competenze digitali

Sostenibilità digitale: perché la PA deve guidare il cambiamento



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Solo un italiano su sei comprende la sostenibilità digitale. Il divario tra competenze digitali e comportamenti sostenibili rappresenta una sfida strategica per politiche pubbliche efficaci nei territori italiani

Pubblicato il 4 giu 2025

Stefano Epifani

Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale Autore del libro “Sostenibilità Digitale: perché la tecnologia non può fare a meno della trasformazione digitale”



rendicontazione di sostenibilità aziendale sostenibilità digitale PA

La sostenibilità digitale rappresenta oggi una priorità strategica per la Pubblica Amministrazione italiana, che deve guidare il Paese verso un futuro più equo attraverso l’uso consapevole delle tecnologie. L’analisi dei dati nazionali rivela scenari complessi che richiedono interventi mirati e visione sistemica*.

L’osservatorio sulla sostenibilità digitale e il digital sustainability index

Questo ultimo approfondimento si concentra sul livello di consapevolezza e competenza degli italiani sui temi della sostenibilità digitale, elementi cruciali per una PA che aspiri a guidare il Paese verso un futuro più sostenibile ed equo. Il Digital Sustainability Index (DiSI), sviluppato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, rappresenta un indicatore chiave per comprendere come i cittadini percepiscono e applicano i principi della sostenibilità attraverso l’uso delle tecnologie.

Il DiSI misura la sostenibilità digitale di individui, territori e progetti, valutando l’impiego consapevole delle tecnologie digitali per la promozione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Si articola su tre sotto-indici principali:

  1. Indice di digitalizzazione: grado di adozione e utilizzo delle tecnologie.
  2. Indice di sostenibilità: livello di consapevolezza e impegno verso pratiche sostenibili.
  3. Indice di sostenibilità digitale: impiego delle tecnologie digitali in modo consapevole per finalità sostenibili.

I quattro profili di cittadini digitali e sostenibili

Ciascun sotto-indice è misurato su tre livelli:

  • Consapevolezza: comprensione del ruolo delle tecnologie nella sostenibilità.
  • Competenza: abilità tecniche nell’uso efficace delle tecnologie digitali.
  • Comportamento: azioni concrete ispirate alla sostenibilità mediante strumenti digitali.

Da questa analisi emergono quattro profili di utenti:

  • Sostenibili digitali: usano il digitale in modo consapevole e adottano comportamenti sostenibili.
  • Sostenibili analogici: hanno comportamenti sostenibili ma bassa familiarità con il digitale.
  • Insostenibili digitali: utilizzano tecnologie digitali ma senza attenzione alla sostenibilità.
  • Insostenibili analogici: non utilizzano strumenti digitali né adottano comportamenti sostenibili.

I dati italiani sulla consapevolezza della sostenibilità digitale

Secondo l’Osservatorio, solo un italiano su sei afferma di avere una conoscenza approfondita del concetto di sostenibilità, mentre circa metà della popolazione dichiara una scarsa o nulla comprensione. Un italiano su quattro considera questioni cruciali come l’inquinamento e il cambiamento climatico importanti, ma ritiene che possano essere affrontate dalle generazioni future. Questa visione posticipante rappresenta una sfida strategica per la PA, che deve pianificare politiche pubbliche su un orizzonte più immediato.

In parallelo, emerge un divario digitale tra piccoli e grandi comuni, oggi più rilevante della storica frattura Nord-Sud. Un italiano su tre si dichiara privo di competenze digitali, percentuale che sale fino al 50% nei comuni più piccoli. Questa carenza ha effetti diretti sull’efficacia delle politiche pubbliche digitali: strumenti come SPID, CIE e PagoPA restano sottoutilizzati, specialmente nei territori periferici, con effetti negativi sull’inclusione e sull’accessibilità.

Digitalizzazione, sostenibilità e comportamenti concreti

Sorprendentemente, la capacità di adottare comportamenti sostenibili sembra legata più alla competenza digitale che alla convinzione ideologica. I cittadini digitalmente abili tendono a implementare soluzioni sostenibili, anche in assenza di una consapevolezza dichiarata sui temi ambientali. Al contrario, tra i gruppi ideologicamente più ambientalisti si registra spesso una maggiore diffidenza verso le tecnologie, limitando il potenziale del digitale nella promozione della sostenibilità.

Questo paradosso sollecita un ruolo attivo da parte della PA, chiamata a sviluppare programmi formativi trasversali e campagne comunicative in grado di colmare il divario informativo e incentivare comportamenti virtuosi, valorizzando il digitale come leva trasversale per l’efficienza e la sostenibilità.

Governance pubblica e trasformazione per la sostenibilità digitale

La trasformazione digitale, se gestita con visione sistemica, rappresenta uno strumento essenziale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. È necessario superare approcci settoriali e integrare dimensioni tecnologiche, sociali e ambientali nelle strategie di sviluppo pubblico. In questo contesto, strumenti come il PNRR offrono alla PA un’occasione storica per promuovere non solo infrastrutture, ma anche competenze, consapevolezza e coesione sociale.

Diverse esperienze italiane dimostrano la possibilità di coniugare digitale e sostenibilità. Milano, Torino e Bologna hanno avviato progetti di smart city che ottimizzano l’uso dell’energia, migliorano la mobilità urbana e semplificano i servizi amministrativi. Questi esempi devono essere replicati e adattati su scala nazionale, con un’attenzione particolare ai piccoli comuni, spesso lasciati ai margini dei processi di innovazione.

Verso una visione integrata della sostenibilità digitale

La serie degli articoli tratti dal Podcast “Sostenibilità Digitale” ha esplorato, con un approccio organico, le principali implicazioni della trasformazione digitale per un futuro sostenibile. I temi affrontati – dalla definizione stessa di sostenibilità digitale al ruolo dell’IA – hanno offerto una narrazione strutturata utile per comprendere i nodi critici e le opportunità in generale e per la PA dalla prospettiva interpretativa della Sostenibilità Digitale.

L’impegno di tutti noi – cittadini, amministratori, tecnici – deve essere orientato a promuovere una cultura del digitale che vada ben oltre la semplice efficienza tecnologica. Occorre riconoscere nella trasformazione digitale non un fine, ma un mezzo per costruire un futuro collettivo fondato su principi di equità, coesione e lungimiranza. Solo attraverso una visione condivisa e integrata tra politica, amministrazione e società civile sarà possibile trasformare le sfide in opportunità, riducendo diseguaglianze, abilitando territori e generando valore per le generazioni future. Perché la sostenibilità digitale non è solo una prospettiva tecnica, ma un atto politico e culturale di responsabilità tanto nei confronti dell’oggi che per il nostro domani.

Link all’episodio del podcat:

Episodio 8 su Spotify

Episodio 8 su Spreaker

Episodio 8 su Apple Podcast


*Questo articolo conclude la prima serie dedicata al podcast “Sostenibilità Digitale” realizzato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale. La serie ha ripreso fedelmente i contenuti dei singoli episodi, integrandoli con spunti e riflessioni originali, specificamente rivolti alla Pubblica Amministrazione italiana. Attraverso otto puntate, abbiamo analizzato le intersezioni tra tecnologia e sostenibilità, affrontando temi fondamentali quali digitalizzazione, trasformazione digitale, Agenda 2030, complessità sistemica, impronta ecologica del digitale, crescita sostenibile e intelligenza artificiale.

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