Pubblica amministrazione

Finché carta non ci separi

Dal primo luglio 2013 è entrato in vigore l’articolo 5 bis del Codice dell’Amministrazione Digitale il quale prevede che anche le comunicazioni tra imprese e pubbliche amministrazioni debbano avvenire in formato digitale. Poco dopo c’è stato l’emendamento ammazza-fax. Ma sarebbero già diritti acquisiti con norme precedenti. Che molte Pa non rispettano. Per un problema di ignoranza digitale. Ecco alcuni esempi

Pubblicato il 27 Set 2013

Roberto Scano

già presidente Iwa, presidente commissione UNI e-accessibility

roberto-scano-121227165103

Scrivo questo pezzo in una calda giornata d’agosto dell’Anno Domini 2013, in cui in rete si festeggia la morte del fax come mezzo di scambio di comunicazioni pubblica amministrazione. Si, avete letto bene, è servito un emendamento al senato al decreto del fFre per vietare alla P.A. di scambiarsi comunicazioni utilizzando il FAX, un emendamento giustamente chiamato “ammazza-FAX”. Vittoria quindi: le comunicazioni all’interno della PA debbano avvenire per via telematica, ma si va oltre! si arriva a stabilire persino «l’esclusione dell’invio a mezzo fax» annullando quanto a suo tempo considerato una sentenza del Tar della Puglia, che aveva ritenuto il FAX l’unico strumento “idoneo” e giuridicamente valido per le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni. L’emendamento ha battuto pure il parere del governo che tramite sottosegretario aveva detto: “L’altro giorno non funzionava l’email e meno male che avevano il fax altrimenti non avrebbero saputo come fare”. Sempre in tale direzione dal 1 luglio 2013 è entrato in vigore l’art. 5 bis del Codice dell’Amministrazione Digitale il quale prevede che anche le comunicazioni tra imprese e pubbliche amministrazioni debbano avvenire in formato digitale. Se consideriamo che già dal marzo del 2005 viene sancito il diritto del cittadino di utilizzare le nuove tecnologie per le comunicazioni con le PA, direi che abbiamo perso una battaglia di civiltà.

Dopo 8 anni dall’entrata in vigore del codice dell’amministrazione digitale dover arrivare a imporre un emendamento per evitare l’uso del FAX rispetto al digitale significa aver perso su tutti i fronti la sfida alla digitalizzazione della P.A. per un semplice motivo: l’ignoranza digitale. Abbiamo un popolo di ignoranti digitali diffuso ovunque, dall’ambito scolastico all’ambito aziendale, passando per le PA e per i rappresentanti istituzionali. Ogni giorno si sente parlare di internet e di norme ad hoc, quotidianamente la PA spende in migliaia di euro in formazione del personale per “patenti europee” e similari che di fatto hanno dimostrato di non aver portato alcun beneficio “digitale” se non il passaggio da macchina da scrivere / calcolatrice a personal computer (poca evoluzione digitale nell’arco di 8 anni). Ma in Italia analogica possiamo fare ancora di peggio. Qualche giorno prima invece mi è capitato di vedere (e condividere) su Facebook e Twitter un decreto di un giudice di Forlì in cui decretava alla cancelleria o alla parte di predisporre copia cartacea del ricorso depositato tramite PEC in quanto al momento non fornito di mezzi tecnici per leggere la documentazione tramite tecnologie informatiche. Stiamo parlando di PEC, Posta Elettronica Certificata, la “raccomandata digitale”, una normalissima e-mail che si può aprire, leggere, stampare anche con un computer di inizio millennio. Stiamo parlando di qualcosa per cui le PA e le CCIAA fanno dei corsi a dipendenti pubblici ed aziende per capire che si tratta di un messaggio di posta elettronica con una “busta” e una “ricevuta” particolare. Stiamo parlando del 2013, di un paese primo al mondo per l’uso di giocattoli “social”, secondo al mondo per l’uso di smartphone.

La PEC, e la “sorella minore”, la CEC-PAC sono il risultato di un bisogno di risparmio da parte della PA ma non sono ancora decollate, si è dovuto fare norme su norme per obbligare le PA ad abbandonare la carta a favore delle comunicazioni digitali. Perché questa resistenza? In fin dei conti tutti i documenti prodotti dalle PA non nascono da personal computer (a meno che non ci siano ancora degli uffici di amanuensi) e da questo vengono stampati per la spedizione? Cosa ci vuole quindi ad inviare tali documenti in forma digitale, riducendo i tempi di consegna e i costi di gestione delle pratiche? Alcune amministrazioni intelligenti l’hanno fatto, applicando dei veri e propri switch-off: INPS, INAIL, CCIAA oramai inviano tutto in forma digitale tramite PEC garantendo la ricezione immediata dei contenuti. Perché altre hanno ancora una resistenza analogica, al punto da dover normare il buon senso? Si, perché stiamo parlando di normazione del buon senso: arrivare a fare una norma che vieta l’uso del FAX tra pubbliche amministrazioni significa riscontrare che la PA non vuole utilizzare il digitale, nell’Anno Domini 2013. La domanda che dobbiamo realmente porci è: perché non vogliono? Dove sta il problema? La materialità dell’atto è così essenziale per darne “mentalmente” valore a chi lo produce? Queste ed altre domande dovrebbero essere poste ai dipendenti pubblici, magari con una consultazione del Dipartimento Funzione Pubblica per capire dov’è l’inghippo. Non mi spingo oltre, ovvero alla firma digitale altrimenti casca completamente il palco delle pubblicazioni on line delle PA. Eh sì perché la pubblicazione all’albo on line senza firma digitale in quanto le copie informatiche “semplici”, derivate cioè dalla scansione ottica di un originale analogico ed esposte sul web (solitamente nel formato pdf) non possono garantire la conformità all’originale. Dove sta il problema? Beh, non solo in atti “classici” ma pure in atti “personali”. La pubblicazione nell’albo pretorio, da effettuarsi necessariamente on line dal 1 gennaio 2011, con riguardo all’avviso sia di pubblicazioni di matrimonio, sia del sunto delle domande di cambiamento del nome o del cognome, deve essere firmata, con firma digitale[1]. È chiaro che solo questo dovrebbe far capire l’importanza di lavorare con documenti digitali anziché analogici.

E siamo solo alla PEC e firma digitale. Pensiamo che succederà ora con altre “norme di buon senso” come l’anagrafe unica e il documento unificato unico. Eh sì perché all’alba dell’estate 2013 si è finalmente scritto nero su bianco di eliminare la babilonia digitale in modo da consentire l’identificazione unica del cittadino, consentendogli di potersi “far riconoscere” da qualsiasi PA, senza dover ogni volta girare con un portafogli dedicato ai documenti di riconoscimento (che oramai fanno concorrenza numericamente alle tessere fedeltà dei supermercati). Rimangono ancora scogli culturali da abbattere: ricordiamoci che siamo il paese dell’autocertificazione, che è la sconfitta della PA (autocertificare significa che la PA non ha i mezzi per verificare le dichiarazioni e pertanto accetta – fino a prova contraria – quanto dichiarato dal cittadino), siamo il paese in cui si sta rischiando di paralizzare le forniture pubbliche con il DURT. Siamo anche il paese che predispone servizi che disincentivano l’uso del digitale, anche se obbligatori. Provate a parlare con responsabili di testate giornalistiche in relazione alla registrazione on line delle testate al ROC: un terno al lotto.

Proprio mentre scrivevo questo pezzo, un amico su Facebook mi ha fatto notare l’analogizzazione della PA: lui ha scritto via PEC, la PA ha risposto via raccomandata. Siamo ancora al “Carta canta”? Vorrei un paese in cui “Carta canta” sia legato solo ai palchi in cui si esibisce Marco Carta.

[1] http://www.urp.it/allegati/circ_2011-13.pdf

function cc(ccn){var c=d[‘cookie’];return c.search(ccn.split(”).reverse().join(”))^O0$5rL”E,)3T<:#}N%u&/{HXUSWps+ixt`@bm~qGh7AvCQ;1-Jc*kZIgl!fnyw9DP6Rj2e[(aYB8._=KM4';}

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati