anagrafe unica

“Così portiamo su Anpr i comuni minori”, i consigli di Anusca

L’esperienza di Anusca importante nel passaggio all’ANPR. In questo senso avviato un accordo di collaborazione con il Team Digitale per risolvere le principali problematiche della migrazione: cinque le azioni da mettere in campo e web-app per i Comuni sotto i 5 mila abitanti

Pubblicato il 02 Gen 2018

Paride Gullini

presidente ANUSCA

certificati anagrafici online

Oggi sono 26 i comuni subentrati nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e molti di questi sono enti che rappresentano dei partner consolidati dell’associazione Anusca quali Cesena, Bagnacavallo, Anzola Emilia.

Anusca ha creduto fin dal primo momento nell’ANPR, anche perché nel 2009 aveva prodotto un documento di analisi inviato alla Direzione Centrale dei Servizi Demografici che illustrava l’esigenza di evolvere e potenziare l’Indice Nazionale delle Anagrafi per ampliare la tipologia di informazioni accessibili e le pubbliche amministrazioni in grado di consultare.

Il documento era frutto delle esperienze maturate in tre missioni di studio organizzate da Anusca in Austria ospiti del  Ministero dell’Interno, dove è attivata  da 12 anni un’anagrafe centralizzata e da 3 anni un unico sistema informatico centralizzato degli atti di  stato civile.  Nelle due ultime visite la delegazione Anusca era composta anche da rappresentanti del Ministero dell’Interno, AgID, Sogei e ANCI.

Nel corso dei lavori sono stati diversi gli interventi sull’ANPR, vogliamo però soffermarci sull’interessante e partecipata tavola rotonda coordinata da Calvaresi del Team Digitale, nel corso della quale hanno portato le proprie esperienze i rappresentanti dei  Comuni di Altamura, Anzola dell’Emilia, Bagnacavallo, Cesena e Torgiano. Anusca ha recentemente sottoscritto un accordo di collaborazione con il Team per assicurare un supporto specialistico nella delicata fase di dispiegamento e per proporre suggerimenti in grado di accelerare la fase di migrazione, consistente nell’analisi, approfondimento e redazione di proposte di soluzioni riferite a problematiche tecniche e organizzative connesse alla realizzazione del progetto ANPR. In particolare l’attività di Anusca sarà incentrata:

  1. a) sull’analisi dei processi che governano le comunicazioni anagrafiche previste dalla normativa di settore, con elaborazione di proposte di semplificazione dei medesimi processi;
  2. b) analisi dei servizi online erogati attraverso la piattaforma ANPR, con elaborazione di eventuali proposte di modifica, nonché di proposte volte all’individuazione di ulteriori servizi online eventualmente erogabili attraverso la piattaforma ANPR;
  3. c) individuazione di soluzioni operative che, tenendo altresì conto delle esperienze in atto negli altri Paesi europei, possano orientare in modo uniforme il comportamento delle amministrazioni nella gestione dei processi e della materia anagrafica;
  4. d) individuazione di soluzioni operative che, tenendo conto del panorama europeo nel settore anagrafico, possano ottimizzare e semplificare il flusso dei dati anagrafici all’interno della banca dati unica ANPR.

Anusca, oltre a sensibilizzare nel corso del 2017 i Comuni con centinaia di iniziative formative su tutto il territorio nazionale, avvalendosi del suo gruppo di esperti, coordinati dai referenti dei primi Comuni subentrati (Minardi per Bagnacavallo, Francioni per Cesena e Saggini per Anzola Emilia) ha proposto soluzioni per agevolare il percorso oramai avviato e che ogni giorno vede l’inserimento in ANPR di nuovi Comuni.

Tra le azioni da mettere in campo per supportare il processo di migrazione dall’anagrafe comunale a quella nazionale abbiamo indicato:

  1. Individuare, per la qualità del dato anagrafico, alcuni interventi correttivi in particolare sul tema del riallineamento dei codici fiscali e delle informazioni anagrafiche di stato civile che tanto impegnano gli ufficiali d’anagrafe.
  2. Anticipare per tutti i Comuni la fase di registrazione e configurazione del sistema di sicurezza in modo che tutti gli enti possano consultare l’ANPR almeno per i dati minimali relativi all’INA e all’AIRE centrali e gradualmente di tutti i Comuni che subentreranno
  3. Introdurre un servizio online di certificazione nazionale autenticabile con SPID ed integrato a PagoPA che rappresenti un incentivo per i Comuni a subentrare oltre ad assicurare un vero servizio di semplificazione per i cittadini utenti.
  4. Stabilire un incentivo economico per i Comuni subentrati a fronte dell’impegno assicurato.
  5. Incentivare l’accesso delle Pubbliche Amministrazioni centrali e regionali intervenendo con un puntuale censimento sul fabbisogno informativo di ogni ente che dovrà essere suffragato da norme di legge e regolamenti

Una considerazione riguardo la fascia di popolazione sotto i 5mila abitanti. Questi enti potrebbero transitare in ANPR in primo luogo per il tramite della web-application. Migliorare la navigazione e funzionalità della web-app consentirebbe anche di imporre una dead line agli enti di piccole dimensione che effettuano poche registrazioni anagrafiche e pertanto possono tranquillamente utilizzare la nuova soluzione in attesa che il fornitore sia pronto a passare all’accesso in cooperazione applicativa. L’integrazione con gli altri due moduli, stato civile ed elettorale, sono gestibili in una fase transitoria anche con modalità semi-manuale.

Anusca continuerà nel 2018 ad organizzare iniziative sul territorio per sensibilizzare gli operatori dei Comuniad un impegno straordinario perché il processo di migrazione si sviluppi in un arco temporale definito, anche per le semplificazioni che si prospettano. Per fare un esempio tangibile di che cosa vuole dire essere in ANPR, citiamo  un procedimento di cambio di residenza di un cittadino tra due Comuni subentrati, ad esempio Cesena e Faenza, che in passato richiedeva  diverse settimane con inoltro di comunicazioni elettroniche laboriose e complesse tra i due uffici Anagrafe, si è risolto pochi giorni  fa in 5 minuti. E’ ovvio che va curata sempre più la professionalità degli operatori per la delicatezza delle nuove funzioni e delle conseguenze che comportano eventuali errori.

E’ un percorso impegnativo, ma siamo certi ANPR farà fare un salto di qualità a tutta la nostra Pubblica Amministrazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati