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Sanità sostenibile: un percorso di innovazione per il futuro del settore



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Il settore sanitario contribuisce significativamente all’inquinamento globale. La sostenibilità sanitaria rappresenta una risposta necessaria per ridurre l’impatto ambientale e creare modelli assistenziali innovativi, mantenendo alta la qualità delle cure

Pubblicato il 18 apr 2025

Eugenia Olivero

Direttore Accoglienza Pazienti & Innovazione Organizzativa Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola



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Garantire un servizio sanitario efficiente e di alta qualità significa anche soddisfare il bisogno di energia dei diversi ambienti ospedalieri. È dunque fondamentale che le organizzazioni sanitarie intraprendano iniziative volte a promuovere meccanismi virtuosi e percorsi di cura in grado di ridurre l’impatto ambientale e di generare una cultura sostenibile in linea con la missione di questo settore: migliorare la salute e la qualità di vita della popolazione.

Le organizzazioni sanitarie sono ormai necessariamente chiamate a ripensare la strategia relativa al perseguimento degli obiettivi di salute e benessere ponendo la sostenibilità al centro del proprio percorso d’innovazione e trasformazione digitale.

L’impatto ambientale della sanità

Oggi il settore della Sanità rappresenta uno dei più inquinanti al mondo: gli ospedali sono per definizione strutture complesse, attive h24, 7 giorni su 7 e, dunque, per loro natura, caratterizzate da un fabbisogno energetico molto elevato. Basti pensare che il settore Healthcare è oggi responsabile di circa l’8,5% delle emissioni di gas serra negli Stati Uniti e di circa il 6% negli altri Paesi occidentali.
A ciò si sommano i segnali di cambiamento climatico, come l’aumento delle temperature, gli eventi meteorologici avversi e l’inquinamento atmosferico ed il correlato rischio di malattie ed epidemie che, come abbiamo visto durante la pandemia da Covid-19, rappresentano un elemento di potenziale sovraccarico per gli stessi sistemi sanitari che già oggi si trovano ad affrontare una carenza di personale

Connessioni tra sostenibilità sanitaria e benessere

Le iniziative che riguardano sostenibilità e progresso tecnologico per il settore della Sanità non sono ancora così diffuse ma, all’interno delle organizzazioni sanitarie, è sempre più forte la convinzione che gli obiettivi di sostenibilità di lungo termine generino valore, così come la consapevolezza che la trasformazione digitale abiliti modelli sostenibili per l’erogazione dell’assistenza sanitaria.

In tale contesto, bisogna riconoscere che la sostenibilità rappresenta un tema nativamente interconnesso a quello di salute e benessere. Oggi appare chiaramente come la pandemia abbia portato questo tema in cima a quelli maggiormente trattati ed attenzionati ma vale la pena ricordare che, già da prima, l’approccio One Health aveva evidenziato che salute, benessere e sostenibilità rappresentano tre concetti strettamente interconnessi.

Secondo la visione olistica dell’approccio One Health, infatti, la salute umana, quella animale e quella dell’intero ecosistema sono legate in modo indissolubile.

Sostenibilità sanitaria nell’agenda 2030

In linea con tale approccio è anche l’obiettivo n.3 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che prevede nel suo programma una strategia legata proprio al benessere ed alla salute.

Parlare oggi di salute e benessere nelle organizzazioni sanitarie ha un diretto richiamo al concetto di sostenibilità e di ecosistema da preservare. Gli ultimi anni di sfida per il settore della Sanità hanno, infatti, richiamato l’attenzione sulla necessità di reimpostare la strategia relativa al perseguimento degli obiettivi di salute e benessere, così come sul programma di investimenti legato a tali ambiti.

Risulta, pertanto, fondamentale su scala nazionale mappare le iniziative intraprese ed i relativi risultati, in modo da attivare un benchmarking virtuoso e replicare iniziative di successo nei diversi contesti sanitari.

Identificare e misurare specifici KPI di sostenibilità nelle Aziende Sanitarie risulta fondamentale non solo per monitorare nel tempo il raggiungimento di determinati obiettivi o per valutare l’andamento delle azioni intraprese ma anche per dimostrare che esistono modelli di cura ed assistenza sostenibili che vanno di pari passo con una maggiore appropriatezza in termini di setting assistenziale.
Sviluppare una strategia sostenibile all’interno di un’organizzazione sanitaria richiede necessariamente, infatti, la raccolta di dati.

Misurare la sostenibilità sanitaria a livello nazionale e aziendale

La misurazione della sostenibilità può esser fatta a livello nazionale o locale, cioè di singola azienda.
Esistono, infatti, due tipologie di indicatori:

  • a livello nazionale: sono indicatori che rappresentano la situazione dell’intero sistema salute e misurano la sostenibilità in termini di performance del nostro sistema sanitario.
    Un esempio è dato da tutti quegli indicatori che misurano il posizionamento del nostro Paese rispetto all’obiettivo 3 dell’Agenda 2030
  • a livello di singola azienda: sono indicatori che si concentrano sulla performance organizzativa e sono orientati a cogliere l’impatto ambientale delle strutture sanitarie.
    Si tratta, solitamente, di indicatori afferenti a qualità, quantità e appropriatezza dell’assistenza sanitaria rispetto ai bisogni del territorio, indicatori di performance economico-finanziaria ed altri riferiti alla parità di genere ed al benessere organizzativo.

I suddetti indicatori sono fondamentali per tracciare nel tempo l’andamento di un’Azienda rispetto agli obiettivi di sostenibilità, ma è necessario precisare che solo una volta realizzato il quadro reale delle proprie emissioni i Sistemi Sanitari possono fissare obiettivi specifici orientati a ridurre il consumo di acqua, energia, le emissioni di carbonio ed i rifiuti sanitari.

Cultura della sostenibilità sanitaria nelle organizzazioni

In tale ottica, con l’aumento dei requisiti di rendicontazione ambientale, sociale e di governance (ESG) per i sistemi sanitari, la definizione di obiettivi concreti e l’uso costante dei dati per misurare e riferire i progressi compiuti contribuiranno a creare trasparenza sull’impronta di un fornitore di servizi sanitari e fiducia nei consumatori e nei dipendenti che, sempre più spesso, chiedono alle organizzazioni di dimostrare la propria responsabilità sociale.

In questo contesto, un altro tassello fondamentale per generare una cultura di sostenibilità all’interno delle organizzazioni sanitarie è la formazione. Per accelerare l’adozione dei principi di sviluppo sostenibile è fondamentale introdurre nella cultura aziendale le competenze e le procedure più idonee affinché tutti si sentano coinvolti nel raggiungimento di determinati obiettivi.

I tempi sono dunque maturi per accelerare una spinta interna alle organizzazioni che faccia emergere tra gli obiettivi condivisi anche quelli di sostenibilità.

Tecnologia per la sostenibilità sanitaria

In tale ottica, è fondamentale il ruolo della tecnologia che, grazie a specifici tool, oggi permette di tracciare le emissioni prodotte nel tempo, costituendo un contesto favorevole dove innovazione e sostenibilità consentono di configurare una best practice ad alto impatto sociale.

Se da un lato i sistemi sanitari possono adottare misure iniziali per ottenere risultati rapidi in termini di sostenibilità, dall’altro devono sviluppare strategie a lungo termine e sostenere gli sforzi verso una sostenibilità più ampia come parte integrante della loro proposta di valore.

Il percorso volto al raggiungimento di una maggiore sostenibilità nelle organizzazioni è senz’altro impegnativo e sfidante ma, pur essendo la strada in salita, vale la pena ricordare che esistono soluzioni smart che possono intervenire nel supportare il raggiungimento di iniziali obiettivi di salute e sostenibilità e dalle quali si può partire per dare un concreto avvio a percorsi orientati ad una cultura sostenibile.

Soluzioni digitali per la sostenibilità sanitaria

Alcuni esempi sono l’assistente virtuale (che – integrato nei percorsi di accoglienza – consenta di ridurre le code, le attese e, soprattutto, i viaggi a vuoto dei pazienti) ma anche portali per il paziente che consentano una facile consultazione delle informazioni e della documentazione di suo interesse, generando una riduzione degli spostamenti, così come un’eccessiva affluenza alle strutture sanitarie.

Soprattutto in questo particolare e delicato momento, caratterizzato da un’importante crisi energetica, le organizzazioni sanitarie necessitano di intraprendere azioni che le supportino nel raggiungimento di un efficientamento ed un contenimento della spesa.
Ad esempio, alcune organizzazioni hanno ottenuto risultati rapidi sostituendo i gas per l’anestesia con altri a minor impatto sul clima, acquistando forniture ecologiche sia per le attrezzature mediche che per le mense e riciclando i dispositivi monouso.
In altri casi, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, un “sistema nervoso centrale” degli edifici è in grado di regolare l’energia, l’acqua e le altre risorse dell’edificio in base alle variazioni del tempo, al numero di persone presenti nell’edificio, alla luce solare e ad altri fattori.

Gli ospedali, inoltre, reduci dalla “lesson learned” della pandemia, dovrebbero intraprendere azioni organizzative orientate ad aumentare la sostenibilità tramite nuovi modelli di assistenza che prevedono il monitoraggio da remoto dei pazienti, la telemedicina, l’assistenza virtuale.

Infine, è stato osservato in diverse realtà come, introducendo una cultura protesa verso la riduzione dell’utilizzo dell’acqua e dell’energia, riciclando i dispositivi monouso e sfruttando le tecnologie intelligenti, i sistemi sanitari possano rendere più efficienti le operazioni ma anche realizzare risparmi e alleggerire il carico di lavoro.

Azioni concrete per una sanità sostenibile

A tal proposito, altre iniziative concrete risultano essere:

  • Spostare tutti i servizi fisici non essenziali verso modelli di “assistenza sanitaria virtuale”, riducendo lo spreco di risorse ed introducendo nuovi servizi digitali in grado di supportare ed efficientare i processi, facendo percepire al paziente una maggiore attenzione nei suoi confronti e facendo risparmiare tempo a pazienti ed operatori sanitari, soprattutto nei casi di attività a basso valore aggiunto;
  • Supportare le organizzazioni sanitarie nel perseguire azioni volte alla prevenzione, promuovendo corretti stili di vita per il singolo e per la collettività e attivando campagne di screening e di personalizzazione delle cure, supportate da strumenti digitali in grado di favorire la centralità del paziente nel percorso di cura, al fine di promuovere la salute della popolazione anche fuori dal contesto dell’ospedale ed al fine di rendere il paziente parte attiva di un percorso di cambiamento che non riguarda solo la sua salute ma quella di tutta la popolazione;
  • Introdurre in tutto l’ecosistema sanitario strumenti digitali in grado di supportare il monitoraggio e la diffusione delle strategie volte al raggiungimento di una maggiore sostenibilità ambientale. Ad esempio, dotando le Aziende Sanitarie di soluzioni tecnologiche in grado di prevedere l’impatto delle diverse strategie di riduzione del carbonio e di misurare nel tempo il raggiungimento degli indicatori individuati, attivando meccanismi virtuosi.

Intelligenza artificiale per la sanità sostenibile

In merito all’utilizzo di strumenti che sfruttano l’intelligenza artificiale e le potenzialità che questa sta dimostrando, risulta importante ricordare che le valutazioni relative a questa tecnologia non sono solo di natura tecnica ma toccano trasversalmente una serie di aspetti che vale la pena approfondire nell’ambito di una valutazione più ampia che occorre fare. L’adozione di strumenti di AI, infatti, necessita di un’analisi tecnica, così come di un’analisi etica, economica e di un’analisi di impatto sull’ecosistema legato ai consumi energetici previsti. Oggi l’AI viene utilizzata in un ambito ampiamente diffuso per ottimizzare la produzione ed automatizzare i processi, oltre che per aumentare l’efficienza operativa ed il grado di innovazione all’interno delle aziende.

L’IA è ormai una realtà tangibile che sta plasmando il presente e il futuro delle attività industriali.

Impatto economico della sostenibilità sanitaria

Secondo le stime, gli impatti dell’IA Generativa sulla produttività nel nostro Paese genererebbero 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, un valore pari al 18,2% del PIL. Volendo concretizzare, parliamo di un valore pari a 1,6 volte il valore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di 1,2 volte il PIL del settore manifatturiero. Ragionando in termini di ore di lavoro, l’IA Generativa porterebbe liberare 5,7 miliardi di ore all’anno: parliamo del totale delle ore annualmente lavorate dalla Repubblica Ceca e di 643.374 anni solari. I settori maggiorente interessati saranno quello delle attività finanziarie e ICT, in cui il guadagno in termini di produttività sarà rispettivamente del +26,7% e del +25,2%.

Oggi, rispetto agli anni passati, risulta molto più evidente come sanità, sostenibilità e strategia digitale debbano essere integrate per compiere importanti passi in avanti in tutte le organizzazioni sanitarie e per affrontare in maniera efficiente il complesso e delicato periodo storico che stiamo attraversando.

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