investimenti e innovazione

Startup in crisi? Ma l’Italia non è l’America: le opportunità da cogliere ora e come fare

Una tempesta perfetta si sta abbattendo sulle startup o è solo sensazionalismo? In realtà, al momento i trend di Borsa, le tensioni internazionali e la stretta monetaria hanno poca influenza nelle decisioni di investimento relative alle startup appena nate. Ecco perché l’Italia ha tutto da guadagnare in questa fase

Pubblicato il 17 Giu 2022

Cristina Angelillo

Presidente InnovUp

Gianmarco Carnovale

Serial tech-entrepreneur

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Echi dalla Silicon Valley evidenziano che si starebbero moltiplicando i casi di grandi società di Venture Capital che mettono in guardia le proprie portfolio company rispetto alla possibilità di una forte stretta nei finanziamenti. In corso una tempesta che potrebbe abbattersi sulle startup, o è solo sensazionalismo? Ma soprattutto, quali sono le opportunità – e ce ne sono molte – che il nostro Paese può cogliere in questa precisa fase storica?

Startup: una tempesta perfetta per le valutazioni?

In uno scenario globale di fine del quantitative easing da parte delle Banche centrali, di crescita dell’inflazione e conseguente aumento dei tassi di interesse, siamo entrati in un nuovo periodo storico di stretta monetaria, con minore liquidità per gli investimenti, un maggiore prezzo del denaro e un rinnovato interesse per alcune asset class (come, ad esempio, i titoli di Stato) che per anni sono risultate poco o per nulla remunerative. Questa “tempesta perfetta” sembrerebbe abbattersi anche sulla valutazione delle startup, ma è veramente così o c’è un sensazionalistico allarmismo che evidenzia e generalizza solo alcune situazioni già per loro natura “estreme”?

Tech bubble crashing in Silicon Valley?!

Tech bubble crashing in Silicon Valley?!

Guarda questo video su YouTube

Da una parte, la caduta verticale dei titoli “tech” a Wall Street degli ultimi mesi sta certamente riducendo significativamente le valutazioni di quelle aziende – in particolar modo scaleup/unicorni – che fino a un anno fa (dunque anche in piena pandemia) erano viste come realtà “disruptive” e quindi finanziate, confidando nelle prospettive di crescita, come mai si era visto dalla bolla delle Dot.com in poi. Una pioggia di miliardi che era quasi sempre ben riposta dal punto di vista degli investitori, che dopo pochi anni recuperavano il tutto con gli interessi grazie ad IPO o exit molto favorevoli e basate su valutazioni nettamente al di sopra della media di mercato. Ma si sa bene quanto la borsa sia, per propria natura, iper-reattiva rispetto a sentiment, timori ed eccitazioni basati su notizie ed avvenimenti che generano incertezze, ed oggi effettivamente il mondo è incerto soprattutto su un aspetto: per quanto tempo le tensioni geo-politiche genereranno una frenata sull’economia e la crescita dei costi dell’energia.

I dati di economia reale degli investimenti

D’altra parte, però, queste tendenze sui mercati finanziari non trovano una conferma fuori dalla borsa quando guardiamo dati di economia reale degli investimenti, come può essere AngelList che ha una mole di migliaia di startup ad ogni stadio di sviluppo in portafoglio e ha pubblicato di recente una nuova ricerca secondo la quale le valutazioni pre-money delle startup pre-seed e seed sono aumentate nel Q1 2022 rispetto al Q4 2021. Emerge, altresì, una riduzione in percentuale dei round “Seed” a favore di quelli “Pre-seed” che, proporzionalmente, sono aumentati di più. Scendono leggermente, invece, i round “Series A”, che però arrivano da un biennio di crescita accelerata come non si era mai visto prima, grazie alla spinta verso l’economia digitale prodotta dalla pandemia, e comunque a valle di un trend di crescita più moderata ma stabile che dura da un quindicennio.

Quindi, nonostante gli indicatori finanziari dell’economia “macro” (o consolidata) sembrino volgere al peggio, molti dati mostrano che i round delle startup “early stage” continuano a crescere e che i fondi raccolgono in modo crescente dai propri sottoscrittori.

Di conseguenza si può affermare che al momento i trend di Borsa, le tensioni internazionali e la stretta monetaria hanno poca o nessuna influenza nelle decisioni di investimento relative alle startup appena nate. Le prospettive dell’innovazione e della trasformazione dei settori industriali non rallentano, e d’altra parte non può che essere così: se la ricerca avanza (e lo fa sempre più velocemente e con maggiore efficacia), la tecnologia ha sempre maggiori prospettive di generare efficientamenti e miglioramenti sociali ed economici.

L’Europa non è l’America (men che meno l’Italia)

Bisogna, inoltre , fare una distinzione tra la realtà statunitensi, gli ecosistemi europei e quelli di Paesi con un mercato del capitale di rischio non ancora maturo, come è il caso dell’Italia.

La “corsa” all’investimento Seed/Early Stage potrebbe essere il sintomo di una strategia già in atto da parte degli investitori americani, che preferiscono investire oggi a condizioni vantaggiose in startup molto piccole (ma lontane ancora anni da possibili IPO o exit) andando a spostare finanza invece da quelle realtà diventate ormai talmente grandi da avvertire gli stessi effetti delle storiche società quotate.

In Europa, come sottolineato da Francesco Bertolino su un recente articolo di Milano Finanza, anche gran parte delle quotazioni tech concluse nel 2021 viaggiano ben al di sotto del prezzo di IPO (con casi record negativi come la Fintech Wise a -53% in un anno o l’eCommerce di auto online Cazoo addirittura crollata del -76%), replicando di fatto quello che stiamo vedendo oltreoceano.

Cosa succede in Italia

Il nostro ecosistema soffre da sempre di “nanismo” per quando riguarda i round di finanziamento di ogni fase, ne sono indice le diverse startup con fondatori italiani che hanno raggiunto la qualifica di “Unicorno” negli ultimi anni ma che hanno portato la sede fuori dai confini, principalmente proprio per motivazioni legate alla reperibilità di investimenti a condizioni competitive ancor più che per la maggior “scalabilità” dei mercati internazionali.

I founder delle startup pre-seed e seed che si affacciano solo di recente sul mercato alla ricerca di finanziamenti, al netto di una valutazione della bontà progettuale, non possono ricevere un “No” o una valutazione significativamente più bassa di quelle passate come risposta da Business Angels o Fondi di VC, essenzialmente per due motivi: prima di tutto non è vero che a livello globale tutte le startup soffrono, anzi: per le piccolissime è il momento di continuare la ricerca anche in questo momento di flessione dei mercati in un’ottica anti-ciclica. Ricerca che dovrebbe essere favorita attraverso l’introduzione di strumenti di finanziamento standard (come ad esempio gli investimenti in convertendo, mutuando contratti snelli come il SAFE ed il KISS adottati all’estero) che facilitino l’accesso ai fondi senza lunghe due diligence o estenuanti trattative.

Il secondo motivo, è che l’Italia è un Paese con un ampissimo numero di startup early stage rispetto a quello delle scaleup: un founder della prima categoria non può sentirsi rispondere che le valutazioni sono destinate a scendere ancora, quando invece i numeri globali le vedono al rialzo.

Le opportunità che l’Italia può cogliere in questa fase storica

In tutti i Paesi con un ecosistema di un livello inferiore a quello dei “campioni” USA, UK e Israele, il trend è quello di crescita, e tutti gli attori devono impegnarsi per fare in modo che anche l’Italia segua questa traiettoria: abbiamo paradossalmente la straordinaria opportunità di livellare il campo di gioco con gli altri Paesi aumentando il taglio medio dei round più piccoli in un momento di “pausa” degli investimenti e delle IPO delle realtà più mature.

In tal senso sarebbe opportuno se il legislatore, le organizzazioni di market making di natura statale, e gli stakeholder privati, lavorassero più attivamente per colmare un gap nazionale che inizia ad apparire molto più legato alla qualità che non alla quantità di risorse finanziarie:

  • gli incentivi fiscali per gli investitori privati dovrebbero essere concessi in particolar modo per investimenti di minoranza, eventualmente aggiungendo una percentuale di detraibilità in caso di perdita e conseguente minusvalenza, ed includendo anche il convertendo nell’incentivazione (oggi erroneamente assimilato al convertibile);
  • il regolamento di Banca d’Italia dovrebbe snellire di molto l’attività degli OICR sottosoglia, consentendo ad un fondo di Venture Capital di chiudere operazioni in quattro settimane anziché in quattro mesi, ma anche fissando una soglia di dotazione (10 milioni? 5 milioni?) sotto la quale dovrebbero poter operare delle società-sindacato di investimento, magari gestite da soggetti qualificati, senza essere portate sotto degli oneri di vigilanza insostenibili se non si gestiscono molti milioni;
  • l’attività di “infrastrutturazione” svolta da CDP Venture Capital dovrebbe estendere la spinta alla creazione di acceleratori anche al perimetro dei venture builder e degli startup studio, e a creare maggiori concentrazioni territoriali, mentre l’attività di Fondo di Fondi dovrebbe concentrarsi maggiormente su attrarre grandi VC internazionali e a far nascere nel Paese nuovi VC dedicati a stage pre-seed e seed fondati da una nuova generazione di tech founders in grado di comprendere il potenziale trasformativo delle nuove tecnologie;
  • le Università, infine, andrebbero incentivate ad affiancarsi ai numerosi pre-acceleratori inserendo corsi di imprenditoria tech già fin dalle lauree triennali nella propria offerta didattica, per dotare tutti gli studenti della “cassetta degli attrezzi” e della mentalità dell’imprenditore, anziché concentrarsi esclusivamente su dottorandi e ricercatori per valorizzare la ricerca come se fosse la sola missione degli atenei.

Conclusioni

Di tante voci allarmistiche e chiaramente esagerate su uno “scoppio della bolla”, che ricorrono ogni volta che un fondo va male, la borsa dei tecnologici si flette, o un unicorno fallisce, è vera una sola cosa, oggi come dieci anni fa: abbiamo un’opportunità incredibile nel rendere più semplice ai nuovi imprenditori italiani la possibilità di “provarci”, e quella di far produrre valore all’immensa ricchezza privata del Paese che fatica ad entrare in contatto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Argomenti


Canali

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3