare soluzioni che tendano al necessario equilibrio fra la tutela della libertà di espressione e informazione, da un lato, e la dignità della persona, dall’altro, nonché il ruolo e le responsabilità delle piattaforme del web.

Una prospettiva globale del fenomeno

Anche negli USA, come nel Regno Unito, l’approccio a queste tematiche sta mutando. Queste tendenze inducono ad analizzare il fenomeno delle piattaforme online in una prospettiva globale e comparata, volta alla selezione e individuazione delle migliori soluzioni regolatorie nonché dei tratti comuni da condividere. In quest’ottica, sarà decisivo stabilire un linguaggio comune, favorire una proficua cooperazione tra Autorità, non solo a livello europeo, sia per individuare le criticità e i rischi che l’economia digitale porta con sé, sia per coglierne le opportunità di innovazione, crescita e sviluppo sociale ed economico.

Conclusioni

È giunto, in altri termini, il tempo di allargare gli orizzonti della regolazione e di ricorrere a una sorta di “new digital deal” che punti ad un’armonizzazione minima dei principi e delle regole di azione, che si proietti dunque verso una dimensione necessariamente globale, perché globale è la dimensione in cui operano gli attori dei mercati digitali.

*Le due Commissarie sono le Relatrici del provvedimento.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2