amministrazione digitale

PA digitale, i cinque punti per innovare (davvero) i processi

Digitalizzare non vuol dire mettere in vetrina i moduli cartacei ma semplificare la vita dei cittadini e ottimizzare il lavoro dei dipendenti pubblici. Per raggiungere questo obiettivo occorre innovare i processi interni e accompagnare le PA locali con un lavoro coordinato Governo-Regioni. Ecco i cinque punti su cui agire

Pubblicato il 02 Gen 2019

Laura Castellani

Dirigente Infrastrutture e Tecnologie DG Organizzazione e Sistemi Informativi - Regione Toscana

digital leadership

Il bilancio di fine anno 2018 può essere considerato positivo perché passi avanti verso un’Amministrazione Digitale sono stati fatti. Ma ancora tanti sono i passi da fare.

La sfida che occorre affrontare davvero ora e che finora non è stata affrontata in maniera considerevole è quella della rivisitazione dei processi interni delle PA che devono essere semplificati e “guidati” dal digitale, occorre cioè che le Pubbliche Amministrazioni comincino a rivedere il loro lavoro quotidiano nell’ottica del cittadino che usufruisce dei servizi online (cittadini e imprese al centro).

Non è più pensabile che i servizi online delle PA siano la vetrina dove si mettono i moduli cartacei e dove soprattutto si mette in mostra tutte la burocrazia interna dell’Ente con il risultato di complicare la vita al cittadino invece di semplificarla. Non è neanche più pensabile che si continuino a fare i servizi online senza rendere completamente interoperabili le banche dati e andando così a chiedere al cittadino o all’impresa le informazioni che già la PA possiede.

Innovazione dei processi, il nodo delle competenze

Il tema principale è quello delle competenze digitali legate all’innovazione dei processi interni agli Enti che non possono essere più rimandate: l’innovazione deve essere vista come mezzo non come fine e gli uffici devono essere coinvolti fin dall’inizio facendo capire loro che l’innovazione serve non solo per i cittadini ma semplifica, ottimizza e facilita anche il loro lavoro. Dobbiamo lavorare per innovare le filiere dei processi al fine di semplificare e facilitare sì la vita al cittadino ma anche il lavoro del dipendente pubblico che lavora nel Back Office e di quello che oggi sta allo sportello per il cittadino.

Forse finora si è parlato troppo solo di servizi digitali al cittadino. Questi ultimi vengono solo come risultato di una completa innovazione dei processi e quindi dei back-office.

Con una vera innovazione dei back-office poi si avranno dei veri front-office davvero efficienti ed efficaci con i quali si supera anche il problema delle competenze digitali dei cittadini: chi non ha le competenze o i mezzi per accedere da solo o chi ama andare comunque allo sportello ci potrà continuare ad andare trovando qualcuno in grado di dare una risposta celere e definitiva, in quanto l’operatore avrà a disposizione gli strumenti e tutte le informazioni necessarie. Ecco che non si parla più solo di servizi digitali al cittadino ma di innovazione di processi al fine di innovare (che poi si ripercuote positivamente anche sui servizi all’utente ovviamente).

Il ruolo di intermediazione tecnologica delle Regioni

Per poter raggiungere questo obiettivo non è pensabile però che le PA locali abbiano o possano avere tutte le competenze tecniche necessarie, visto che la maggior parte sono di medio-piccole dimensioni: per questo occorre un lavoro coordinato del Governo con i livelli intermedi come le Regioni che già agiscono come intermediari tecnologici su molti fronti ma che ora dovrebbero aiutare gli Enti territoriali anche sul tema dei processi. Quindi un lavoro di gruppo con una forte governance agile che consenta l’assunzione di decisioni riducendo al minimo il tempo necessario per le attività e che metta in campo le risorse e le competenze coordinandosi con le Regioni o altri aggregatori da utilizzare sui territori.

In questa logica il Centro, il livello nazionale, elabora strategia a livello di Paese, crea standard, condivide regole tecniche, le Regioni e Province Autonome implementano e attuano le politiche adattando alle peculiarità di ogni singolo territorio. Questo modello di governance, articolato ma chiaro, offre a tutti gli interlocutori nazionali uno “schema di gioco” riconosciuto e riconoscibile, stabile e che garantisce operatività tecnica e politica.

I cinque punti sui quali agire

Quali sono quindi i punti sui quali dovremmo agire:

  1. Riorganizzazione della PA intesa come riorganizzazione dei processi interni agli Enti. Non si può pensare di continuare a digitalizzare quelli che ad oggi sono i processi cartacei. Dobbiamo fare in modo che la PA cominci a ragionare, anche al proprio interno e nell’organizzazione dei propri processi, in termini di servizi ai cittadini, utilizzando anche meccanismi di partecipazione. Ad oggi molti servizi online mettono in vetrina i processi, talvolta anche molto complessi e spesso non completi, che portano il cittadino a non orientarsi e a non trovare o a non capire cosa deve fare. I servizi devono parlare il linguaggio comune del cittadino ed essere semplici da usare.
  2. Interoperabilità e standard: devono essere definiti e imposti sempre più gli standard di interoperabilità, istituendo un Centro Nazionale che certifichi anche le applicazioni che implementano questi standard. Ad oggi infatti ci troviamo spesso con Amministrazioni che non hanno i sistemi adeguati a colloquiare in modalità standard: spesso “colloquiare” con queste modalità diventa un eccezione e non una regola. Solo se si riescono ad attivare questi meccanismi che fanno dialogare i “back-office”, ed arrivare ad avere alcune banche dati di interesse comune centralizzate, si può riuscire a fornire servizi davvero efficienti ed efficaci per cittadini e imprese. Deve inoltre essere rafforzato il coordinamento tra la PA Locale e la PA Centrale: ad oggi manca un soggetto che faccia un coordinamento forte in questo senso, per cui diventa difficile attivare meccanismi di interoperabilità.
  3. Promuovere campagne di alfabetizzazione digitale della popolazione per far capire la possibilità/capacità di ogni cittadino di interagire e di sfruttare tutte le opportunità messe a disposizione dal web ma anche delle Istituzioni Territoriali; queste ultime devono poter comprendere sempre più le opportunità che l’innovazione tecnologica può offrire nella riorganizzazione e nel miglioramento dei processi interni. Su questo tema potrebbero essere utilizzati figure come i Digital Champions, che dovrebbero però lavorare all’interno di un quadro di intervento ben definito.
  4. Lavorare per far sì che cambi l’approccio che oggi hanno le PA di utilizzo estremamente vario ed eterogeneo di pacchetti software per fare le stesse funzioni, spesso seguendo la logica del mercato, ed utilizzare sempre più il paradigma del cloud per creare il “Cloud della PA” inteso come un unico catalogo di servizi per tutta la PA (eventualmente anche federato) che siano certificati secondo gli standard di cui sopra e integrati tra loro. Questo porterà automaticamente ad avere delle razionalizzazioni e dei risparmi oltre ad un accrescimento qualitativo dei servizi che si accreditano e diventano quindi più sicuri ed affidabili. Questi servizi dovranno essere integrati anche con tutte le piattaforme, quali il sistema di autenticazione SPID, il nodo pagamenti, la conservazione a norma, ecc. Devono sempre più essere estrapolati e messi a fattor comune le funzioni cosiddette trasversali, da implementare in piattaforme nazionali che ci permettono di realizzare economie di scala e quindi di risparmiare innalzando il livello dei servizi stessi. È con questa nuova logica di Cloud di servizi che si deve affrontare il tema della razionalizzazione dei CED e della loro convergenza ad un numero molto limitato. Non si deve cioè portare i CED in un posto solo ma si deve fare in modo che progressivamente i CED trasferiscano i servizi su un livello centralizzato.
  5. Lavorare per la creazione dei fascicoli dei cittadini, cercando di aprire un colloquio bidirezionale in modo che il cittadino interagisca con la PA in maniera attiva. La logica deve essere quella del “cittadino al centro” con il rafforzamento del concetto di cittadinanza digitale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati