istruzione e formazione

Erasmus+, focus sui partenariati di cooperazione: chi può partecipare e impatti attesi

Sono aperte le candidature per collaborazioni transnazionali e internazionali tra organizzazioni e istituzioni previste dall’”Azione Chiave 2” di Erasmus+, a sostegno del settore dell’istruzione superiore. Così il programma migliorerà la qualità dell’istruzione e della formazione in Europa

Pubblicato il 25 Mag 2021

Cristian Lai

ISOC, Information SOCiety

erasmus+

Con l’inizio del nuovo periodo di programmazione 2021-2027, la Commissione Europea rilancia Erasmus+ con una dotazione economica di 26.2 miliardi di euro, in crescita rispetto a 14.2 miliardi di euro del periodo 2014-2020. Un investimento in conoscenza, abilità e competenze che apporterà benefici ai singoli, alle istituzioni, alle organizzazioni e alla società.

Erasmus+, nel suo complesso, favorisce lo sviluppo personale e professionale dei cittadini, dell’identità europea e della cittadinanza attiva. Le priorità strategico-politiche di Erasmus+ si concentrano su “Inclusione Sociale”, per sostenere la partecipazione al programma con accesso semplificato di soggetti svantaggiati, “Innovazione Digitale”, per accrescere le competenze digitali, e “Sostenibilità Green”, per rafforzare le competenze green attraverso la comprensione del cambiamento climatico e della sostenibilità.

Cartone animato Erasmus+

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Partenariati di cooperazione dell’azione chiave 2

Erasmus+ non finanzia solamente progetti di mobilità per l’apprendimento. Sono aperte le candidature per collaborazioni transnazionali e internazionali tra organizzazioni e istituzioni. Si tratta dell’”Azione Chiave 2”, a sostegno del settore dell’istruzione superiore affinché divenga più interconnesso, innovativo, inclusivo e digitale. L’azione è pensata per lo sviluppo di sinergie tra mondo dell’istruzione superiore, ricerca, mondo del lavoro, e gli ecosistemi di innovazione circostanti, proiettando la cultura dell’istruzione verso innovazione e spirito imprenditoriale.

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Chi può partecipare

Può partecipare qualsiasi organizzazione pubblica o privata stabilita in uno dei paesi aderenti al programma o in qualsiasi paese partner del mondo. I paesi aderenti al programma sono gli Stati membri dell’UE e i paesi terzi (extra UE) associati al programma. Le organizzazioni stabilite nei paesi aderenti al programma partecipano come coordinatori di progetto o come organizzazioni partner. Le organizzazioni dei paesi partner non possono partecipare come coordinatori di progetto. Sono ammesse le organizzazioni attive nel campo dell’istruzione e della formazione, o in altri settori socioeconomici; sono aperti anche a organizzazioni che svolgono attività trasversali a diversi campi (ad esempio enti locali, regionali e nazionali, centri di riconoscimento e certificazione, camere di commercio, organizzazioni professionali, centri di orientamento, organizzazioni culturali). Infine, si possono aggiungere formalmente al progetto i “partner associati”, che tuttavia non ricevono finanziamento. Si tratta di enti del settore pubblico o privato che contribuiscono alla diffusione e la sostenibilità del progetto, ma non svolgono un ruolo chiave.

Priorità da affrontare

I Sistemi di istruzione superiore devono essere sempre più interconnessi e la cooperazione strategica e strutturata tra gli istituti deve inglobare lo sviluppo e sperimentazione di modelli di cooperazione misti e l’uso di diversi strumenti digitali e piattaforme online. Pertanto, nasce lo stimolo a implementare pratiche innovative di apprendimento e insegnamento contaminate dai differenti contesti sociali internazionali. E’ necessario sostenere lo sviluppo di programmi di studio incentrati sullo studente e coerenti col mercato del lavoro e la società in generale. Va altresì considerata la sperimentazione di percorsi di apprendimento flessibili e la concezione di corsi modulari (a tempo parziale, online e misti) e di forme adeguate di valutazione, compreso lo sviluppo della valutazione online. Cresce la necessità di attuazione di metodi transdisciplinari e di pedagogie innovative come l’apprendimento invertito, l’apprendimento collaborativo online e l’apprendimento basato sulla ricerca.

Sviluppare le discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e STEAM (scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) diventa sempre centrale. L’ingegneria, le TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e le competenze digitali avanzate consentono di sviluppare programmi di orientamento e tutoraggio per gli studenti, affinché proseguano gli studi nelle discipline STEM e in quelle relative alle TIC e scelgano un’occupazione in tali settori.

Premiare l’eccellenza nell’apprendimento e nell’insegnamento avvia lo sviluppo e l’attuazione di una cultura della qualità. La crescita del personale accademico avviene attraverso la formazione in pedagogie innovative e/o online, compresi metodi transdisciplinari, nuovi programmi di studio, metodi di insegnamento e valutazione che colleghino l’istruzione con la ricerca e l’innovazione. Non bisogna trascurare la promozione di un settore dell’istruzione superiore imprenditoriale, aperto e innovativo, che favorisca partenariati di apprendimento e insegnamento con organizzazioni commerciali e non commerciali del settore privato.

Per raggiungere un livello di civiltà evoluto occorre sviluppare sistemi di istruzione superiore inclusivi alle attività di mobilità e cooperazione. Questo può avvenire attraverso l’aumento delle percentuali di accesso, partecipazione e completamento dei gruppi destinatari con minori opportunità. È altrettanto importante promuovere l’equilibrio di genere negli istituti di istruzione superiore, nei vari indirizzi di studi e nelle posizioni dirigenziali. Sostegno all’impegno civile mediante la promozione dell’apprendimento informale e delle attività extracurricolari e il riconoscimento del volontariato e del lavoro svolto nell’ambito della collettività nei risultati accademici degli studenti.

Quali sono gli impatti attesi?

Il programma migliorerà la qualità dell’istruzione e della formazione in Europa. I sistemi di istruzione e formazione saranno meglio allineati al mercato del lavoro, e collegati con le imprese e la comunità. Si raggiungeranno maggiori competenze di base e trasversali, quali imprenditorialità, competenze sociali, interculturali e linguistiche e competenze digitali.

Aumenteranno le sinergie e collegamenti tra i diversi settori dell’istruzione e della formazione, con un uso perfezionato degli strumenti di riferimento europei per il riconoscimento, la convalida e la trasparenza delle competenze e delle qualifiche.

Uso più strategico e integrato delle TIC e delle risorse didattiche aperte (OER) nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù; maggiore motivazione nell’apprendimento delle lingue grazie a metodi di insegnamento innovativi e migliori collegamenti all’uso pratico delle competenze linguistiche richieste dal mercato del lavoro.

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