sanità digitale

Telemedicina in Italia, eppure si muove: stato dell’arte e resistenze

Poche realtà nel nostro Paese si sono dotate di un piano strategico per l’implementazione delle varie forme di telemedicina. Ma dalle poche esperienze avviate si possono ricavare gli elementi utili per meglio comprendere quali siano le difficoltà di implementazione

Pubblicato il 19 Giu 2019

Isabella Mastrobuono

Docente di organizzazione sanitaria presso la Luiss Business School di Roma

telemedicina

La telemedicina mostra enormi potenzialità in termini di maggior accesso alle cure e di efficienza, eppure l’accettazione di questa modalità di assistenza (da parte degli operatori sanitari e dei decisori politici in primis) è ancora tutta da testare, così come quella dei pazienti.

Sappiamo, quindi, ancora troppo poco per permetterne una maggiore diffusione e l’implementazione nelle realtà dove non esiste. Rimane poi inesplorato l’ambito economico, in termini sia di costo, sia di outcome.

Proponiamo allora di seguito una panoramica sulla (scarsa) diffusione della telemedicina nel nostro Paese e le esperienze della Provincia autonoma di Bolzano e della Azienda Sanitaria Locale CN2.

Telemedicina, una definizione

La “telemedicina” può essere considerata come “l’insieme delle tecniche informatiche a supporto dell’assistenza sanitaria, sociale e sociosanitaria con la conseguente possibilità di garantire a distanza, per selezionati pazienti, prestazioni e servizi sanitari, sociosanitari e sociali”. La definizione è stata impostata inserendo anche aspetti di natura sociale in quanto spesso i destinatari delle prestazioni sanitarie sono pazienti che presentano contemporaneamente problemi sociali e perché, nel prossimo futuro, sarà proprio la spesa sociale ad aumentare assai più di quella sanitaria.

Secondo la classificazione lessicale proposta da Siegel (2017) la telemedicina comprende:

  • Il telemonitoraggio consente di monitorare un paziente tramite device mobili o tramite la ricezione di referti via internet/telefono, in modo che lo specialista che riceve i dati possa controllare sintomi e/o progressione della malattia.
  • La tele-formazione-educazione comprende seminari e sessioni interattive sul web per specialisti da soli o con i pazienti.
  • Il teleconsulto si riferisce allo scambio di informazioni tra professionisti sanitari e colleghi esperti a distanza.
  • La teleassistenza è invece la forma di telemedicina che implica l’interazione tra professionista sanitario e paziente e/o caregiver, e si basa su un metodo di videoconferenza che simula una visita ambulatoriale face-to-face. Al contrario delle precedenti, questa tipologia di telemedicina è detta sincrona, in quanto si tratta di un’interazione in tempo reale (Daniel, Sulmasy, 2015).

I sistemi esistenti di telemedicina a livello mondiale sono numerosi, tuttavia sono poche le pubblicazioni scientifiche in cui vengono descritte in modo dettagliato le tecnologie utilizzate, limitandosi così la possibilità di condurre una valutazione di impatto organizzativo, e di efficacia, efficienza, economicità dello strumento.

La Telemedicina in Italia

Nel nostro Paese, sia nel Patto per la salute 2014 – 2016, ove si raccomanda alle Regioni di aderire al Patto per la Sanità Digitale, sia nelle linee di indirizzo nazionali del Ministero della salute, si fa riferimento alla diffusione delle nuove tecniche di interazione tra personale sanitario (e anche personale sociale, si aggiunge) e pazienti.

Eppure, le esperienze sono ancora poche, limitate ad alcune realtà e spesso sono portate avanti con fatica da operatori che si formano sul campo, ma è da queste esperienze che si possono ricavare gli elementi utili per meglio comprendere quali siano le difficoltà di implementazione che sempre caratterizzano l’introduzione delle innovazioni in tutti i campi del progresso umano.

Poche realtà nel nostro Paese si sono dotate di un piano strategico per l’implementazione delle varie forme di Telemedicina con l’obiettivo di adottare piattaforme informatiche e soluzioni capaci di supportare un servizio sanitario basato sui pilastri della continuità assistenziale, del care management, della de-ospedalizzazione e della piena cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera della salute e del benessere.

Nella Provincia autonoma di Bolzano, ad esempio, sono state avviate alcune sperimentazioni in campo di teleassistenza dermatologica e cardiologica ed è stata predisposta una prima versione del Master Plan Telemedicina 2019-2021 che è stato elaborato di pari passo alle innovazioni organizzative dettate dal nuovo Piano sanitario provinciale 2016-2020, con particolare riferimento al Master Plan Chronic Care (piano della cronicità) adottato il 4 dicembre 2018 e già funzionante con l’arruolamento dei primi 14.000 pazienti diabetici da parte dei medici di medicina generale.

Il monitoraggio delle patologie croniche

Nell’esperienza della Provincia l’introduzione delle tecniche di telemedicina trova spazio solo nel contesto organizzativo dei percorsi assistenziali condivisi tra operatori (PDTA) per evitare la nascita di iniziative (già avviate nel passato) scollegate dal contesto e destinate a rimanere “monadi”, difese ad oltranza dai pochi operatori che in esse credono. Un aspetto deve essere sottolineato, le nuove tecniche di telemedicina con particolare riferimento alla teleassistenza comprenderanno secondo le indicazioni del Master Plan, rilevazioni del bisogno di tipo sociale con la possibilità di intervenire anche in questo contesto celermente.

E’ il mutato scenario di erogazione dei servizi, delle attività e delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie nel nostro Servizio sanitario nazionale, legato alle profonde modificazioni demografiche, il substrato sul quale poggiano le innovazioni offerte dalla telemedicina, con particolare riferimento al monitoraggio delle patologie croniche, come confermato nelle linee d’indirizzo nazionali diramate dal Ministero della Salute, che così, a riguardo, si esprimono: “l’evoluzione in atto della dinamica demografica, e la conseguente modificazione dei bisogni di salute della popolazione, con una quota crescente di anziani e patologie croniche, rendono necessario un ridisegno strutturale ed organizzativo della rete dei servizi, soprattutto nell’ottica di rafforzare l’ambito territoriale di assistenza”. Il cuore del tutto è rappresentato, come facilmente comprensibile, dall’adozione di percorsi assistenziali (PDTA).

La metodologia di valutazione dei percorsi assistenziali

Per garantire l’integrazione dei sistemi di telemedicina nei percorsi assistenziali diviene cruciale acquisire la metodologia di valutazione degli stessi secondo un Modello di Assessment of Telemedicine (MAST, Kidholm et al., 2017) che include 3 step di valutazione:

STEP 1 – Valutazione procedurale:

  • qual è l’obiettivo dell’applicazione?
  • tecnologia e organizzazione sono mature?

STEP 2 – Valutazione multidisciplinare:

  • problemi di salute e caratteristiche dell’applicazione
  • sicurezza
  • efficacia clinica
  • prospettive del paziente
  • aspetti economici
  • aspetti organizzativi
  • aspetti socioculturali, etici e legali.

STEP 3 – Trasferibilità della valutazione:

  • esportazione del modello
  • standardizzazione
  • scalabilità.

L’aspetto organizzativo

Dall’analisi di letteratura emerge che tra questi domini, l’aspetto organizzativo è sottoanalizzato (Vukovic et al., 2018), eppure esso è fondamentale per indagare che tipo di risorse sono utilizzate per l’implementazione della tecnologia e quali cambiamenti o conseguenze nell’organizzazione potrebbero essere indotti dalla stessa tecnologia. Anche in questo caso le esperienze maturate sono poche sia a livello internazionale che nazionale.

Un recente studio condotto presso l’Azienda Sanitaria Locale CN2 (Dalla Costa et Al, 2019) su un progetto di teleassistenza avviato nel 2009 con un sistema dedicato chiamato eViSuS® per la gestione domiciliare dei pazienti in dialisi peritoneale e con il coinvolgimento delle strutture di Dietologia, Chirurgia Vascolare, Fisiatria, Cure Palliative, RSA e MMG, ha analizzato l’impatto organizzativo complessivo dell’introduzione della tecnologia attraverso la somministrazione di un questionario che andasse a valutare le risorse umane (in termini di unità, necessità di riunioni di equipe e di formazione del personale) e la necessità di spazi, arredi e macchinari; inoltre è stato valutato il fabbisogno (e il conseguente impatto) di processi assistenziali di supporto.

Secondariamente è stato valutato il livello di gradimento da parte del personale coinvolto nell’attività (personale ospedaliero, territoriale domiciliare). Ebbene, per quanto riguarda l’impatto organizzativo, il dato positivo più rilevante è stato la possibilità di incrementare il collegamento tra le unità operative coinvolte con significativi risvolti nell’implementazione di processi clinici assistenziali e di percorsi diagnostico-terapeutici tra operatori e strutture differenti all’interno dell’ASL. Per contro, la necessità di riunioni organizzative, in particolar modo durante la fase di avvio progettuale, ha avuto un impatto negativo anche se complessivamente il personale è risultato soddisfatto della modalità attuativa, seppure ha mostrato maggior gradimento per una visita tradizionale face to face rispetto ad una video visita.

Nonostante la ritrosia ad accettare la telemedicina nel nostro Paese, in un lavoro intitolato “The Hospital of tomorrow in 10 points” il tradizionale modello ospedaliero lascia il posto all’immagine di un albergo a cinque stelle con negozi, ristoranti e giardini panoramici. In un simile scenario gli autori prevedono che la telemedicina sarà ovunque e, grazie a questa, i pazienti al domicilio potranno essere gestiti da remoto dal medesimo staff ospedaliero (Vincent, Creteur, 2017).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3