scenari

Didattica a distanza, così può disegnare la Scuola del futuro: il sondaggio

Un questionario somministrato a famiglie, alunni e docenti ci aiuta a riflettere sull’esperienza della didattica a distanza e sul futuro della Scuola. Un futuro in cui saremo più attenti alle relazioni e si riconoscerà ai docenti il ruolo di educatori e mentori e non di contenitori da cui estrarre tutto lo scibile umano

Pubblicato il 17 Set 2020

Angelo Canio D'Alessio

dirigente scolastico

scuola education children

Affinché la Scuola funzioni bene e raggiunga gli obiettivi che si pone non è sufficiente intraprendere azioni (che provengono comunque da un regolare iter procedurale che coinvolge tutte le componenti che orbitano attorno alla scuola stessa, gli organi collegiali e gli stakeholders), ma è necessario anche chiedersi e chiedere se queste azioni stiano funzionando, quanto stiano funzionando e come possono migliorarsi per potersi adattare a bisogni ed esigenze che non rimangono statiche ma mutano nel tempo.

Si è, pertanto, deciso di avviare una consultazione inviando dei semplici questionari a famiglie, alunni e docenti.

Alle famiglie e agli alunni in maniera più informale, ai docenti con un maggior vincolo di formalità (e pertanto 1 a settimana che documenti anche l’attività didattica svolta).

Cosa è stato chiesto

Il questionario rivolto ai genitori chiedeva loro se lo studente seguisse con costanza le attività di didattica a distanza (DaD) proposte dalla scuola e per quanto tempo, se lo studente fosse autonomo e se fosse disturbato nelle lezioni da interferenze e intemperanze degli altri studenti, se la famiglia fosse in grado di supportare il proprio figlio nelle attività di DaD. Quindi si è chiesto loro un giudizio sulle attività di DaD, sincrone e asincrone, nonché un consiglio per il miglioramento delle attività future.

Il questionario rivolto agli studenti, invece, chiedeva loro se avessero mezzi adeguati per seguire le attività di DaD, se riscontrassero problemi tecnici, se la ritenessero efficace per il proprio percorso formativo, se i docenti dovessero utilizzare la DaD con modalità differenti, e quindi chiedendo loro un giudizio sulle attività di Dad, sincrone e asincrone, e per il miglioramento delle attività future.

Il questionario rivolto ai docenti, infine, chiedeva loro in che modo abbiano utilizzato le app, sincrone e asincrone, messe loro a disposizione dalla piattaforma DaD d’Istituto, e con quale frequenza, se abbiano utilizzato altri sistemi esterni alla piattaforma DaD d’Istituto, se i docenti si siano coordinati tra loro nella progettazione delle attività, soprattutto per quel che riguarda l’integrazione tra docenti di sostegno e docenti curriculari, e quanto siano state avviate attività specifiche per alunni con disabilità, DSA e BES. Inoltre, si è chiesto loro se gli alunni hanno avuto problemi nella fruizione delle attività di DaD per limiti di connettività, se e quanto hanno, quindi, fruito della DaD, e una descrizione delle attività svolte, nonché le forme di valutazione adottate.

Per i docenti la rilevazione è settimanale, come si è già scritto, per i genitori e gli studenti si è pensato ad una prima rilevazione, che è quella in oggetto di discussione, una seconda rilevazione intermedia e, poi, una finale al termine della sospensione delle attività didattiche in presenza. La rilevazione per gli studenti è stata rivolta ai soli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado.

Analisi dei dati

Esponiamo, ora, i risultati.

Il questionario genitori

Risponde il 54% dei genitori, di questi il 48% della Scuola dell’Infanzia, il 61% della Scuola Primaria, il 48% della Scuola Secondaria di 1° grado.

Gli studenti partecipano per l’88% con costanza alle attività di DaD, 81% per l’Infanzia, 89% per la Primaria, 98% per la Secondaria.

Gli studenti, per l’87%, dedicano da una a cinque ore alle attività di studio con la DaD, ma per la Secondaria il 36% si attesta oltre le cinque ore.

Il 65% delle famiglie dichiara che il proprio figlio è già abbastanza autonomo nelle attività di DaD (voti di valore 4 e 5), ma nell’Infanzia il 24% esprime poco o nulla autonomia.

In merito a disturbi durante le lezioni, intesi come interruzioni dovute a disattenzione degli studenti, l’82% dichiara queste assenti o presenti in maniera residuale.

Le famiglie si dichiarano in grado di seguire il proprio figlio nelle attività di DaD per l’80%.

I genitori, quindi, esprimono un grado di soddisfazione nell’uso dell’app sincrona per le videolezioni Meet, come funzionale al percorso formativo del proprio figlio, solo per un 44% (e il 37% la ritiene poco funzionale), che diventa il 65% per la Secondaria (dove il 20% la ritiene poco funzionale).

Alla domanda simile alla precedente ma sulla piattaforma asincrona Classroom, i genitori esprimono un grado di soddisfazione al 50% (e il 33% la ritiene poco funzionale), che diventa il 42% per la Secondaria (dove il 39% la ritiene poco funzionale).

Infine, i consigli per il miglioramento suddivisi per Infanzia, Primaria e Secondaria si illustrano di seguito:

Il questionario studenti

Risponde il 35% degli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado.

Il 97% degli studenti dichiara di avere a disposizione mezzi adeguati per seguire le attività di DaD, non ritenendo esserci particolari problemi tecnici durante le lezioni.

Alla domanda se ritenessero efficace la DaD per il proprio percorso formativo, l’89% si dichiara molto d’accordo.

Il 71% dichiara, inoltre, che tutto il consiglio di classe utilizza metodologie DaD e solo il 14% dichiara che i docenti che utilizzano la DaD sono la minoranza rispetto all’intero consiglio di classe.

Di questi, le attività svolte dai docenti sono suddivise come segue:

Gli alunni, poi, esprimono un’alta soddisfazione, al 79%, per le attività di DaD offerte e all’83% sulla Didattica a Distanza più in generale.

Gli studenti al 70% dichiarano di voler fare lezioni sincrone in tutte o la maggior parte delle discipline (colonne 6, 7 e 8) e al 66% di voler fare lezioni asincrone.

Il questionario docenti

Al monitoraggio rispondono tutti i docenti, dei quali solo il 12% e il 6% usa i 2 strumenti principali della piattaforma DaD, stream e lavori del corso rispettivamente, poche volte a settimana (il 57% e il 61% li usa la maggior parte dei giorni), nel periodo 5 – 14 marzo. La percentuale passa a 15% e 7% (il 60% e il 70% li usa la maggior parte dei giorni) nel periodo 16 – 21 marzo.

Per quanto riguarda l’uso delle metodologie, il 73% non ha mai usato metodologie sincrone nella prima settimana (percentuale che scende al 61% nella seconda settimana) e il 21% non ha mai usato metodologie asincrone (percentuale che scende al 12% nella seconda settimana).

Si chiede, poi, confrontando le risposte, la percentuale degli alunni che fruiscono delle attività di DaD e di alunni che hanno difficoltà nelle connessioni o nel reperimento di dispositivi elettronici. Nella prima settimana il 68% dei docenti rileva che più di 7 alunni su 10 frequentano e partecipano alle attività a distanza e l’82% che più di 7 alunni su 10 non hanno difficoltà con dispositivi o connettività. Tali percentuali salgono al 73% e 86% rispettivamente nella seconda settimana.

Le criticità

Il questionario genitori

Le criticità emerse dal questionario, ricordando di aver fissato una soglia al 25%, sono:

  1. il 36% degli studenti della Secondaria dedicano più di cinque ore al giorno alle attività di DaD
  2. nell’Infanzia il 24% esprime poco o nulla autonomia (appena al di sotto della soglia prefissata)
  3. il 37% ritiene le videolezioni Meet poco funzionali al percorso formativo del proprio figlio (la percentuale scende al 20% nella Secondaria)
  4. il 33% ritiene la piattaforma di DaD poco funzionale (la percentuale sale al 39% nella Secondaria)

Inoltre, tra i suggerimenti

  1. nell’Infanzia il 44% delle famiglie ritiene che vada già tutto bene così e il 15% chiede anche delle videolezioni
  2. nella Primaria le percentuali cambiano in 22% e 40% rispettivamente
  3. nella Secondaria il 16% ritiene che vada già tutto bene e il 57% chiede un maggior coordinamento e coinvolgimento tra i docenti e tra i docenti e gli studenti

Il questionario studenti

Non emergono particolari criticità dal questionario.

Tra i suggerimenti:

  1. il 14% ritiene che vada già tutto bene così e il 61% chiede maggior coordinamento e coinvolgimento.

Il questionario docenti

  1. Sull’utilizzo e sulla frequenza d’uso degli strumenti della piattaforma di DaD, si incrementa dal 57% al 60% e dal 61% al 70% la percentuale nella chat interna delle classi virtuali, detta “stream”, e dell’assegnazione di compiti e attività, detta “lavori del corso”, rispettivamente, nel passare dalla prima settimana alla seconda settimana di DaD.
  2. Sull’uso di metodologie innovative consentite dalla DaD, diminuisce dal 73% al 61% e dal 21% al 12% la percentuale di docenti che non ha mai usato metodologie sincrone e metodologie asincrone, rispettivamente, nel passare dalla prima settimana alla seconda settimana di DaD.
  3. Si registra, quindi, un incremento molto simile, dal 68% al 73% e dall’82% all’86% la percentuale di docenti che registra più di 7 alunni su 10 che partecipano alle attività di DaD e più di 7 alunni su 10 che non hanno problemi di dispositivi e connettività, nel passare dalla prima settimana alla seconda settimana.

Commenti e azioni intraprese

Da tutto quanto esposto fin qui è emersa:

  • la necessità di diminuire il numero di ore giornaliere di studio per gli studenti della Secondaria (punto 1 genitori); da notare che, però, tale esigenza non è stata rilevata dagli studenti in termini di studio eccessivo
  • la necessità di sopperire con le attività di DaD ai diversi e sempre minori livelli di autonomia man mano che l’età degli studenti diminuisce (punto 2 genitori)
  • la necessità di migliorare l’approccio metodologico della DaD attraverso un uso più idoneo e ‘avanzato’ delle lezioni sincrone e asincrone, in modo da migliorare la percezione di attività utili alla formazione (punto 3 e punto 4 genitori)
  • la necessità di aumentare il coordinamento tra docenti e il coinvolgimento durante le videolezioni, necessità sempre maggiore man mano che aumenta il grado di scolarità (il dato nella Secondaria del questionario genitori e del questionario studenti è sovrapponibile) (punto 1, 2 e 3 suggerimenti genitori, punto 1 suggerimenti alunni)
  • anche se il numero di alunni che partecipa e che non ha difficoltà a farlo è in aumento, è presente un piccolo numero di studenti che non può godere pienamente della DaD.

Per il miglioramento in queste aree si rileva quanto segue:

  • i docenti sono consapevoli della sfida della DaD, al punto da migliorare le risposte sull’uso degli strumenti della piattaforma e delle lezioni sincrone e asincrone (punti 1 e 2 docenti)
  • si evidenzia, in particolare, come nella Secondaria il gradimento nell’uso delle lezioni sincrone è del 65% (e il mancato gradimento è solo del 20%), mentre nell’suo della piattaforma la percentuale scende al 42% (aumenta invece il mancato gradimento al 39%)

Azioni intraprese

Gli esiti delle rilevazioni vengono condivisi con tutti i docenti per impostare le azioni di miglioramento. Si concorda nel ritenere il percorso pienamente coerente con l’Atto di Indirizzo e la conseguente elaborazione del PTOF per l’anno in corso.

Nelle riunioni dei Consigli di Classe si espone l’importanza di una didattica fatta maggiormente di relazione, utilizzando metodologie sincrone, senza abbandonare le metodologie asincrone per consentire anche a chi non ha sufficienti mezzi di non rimanere indietro.

Per consolidare e proseguire nel miglioramento si è avviato, quindi, un percorso di formazione interna, PNSD, volto al miglioramento delle competenze digitali dei docenti (partecipano l’80% dei docenti alla prima fase)

Infine, l’Istituto monitorando i bisogni di dispositivi e connettività concede in comodato d’uso i dispositivi mobili in suo possesso.

Risultati attesi e conclusioni

Dai monitoraggi settimanali rivolti ai docenti e i prossimi monitoraggi, intermedi, da rivolgere alle famiglie e agli studenti, ci si attende innanzitutto che sia aumentato il numero di studenti che partecipano senza particolari difficoltà alle attività di DaD (punto 3 docenti).

Quindi, attraverso le attività formative intraprese, che diminuisca sensibilmente la percentuale di docenti “poco pratici” con le lezioni sincrone e asincrone (punto 1 e 2 docenti) in modo che aumenti anche la percezione di utilità delle attività (punti 3 e 4 genitori, punti 1, 2 e 3 suggerimenti genitori).

Conclusioni

Tutto ciò fa comprendere innanzitutto come la didattica a distanza non sia una sostituzione della didattica in presenza; infatti, il ricorrere frequentemente ad azioni didattiche tradizionali porta ad una risposta negativa da parte degli utenti, studenti e genitori. Al tempo stesso la didattica a distanza si configura come una alternativa (in questi mesi l’unica) alla didattica in presenza; infatti, lì dove si utilizzano correttamente gli strumenti più innovativi consentiti dalle tecnologie di DaD le risposte degli utenti si attestano chiaramente su livelli più che soddisfacenti.

A mio avviso è opportuno riflettere in maniera più profonda sul percorso di cambiamento intrapreso dalla Scuola.

L’attività di DaD, proprio perché non è sostitutiva, si intersecherà stabilmente in futuro con le attività in presenza. Ci sarà un cambiamento di paradigma che disegnerà la Scuola del futuro. E questo disegno sarà generato dalle esperienze che tutti quanti insieme stiamo facendo, adesso.

Sarà una Scuola più attenta alle relazioni, sarà una Scuola dove si riconoscerà ai docenti un ruolo, che forse si era perso per strada, di educatori e mentori e non di contenitori da cui estrarre tutto lo scibile umano.

Con la Didattica a Distanza tutta la società si sta rendendo conto, attraverso il riconoscimento dell’atto intenzionale da parte dei docenti di avere cura dei propri figli, della centralità della Scuola nel mondo contemporaneo. E permettetemi di concludere, era ora!

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati