scenari

PNRR digitale, cosa fare dei fondi avanzati? Le opportunità per gli enti locali



Indirizzo copiato

La gestione dei fondi PNRR per il digitale richiede una visione lungimirante, che sappia coniugare necessità presenti e future. Un’opportunità unica per accelerare il percorso verso l’innovazione e la trasformazione digitale. Per questo occorre collaborazione tra i diversi attori coinvolti, al fine di massimizzare l’impatto dei progetti finanziati

Pubblicato il 25 gen 2024

Andrea Tironi

Project Manager – Digital Transformation



PA PNRR digitale

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una grande opportunità per l’Italia, ma la sua gestione è una sfida complessa che richiede una visione lungimirante.

I fondi devono essere utilizzati in modo efficace per favorire la crescita e lo sviluppo digitale del Paese, ma il rischio di avanzo dei fondi, se non gestito correttamente, potrebbe trasformarsi in un problema piuttosto che in un’opportunità.

Nel caso del PNRR Digitale le amministrazioni che virtuosamente hanno speso solo parte dei soldi dei voucher, saranno infatti anche in grado di avere degli avanzi che potranno utilizzare per rispondere alla domanda: e dopo il PNRR cosa succederà?

Ma partiamo dall’inizio per capire le implicazioni degli avanzi e di questa domanda.

Il contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Una versione preliminare del Piano Nazionale di Ripresa italiano, che includeva le somme totali prese a prestito e le destinazioni principali, ottenne l’approvazione il 12 gennaio 2021 sotto il governo Conte, proprio un giorno prima dell’insorgere della crisi di governo e due settimane prima delle dimissioni del Presidente del Consiglio. Questo evento potrebbe richiamare alla mente degli osservatori più attenti anche il contesto del bando 1.3.1 del Piano di Sviluppo Nazionale e Difesa (PDND), approvato la notte prima della caduta del governo Draghi.

Le risorse del PNRR e i beneficiari

L’Italia emerge come il principale beneficiario del Fondo di Ripresa Europeo, ottenendo 192 miliardi dei 750 miliardi totali: 69 in sovvenzioni e 123 in prestiti. Per mettere in prospettiva, la Spagna si posiziona al secondo posto con 70 miliardi di sovvenzioni e 84 miliardi di prestiti richiesti solo nell’aprile 2023, mentre la Francia si colloca al terzo posto con 41 miliardi di sovvenzioni.

Tuttavia, questi numeri raccontano solo parte della storia. Benché tutti i paesi abbiano accettato le sovvenzioni, visto che rappresentano fondi gratuiti, solo dieci di essi hanno deciso di richiedere anche i prestiti. Tra questi, solo Grecia e Romania, insieme all’Italia, hanno optato per la somma massima disponibile.

fonte: openpolis, dati al 2022

Missioni e componenti del PNRR

Il PNRR si articola in 6 missioni, indicate da M1 a M6, ciascuna delle quali è suddivisa in 16 componenti. Una componente può includere più assi o ambiti, come evidenziato dalla presenza di 5 elementi nella componente M1C1. Inoltre, sono previste 152 misure di investimento e 63 riforme, secondo i dati del sito ufficiale Italiadomani.gov.it. Tuttavia, altri osservatori (1) riportano numeri divergenti, con Open Polis che conta 292 misure e la Corte dei Conti che ne censisce 285. Questa discrepanza solleva preoccupazioni sulla trasparenza del processo decisionale.

Investimenti e progetti

Ogni investimento si suddivide ulteriormente in sottomisure e progetti. A febbraio 2023, la Corte dei Conti ha registrato 134.000 progetti, ma ciò riguarda solo la metà delle misure del PNRR. Si stima che alla fine potrebbero essere tra i 250.000 e i 300.000 progetti complessivi. Dall’analisi dei dati, emerge che il 37% degli investimenti è dedicato agli obiettivi climatici, il 20% alla digitalizzazione e il 40% alle iniziative del Mezzogiorno. Questo quadro evidenzia la complessità e l’entità delle sfide legate alla realizzazione del PNRR, insieme all’importanza di garantire una maggiore chiarezza e trasparenza nel processo di implementazione. (1)

La complessa gestione dei fondi del PNRR

I fondi del PNRR vengono erogati all’Italia in 10 tranche entro giugno 2026, con il pagamento delle milestone condizionato al raggiungimento di specifici traguardi, noti come milestone, e obiettivi, denominati target, per ciascuna misura. Le milestone rappresentano fasi cruciali nell’implementazione fisica e procedurale delle misure, come la semplificazione di normative specifiche o il completo completamento di lavori e sistemi informativi. Al contrario, i target si traducono in indicatori misurabili di risultato dell’intervento pubblico, come la quantità di chilometri di ferrovie costruiti. Complessivamente, l’Italia deve perseguire 529 traguardi.

Il progresso verso gli obiettivi viene valutato semestralmente mediante accordi operativi stipulati nel 2021, che dettagliano i meccanismi di verifica da parte della Commissione Europea. Ad esempio, per la terza tranche da 19 miliardi di euro, l’Italia doveva dimostrare di aver raggiunto 55 traguardi e obiettivi. Alla fine, la Commissione ha approvato 54 obiettivi, mentre uno è stato oggetto di riprogrammazione (detto posticipa).

La gestione oculata dei fondi del PNRR si rivela complessa a causa dell’approccio adottato dal governo italiano Conte secondo che consiste nel raccogliere tutti i finanziamenti disponibili nel minor tempo possibile in previsione forse di una caduta di governo, il che ha ridotto il tempo di programmazione e organizzazione.

La discrasia tra offerta e domanda di fondi nell’ambito digitale

Parlando specificatamente del digitale si dice che le richieste iniziali dell’allora Ministro dell’Innovazione e Transizione Digitale fossero di 2 o 4 miliardi (1) mentre le disponibilità poi date al Ministero stesso siano state oltre i dieci miliardi. Questo è solo un esempio di come l’offerta, grazie alla quantità di soldi ricevuti dal PNRR, abbia di un gran lunga superato la domanda o la necessità.

Gli avanzi del PNRR: opportunità o problema?

La maggior parte delle persone quando si parla di avanzi del PNRR guarda con uno sguardo interlocutorio come a dire: “ma non esistono gli avanzi, ti viene finanziato quello che dimostri di aver speso”.

Questo deriva da due tipi di esperienze: il PNRR digitale a differenza del resto del PNRR dà dei voucher in base ai risultati raggiunti e non copre semplicemente ed esclusivamente le spese effettuate a seguito di un progetto.

Il secondo tipo di esperienza è quello dei bandi pre PNRR che funzionavano esattamente a copertura dei costi sostenuti.

Tutti i fondi PNRR sono destinati a investimenti, escludendo la spesa corrente, e pertanto verranno interamente immessi nell’economia nel periodo 2022-2026.

Questo implica che, ad esempio, la costruzione di un asilo con il PNRR richiede dopo il PNRR ulteriori risorse per mantenere sia il personale che la struttura, mentre l’acquisto di servizi Cloud implica la necessità di reperire fondi al di là del periodo di finanziamento del PNRR per sostenere i canoni associati.

Il PNRR è stato pensato in questo modo perché il suo scopo principale è quello di dare una spinta all’economia e dare una spinta all’economia significa fare investimenti non prevedere gestione, manutenzione e canoni spalmando fondi su troppi anni.

Le sfide per le amministrazioni locali

Le amministrazioni locali, sia per quanto riguarda il PNRR digitale che il PNRR non digitale, si sono trovate a fronteggiare diverse sfide e una pioggia di soldi. Riguardo al PNRR non digitale, in base alle spese effettuate, hanno potuto rendicontare e quindi ricevere i fondi, trattandosi principalmente di investimenti. Questo significa che se hanno ad esempio costruito un asilo con i fondi del PNRR, dovranno successivamente individuare modalità per mantenere l’edificio e pagare il personale nel tempo.

Le carenze in termini di organizzazione e programmazione

Queste considerazioni evidenziano una carenza che spesso caratterizza le amministrazioni italiane: l’organizzazione e la programmazione. Prima del PNRR, l’approccio tipico era orientato verso l’opportunità finanziaria disponibile. Ad esempio, se c’erano fondi per la costruzione di asili, veniva l’idea di costruire un asilo (ovviamente è un’esagerazione per fare un esempio). Tuttavia, il ragionamento dovrebbe essere inverso: identificare la necessità di costruire un asilo e successivamente individuare i fondi per realizzarla. Questo richiede una programmazione, organizzazione e progettazione, aspetti spesso trascurati nelle pratiche amministrative del nostro Paese.

Il ruolo dei fornitori

Per quanto riguarda gli avvisi nel contesto del digitale, si sono presentati diversi scenari. Gli avvisi a obiettivo assegnano fondi quando si raggiunge un determinato obiettivo, indipendentemente dalla cifra spesa.

Nel primo caso, se il fornitore offre in modo congruo rispetto all’avviso, il comune potrebbe avere avanzo di fondi che potrà utilizzare negli anni successivi per nuovi investimenti o per coprire canoni e infrastrutture o per potenziare la digitalizzazione.

Nel secondo caso, se il fornitore cerca di massimizzare la spesa senza valutare adeguatamente le reali esigenze del comune, quest’ultimo si trova a dover gestire i canoni negli anni successivi per l’acquisto effettuato in alcuni casi sovradimensionati rispetto alle esigenze, avendo comprato tutto il possibile perchè i soldi c’erano. Un po’ come il super bonus, dove spendere di più voleva dire prendere più soldi (il 10% oltre il 100%). Ma spendere di più vuol anche dire dover mantenere ad esempio case più costose.

Nel terzo caso, se il fornitore utilizza parte dei fondi dell’avviso per coprire i canoni dei successivi due o tre anni oltre alla fornitura, spendendo comunque tutto l’avviso, (con la dicitura “manutenzione inclusa per 2 anni” ad esempio anche se non proprio “compliant” al concetto di investimento) si posticipa la necessità di trovare risorse per coprire i canoni, ma si torna alla situazione 2 , il comune dovrà affrontare questa spesa comunque in anni successivi e posticipa solo il problema del secondo scenario.

Con questo non vuol dire necessariamente che risparmiare sia virtuoso perché potrebbe essere che la soluzione tecnologica individuata permette del risparmio ma non sia una scelta lungimirante nel tempo. Quello che si dice è di considerare il rapporto costi benefici e necessità effettive dell’ente e non comprare solo “perchè si hanno tanti soldi” anche cose che magari non sono utili o sostenibili economicamente.

Conclusioni

In conclusione, ci si augura sia più chiaro il concetto di avanzi, considerando che gli avvisi del PNRR digitale sono orientati a obiettivi. E che come visto nella prima parte, solitamente gli importi finanziati sono superiori alle reali necessità implementative.

È quindi importante aver pianificato e previsto i lavori con i fornitori in modo da poter prevedere degli avanzi (o aver pensato al dopo) per gli anni successivi al PNRR allo scopo di:

  • garantire la sostenibilità delle spese effettuate;
  • fare meglio di quanto richiesto dagli avvisi:
    • completamento attività (es. invio messaggi su app IO)
    • miglioramento attività (es. fruizione banche dati di interesse nazionale tramite PDND)
  • per finanziare ulteriori obiettivi (es. cybersecurity o opendata) definiti nel Piano Triennale del quale il PNRR rappresenta un estratto focalizzato su specifiche aree;
  • per spingere ulteriori innovazione nelle amministrazioni locali (es. oggi intelligenza artificiale o dematerializzazione, domani chissà …);
  • per proseguire il percorso di digitalizzazione nelle amministrazioni locali;
  • per non dover smantellare quanto fatto con il PNRR perché non manutenibile o utilizzato.

Fonti

  • (1) PNRR: La grande Abbuffata , Boeri e Perotti, Feltrinelli, 205p.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3