l'analisi

Crac della Silicon Valley Bank, ma il sistema startup è solido: chiariamo perché

Sul fallimento della banca della Silicon Valley sono state dette molte imprecisioni. Il risultato reale è che il sistema del Venture Capital – estremamente ricco di liquidità – è a questo punto pronto a ripartire: una ritrovata stabilità di scenario riaprirà l’opportunità dei collocamenti in borsa

Pubblicato il 16 Mar 2023

Gianmarco Carnovale

Serial tech-entrepreneur

startup ddl concorrenza

La nota vicenda del fallimento della Silicon Valley Bank, istituto di credito come da nome basato nel nord della California e con una branch nel Regno Unito, ha generato molto clamore negli ultimi giorni in quanto si è trattato del più grande fallimento bancario negli USA dai tempi del crack Lehman Brothers del 2008. Trattandosi di un istituto legato all’ecosistema startup, di cui molti parlano ma pochi sanno, si sono scritte molte inesattezze su cui è opportuno fare chiarezza.

Il crollo della Silicon Valley Bank e gli accordi di Basilea: la finanza internazionale sotto scacco

Il crollo della Silicon Valley Bank e gli accordi di Basilea: la finanza internazionale sotto scacco

Guarda questo video su YouTube

Cosa era la Silicon Valley Bank e perché è fallita

Partiamo dallo spiegare cosa fosse la Silicon Valley Bank (‘SVB’): diciassettesima banca statunitense per asset gestiti, per 40 anni è stata la banca di riferimento in cui le startup depositavano la liquidità che ricevevano dai loro investitori. Non quindi, come alcuni hanno scritto a sproposito, una banca che prestava soldi ad alto rischio alle startup e che sarebbe fallita per questo, ma la banca che beneficiava del gestire i patrimoni delle startup frutto degli aumenti di capitale che ricevevano.

Cosa è successo quindi a SVB perché fallisse così repentinamente? Le cause del tracollo sono tendenzialmente esogene, rispetto alla gestione di SVB, e vanno ricondotte a pandemia e conflitti geopolitici internazionali, che a loro volta hanno prodotto una inflazione eccezionale a cui le banche centrali hanno reagito con la stretta monetaria ancora in atto da parte con l’aumento dei tassi di interesse ed il ritiro di liquidità dai mercati (il quantitative tightening, contrapposto al quantitative easying degli ultimi anni).

  • Senza entrare nel merito se la stretta monetaria sia o meno la risposta giusta ad un’inflazione che non è provocata da eccesso di domanda (e moltissimi ormai pensano che non lo sia, e che le banche centrali lo sappiano molto bene ma usino l’inflazione come mero pretesto per recuperare posizioni di controllo e potere sull’economia), sta di fatto che l’aumento dei tassi ed il tightening hanno avuto come primo effetto l’aver raffreddato di molto quello che è da sempre il principale punto di atterraggio degli investimenti nelle startup: la quotazione in borsa. Il calo delle borse ha, quindi, rallentato enormemente l’attività dei fondi di Venture Capital che – nonostante pieni di liquidità come mai prima – si sono fatti molto più conservativi e prudenti nell’effettuare investimenti e reinvestimenti nelle proprie partecipate. I minori investimenti hanno, dunque, impattato sui conti delle startup – molto concentrati nella SVB – abbassando i saldi attivi dei conti correnti.
  • Ora, come noto, tutte le banche raccolgono denaro dai depositanti e reinvestono questo denaro in modalità che creino un mix di rendimento e capacità di rendere liquida una parte degli investimenti per far fronte ai prelievi. In altri termini, nessuna banca al mondo è in grado di far fronte ad eventuali richieste di prelievo dell’attivo di conto corrente da parte di tutta la clientela, qualora si verificasse: non perché quei soldi non ci siano, ma perché sono investiti. Ora, SVB aveva investito una buona parte di quei depositi in titoli di Stato americani, né più né meno come moltissime altre banche. Titoli che sono molto sicuri, hanno un rendimento commisurato al momento della loro emissione, ed una scadenza temporale per il loro ripagamento.
  • Il repentino aumento dei tassi di interesse, però, ha avuto un altro effetto: la perdita di valore di questi titoli, qualora li si debba vendere prima della scadenza, dato che li si va a vendere in un momento in cui il denaro può rendere molto di più. Il mercato, quindi, li prezza a sconto rispetto all’investimento sottoscritto, definendoli “unrealized losses”, perdite potenziali non contabilizzate nel bilancio perché si concretizzano solo se effettivamente si effettui la vendita, ma allo stesso tempo perdite inesistenti se si aspetta la scadenza naturale ed il rimborso del titolo. Moltissime banche americane ed europee sono piene di perdite potenziali, che riporterebbero cioè se fossero costrette a vendere i titoli in questo contesto di tassi molto più alti di quelli di rendimento dei titoli.
  • Questo scenario, in cui va nuovamente sottolineato che riguardi moltissime banche, a causa dei ridotti investimenti dei fondi di Venture Capital ha determinato uno stato di aumento dei prelievi – ovvero di calo dei depositi – da parte della clientela specifica di SVB, esponendo questa banca ad una necessità di “realizzare le perdite” vendendo i titoli di Stato, e spingendo il management alla operazione più ovvia per coprire queste perdite rafforzando il patrimonio: lanciare un aumento di capitale. Un piccolo aumento di capitale, rispetto alla capitalizzazione e agli asset gestiti dalla banca, ma comunque una azione straordinaria. Qui c’è stato il vero errore di SVB, ovvero gestire l’operazione senza sottolineare in tutti i modi nella comunicazione che non c’erano rischi particolari.
  • Invece, la notizia dell’aumento di capitale è stata fraintesa da fondi di venture capital e da influencer della Silicon Valley, che nei gruppi e sui social hanno allertato le startup spingendole ad una “bank run”: una corsa ai prelievi, dettata dal panico, che purtroppo diventa una profezia autoavverante. Cioè un timore di un fallimento, che genera impossibilità di far fronte al volume straordinario ed ingestibile dei prelievi stessi e di conseguenza provoca il fallimento temuto. Va sottolineato che nessuna banca, neanche la più sana, può far fronte ad una corsa ai prelievi che superi una percentuale delle giacenze.

Come chiaro, quindi, la responsabilità di quanto accaduto + essenzialmente della politica di rialzo dei tassi stabilita dalle banche centrali, che sviluppatasi troppo repentinamente dopo molti anni di politiche diverse, ha causato uno squilibrio sulle unrealized losses di numerosissime banche oggi nella stessa condizione di una SVB che non ha fatto niente di particolarmente biasimevole.

Degno di nota, a questo punto, è il modo in cui le banche centrali hanno gestito la situazione: la Bank of England, che ha dovuto gestire il rischio di insolvenza della filiale britannica di SVB, ha agito nel migliore dei modi favorendo l’immediata acquisizione dell’istituto da parte di HSBC, gigante bancario europeo che ha garantito il normale prosieguo delle operazioni già dall’apertura al lunedì mattina, e si è ritrovato proprietario di un centro di competenza eccezionale sul mondo startup. Di fatto, una operazione di Open Innovation da manuale nel mondo bancario.

Le conseguenze per le startup

Sul versante opposto, la FED – banca centrale statunitense – ha agito contraddicendosi più volte: inizialmente ha fatto sapere che non avrebbe autorizzato una acquisizione di SVB da parte di una grande banca (“per evitare concentrazioni anticoncorrenziali”), ed indicando la strada dello spezzatino di SVB con un’asta sui diversi asset. Ma questa strada, che avrebbe portato al fallimento dell’istituto e alla automatica perdita delle giacenze sui conti correnti superiori alla soglia assicurata (negli USA sono assicurati i depositi fino a 250mila dollari, a fronte di una soglia di 100mila euro in Unione Europea), avrebbe generato una strage: alcuni fondi hanno calcolato che una metà delle startup statunitensi si sarebbero trovate istantaneamente in crisi di liquidità ed impossibilitate a pagare gli stipendi. Il CEO dell’acceleratore YCombinator ha parlato di un potenziale “evento di estinzione di massa”, paragonando il rischio a quello della caduta di un meteorite, che avrebbe generato un salto indietro di dieci anni nello sviluppo dell’ecosistema.

Ma la cosa interessante di questa vicenda é che, per la prima volta nella storia, la comunità della Silicon Valley si è ribellata all’ipotesi di finire tritata dalle scelte della FED e in poche ore si è coordinata facendo trapelare nel weekend l’intenzione di lanciare, per il lunedì, una azione di ritiro dei depositi da altre banche regionali con un equilibrio patrimoniale simile a SVB, minacciando implicitamente di scatenare un contagio di bank run a livello nazionale che avrebbe messo la FED di fronte ad un disastro ben superiore al 2008, con numerose banche che sarebbero fallite tutte insieme.

Il risultato di questo rischio è stato che, nello spazio di mezza giornata, la FED ha virato per una protezione dei conti correnti non assicurati, anziché procedere per l’asta sullo spezzatino, e parallelamente ha deliberato uno strumento straordinario di liquidità accessibile alle banche esposte in titoli di stato. L’ironia della sorte è che, se questo strumento fosse stato creato solo 48 ore prima, la Silicon Valley Bank sarebbe ancora viva e vegeta.

L’effetto indiretto di questa vicenda, però, al di là di chi afferma che la scomparsa di SVB determinerà un deterioramento dello scenario in cui operano le startup statunitensi – ma non ce n’è alcun motivo, al di là della perdita di un partner “friendly” posizionato nel medesimo bacino culturale parlando il linguaggio dei founder tecnologici – è che nessuno scommette più sul prosieguo della politica di FED (e di BCE) di crescita dei tassi, dato che i danni prodotti in termini di destabilizzazione non solo dell’economia ma – a questo punto – del sistema bancario che è molto più caro alle banche centrali che non la società, sono rilevanti.

Il risultato di questa frenata, è che il sistema del Venture Capital – come detto sopra, estremamente ricco di liquidità – è a questo punto pronto a ripartire: una ritrovata stabilità di scenario riaprirà l’opportunità dei collocamenti in borsa, e non sono pochi i grandi fondi statunitensi che stanno ricominciando già nello spazio di giorni a selezionare opportunità di investimento da andare a collocare nei prossimi due anni.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3