Confindustria

Le aziende richiedono una PA semplice e connessa: ecco come

Il rafforzamento delle misure in alcuni ambiti sensibili per le imprese e l’avvio di un percorso di potenziamento della capacità amministrativa sono tra le esperienze positive di semplificazione della PA. Gli altri interventi previsti, anche nell’ambito della realizzazione del PNRR e cosa resta da fare

Pubblicato il 30 Lug 2021

Antonio Matonti

Affari Legislativi Confindustria

pa digitale1

Non sono mancate negli ultimi anni esperienze positive nelle politiche di semplificazione della Pubblica Amministrazione, frutto anche della fattiva collaborazione tra associazioni imprenditoriali e Dipartimento della funzione pubblica.

Esse hanno riguardato, in particolare, il rafforzamento delle misure di semplificazione in alcuni ambiti sensibili per le imprese (materia ambientale e green economy) e l’avvio di un percorso di potenziamento della capacità amministrativa.

Si tratta evidentemente di due ambiti fondamentali anche per la realizzazione del PNRR, che dimostrano come il confronto continuo tra settori produttivi e istituzioni possa portare a risultati tangibili e condivisi.

PA, semplificazioni e digitale: ecco i passi richiesti dalle aziende

Agenda per la semplificazione e DL 77

L’Agenda per la semplificazione costituisce un importante strumento di programmazione multilivello delle politiche di semplificazione.

Numerosi interventi previsti dall’Agenda per il periodo 2020-2023 sono particolarmente coerenti con il sentiment delle imprese, tanto da essere recepiti, in alcuni casi, anche nei decreti-legge collegati all’attuazione del PNRR:

Mi riferisco, ad esempio, ai “team” di esperti multidisciplinari dedicati alla velocizzazione dei procedimenti complessi, previsti dall’Agenda a supporto delle amministrazioni coinvolte.

Come noto, il recente Decreto Reclutamento ha previsto il conferimento, da parte di Regioni ed enti locali, di incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti, nel numero massimo di mille unità per il supporto a tali enti nella gestione delle procedure complesse.

Sempre nell’ambito dell’Agenda, particolarmente significativo anche l’impegno per la promozione e il monitoraggio dell’attuazione delle misure in materia di ambiente e green economy introdotte dal DL Semplificazioni 2020, nonché per la definizione di interventi organizzativi e tecnologici con riferimento diversi ambiti (es. tempi della VIA regionale, attività di bonifica e reindustrializzazione dei siti contaminati, economia circolare, sistemi di gestione ambientale e procedure in materia di rifiuti).

Inoltre, l’Agenda prevede la messa a punto di modelli organizzativi/modulistica/check-list/accordi tesi a migliorare la qualità progettuale e prevede di valutare l’introduzione dell’interpello ambientale.

Alcuni di questi obiettivi sono oggi diventati misure concrete nel c.d. Decreto Semplificazioni e Governance del PNRR (DL n. 77/2021), come nei casi della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA, per la quale sono stati ridotti i termini, e delle procedure di VIA statale e regionale, nell’ambito delle quali si ricorre alla conferenza di servizi, ai poteri sostitutivi e, per i progetti PNRR e PNIEC, alla contestualità tra consultazione del pubblico e istruttoria.

Ugualmente positive le misure volte a potenziare e accelerare la procedura di VIA “fast track. In tale ambito, oltre all’estensione delle competenze della Commissione tecnica ai progetti PNRR, rilevante la scelta di indicare le opere connesse al PNIEC, soggette alla fast track, direttamente nel Codice dell’ambiente e di non rinviarne l’individuazione, come nel sistema previgente, a un DPCM (che, infatti, non è stato mai adottato).

Positiva anche l’introduzione dell’interpello ambientale, cioè la possibilità per alcuni soggetti, tra cui le associazioni di categoria, di inoltrare al Ministero della transizione ecologica istanze di ordine generale sull’applicazione della normativa ambientale. Si tratta di una novità potenzialmente molto utile per chiarire l’impatto di regole di difficile interpretazione.

Alcuni primi interventi per il rafforzamento della capacità amministrativa

Sempre tra le esperienze positive e, più in dettaglio, tra i percorsi di maturazione di politiche di semplificazione attente alle esigenze di cittadini e imprese, vorrei accennare anche ai nuovi percorsi di selezione dei funzionari pubblici, di formazione e incentivazione.

Da questo punto di vista, il quadro degli ultimi anni è negativo: dipendenti anziani, titoli di studio inadeguati o impropri rispetto alle funzioni svolte, procedure di selezione che continuano a basarsi principalmente sulle conoscenze teoriche anziché sulla capacità concreta di risoluzione dei problemi, assenza di incentivi alla produttività e al risultato utile.

L’attrattività della PA per i lavoratori altamente qualificati è quindi limitata, il che genera un’autoselezione negativa che impatta in modo sfavorevole anche sull’attuazione concreta delle semplificazioni.

Anche in questo caso, sono da valutare positivamente le recenti misure – introdotte con il Decreto Reclutamento – per la creazione di percorsi veloci e trasparenti per il reclutamento dei profili tecnici e gestionali, il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla PA, il rafforzamento della mobilità orizzontale tra amministrazioni.

Cosa resta da fare

Sicuramente il PNRR rappresenta la proiezione nel futuro delle politiche pubbliche, comprese quelle di semplificazione.

Riforme ed execution del PNRR

Un futuro che si costruisce mediante riforme incisive e una ripresa non effimera degli investimenti pubblici e privati, per aprire la strada a un aumento strutturale della produttività totale dei fattori e, dunque, del ritmo di crescita dell’economia italiana, con significativi effetti sul rapporto debito/PIL.

In sostanza, esiste un legame strategico e indissolubile tra riforme e investimenti per aumentare in via strutturale il potenziale di crescita e il potenziale di “resilienza” del Paese.

Pertanto, anche come associazioni imprenditoriali, nei prossimi anni dovremo vigilare su tre elementi fondamentali: (1) la credibilità delle riforme, in quanto i processi riformatori iniziano con la pubblicazione delle norme in GU ma poi hanno bisogno di un idem sentire – costante nel tempo – in tutto il Paese per la loro concreta attuazione. Occorre, dunque, costruire – come ha sottolineato il Governatore Visco – un patto sociale fondato su “coesione e consapevolezza da parte di tutti – politica, istituzioni, parti sociali, cittadini della assoluta necessità di far fronte nel tempo agli impegni assunti”[1]; (2) l’avvio di politiche industriali che aiutino tutto il nostro tessuto produttivo a cambiare in modo strutturale e permanente, affrontando le sfide della transizione ecologica e digitale, anche in chiave di sostenibilità sociale (v. infra). Infatti, il Piano punta, da un lato, ad accelerare i processi di transizione e modernizzazione del tessuto produttivo e, dall’altro, a “ricucire” i divari che caratterizzano il Paese, riparando, al contempo, i danni economici e sociali della crisi pandemica; (3) una valutazione credibile non solo di quanto spendiamo, ma di come lo spendiamo rispetto agli obiettivi prioritari e trasversali che ci siamo dati. Infatti, come ha ricordato in un recente editoriale il prof. Cassese, la mappatura degli adempimenti e il controllo delle cose da fare, anche per verificare che siano fatte correttamente, debbono diventare strumento ordinario di gestione, perché non siano le urgenze o le emergenze a stabilire le priorità[2].

Se le azioni appena descritte andranno realizzate in un orizzonte di medio termine, nell’immediato occorre, anzitutto, dare tempestiva attuazione alle misure già adottate.

Penso, ad esempio, alla costituzione dei diversi organi previsti dalla governance del PNNR e, più in generale, all’execution del Piano.

Execution che richiederà una policy di semplificazione di medio termine basata su alcuni ingredienti di base, che mi limito ad accennare:

  • un quadro regolatorio stabile e coerente, funzionale a superare le annose criticità legata a una legislazione alluvionale e, a volte, schizofrenica. Stabilità e coerenza (rispetto agli obiettivi del Piano, ma anche tra i diversi provvedimenti attuativi) che dovranno, sin da subito, fare i conti con il poderoso programma di misure legislative previste dal PNRR: 53 misure totali di cui 9 saranno adottate con decreto-legge; 12 con legge delega; per una si prevede l’adozione di un decreto legislativo[3].

Delle 53 misure 8 sono associate a provvedimenti dichiarati, in base al Documento di economia e finanza 2021, collegati alla manovra di finanza pubblica.

Sarà, dunque, essenziale il ruolo della governance nella puntuale predisposizione delle misure secondo lo stringente cronoprogramma, ma anche nella loro implementazione ed eventuale correzione sulla base dell’esperienza concreta.

Al contempo, sarà indispensabile una comune visione tra Governo e Parlamento sugli indirizzi prioritari, affinché l’iter parlamentare dei provvedimenti confermi la logica di fondo e i contenuti qualificanti delle diverse misure, semmai limandole e rafforzandole per renderle maggiormente coerenti rispetto agli obiettivi del Piano;

  • un’attività costante di consultazione dei portatori di interessi, anche nell’ambito del Tavolo permanente, che segua nel tempo il flusso degli atti normativi, segnalando in itinere (e non più, quindi, come allo stato attuale soltanto in fase di audizione su provvedimenti già adottati) eventuali lacune, nonché i casi di adempimenti sproporzionati o di duplicazioni.

A tal fine, nei prossimi anni assumerà particolare rilevanza l’utilizzo degli strumenti di qualità della regolazione (AIR e consultazione), che potrebbero fornire indicazioni puntuali per un’efficace strutturazione delle misure da realizzare, con maggiore condivisione con gli operatori che dovranno attuarle in concreto;

  • un rafforzamento complessivo della capacità amministrativa in particolare per le valutazioni e le decisioni di carattere tecnico cui saranno chiamate le PA, ai diversi livelli territoriali, rispetto all’attuazione del PNRR. Infatti, nella maggioranza dei casi si tratterà di valutazioni e decisioni vincolate dagli obiettivi europei previsti per la tutela ambientale e per la promozione della transizione (ecologica e digitale), che richiederanno competenze specialistiche e nuovi bilanciamenti di interessi. In sostanza, le misure connesse al PNRR dovranno essere scrutinate, già in fase istruttoria, in base al principio di ragionevolezza e proporzionalità rispetto ai target concordati a livello europeo.

Il recente decreto Semplificazioni avvia un processo di rafforzamento delle strutture amministrative in alcuni ambiti (es. istituzione Soprintendenza speciale per il PNRR presso il Ministero della cultura; rafforzamento della Commissione tecnica VIA), ma sarà necessario nei prossimi anni irrobustire la capacità amministrativa con nuove risorse altamente specializzate e aggiornamento continuo del personale già assunto.

In proposito, come ormai avviene da anni nel settore privato, sarà essenziale rafforzare anche gli ambiti di competenza che attengono alla sfera cognitiva, realizzativa, manageriale, nonché alle competenze specificamente relazionali e comunicative.

In particolare, occorre valorizzare le attitudini non strettamente tecniche (soft skills): problem solving, leadership, attitudini comunicative e relazionali, attitudine alla gestione dei rischi, delle emergenze e capacità decisionale.

Rafforzamento del partenariato pubblico-privato

Esiste, infine, la necessità di valorizzare ed ottimizzare l’impatto delle risorse utilizzate che sono purtroppo sempre limitate. Questa ragione rende fondamentale un’attività di intensa collaborazione tra pubblico e privato.

Cito solo due ambiti, a mo’ di esempio: il sistema della ricerca e la filiera della salute.

Quanto al primo, vanno sicuramente migliorati i meccanismi e snellite le procedure interne al sistema pubblico di ricerca per attivare, da un lato, progetti di ricerca e innovazione in partenariato pubblico-privato su varie fonti di finanziamento e, dall’altro, progetti commissionati al sistema pubblico dalle imprese.

Sul tema delle politiche per la salute, va rafforzato un sistema di governance del settore, che assume particolare rilevanza – ad esempio – per lo sviluppo del settore dell’hi-tech sanitario e delle life sciences, dei progetti di telemedicina, di ammodernamento dell’intero patrimonio delle dotazioni tecniche del nostro sistema ospedaliero.

Note

  1. https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-governatore/integov2021/cf_2020.pdf
  2. https://www.corriere.it/editoriali/21_giugno_18/tutti-doverosi-passaggi-governo-draghi-519ad094-d06e-11eb-8ae4-82443567179f.shtml.
  3. https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documenti/pdfs/000/001/145/CL009_giugno_2021_DEF.pdf

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2