prospettive economiche

Sviluppo del mezzogiorno, una sfida per il paese: i casi di eccellenza che trainano il rilancio

Nonostante le difficoltà e le stime di sviluppo che evidenziano più ombre che luci, non mancano casi di eccellenza di imprese nel mezzogiorno: dall’agricoltura all’automotive, passando dai centri di ricerca di Napoli e Palermo che puntano alla Missione “Istruzione e Ricerca” del PNRR. Fragilità e prospettive

Pubblicato il 05 Set 2022

Gabriele Ferrieri

Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori

napoli6-150412145506

Tra i fondi del PNRR e la voglia di riscatto degli enti locali, il mezzogiorno resta un importante sfida per il Paese con l’obiettivo di rilanciare lo sviluppo di un territorio ricco di opportunità e talenti, spesso inespressi e non ascoltati.

L’impegno profuso nell’ultimo periodo che ha portato a una serie di investimenti nel sud Italia, specialmente sulle fonti rinnovabili all’insegna del digitale e della sostenibilità, pone basi interessanti per il proseguo di un cammino che ci si augura possa portare presto nuovi benefici per la comunità, le imprese e i giovani.

Tuttavia, occorre evidenziare come la pandemia, l’impatto della guerra in Ucraina e i rischi di instabilità politica, si sommano alle storiche fragilità strutturali delle regioni meridionali acuendo ulteriormente il divario fra Nord e Sud. Se una spinta all’innovazione tecnologica è arrivata dal mondo delle startup del territorio, non abbastanza risulta essere ancora fatto sotto il profilo dei servizi della pubblica amministrazione ancora eccessivamente burocratizzata e di servizi per le imprese profondamente colpite anche dal caro bollette per via della speculazione energetica.

Mochi: “È ora di colmare i gap delle PA del Mezzogiorno: gli interventi urgenti”

Dati di sviluppo: luci e ombre sul futuro del Mezzogiorno

Secondo le stime, infatti, nel 2023, il Pil dovrebbe segnare un incremento dell’1,7% nelle regioni centrosettentrionali, e dello 0,9% in quelle del Sud. Nel 2024 il gap a sfavore del Sud sarebbe di circa 6 decimi di punto: +1,9% al nord contro il +1,3% del Sud. Un quadro allarmante che fotografa un Paese a due velocità. Nel 2022, inoltre, l’incremento dell’inflazione potrebbe colpire in maniera più marcata il Mezzogiorno, con +8,4% contro il +7,8% del Centro-Nord, minacciando i consumi delle famiglie. Per quanto riguarda il lavoro, il recupero dell’occupazione nel 2021 al Sud è però interamente dovuto a una crescita dell’occupazione precaria. È fondamentale, pertanto, investire sulle politiche attive del lavoro e sugli investimenti infrastrutturali impiegando le risorse stanziate dal Pnrr per rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno e rafforzare la coesione nazionale.

Tuttavia, i dati portano anche buone prospettive. Il 49% delle aziende del Sud ha dichiarato di aver investito nel triennio 2019-2021. Un dato che si confronta con il 41% in Italia. Il 43% delle imprese meridionali ha impegnato in tal senso oltre il 30% del fatturato nell’ultimo triennio, contro il 28% a livello nazionale. E cresce dal 60 al 63% anche chi ha investito più del 20% del fatturato. Guardando ai prossimi tre anni, invece, il 41% prevede di incrementare i propri investimenti nel digitale di almeno il 15% mentre il 34% farebbe lo stesso nella ricerca in collaborazione. Non manca infine chi inizia a percepire le potenzialità del Piano nazionale di ripresa e resilienza: il 57% delle aziende del Mezzogiorno si dichiara “abbastanza o molto informato” su questo tema, 12 punti percentuali in più rispetto all’indagine 2021.

Divari digitali: il ritardo del Sud Italia frena tutta l’Ue. I gap che preoccupano

Casi di eccellenza d’impresa dal mondo delle startup: Dimitra e le altre

Nonostante le difficoltà, non mancano casi di eccellenza di imprese nel mezzogiorno, come il caso di Dimitra. Una startup innovativa creata da sette giovani professionisti con l’obiettivo di fare un’agricoltura sostenibile puntando su una coltura d’eccellenza, come il kiwi a polpa gialla. Nasce così questa società agricola situata tra Bernalda e Grumento Nova. Dimitra utilizza tecnologie innovative di “precision farming” per l’ottimizzazione dei processi produttivi e la riduzione dei costi e degli impatti ambientali. Con l’utilizzo dei fondi del Psr Basilicata 2014-2021 l’azienda ha realizzato un impianto di circa 10 ettari di kiwi a polpa gialla, rinomato per l’alto valore nutritivo in termini di vitamina a, c e potassio.

Ma molte altre sono in crescita con anche esperienza di posizionamento a livello internazionale. Come Deagle, che opera nel settore delle energie rinnovabili rivoluzionandone la fruibilità; Exporium che mette in contatto acquirenti B2B del mondo gourmet in tutto il mondo e produttori delle eccellenze nostrane; Foto Virtuali che con pochi click permette di creare foto interattive a metà tra l’ologramma e la realtà virtuale; Badil che ha creato una piattaforma che crea una sorta di volantino delle offerte digitale e smart; Materica Lab, che offre servizi basati sulla diagnostica nel campo dell’ingegneria, dell’ambiente e dei beni culturali grazie all’analisi di precisione; Enismaro con la sua soluzione di tracciamento della filiera alimentare rafforzata dalle tecnologie Blockchain e da sensori IOT; Farzati Tech S.r.l. che sfrutta un mix di Chimica, Intelligenza Artificiale e Blockchain per l’agricoltura. MinervaS, uno spin-off universitario che propone soluzioni innovative in ambito energetico e automotive finalizzate alla riduzione delle emissioni di CO2 ed alla gestione energetica a bordo; AI Tech che progetta e produce soluzioni di Intelligenza Artificiale nel campo dell’analisi video intelligente.

Conclusioni

Infine, a Napoli e Palermo poi due dei cinque nuovi centri di ricerca per lo sviluppo dell’Italia che puntano alla Missione “Istruzione e Ricerca” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tesi a coinvolgere ben 144 entità tra università, enti di ricerca e imprese in tutta Italia per un totale di 1,6 miliardi di euro. Tali reti di ricerca sono dedicate a cinque aree individuate come strategiche per lo sviluppo del nostro Paese e, nella specie: simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni; agritech; sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA; mobilità sostenibile; biodiversità. Saranno 144 gli attori coinvolti. Tra questi, 55 università italiane e le Scuole Superiori coinvolte, 24 enti pubblici di ricerca e altri organismi di ricerca pubblici o privati nonché 65 imprese.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati